Provato Bleach Soul Resurrection

Ichigo & Company sbarcano su Playstation 3

Provato Bleach Soul Resurrection
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Disponibile per
  • PS3
  • La corrente generazione videoludica può e potrà essere ricordata per molti aspetti, negativi come positivi. Uno tra i tanti, di quelli a noi più cari, è sicuramente lo sviluppo di un trend sempre più competitivo nello sviluppo dei cosiddetti tie-in, opere ludiche tratte da anime, lungometraggi, serie televisive e chi più ne ha più ne metta. Nello specifico, grazie alla popolarità in continua crescita di serie come Naruto o il sempreverde Dragon Ball, intendiamo trattare di videogiochi ispirati all’animazione giapponese, spesso vere e proprie calamite per le più dure critiche, specialmente da parte dei fan.
    Namco-Bandai, da questo punto di vista, è riuscita a fare passi da gigante negli ultimi anni, proponendo incarnazioni digitali (soprattutto di Naruto) davvero interessanti e molto ben realizzate. Proprio il colosso orientale, in attesa del futuro di Naruto stesso e di Dragon Ball, sta pensando di riportare in auge nomi che nel mondo dell’animazione e della carta stampata (leggasi “manga”) sono tutt’ora in voga anche nel nostro paese. Ne è un chiaro esempio Bleach: Soul Resurrection, nuova avventura dedicata all’iracondo Ichigo Kurosaki.
    Il titolo, in esclusiva Playstation 3, è disponibile in Giappone già dal 24 Giugno ma arriverà in europa solamente il 24 Settembre. Everyeye ha recentemente avuto l’occasione di mettere le mani su un codice non ancora completo.

    Arrancar ed Espada

    Come il titolo già suggerisce (Resurrecìon, in Bleach, è lo “sprigionamento” degli Espada) la porzione di storia che farà da background a quest’ennesimo picchiaduro a scorrimento riguarderà quella che possiamo definire come la terza parte della saga di Tite Kubo che, ad oggi, ha visto la pubblicazione di ben 47 volumetti. Nei panni di Ichigo Kurosaki e dei suoi fedeli compagni Uryū Ishida, Orihime Inoue e Yasutora Sado -appena addestrati dagli Shinigami e dai Vizard- ci troveremo ad affrontare la sfida dell’Hueco Mundo, ove risiedono i potenti Espada ed il loro comandante supremo, il tremendo Sōsuke Aizen. Ci troveremo dunque a ripercorrere le battaglie viste nel corso della saga, con la compartecipazione (attiva) di molti altri personaggi dei quali potremo, in determinati momenti, assumere il controllo. Si tratterà perlopiù dei più popolari (e forti) capitani del Gotei 13 come Byakuya Kuchiki, Renji Abarai, Tōshirō Hitsugaya, Kenpachi Zaraki e via discorrendo, con la compartecipazione di “elementi esterni” come Kisuke Urahara e Yoruichi Shihōin a completare un folto cast. Nonostante l’imponente mole (che comprende, naturalmente, tutte le “hollow-ificazioni” di Ichigo) al roster mancano moltissimi elementi (i Vizard su tutti), non ancora confermati ne smentiti per l’eventuale apparizione (giocabile) una volta portato a termine lo story mode. Dalla parte opposta invece, benché limitati alla componente “versus”, troveremo una folta schiera di Espada (Ulquiorra Cifer, Grimmjow Jaegerjaquez, Yammy Llargo..), nonché i proverbiali “cattivoni” Gin Ichimaru, Kaname Tōsen ed Aizen in persona (forse addirittura in fusione con l’Hougyoku).
    Un background piuttosto solido che potrebbe tuttavia venire parzialmente rovinato dalla scarsa presenza di location che ci ha fatto storgere il naso nella nostra prova. Aldilà di un brullo Hueco Mundo, infatti, non si è visto moltissimo altro; niente Las Noches, niente Soul Society e niente Karakura. Un “problema” che, almeno per il momento, ha reso meno “vibranti” alcune delle battaglie che abbiamo imparato ad apprezzare nel manga -prima- e nell’anime -poi-.

    Bankai!!

    Per quanto riguarda il gameplay Bleach: Soul Resurrection ricalca i classici canoni dei tie-in di questo tipo; una struttura che vedremo, nel 2012, anche nel nuovo adattamento console di Saint Seya. Ad intervallarsi saranno fasi da tipico picchiaduro a scorrimento e boss fight concepiti rigorosamente in grandi arene tridimensionali, com’è uso e costume dalle ultime incarnazioni di Dragon Ball in poi. Per le sezioni in cui ci troveremo ad affrontare i normali Arrancar o i Fraccìon, naturalmente, basteranno le combo derivanti da un più o meno forsennato buttom mashing, mantenuto sicuramente per dare facile accesso alla struttura ludica anche a chi l’approcciasse per la primissima volta. Eseguire le combo più strutturate, con i proverbiali lanci in aria, il juggling e via discorrendo, tuttavia, sarà questione ben diversa; in caso volessimo immergerci completamente nel battle system di Soul Resurrection dovremo sottostare ad un ben preciso ritmo di gioco, nonché avere la pazienza di imparare alla lettera le lunghissime liste di mosse che accompagneranno ogni combattente. Tanti sforzi verranno però ripagati da un sistema capace di donare grandi soddisfazioni al giocatore, soprattutto nella misura in cui, grazie all’accumulo del reiatsu (energia spirituale) e degli Spirt Points, saremo in grado di applicare praticamente ogni tecnica osservata nel manga e potenziare i nostri beniamini. L’upgrade, è bene precisarlo subito, avrà come unico scopo permettere all’eroe di turno di utilizzare ogni tecnica a sua disposizione secondo i canoni del maestro Tite Kubo.
    Con un minimo di pratica e l’ausilio di una speciale barra energetica posta direttamente sotto quella dell’energia vitale, saremo dunque in grado di prodigarci, oltre che in tecniche utili ed efficaci come lo Shunpo e il Senka, nelle più spettacolari tecniche di sprigionamento disponibili ai vari componenti del roster. Alla Getsuga Tensho di Kurosaki si uniranno ben presto la glaciale Daiguren Hyorinmaru del capitano Hitsugaya, la splendida Senkei Senbonzakura Kageyoshi di Byakuya Kuchuki e via via tutte le altre. Gli avversari controllati dalla CPU, in ogni caso, non staranno a guardare e, specialmente a livelli di difficoltà più elevati, saranno in grado di contrastarci con tecniche altrettanto efficaci. Lo scontro tra Bankai e Resurrección sarà dunque tutto da sperimentare.

    Dal punto di vista tecnico, per quanto visto al momento, il titolo si attesta sui livelli delle ultime incarnazioni di Naruto, presentando dunque un maturo cell shading in grado di conferire un look accattivante ai personaggi e di sottolineare con giusta enfasi i colpi più potenti.

    Bleach Soul Resurrection Bleach: Soul Resurrection si presenta come un titolo piuttosto promettente, seppur adatto -in gran parte- ai fan della saga. Ricalcando in parte le orme dei blasonati Naruto: Ninja Storm anche lo Shinigami più famoso di tutti i tempi (dopo Ryuk, forse) si appresta a calcare i delicati palcoscenici della Next Generation. Se riuscirà o meno a fare una bella figura lo vedremo a Settembre; dunque restate sintonizzati!

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