Provato Championship Manager 2010

Scudetto si rinnova con stile e classe

Provato Championship Manager 2010
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Disponibile per
  • Pc
  • Per molti dei nostri compatrioti quello dell’allenatore calcistico è senza dubbio uno tra i migliori mestieri al mondo, capace di coniugare passioni ed elevati guadagni ad un “prezzo” (leggasi sacrifici) tutto sommato sostenibile.
    L’iter, naturalmente, è estremamente lungo ed irto di ostacoli; così, per chi non potesse, per un motivo o per l’altro, permettersi il corso a Coverciano, ecco spuntare, sin dall’alba dei tempi, le simulazioni manageriali: titoli in grado di mettere -in tutto e per tutto- il giocatore nei panni di un commissario tecnico/manager.
    Molte di queste produzioni (vedi Football Manager) sono tutt’oggi in grado di mantenere in vita un mercato -quello PC- a dir poco defunto, soverchiato dalla duttilità e dal successo delle home console che, da qualche anno a questa parte, non hanno nulla da invidiare nemmeno dal punto di vista tecnico, anzi.
    Alla folta schiera di titoli manageriali se ne aggiunge, da quest’anno in maniera davvero rilevante, uno nuovo: Championship Manager 2010.
    Il pargolo Eidos Interactive, finora sottovalutato, si propone, grazie ad alcune interessanti migliorie, come diretto concorrente all’onnipotente Football Manager per lo scettro di miglior manageriale sulla piazza.
    L’esito della sfida potrà esser deciso soltanto a cose fatte e non prima dell’11 settembre, data di uscita del suddetto; per ora Everyeye si è “accontentata” di partecipare, in esclusiva italiana, ad un caratteristico evento di presentazione ufficiale.
    Durante l’esclusiva data, tenutasi al Villa Park di Birmingham (sede del club Aston Villa, militante in Premier League), è stato possibile provare con mano il titolo e sviscerarne alcune delle caratteristiche peculiare.

    Dalla scrivania...

    Championship Manager 2010 offre una simulazione completa dell’aspetto gestionale di un team calcistico, dentro e fuori dallo stadio, come spesso accade in Premier League (sir. Alex Ferguson insegna).
    Vale a dire che potremo partire dalla gestione delle finanze della squadra, concentrando la nostra attenzione sullo scouting, sull’acquisto di nuovi giocatori e sulla sistemazione certosina delle clausole contrattuali di ciascuno.
    Particolare enfasi è stata posta nella ricerca dei nuovi talenti, ampliando decisamente quel che prima risultava una semplice lista di duemila nomi senza il minimo senso logico.
    Nella nuova produzione Eidos, infatti, potremo decidere di destinare un preciso ammontare di fondi allo scouting in ciascuna regione del mondo calcistico; un comodo mappamondo ci permetterà di selezionare le zone desiderate, aumentarne il bilancio e modificare altre piccole finezze.
    Quindi una comoda interfaccia ci informerà, tramite la diversa colorazione di ciascuna sezione del globo, di quanto i nostri osservatori, in quel particolare punto, sono efficaci.
    Maggiore efficacia si tradurrà in una maggiore accuratezza nel valutare i parametri dei calciatori -e riportarli al CT- e nello stilare una lista più lunga ma allo stesso tempo più accurata, selezionando solo le promesse.
    Allo stesso modo un investimento più povero porterà ad una serie di “sviste”: da un report sballato riguardo ai parametri fisico/tecnici, alla segnalazione di giocatori mediocri -se non scarsi- sotto forma di promettenti rampolli.
    Se il lavoro degli scout ancora non ci soddisfacesse potremo dedicarci personalmente ad una ricerca nell’immenso database, spulciando campionati, divisioni, squadre e giocatori; rigorosa ed esteticamente piacevole, in questo frangente, la divisione per nazionalità dei campioni: ogni atleta presenterà sullo sfondo della sua pagina personale la bandiera del proprio paese, indicata, poi, in piccolo, nella lista più estesa.
    Trovato il bersaglio delle nostre ricerche sarà ora di procedere all’offerta, secondo aspetto manageriale estremamente migliorato in quest’edizione 2010.
    Il primo passo consisterà nell’effettuare un’offerta al club, specificando l’obiettivo (prestito, scambio, acquisto), l’ammontare in denaro e/o i giocatori scambiabili (potremo anche acquistare utilizzando come moneta un mix di calciatori e denaro).
    La società contattata valuterà l’offerta e -rigorosamente via mail- risponderà a distanza di massimo una settimana; se tutto sarà andato per il verso giusto potremo avanzare al secondo step: la negoziazione del contratto.
    Qui entra in gioco il procuratore del calciatore, al quale dovremo comunicare la durata del contratto, l’ammontare dell’ingaggio, dello stipendio settimanale, degli eventuali premi e le clausole di rescissione.
    Solo nel momento in cui anche questa seconda contrattazione avrà successo potremo dire di possedere effettivamente il cartellino del giocatore.
    Interessante constatare la veridicità del valore di mercato, almeno per i calciatori più famosi; per gli altri il contrappeso monetario sarà stabilito da una commistione dei valori fisici e tecnici e del prestigio del team (valutato secondo la lega in cui milita).
    Durante la stagione vedremo cambiare tutto in maniera dinamica: un calciatore appena trasferito otterrà un valore di mercato pari a quello del trasferimento e, più in generale, il prezzo di ciascuno varierà a seconda delle prestazioni.
    Prima di proseguire intendiamo precisare che le meccaniche intercorrenti nei trasferimenti saranno ben più complesse di quanto raccontato: i giocatori valuteranno infatti anche il prestigio del club offerente, la posizione in classifica, i precedenti piazzamenti, la qualità della rosa e molto altro ancora.
    La sezione manager, tuttavia, non si esaurisce qui: avremo infatti la possibilità di assegnare il numero di maglia a ciascun giocatore, effettuare le convocazioni e stabilire gli obiettivi del team per la stagione in corso.
    Durante la navigazione nelle interminabili schermate verremo accompagnati da interessanti news a mò di podcast, capaci di spezzare efficacemente la monotonia delle ripetitive schermate: ci verranno comunicati risultati delle maggiori compagini mondiali così come infortuni e i più grossi movimenti di mercato.
    Ancor più interessante, sotto questo aspetto, la sezione “News & Media”, in grado di raccogliere e catalogare tutte le notizie di ciascun campionato, mostrandocele poi corredate da un foto (un loop prestabilito di immagini) e da grafica ed impaginazione dei maggiori quotidiani sportivi nazionali: Gazzetta dello Sport, Guerin Sportivo, Marca e moltissimi altri.

    Database mastodontico

    Championship Manager 2010 è corredato da uno tra i database più grandi mai visti: sarà presente praticamente ogni campionato calcistico presente sul Globo Terrestre, comprensivo di tutte le divisioni, per un totale di centinaia di squadre e migliaia di giocatori.
    Ogni calciatore, poi, sarà corredato da oltre 70 diversi parametri, alcuni visibili nella sua pagina personale, altri non visibili ma capaci comunque di influenzarne il gioco.

    ....alla panchina

    La completezza dell’offerta di Championship Manager 2010 non si ferma alla parte squisitamente amministrativa, ma si estende in egual misura anche al campo da gioco.
    E’ stato in primis implementato un editor di schemi e tattiche che permetterà di decidere il movimento di ciascun giocatore durante i calci piazzati, durante i calci d’angolo e durante le rimesse.
    In secondo luogo è stata ampliata la già buona componente strategica legata al posizionamento sul terreno ed alle tendenze dei giocatori; ora potremo infatti decidere in maniera molto più efficace di allargare il campo, di spingere sulle fasce, di concentrare il pressing in una zona precisa e molto altro ancora.
    Ogni modifica sarà testabile grazie ad una corposa sezione di allenamento, suddivisa in azioni da fermo (calci piazzati...) e sparring tra prima e seconda squadra.
    Alla stregua di una vera partita potremo effettuare tutte le modifiche del caso alla formazione, al comportamento dei giocatori ed al tipo di gioco, di entrambe le squadre in campo.
    In tal modo, i veri appassionati, potranno simulare il comportamento dei prossimi avversari e tentare le opportune contromosse, mantenendo per assunto la possibilità che la CPU stessa cambi modo di giocare in corsa o che si verifichino spiacevoli imprevisti.
    La sezione tattiche e strategie trova quindi la sua applicazione pratica prima, dopo e durante le partite, quando una pratica interfaccia ci permetterà di modificare praticamente qualunque aspetto del gioco proposto, dandoci la possibilità, grazie ad una comoda interfaccia a scomparsa “on the fly” di apportare velocemente eventuali contromisure.
    Le opzioni, in questo frangente, sono davvero innumerevoli: potremo decidere di vedere tramite il discreto motore 3D -di cui parleremo in seguito- l’intera partita, gli highlights estesi, solo i goal oppure passare alla visualizzazione tradizionale, ovvero quella mediante aggiornamenti testuali.
    Potremo decidere a quale velocità far fluire l’azione, da quale angolazione vedere la partita e, una volta finita, potremo addirittura registrarla nella sua totalità; opzione che risolve, in parte, l’omissione del replay durante il match stesso.
    La visualizzazione tridimensionale del match, da noi approfonditamente provata, oltre a migliorare l’estetica e la godibilità dell’esperienza, risulta efficace per monitorare il comportamento di ciascun giocatore della squadra, mettendone in evidenza le individualità.
    Questo aspetto è complementare alla grossa mole di opzioni “allenatore vere e proprie” presenti in questa sezione del gioco.
    Prima della partita, tanto per cominciare, avremo la facoltà di parlare a tutta la squadra, separatamente ai singoli reparti e addirittura ai singoli giocatore; un menù a tendina contestuale ci darà la possibilità di scegliere quel che vogliamo dire (incitare, complimentarci, sgridare...) ed il tono di voce da utilizzare.
    La pratica dello “speech” si ripeterà finito il primo tempo e al termine di ciascun incontro; dalle parole di uno degli sviluppatori del team e dalla nostra lunga prova abbiamo potuto constatare come i discorsi dell’allenatore, specialmente a metà partita, influiscano davvero sul rendimento della squadra.
    Un atteggiamento troppo aggressivo ed ostile porterà, ad esempio, a sbilanciamenti eccessivi nell’ostinata ricerca del goal e dell’approvazione del mister; al contrario, un costante menefreghismo, o l’elogio incondizionato dei giocatori, porterà all’appiattimento della manovra.
    Il suddetto sistema è sembrato poi particolarmente efficace se dosato calciatore per calciatore ed inserito al punto giusto: servirà, ad esempio, ad incoraggiare l’attaccante che si è prodotto in molte occasioni senza troppo successo o a caricare di gloria la punta che avrà appena segnato un goal.
    Particolarmente efficace è risultata poi la modifica dell’atteggiamento generale della squadra, effettuabile in qualsiasi momento.
    Si potrà scegliere dall’ennesimo menù a tendina se effettuare un pressing asfissiante, lasciar giocare gli avversari ed aspettare il momento buono per colpire in contropiede, votare tutte le forze all’attacco, giocare nello stretto e addirittura perdere tempo nel qual caso il risultato fosse favorevole.

    Tutta questa marea d’opzioni di personalizzazione permetteranno di giocare partite diverse per tutta la durata della stagione, comprese le coppe, senza mai annoiare l’aspirante allenatore virtuale.
    Il pacchetto, naturalmente, non mancherà di offrire promozioni, retrocessioni, rinegoziazioni contrattuali con la dirigenza, offerte da altri club e chi più ne ha più ne metta.
    Durante la stagione di Premier League, in procinto di avvio, Championshio Manager 2010 verrà corredato da un’interessante feature, chiamata CM SEASON LIVE™!
    Alla stregua del Live Season di EA in FIFA 09, questa opzione permetterà un aggiornamento settimanale di condizioni dei giocatori, roster, parametri, infortuni, dettagli di mercato e moltissimo altro ancora, per immergere ancor più il giocatore nella reale stagione calcistica.

    La grafica non è tutto

    Il comparto tecnico non è sicuramente il punto di forza di Championship Manager 2010, così come non lo è per nessuna produzione manageriale, nemmeno al giorno d’oggi dove i poligoni contano molto più di qualsiasi altra cosa.
    Un’interfaccia grafica piuttosto Hi-Tech ed accattivante, corredata dalle grafiche dei quotidiani sportivi (per la sezione “News & Media”) e dalle bandiere di ciascuna nazione quando si navigherà nelle pagine di determinate squadre o calciatori, è accompagnata in campo da un motore 3D proprietario, ideato appositamente per il nuovo titolo.
    Nonostante l’aspetto piuttosto spartano (qualcosa di simile ai vecchi Kick Off) una buona serie di animazioni -circa 500- riesce a rievocare, in un modo o nell’altro, l’enfasi di un match reale.
    Certo, ci potremo tranquillamente soffermare almeno un’altra decina di righe abbondanti nel descrivere il non certo perfetto realismo di animazioni dedicate a colpi di testa, parate, cross e quant’altro ma, come abbiamo già anticipato, il gioco fonda pochissime delle sue radici nella grafica.
    E’ invece interessante notare quanto precisa sia stata la ricostruzione degli stadi -tutti concessi rigorosamente su licenza (almeno quelli della Premier)- che presentano manti erbosi credibili e gli stessi cartelloni pubblicitari che possiamo ammirare a bordo campo a seconda della manifestazione.
    Ben implementate anche le condizioni atmosferiche: dalla nebbia alla pioggia battente, passando per nevischio e vera e propria nevicata ogni perturbazione modificherà la consistenza del campo e la “fisica” (se così si può chiamare) della palla.
    Buono anche il comparto sonoro che presenta musiche gradatamente orecchiabili durante i menù ed una selezione di cori reali e registrati “live” durante le partite.

    Championship Manager 2010 Vista la vicina release e l’imminente demo (14 Agosto) possiamo dire, piccolissimi bug a parte, di aver provato praticamente la versione definitiva del gioco. Le impressioni sono davvero buone: Championship Manager 2010, con la sua miriade di opzioni, con un database a dir poco mastodontico e con una varietà di situazioni davvero non comune per un simulatore manageriale si pone non solo come efficace antagonista del ben più blasonato Football Manager ma anche come degno candidato allo scettro di simulazione manageriale definitiva. Certo, dovremo accontentarci di gestire un club nelle modalità più consone alla Premier League piuttosto che alla Serie A, un difetto per alcuni, un pregio per altri vista l’atmosfera molto più elettrizzante che si vive nel calcio d’oltre manica.

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