First look Star Wars: Empire at War

Uno sguardo al nuovo RTS ambientato nel mondo di George Lucas!

First look Star Wars: Empire at War
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  • In una galassia lontana lontana...

    Sembra essere destino che, salvo alcune rare eccezioni, la colossale saga cinematografica creata da George Lucas debba restare unicamente sulla pellicola ed evitare quanto più possibile una trasposizione videoludica.
    L’epopea di Star Wars nel mondo dell’intrattenimento videoludico è cominciata nel peggior modo possibile, con il lancio di Star Wars Force Commander, un titolo dalle possibilità immense, ma rovinato da un prematuro lancio sul mercato, lasciando nelle mani dei giocatori poco più che una versione beta leggermente migliorata.
    Negli anni a venire la situazione è andata leggermente a migliorare, con fasi altalenanti tra pochi alti e moltissimi bassi: basti pensare all’orribile Star Wars: Battle for Naboo, uno dei peggiori giochi arcade della serie, oppure a Star Wars Episodi I: The Phantom Menace, ben lontano dall’essere un titolo valido e soprattutto degno della pellicola.
    Questo non significa però che LucasArts abbia unicamente pubblicato titoli scadenti: i veterani ricorderanno senza dubbio Dark Forces e il suo seguito, oltre anche al fortunato strategico in tempo reale palesemente ispirato ad Age of Empires, ovvero Star Wars: Battlegrounds; a questi si aggiungono dei veri e proprio capolavori, come gli ottimi giochi di ruolo della serie Knights of the Old Republic e espansione, o anche la serie Jedi Academy.
    Possiamo concludere quindi che il tallone di Achille di LucasArts siano proprio i titoli strategici e i programmatori sembrano aver deciso di lavare via l’onta dei precedenti tentativi con questo nuovo Star Wars: Empire at War.

    L’Imperatore non è indulgente quanto me!

    Nella versione fornita in prova ad Everyeye abbiamo potuto provare i primi cinque esaustivi capitoli che compongono un futuro lungo tutorial dove, con una chiarezza senza precedenti, ci sono state insegnate le basilari meccaniche di gioco, per merito anche di un’ intuitiva interfaccia di gioco.
    Essenzialmente il campo di gioco di Empire At War viene suddiviso in tre principali componenti: la mappa strategica, dove potremo decidere quali strutture costruire sui pianeti da noi conquistati, una mappa tattica terrestre, dove le nostre forze si scontreranno con la fazione avversaria, che potrà essere o le forze ribelli o quelle imperiali, e una mappa tattica dello spazio, dove invece avverano i combattimenti tra le flotte.
    Nella mappa strategica godremo di un’ampia visione di tutto il sistema di pianeti che il gioco mette a disposizione, tutti con nomi e caratteristiche simili a quelle dei corpi celesti delle pellicole: potremmo quindi decidere di conquistare Nal Hutta, oppure le fredde terre di Hott, passando per le fitte foreste di Kashyyk; quale sia il pianeta da noi scelto dovremo comunque preoccuparci di conquistarlo prima, svilupparlo e in seguito difenderlo dagli assalti del nemico.
    Nel caso in cui il pianeta nostro obiettivo non sia protetto da forze nemiche, la conquista avverrà in tempi assolutamente brevi e completamente privi di rischio, permettendoci di iniziare subito i lavori di sviluppo: dovremo costruire le strutture necessarie per produrre entrare, sotto forma di crediti, e quelle invece dedicate alla produzione militare, sia essa terrestre che aerea; questa però non è una scelta da prendere con ampio respiro poiché ogni pianeta dispone di un numero limitato di spazi disponibili dedicati alla costruzione di strutture: dovremo quindi compiere scelte oculate su quale edificio erigere, valutando attentamente una serie di fattori, come la presenza di forze nemiche nei dintorni, e i bonus naturali che il pianeta può fornire: per portare un esempio, le lande desertiche di Nal Hutta, essendo frequentemente percorse da forti raffiche di vento e tempeste di sabbia, influenzeranno in maniera considerevole la visibilità delle nostre unità e in particolar modo la precisione dei missili, che verranno deviati dai colpi di vento, il più delle volte finendo a vuoto, o comunque colpendo di striscio l’unità nemica.
    Scelte le strutture da edificare, la cui costruzione ci permetterà di accedere ad unità particolari o a future tecnologie, passeremo alla scelta delle unità da produrre.

    IO sono tuo padre...

    Ovviamente, essendo le due fazioni (Ribelli ed Impero) completamente diverse tra loro, tutta la gamma di unità a disposizione sarà unica per ognuna di esse: i ribelli, come da consuetudine, potranno contare su unità particolarmente economiche e decisamente versatili: tra le più classiche spuntano ovviamente i soldati ribelli, la spina dorsale di ogni forza d’invasione, o i Plex Soldier, una unità dotata di un potente lanciarazzi in grado di distruggere con pochi colpi anche un AT-ST, se adeguatamente supportate.
    Di contro, l’Impero disporrà delle migliori tecnologie presenti nella galassia, con le quali potrà creare unità con una potenza di fuoco impressionante e dotate di potenti scudi, come ad esempio i giganteschi AT-AT, che saranno in grado di schiacciare letteralmente le unità di fanteria avversarie, e di distruggere anche le più ostiche unità corazzate, o anche gli Snowspeeders, veloci unità motorizzate in grado di compiere raid contro le forze nemiche, sganciando in corsa dei detonatori termici che provocheranno seri danni all’interno del loro raggio di azione.
    Come accennato prima, Empire at War non copre solamente le battaglie terrestri, ma anche quelle stellari: ecco quindi che da parte dei ribelli potremmo schierare i veloci X-Wing, o anche la loro versione pesantemente armata Y, oltre ad una serie di corvette e navi da guerra di tutto rispetto, che generalmente brillano più per la loro velocità che per la potenza di fuoco. D’altro canto, le forze imperiali conteranno, come da pellicola, sui mortali Tie Fighter e in special modo sui giganteschi incrociatori e, presumiamo, pure sulla Morte Nera, che probabilmente rappresenterà l’arma definitiva del gioco.
    Le battaglie nelle stelle si svolgeranno in una mappa realizzata a tre dimensioni e come concetto non si discosteranno di molto dalle solite schermaglie di altri titoli strategici, se non per due fondamentali elementi che i ragazzi si LucasArts hanno ritenuto opportuno inserire, a nostro avviso molto azzeccati. Il primo elemento è la possibilità di impartire ordini specifici alle vostre unità, e non ci riferiamo alla possibilità di utilizzare waypoints o altre ordini prestabiliti, ma alla facoltà di ordinare l’attacco di una precisa parte dell’unità avversaria: potremmo ad esempio decidere di far attaccare ai nostri caccia X-Wing l’hangar di un pesante incrociatore, bloccando così la possibilità alle navi al suo interno di decollare, mentre i bombardieri Y-Wing si dedicheranno a distruggere i propulsori, riducendo così l’unità nemica a poco più di un rottame immobile, il tutto mentre le navi ribelli pesanti, ad esempio le corvette, si preoccuperanno, grazie ai loro missili, degli scudi.
    Questo sistema di “punti sensibili” si rivela assai azzeccato, permettendo al giocatori di elaborare complesse strategie e di sfruttare i punti deboli di ogni unità, magari facendo leva sui punti di forza a sua disposizione, rendendo ogni battaglia diversa dalla precedente e molto più interessante.
    L’altra interessante novità, che svolge una funzione meramente estetica, riguarda la possibilità di godersi la battaglia da un punto di visto cinematografico, semplicemente cliccando su un pulsante dell’interfaccia di gioco: questa modalità, pur essendo inutile ai fini dell’esito della battaglia, vi permetterà di godere da una nuova prospettiva gli scontri, trasportandovi immediatamente nel bel mezzo della battaglia: vi sembrerà proprio di stare davanti ad un nuovo capitolo della serie Star Wars.

    Le tue deboli facoltà mentali NON possono competere col lato oscuro della forza!

    Passando al lato puramente estetico della versione fornitaci in prova, non possiamo che rimanerne pienamente soddisfatti: anche ad elevate risoluzioni il gioco resta comunque molto fluido e durante i test non abbiamo mai dovuto affrontare un pesante calo nel framerate, anche durante i momenti più intensi, quando lo schermo era completamente pieno di unità in lotta fra loro.
    I programmatori hanno poi aggiunto una vasta serie di effetti particolarmente azzeccati, come delle esplosioni ottimamente realizzate ed effetti di blooming veramente convincenti, che svolgeranno il duplice ruolo di ridurre i pixel non processati dall’ Antialiasing (sempre disponibile da 2 a 4x) e quello di rendere più realistici gli scenari e gli effetti durante gli scontri visualizzati tramite la modalità cinematografica.
    A questo si aggiunge la possibilità di personalizzare a proprio piacimento il livello del dettaglio del mondo, delle unità e di tutti i componenti grafici del gioco, dalle ombre, ai riflessi degli specchi d’acqua.
    All’ottimo comparto grafico poi si affianca l’eccellente sonoro classico di Star Wars, con la gloriosa marcia imperiale nel caso di vittoria dell’Impero, unita agli ottimi effetti sonori, come i colpi dei blaster e quello dello scrosciare delle spade laser, tutto unito alla piena compatibilità delle ultime EAX disponibili sul mercato.

    Star Wars: Empire at War Sembra proprio che i ragazzi di LucasArts abbiano colpito nel segno con questo nuovo capitolo di Empire at War: grafica da urlo, sonoro spettacolare e una giocabilità nuova che introduce elementi freschi in un genere ormai stantio da anni. Se continueranno su questa strada, potremo trovarci davanti ad un nuovo capolavoro del genere degli RTS, aiutato anche dalla ottima ambientazione che Star Wars offre.

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