Super Mario Galaxy: in giro per i planetoidi assieme al baffuto idraulico

Primo sguardo a Super Mario Galaxy, nuovo episodio 3D della saga di Mario, in uscita su Wii a novembre.

Super Mario Galaxy: in giro per i planetoidi assieme al baffuto idraulico
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  • Wii
  • Lo stand Nintendo in quel di Lipsia è davvero singolare: una vastissima zona, aperta al pubblico e visibile dall'esterno, è dedicata ai non-games, con sei postazioni di WiiFit, altrettante di Big Brain Accademy, ulteriori colonnine dell'ormai straconosciuto WiiSports e una serie di banchi da scuola rigorosamente bianchi sui quali è possibile giocare a More Brain Training. Una parte però è separata dal resto, con un'altissima tenda bianca recante logo Nintendo in bella mostra. L'accesso è limitato ai soli giornalisti accreditati. All'interno musica lounge e gente in fila dietro le postazioni di Mario Galaxy (due), Metroid Prime 3 (una), Zak e Wiki (una) e Paper Mario (una), oltre che un paio di DS con Zelda Phantom Hourglass. La strana sensazione che questo angolino provoca è quella che Nintendo voglia in qualche modo nascondere agli occhi della massa la sua "vecchia anima" per mostrarsi in modo del tutto rinnovato. Se da un lato questo approccio ha indubbi vantaggi per la casa di Kyoto in termini di presa sul pubblico (non soltanto quello dei videogiocatori) e di vendite, tanto che ormai ai vecchi luoghi comuni di "Nintendo per bambini e adulti con la sindrome di peter pan" si sono sostituiti i "Nintendo per i casual gamer", dall'altro la sensazione di ghettizzazione che l'appassionato di lunga data inizia a sentire non è indifferente. Reggie all'E3 parlava di due anime che possono coesistere, e molto probabilmente questo è un obiettivo possibile per la nuova Nintendo, ma non lo si ottiene certo allestendo privè esclusivi che "odorano" di contentino per una razza in via di estinzione.

    Malgrado questo, l'entusiasmo provato di fronte alla postazione di Mario Galaxy, non è calato. La demo testata alla fiera teutonica era la stessa presente all'E3 dello scorso mese (era in effetti difficile pensare che Nintendo presentasse qualcosa di diverso ad un solo mese di distanza). I livelli disponibili erano quattro, di cui uno introduttivo e tre di puro gioco -senza fronzoli- terminati i quali si sbloccavano tre livelli inediti che abbiamo avuto possibilità di visionare per intero. L'impressione complessiva è quella di un titolo estremamente solido, ricco di sostanza, a partire dal gameplay che si arricchisce a dismisura grazie al quantitativo, ipoteticamente infinito, di variazioni che ogni pianeta porta con sé. Mario diventa ape e si aggrappa alle celle cariche di nettare, Mario vola nello spazio, Mario combatte creature improbabili, Mario cammina su razzi e così via. Ruolo importante ha il giocatore che, novello demiurgo, deciderà di sparare cristalli sui nemici, attivare punti di gravità, collezionare monete grazie al puntatore del WiiMote. Un compito del tutto inedito che può anche essere assegnato anche ad un amico che, impugnando il secondo telecomando, interagirà con l'ambiente circostante aiutando il giocatore principale. La sensazione complessiva dei livelli gioco è più o meno quella restituita dagli stage con strutture di legno sospese nel vuoto di Super Mario Sunshine, ma con maggiore varietà e differenziazione, eppure con lo stesso senso di mancanza di legame tra uno schema e l'altro. Un level design così episodico (seppur con punte di classe difficilmente riscontrabili in altri titoli, come la composizione e scomposizione magnetiche delle pedane su cui saltare) rischia però di sfociare in un'esperienza eccessivamente frammentaria. Se questo può considerarsi accettabile in una demo di soli dieci minuti, potrebbe trasformarsi in un difetto in un titolo che dovrebbe garantire una longevità di svariate ore. Confidiamo nelle capacità degli sviluppatori di trovare il giusto bilanciamento tra un gameplay vario e originale. Quello che in ogni caso rende il titolo davvero speciale è il feeling che riesce a restituire: seppur fuori dai canoni, Galaxy è un Mario nel midollo e basta giocarci pochissimo per accorgersi della strepitosa cura riposta nella realizzazione perfino del più infimo dettaglio. Tutto il mondo di gioco da la sensazione di essere studiato esattamente per divertire davvero chiunque e, se una semplice demo riesce nell'intento, è difficile pensare che il titolo definitivo sia da meno.
    I controlli in parte ricalcano la tradizione, con direzione gestita dallo stick e i salti dal pulsante A, in parte sfruttano le possibilità del Wiimote per quel che riguarda il puntamento e l'interazione. Inizialmente la "rotondità" dei pianeti lascia spiazzati e il controllo è vagamente ubriacante, ma una volta presa la mano saremo di certo capaci di muovere il protagonista con disinvoltura fino spiccare anche quei salti millimetrici cui siamo abituati. Il puntamento invece è, come detto, utilizzato per scagliare cristalli sui nostri nemici stordendoli e per aggrapparsi a punti di gravità nelle sezioni spaziali (ma è facile immaginare altri utilizzi nel prosieguo del gioco) e l'interazione con piante, stelle, fiori, elementi presenti nei livelli in generale, è gestita tramite semplici movimenti del Wiimote, che permettono inoltre di compiere gli attacchi che Mario ha a disposizione per colpire i nemici.


    Il comparto tecnico di Galaxy è, in una parola, sublime. Non c'è assolutamente nulla di paragonabile su Wii, né tra i giochi usciti né tra quelli annunciati. Tutto è al suo posto: modelli poligonali splendidi, estremamente "rotondi", texturizzati, illuminati ed animati in maniera eccelsa; shader di superficie presenti con oculatezza ed opportunità; luci, riflessioni, trasparenze, effetti cristallini, sfocature, distorsioni: tutto molte spanne sopra la media delle produzioni per la console Nintendo. La pulizia video, le scelte cromatiche, gli effetti acquatici, non c'è davvero un singolo elemento che venga meno allo standard altissimo che il titolo impone. Se a ciò si associa una vena artistica nel design di ogni singolo elemento assolutamente ispirata e uno stile complessivo inconfondibile, si riesce ad avere idea che ci si trova dinanzi ad un gioco visivamente strepitoso. Alla grafica si affianca anche una fisica non invadente, ma assolutamente ben calibrata, che consiste, almeno nei livelli visionati, in un'applicazione della forza gravitazionale intelligente e divertente.

    Super Mario Galaxy Super Mario Galaxy è un titolo solidissimo, incredibilmente ben realizzato e vario. Il feeling “Mariesco” conferisce ulteriore consapevolezza del fatto che che il gioco finale sarà difficilmente meno che splendido. Mario Galaxy è divertimento allo stato puro. L’unica riserva è sul level design, forse un po’ troppo frammentato e poco esplorativo; un dubbio che con la presenza di pianeti più vasti e omogenei potrebbe molto facilmente venir meno. Il comparto tecnico impareggiabile su Wii, lo stile e l’ispirazione artistica arricchiscono un titolo che potrebbe divenire imprescindibile in una softeca degna di questo nome.

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