Provato Anno Online

Ubisoft apre una nuova stagione per i Browser Game

Provato Anno Online
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  • Il videogaming, oramai, ha letteralmente abbattuto ogni convenzione pregressa. Per giocare, oggi, non c'è più bisogno del supporto fisico, non c'è più bisogno di recarsi al negozio e non c'è più bisogno nemmeno della console - o nel nostro caso di un PC dalle specifiche allucinanti. Ad essersi diffusi a macchia d'olio sono infatti i cosiddetti browser game, titoli molto semplici che permettono all'utente finale, praticamente senza alcun costo, di giocare ovunque esso sia, avendo semplicemente un browser a disposizione. Ma se in principio si trattava di esperienze ludiche di poca cosa, sviscerabili in pochi minuti e ripetitive, man mano che l'interesse dell'utente finale è cresciuto anche il prodotto ha attraversato diverse fasi di mutazione. Oggi si trovano esperienze autonome e complesse, sicuramente interessanti per gli appassionati. Uno dei generi più quotati nell'ambito dei browser game è quello degli strategici e gestionali: se uno dei primi esempi è stato Civilization Online, il secondo (ma non certo in ordine d'importanza) è Anno Online, titolo targato Blue Byte che si appresta -nel corso dell'anno venturo- ad esaltare qualsiasi appassionato non abbia le risorse o la voglia di investire in una nuova macchina. Si tratta infatti di un titolo molto profondo, completo e ben realizzato, fruibile in maniera completamente libera e gratuita via browser, a patto di aver aggiornato alla 12.4 la propria versione di Flash Player, indispensabile per giocare. Ai recenti Digital Days di Ubisoft Anno Online si è presentato in forma giocabile, per una demo contenuta ma in grado comunque di dare un'idea della bontà del prodotto finale.

    Come ti costruisco un impero

    Il concetto di base di Anno Online è pressoché lo stesso di qualsiasi altro gestionale in tempo reale sui generis -Di quelli che da Caesar si sono evoluti fino ad Anno 1404 e City Life. Non è un caso che abbiamo citato proprio la versione medievale del titolo Ubisoft, dal momento anche questa versione browser si ambienta alle porte del XV secolo, presentandoci come al solito un'isola abbandonata da avviare alla civiltà. Bisogna ovviamente partire dai rudimenti, ossia iniziare a raccogliere le risorse (legno soprattutto) per costruire case (in maniera che la popolazione possa proliferare), segherie (per lavorare la materia e recuperarne sempre di nuova), magazzini (dove stoccare le scorte), templi (per il culto religioso) e così via. Ogni costruzione avrà naturalmente le sue implicazioni: la segheria dovrà essere costruita vicino ad un certo numero di alberi per risultare produttiva, e dovrà essere collegata con strade -inizialmente rudimentali- alle case ed ai magazzini, in maniera da permettere più facilmente ai cittadini di svolgere il loro lavoro. Dinamiche che si faranno anche più profonde qualora ci sia bisogno di più edifici della stessa tipologia, che potrebbero sottrarsi risorse a vicenda e che necessiteranno dunque di spazio dedicato per avere a disposizione materia prima. Una comoda interfaccia a schermo avviserà tramite un viraggio nella colorazione dell'ambiente circostante sull'effettiva validità nel posizionamento di una costruzione, dandoci dei suggerimenti sul nostro operato. Agevole quanto la costruzione (senza “tempi morti”) sarà la distruzione di eventuali strutture superflue, inutile però ai fini economici dato che non recupereremo le risorse investite. Lo scopo sarà ingrandirsi, prima di tutto grazie alla possibilità di apportare alcuni “upgrade” agli edifici, e poi sostenendo una crescita economica importante, grazie alla facoltà di aggiungere strutture sempre più importanti come il Porto. Quest'ultimo si rivelerà, di lì a poco, fondamentale per l'esplorazione delle isole circostanti e la socializzazione con gli altri giocatori. La nostra isoletta di partenza, infatti, non riuscirà a sostenere tutte le richieste del popolo (che avrà, ad esempio, bisogno di grano) ne tanto meno la crescita economica che ogni giocatore vorrà assicurare al suo regno. Si renderà dunque necessario inviare delle navi esplorative per scoprire una ben più vasta porzione di Mondo - popolata, non dimentichiamolo, anche da altri giocatori umani. A questo punto saremo in grado di avviare un reciproco rapporto di scambi, soprattutto economici, che dovrebbe idealmente fruttare benefici ad entrambi i giocatori. A domanda specifica, infatti, il dev team ha risposto che, al momento, è prevista solamente la pacifica cooperazione tra i videogiocatori, senza possibilità alcuna di danneggiarsi... ma chissà che in un futuro non si possa arrivare ad una concezione come quella mostrata dall'ultimissimo Sim City.

    Tornando a noi, una volta allacciati i rapporti economici, vedremo finalmente gli ulteriori step che la produzione ha in progetto per più costanti tra i giocatori: alle strade sterrate saremo in grado di sostituire quelle pavimentate, agli edifici di legno quelli di pietra e così via, sino ad arrivare alla costruzione di veri e propri monumenti (durante la prova ci è stata mostrata una gigantesca cattedrale). Ogni passo in avanti verso la “gloria” richiederà però diversi sacrifici come un aumento delle tasse o l'incremento della forza lavoro per la produzione di derrate alimentari. Le dinamiche, insomma, si faranno via via più complesse, profonde ed interessanti, andando a toccare tutti gli aspetti migliori che qualsiasi gestionale di questo tipo abbia mai abbracciato. Anno Online non ha insomma l'aspetto di un browser game come ce lo si aspetterebbe: lo stesso producer ci mostra uno dei suoi insediamenti, per costruire il quale ci sono voluti ben quattro mesi di gioco costante. L'aspetto è talmente differente dalla base di partenza da farci capire che si Anno Online è un prodotto senza dubbio in grado di soddisfare molti gli appetiti gestionali dei videoplayer meno avvezzi al confronto bellico - qui inesistente.
    Non dimentichiamo inoltre la complessità della gestione dei rapporti con gli altri giocatori : nello spiegarci le più importanti delle feature di Anno Online, i ragazzi di Blue Byte si sono voluti soffermare sulla possibilità di specializzarsi a seconda delle risorse del proprio territorio. Diventando magari i principali produttori di una risorsa, e fornitori indispensabili per gli altri giocatori, potremo sostenere un'economia piuttosto florida.
    Un così vasto spettro di possibilità ed un tanto profondo gameplay non hanno comunque impedito al dev team di rendere estremamente accessibile Anno Online, grazie soprattutto ad un'interfaccia molto semplice. A questo proposito l'implementazione del clck destro del mouse nell'ultima versione di Flash si è rivelata fondamentale, ed ora ogni azione può essere svolta senza dover forzatamente ricorrere a complesse scorciatoie da tastiera. Questo rende Anno Online, per quanto profondo e complesso, un gioco estremamente adatto al browser gaming: la facoltà di giocarci in finestra, oltre che a schermo pieno, ad esempio, consentirà a chiunque di prendersi qualche “piccola pausa” dall'attività lavorativa, o di gestire il suo possedimento senza dover interrompere la navigazione, la lettura della posta o quant'altro.

    Ma l'aspetto più interessante è sicuramente quello grafico. Anno Online non ha infatti assolutamente nulla da invidiare alle più recenti produzioni del genere (tralasciando ovviamente gli strategici alla Shogun). A livello d'impatto visivo siamo infatti a livelli quasi inimmaginabili per un titolo interamente free ed interamente giocabile tramite browser. La modellazione, pur non presentando una complessità stratosferica, si è rivelata di ottima fattura: solida e molto dettagliata. Le velleità quasi cartoonesche del visual design, d'altra parte, non possono che aver aiutato, rendendo il tutto più accattivante e, al contempo, meno pensante. L'atmosfera globale non ne risente affatto: il fascino delle strutture non viene sminuito ed il realismo complessivo rimane più elevato rispetto a Civilization Online. Il colpo d'occhio, grazie anche ad una ricerca artistica ed architettonica di valore, è insomma estremamente positivo, tanto da stupire ogni volta che ci ricorderemo di star “navigando” in un browser game.

    Anno Online Anno Online si prospetta come l'apripista per una nuova generazione di browser game estremamente evoluti. Il concept di gioco ha basi solidissime e la realizzazione assolutamente nulla da spartire con i comuni giochi in Flash. Stiamo parlando di una produzione praticamente a livello retail, resa gratuita ed accessibile a chiunque. Il titolo potrebbe addirittura competere ad armi pari con molti dei suoi più illustri colleghi. Il gameplay, decurtato del minimo indispensabile (la componente bellica), si è mostrato solido, profondo e ben congegnato; il sistema di controllo intuitivo per tutti; grafica e visual design accattivanti e ben realizzati pressoché in ogni dettaglio. L'ennesima produzione di questo “nuovo ciclo” Ubisoft, insomma, ha tutte le carte in regola per sfondare, tra appassionati e non.

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