Provato Birth of America 2: Wars in America

Fucili e cannoni sul suolo americano

Provato Birth of America 2: Wars in America
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  • Pc
  • Data l'importanza assunta dagli Usa negli ultimi decenni in molti conoscono a grandi linee la sua storia.... la guerra di indipendenza, la guerra civile, le due guerre mondiali e così via; tutti eventi visti e rivisti in film, libri e videogiochi. Tuttavia, questa è solo una falsa impressione dato come la storia americana (al pari di quasi tutte le nazioni europee) è costellata di numerosi altri conflitti, semisconosciuti almeno per noi Europei. Birth of America 2 si concentra sul periodo dal 1750 al 1815 permettendo di gettare lo sguardo e di rivivere i vari conflitti dell'epoca nelle loro singole battaglie attraverso una precisa ricostruzione del contesto storico. In particolare la demo proposta dagli sviluppatori, gli AGEOD, si focalizza su una dei primissimi scontri nella guerra di indipendenza: l'assedio di Boston.

    Qual'è il morale delle truppe?

    Generalmente le guerre vengono video-giocate in uno dei due estremi possibili: o alla massima distanza, occupandosi sopratutto di diplomazia e della produzione di armate da gettare alla bell'e meglio nel fronte (stile Civilization), o in prima linea guidando le singole unità sul campo di battaglia in pieno stile Rts (a là Total War, per intenderci). Curiosamente, BoA2 si focalizza sulla fase di mezzo impietosamente trascurata da tutti gli altri giochi cioè lo spostamento delle truppe sulla mappa; non sarà quasi possibile quindi né occuparsi della creazione di rinforzi (sezione basata esclusivamente sui veri fatti storici, con arrivo di nuove truppe solo quando effettivamente successe nel passato in un modo raramente influenzabile dal giocatore) né gestire direttamente le battaglie, le quali si svolgeranno in modo automatico attraverso una serie di calcoli del PC di cui ci verrà fornita solo la conclusione in forma di un laconico hai vinto-hai perso e del riassunto sulle perdite subite dai contendenti. Viceversa, però, la fase di spostamento è perfezionista oltre ogni limite: morale delle truppe e lealtà degli insediamenti, linee di rifornimento, forma del terreno, situazione meteorologica, assetto di combattimento, qualità dei singoli comandanti (accompagnati ognuno da un personale, probabilmente realistico, ritratto); questi elementi, assieme a molti altri, rendono le mosse da compiere in un turno qualcosa su cui riflettere a lungo: ogni errore verrà infatti ricompensato da disastrosi risultati nelle battaglie successive.
    A fronte di una simile mole di parametri, l'interfaccia è fin troppo semplice: non a caso il tutorial dura appena quattro turni e si concentra prevalentemente sullo spostamento delle armate (basato sul classico drag&drop delle icone, cioè il trascinare le unità dal punto di partenza al punto di arrivo) e sulla lettura dei messaggi di riepilogo a inizio turno. Naturalmente, il tragitto può essere deciso a piacere permettendo al giocatore di scegliere percorsi più lunghi ma più sicuri dal punto di vista strategico; inoltre per le truppe (divise in piccole compagnie, riunibili in armate) sono previste quattro diverse impostazioni di schieramento, da quella passiva (capace di velocizzare il ripristino della forza militare alla fine del turno) all'assalto, lo schieramento necessario per attaccare gli insediamenti nemici; ognuna delle quattro impostazioni avrà inoltre altre quattro sotto-categorie, a loro volta varianti dalla passività all'aggressività. Per quanto riguarda le informazioni necessarie per valutare le proprie mosse, esse vengono fornite dalle mini-finestre di riepilogo visualizzabili lasciando per un mezzo secondo in attesa l'icona del mouse sui vari elementi di gioco: con la mappa divisa in innumerevoli territori (alla “Risiko”, solo presenti in numero molto maggiore) ogni terreno, ogni insediamento, ogni truppa fornirà un certo numero di informazioni personali come il livello di sviluppo della zona (utile per determinare i giorni di gioco necessari per attraversarla) o la forza militare della compagnia. Una volta determinate le proprie mosse si procederà al turno seguente, con ogni turno che equivale a 30 giorni-gioco: in BoA2 i giocatori (umani e Pc) non si alternano nei turni ma stabiliscono le proprie mosse che verranno eseguite contemporaneamente in modo automatico, lasciando al giocatore solo la possibilità di vedere all'inizio del nuovo turno quali sono stati i risultati delle decisioni prese in quello precedente.
    Esaurito il tutorial (definibile solo come inadeguato, considerata la scarsità di informazioni fornite sugli innumerevoli dettagli di gioco) si può passare alla missione di prova la quale dovrebbe, come in tutte le demo, essere un buon esempio del meglio che il titolo può offrire; purtroppo, la prima impressione è atroce. A fronte di una mappa davvero sterminata, composta forse da centinaia di territori e molte decine di insediamenti, al giocatore (il quale può scegliere da quale dei due lati di Boston può rivivere lo storico assedio) viene offerto il controllo di poche armate in zone relativamente limitate; le numerose altre truppe presenti negli altri insediamenti sono “unità di guarnigione”, quindi impossibilitate a muoversi, né vedranno mai anche solo l'avvicinarsi di forze nemiche fungendo quindi da mero sfondo. Per quanto riguarda le armate principali, situate a Boston, le opportunità offerte non sono moltissime: dopo una eventuale serie di scontri iniziali sui quali si ha poco controllo e ancor meno influenza (salvo commettere qualche idiozia come dividere l'armata e lasciare che le distruggano separatamente) si può cercare di raggiungere gli obbiettivi chiave, cioè la cattura di alcune importanti città (e la difesa di altre); qualunque tentativo di creare una strategia di lungo periodo viene però schiacciata dalla durata ridicola della demo, 12 turni appena: difficile credere sia la vera durata della campagna nella versione completa (dalla cui descrizione si intuisce una durata di parecchi anni-gioco) quindi non può che trattarsi di un'inspiegabile limitazione della versione di prova. Tale breve durata mette in ombra anche le buone qualità dell'Intelligenza artificiale, dimostratasi capace di approfittare facilmente degli errori più grossolani del giocatore mantenendo al tempo stesso un assetto di gioco fonte di un buon livello di sfida.
    Un ultimo commento lo merita infine il rapporto tra BoA2 e il suo predecessore, sopratutto considerando come il periodo storico affrontato sia quasi coincidente; non si può negare infatti come le innovazioni introdotte da questo seguito siano pochine e la maggior parte di esse consistano in effetti in meri miglioramenti di concetti presenti già nel primo capitolo come le modalità di rifornimento delle truppe o le modalità di schieramento.

    Mappe d'epoca

    Il lato tecnico di BoA2 è a dir poco altalenante: la mappa principale, totalmente in 2D, è a dir poco magnifica; enorme, ben disegnata e piena di dettagli e curiosità. Peccato sia l'unica parte del motore grafico a cui è stata dedicata un po' di cura: le compagnie e i comandanti sono rappresentati da semplici ritratti e le animazioni sono totalmente assenti; gli spostamenti delle truppe sulla mappa corrispondono all'icona rettangolare rappresentante l'armata trascinata lungo il percorso voluto dal giocatore mentre le battaglie consistono n un cerchio i cui colori indicano le forze in campo, a cui segue la schermata riassuntiva finale. Non aiutano neanche i tempi medio-lunghi di caricamento del gioco, non solo all'inizio di una mappa o di un salvataggio precedente, ma anche a ogni singolo turno; un difetto in fondo perdonabile dato come il ritmo di gioco sia comunque molto, molto lento (viste le numerose variabili da considerare per il giocatore) ma in ogni caso spiacevole data l'assenza di richieste dal punto di vista grafico. Discorso leggermente diverso per il lato “sonoro” del titolo: gli effetti sono pochi e ripetitivi ma le musiche, eseguite da un'orchestra militare Usa, sono più varie e perfettamente adeguate al contesto del gioco con quel mix di trombe, flauti e tamburi tipicamente associato agli eserciti dell'epoca. Un piccolo discorso a parte lo merita la componente multiplayer, assolutamente priva di qualunque collegamento internet fra giocatori: i volenterosi determinati a giocare contro un avversario umano (la cui ricerca andrà presumibilmente fatta con mezzi propri) dovranno salvare il proprio turno, spedirlo via email all'altro giocatore e attendere la sua risposta per poter procedere; un sistema decisamente complesso e noioso capace di far ritenere come assente la componente multiplayer per la larga maggioranza dei giocatori.

    Birth of America 2: Wars in America Birth of America 2 è un gioco adatto a pochi, pochissimi volenterosi disposti ad imparare un sistema di gioco a volte inutilmente complesso pur di godere delle sue indubbie qualità. Per alcuni appassionati di strategia da tavolino, sopratutto se del periodo storico trattato in questione, BoA2 potrebbe anche rivelarsi un titolo sopra la media ma la larga maggioranza dei giocatori probabilmente continuerà a preferire i titoli capaci di combinare una grande profondità con uno stile di gioco più scorrevole e soddisfacente.

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