Provato Blur

Cosa succede se Mario Kart e Wipeout incontrano Project Gotham?

Provato Blur
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Le cose in grande

    Nella prestigiosa ed affascinante cornice dell'Hotel Regina Baglioni di Roma in via Vittorio Veneto si è tenuta una calorosa presentazione dell'ultima fatica targata Bizarre Creation, team di sviluppo inglese noto principalmente per la gloriosa e fortunata serie Project Gotham Racing, saga che ha visto i natali sulla sfortunata Sega Dreamcast - col nome di Metropolis Street Racer - per poi evolversi e consacrarsi sulle macchine da gioco di casa Microsoft.
    Accolti nella sala "Caffè Baglioni"dell'hotel dalla generosa ospitalità di Carlo Barone e Laura Lombardi (cui vanno i nostri più sinceri ringraziamenti), siamo stati accompagnati nella conoscenza approfondita di Blur grazie alla partecipata presentazione di due membri dello staff Bizzarre Creation, due simpatiche ed appassionate ragazze - Mary ed Ami - che hanno sviscerato ogni minimo dettaglio di questo atipico quanto divertentissimo racing game arcade.
    Per rendere l'idea della singolarità del prodotto è stato proiettato sull'enorme schermo presente in sala un trittico di immagini estremamente esplicativo per ogni esperto del settore; a sinistra erano poste le copertine di alcuni tra i simulatori di guida più conosciuti su console (come Gran Turismo 5 Prologue e Forza Motorsport 3), a destra il leggendario Mario Kart ed al centro, in rilievo, la cover di Blur: il cuore pulsante di questo "esperimento" videoludico è la commistione tra i migliori pregi dei simulatori classici (vetture su licenza, tipologie di percorsi e sensibilità al volante) e quelli degli arcade più divertenti, come Mario Kart appunto, cui la fatica dei ragazzi di Liverpool trae ispirazione a più livelli per quanto concerne i bonus ma soprattutto per il divertimento sfrenato che solo il racing Nintendo sa regalare giocando in compagnia, soprattutto spalla a spalla con amici e parenti (ma anche online!).
    Scopriamo nel nostro approfondito hands-on le prime impressioni al volante dell'erede "spensierato"di Project Gotham Racing.

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    Everyeye.it, in collaborazione con Activision, accende i motori e vi porta di peso nel mondo di BLUR, l'attesissimo racing di Bizarre Creations. Provate l'adrenalinica beta multiplayer grazie ad una delle 4.000 chiavi a disposizione degli utenti registrati di Everyeye.it!

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    Buon divertimento da Everyeye.it!

    Ma era un guscio rosso?

    Come già sottolineato in sede di premessa potremmo definire Blur come un sorta di Mario Kart con vetture su licenza e circuiti realistici (ma non solo), o ancora, un Wipeout non futuristico a ruote coperte, soprattutto per quanto concerne la realizzazione degli effetti speciali e di illuminazione dei power-ups, che tra lampi, flash e luci elettriche richiamano sotto molteplici punti di vista l'opera Sony degli Studio Liverpool.
    Durante la prima parte della certosina disanima da parte delle due simpatiche ragazze inglesi sono state sviscerate tutte le caratteristiche salienti del prodotto, successivamente si è passati ad un approfondito test su strada che ha mostrato quanto di buono elencato in sede di presentazione.
    Innanzitutto i numeri: oltre 50 vetture su licenza che spaziano dal maggiolino prima versione al moderno Hummer H2, passando per le più note sportive giapponesi ed americane, oltre ad una serie di affascinanti mezzi europei (alcune fuoriserie incluse); decine di tracciati ambientati sia su percorsi cittadini reali in puro stile Bizarre Creation (come ad esempio Londra, Tokyo e Barcellona) che su percorsi di fantasia sempre coerenti con lo spirito del gioco, dettagliati e velocissimi; grande attenzione sia al multiplayer online (fino a 20 concorrenti contemporaneamente) che offline attraverso lo split screen per 4 giocatori, integrazione e supporto del famoso social network Twitter.
    Essendo l'anima del gioco rappresentata dall'estrema competitività in gara - oseremmo definirla una battaglia - si è posto l'accento sull'affinamento dei vari bonus ed il bilanciamento del gameplay, atto a divertire smodatamente il giocatore senza mai essere frustrante, pur proiettandolo costantemente sotto il "fuoco nemico" ed in situazioni altamente adrenaliniche.
    I vari bonus, dei quali parleremo più approfonditamente nel paragrafo successivo, si amalgamano alla perfezione con le varie caratteristiche che delineano le vetture (come ad esempio la velocità e la resistenza) e soprattutto coi potenziamenti applicabili - tre in tutto - sulla falsariga dei perks visti in Call of duty, selezionabili da un corposo lotto che si amplia procedendo nel gioco proprio come accade nella famosissima saga di fps pubblicata dalla stessa Activision.
    Tale impostazione fornisce a Blur un'inaspettata vena strategica e "costringe" i giocatori più esperti ad una buona dose di pretattica, approfondendo sensibilmente il gameplay che ad un occhio non attento potrebbe sembrare apparentemente semplicistico.

    Optional di serie e a pagamento

    L'anima di questo atipico racing game risiede nella possibilità di utilizzare particolari bonus per avere la meglio sugli avversari o per difendersi dai loro costanti e repentini attacchi; scopriamoli insieme nel successivo elenco elaborato in ordine alfabetico.

    BARGE: un'onda d'urto circolare che si propaga intorno al veicolo del giocatore che la utilizza; frena gli avversari colpiti marginalmente e allontana a mo di respingente i più sfortunati e prossimi alla "deflagrazione"
    BOLT: tre proiettili sottoforma di scarica che danneggiano gli impianti elettrici delle auto colpite e ne provocano un forte rallentamento
    MINE: le classiche mine; simili alle fantascientifiche sfere di materia oscura sono estremamente dannose e provocano il cappottamento di chiunque vi impatti
    NITRO: un efficacissimo scatto in avanti del tutto simile nella funzione al fungo verde di Mario Kart, uno dei classici immortali nei racing arcade
    REPAIR: durante la battaglia le vetture subiscono costantemente danni (visibili sia esteticamente che statisticamente, attraverso una barra posta in alto che da verde diventa rossa); repair riporta la vettura nello status di partenza
    SHIELD: simile ad una grande bolla di sapone che circonda l'auto, lo scudo protegge temporaneamente dagli attacchi avversari
    SHOCK: pericolosissima tempesta di fulmini che colpisce zone casuali della pista; provoca ingenti danni e disorienta il sistema di puntamento dei proiettili a ricerca
    SHUNT: il classico guscio rosso di Mario Kart; un insidioso proiettile a ricerca che provoca danni e ribaltamento al veicolo colpito

    Alcuni di questi bonus possono essere lanciati sia anteriormente che posteriormente al nostro veicolo ed essere raccolti passando sopra icone stilizzate sparse sul circuito, non dissimili da quelle presenti in Wipeout: il giocatore inoltre può conservare fino a tre bonus contemporaneamente ed alloggiarli negli appositi slot posti sul retro della vettura; è possibile scartare od utilizzare i bonus desiderati per applicare la migliore strategia a seconda delle evenienze.
    Ricordiamo inoltre che le vetture possono essere distrutte o finire in crepacci e burroni e pur tornando piuttosto rapidamente in pista, con 20 contendenti è facile trovarsi in posizioni scomode ed essere risucchiati in bagarre per la sopravvivenza davvero serrate.

    Sotto al cofano

    Per quanto concerne lo scheletro del gioco, Blu disporrà di una profonda e longeva modalità campagna e sottomodalità come la Skirmish o la Hardcore (dove sono disattivati i power-ups e conta solo la guida dura e pura), tuttavia il cuore pulsante dell’ultima fatica targata Bizarre Creation è rappresentato dalle modalità multiplayer offline ed online: oltre ai già citati 20 giocatori contemporaneamente in rete e la totale assenza di lag vanno sottolineati gli sforzi per soddisfare appieno la community (come ad esempio il supporto ai clan) e l’anima custom delle lobby, dove è possibile impostare minuziosamente una pletora di parametri alla stregua dei migliori giochi online sul mercato.
    Il team di sviluppo, oltre a vantare il supporto di Twitter che è utilizzabile anche dagli account Silver, promette un continuo aggiornamento di classifiche e statistiche molto accurato, consentendo ai giocatori di organizzare sfide estremamente personalizzabili grazie anche ad un sistema di profili e messaggistica in linea con le interfacce da social network.

    Al servizio del divertimento

    Dal punto di vista tecnico Blur mostra i muscoli soprattutto nell’effettistica speciale e nell’impatto scenografico generale, proponendo un motore grafico molto solido e soprattutto ancorato a 60 fps, necessari per le altissime velocità che raggiungono i veicoli in gara.
    Le vetture, pur non raggiungendo i picchi qualitativi - nei dettagli - delle controparti nei simulatori più blasonati, sono ottimamente modellate e proporzionate e considerando che ne schizzano 20 contemporaneamente su schermo tra effetti speciali di ogni sorta il risultato è estremamente positivo. Le piste che abbiamo potuto visionare durante la presentazione romana (Tokyo, Barcellona ed Amboy) sono ricche di dettagli e con un design accattivante, suffragate dalla pulizia grafica tipica delle produzioni Bizarre Creation: a questo punto dello sviluppo, prossimo alla conclusione, l’idea è che il nuovo marchio inglese non voglia stupire come i simulatori più seriosi dal punto di vista tecnico, ma assecondare ogni aspetto ludico al fattore divertimento ed al gameplay adrenalinico.
    Dopo una sessione single player portata a termine dalla simpaticissima Ami, che tra una derapata e l’altra ha continuato nella disanima del proprio pargolo, è stata data ai giornalisti l’opportunità di testare con mano il multiplayer a 4 giocatori (in split-screen) della versione Xbox 360.
    Al volante dei bolidi di casa Bizarre le prime impressioni si sono trasformate in solidissime realtà, facendo trarre una sola, confortante conclusione: divertimento allo stato puro!
    Il gameplay frenetico e veloce, scevro di ogni velleità simulativa pur mantenendo i tratteggi del “papà” Project Gotham, unito ai continui e repentini cambi di posizione a causa della battaglia che infuria, regala momenti di esaltazione e senso della sfida decisamente sopra le righe; il lavoro dei ragazzi Bizarre per bilanciare la moltitudine di possibilità è encomiabile e Blur riesce a soddisfare appieno sia l’utenza casual che quella hardcore, grazie alla contingente assenza di frustrazione nei momenti critici ed al chiaro giovamento che si trae dalla conoscenza millimetrica delle piste e di tutte le carte giocabili.

    Blur In attesa dell’uscita del prodotto definitivo, prevista per il 28 maggio su Ps3, Xbox 360 e Pc, e dell’attesissima beta pubblica in programma per l’8 marzo, possiamo già affermare con assoluta certezza che gli esperti programmatori di titoli racing della Bizarre Creation hanno fatto di nuovo centro, pur proponendo una visione totalmente folle e strampalata delle corse automobilistiche, edulcorata da qualsivoglia sfumatura simulativa e brama di realismo, se non per le vetture su licenza ed alcuni tracciati. Incentrato e costruito intorno ai fattori divertimento e comunità, Blur non deluderà le aspettative di chi da un videogioco pretende ore ed ore di spensierata allegria con una sensibile spruzzata di competitività, sia in solitario ma soprattutto in compagnia di amici vicini e lontani. Restate sintonizzati sui nostri canali per un approfondito test in sede di recensione.

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