First look Super Monkey Ball Adventure

Platform Rotazionale

First look Super Monkey Ball Adventure
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • NGC
  • Psp
  • Abbiamo avuto l'inattesa opportunità di testare a fondo una versione quasi definitiva di Super Monkey Ball Adventure (il “quasi” è dovuto alla mancanza dell'introduzione e alla parziale traduzione in italiano dei sottotitoli), la reinterpretazione in chiave platform del simpaticissimo puzzle game concepito da Sega per il mercato arcade e Gamecube, poi tradotto anche sulle altre piattaforme da gioco.
    Super Monkey Ball Adventure vede ancora protagoniste le quattro scimmiette rotolanti Aiai, Gongon, Baby e Meemee; questa volta il loro compito sarà quello di riportare l'armonia tra i cinque litigiosi reami in cui è suddiviso il loro mondo: tutto ha inizio in un luminoso pomeriggio estivo: i quattro amici stanno allegramente preparando un barbecue (pietanza principale: banane alla griglia...), ma d'un tratto il cielo si oscura, ed un velivolo pilotato da due giovani scimmie solca il cielo limpido. Pochi minuti dopo il passaggio dell'aliante, sull'isola risuonano “i tre rintocchi della campana reale”, il segnale che indica l'approssimarsi di un grave pericolo. Che cosa possono fare allora quattro indifesi scimpanzè se non precipitarsi alla corte del sovrano per offrirgli i loro servigi?
    Dopo questo rapidissimo antefatto ha inizio l'azione vera e propria; ai comandi di una delle quattro scimmiette, comunque inglobate nella propria sfera rotolante, il giocatore dovrà esplorare i regni di Jungle Island, Zootopia, Kongri-La, Moonhaven e Monkeytropolis, per sconfiggere gli strani esseri dalle sembianze di spaventapasseri, che hanno gettato il seme della discordia tra i sovrani di Monkey World.
    Come in ogni buon platform/adventure potremo parlare con tutti gli abitanti dei molti villaggi presenti in ogni isola, e con molti di loro dovremo anche interagire, aiutandoli a risolvere i loro piccoli problemi di vita quotidiana, per ottenere in cambio, magari, utili informazioni, oggetti e -perchè no-, anche qualche succulento casco di banane, la moneta corrente di Monkey World.
    Con la preziosa valuta potremo acquistare, nei molti "shop" dell'arcipelago, tutta una serie di oggetti in grado di potenziare le nostre scimmiette, ma negozi non sono l'unica fonte di evoluzione per le nostre abilità: durante il loro viaggio Aiai e soci avranno l'opportunità di approfondire le loro conoscienze sulla "Danza Monkey World", una forma di ballo magico in grado di evocare mistici manufatti dai poteri sovrumani. In modo del tutto simile (per non dire "spudoratamente copiato") a quanto accadeva in "Zelda - Wind Waker" dovremo esibirci in una serie di passi di danza che, se realizzati a ritmo e nella sequenza corretta, faranno acquisire alle miti scimmiette il potere di distruggere enormi rocce o di rotolare con la propria sfera a velocità incredibili, o molti altri ancora...
    I regni sono suddivisi in settori, collegati tra loro da sentieri lunghi e tortuosi: agli estremi di questi tracciati si trovano dei portali; nella maggior parte dei casi sarà sufficiente azionare un dispositivo in grado di sollevare il pesante cancello, ma le porte che conducono alle aree più importanti sono custodite da speciali lucchetti che si aprono solo superando tre delle quattro “prove” proposte. Ogni prova, in realtà, non è altro che uno dei classici stage di Super Monkey Ball, in cui la nostra rotolante scimmietta deve raggiungere il traguardo entro un tempo limite.

    Le premesse sono decisamente lusinghiere, anche se è presto per sbilanciarsi: Super Monkey Ball Adventures appare piuttosto comune nella sua struttura di platform adventure, ricco di personaggi con cui parlare ed interagire, di monete (ops..banane...) da raccogliere e spendere, e minigiochi da completare. La presenza degli stage del gioco originale sotto forma di prova da superare per raggiungere il livello successivo appare un po' forzata ma gradevole, ed innalza di molti punti il livello generale di sfida di un gioco apparentemente facile. Ciò che lascia piuttosto interdetti è il sistema di comando delle scimmiette, assolutamente identico a quello utilizzato nei precedenti puzzle game. In quest'ultimo Monkey Ball ci si trova spesso in difficoltà a causa della troppa inerzia della pallina, che tende a mantenersi in moto per un lungo tempo. Di contro, la struttura dei livelli atipici per il brand prevede salti di albero in albero (grazie a dei fiori che spingono in cielo la scimmietta) e corse molto più lunghe di quelle viste in precedenza: il rischio di finire in acqua alla minima distrazione è più vivo che mai e presente sia negli stage di azione veri e propri che nell'esplorazione dei villaggi.
    A complicare ulteriormente la situazione contribuisce il sistema di telecamere, anch'esso ereditato dal puzzle game, che segue la pallina con un certo ritardo rispetto a quanto servirebbe in un platform game e lascia al giocatore dei considerevoli momenti di "imbarazzo".
    Sul piano tecnico Super Monkey Ball Adventure non stupisce, ma fa bene il proprio dovere: le texture delle ambientazioni sono pregevoli e ben definite, gli scenari, per quanto comuni e un po' ripetitivi, sono ricchi di dettagli e la profondità della visuale è adeguata al genere di gioco. Il framerare è costante e ancorato a ottimi livelli e l'azione, per questo, appare sempre fluida e convincente. Le cut scene, invece, sono realizzate con l'engine del gioco che, in questo stadio, manifesta ancora parecchie imperfezioni, soprattutto nell'implementazione di un adeguato antialiasing.

    Super Monkey Ball Adventure Per ora Super Monkey Ball Adventure appare come un titolo solido e simpatico, ma un po' comune. Il primo dei cinque mondi di cui è composto il gioco è molto vasto e ricco di insidie; ci sono i salti da un fiore all'altro, le prove di abilità, gli incarichi assegnati dagli altri abitanti di Monkey World, i negozi e le banane da raccogliere. Niente di particolarmente nuovo sotto il sole, insomma. La differenza la fanno i protagonisti, il loro modo di muoversi (spesso faticosamente) nell'area di gioco e i loro "balli scimmieschi": se ben sfruttate, nel corso dell'avventura, queste due caratteristiche potrebbero dare un po' di sprint ad un titolo che, altrimenti, appare come un discreto esercizio tecnico, privo però del mordente che hanno i concorrenti più famosi, come Psychonauts o Jak and Daxter.

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