Dead Island Riptide: lo abbiamo provato su Xbox 360

L'epidemia zombie cresce d'intensità! Provato il seguito diretto di Dead Island

Dead Island Riptide: lo abbiamo provato su Xbox 360
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Londra - Flora tropicale fitta fitta. Ululati scimmieschi in lontananza. Remi spezzati, salvagenti incustoditi, maglie da pesca squarciate. La scenografia della stanza in cui testiamo la recente demo di Dead Island Riptide ci introduce perfettamente ai contenuti della demo stessa, nient'altro che la seconda missione giocata in cooperativa a quattro giocatori.
    La data di uscita si avvicina a larghe falcate ed è fissata in Europa per il 26 Aprile. Tuttavia il survival game Techland non ci è sembrato in forma smagliante, sopratutto nella versione console da noi provata: il motore grafico ha conosciuto miglioramenti marginali rispetto a quanto visto due anni fa con il primo episodio il cui venduto ha superato le 5 milioni di copie. Staremo a vedere se le nuove ambientazioni, le nuove tipologie di zombie e l'inedita trama saranno in grado di dare un'anima sincera a Dead Island Riptide...

    Deep Silver Showcase

    Everyeye era presente al primo showcase organizzato a Londra dal publisher tedesco Koch Media. Grazie ai recenti acquisti all'interno della scuderia THQ, la sua line-up si è espansa notevolmente. Restate sulle nostre pagine perchè Giovedì 21 vi descriveremo le nostre sensazioni dopo aver provato i primi livelli di Metro Last Light, mentre Venerdì 22 vi parleremo diffusamente di Saints Row IV!

    L'acqua sta salendo

    Una bazzecola gli eventi del primo episodio. L'epidemia zombie è cresciuta in intensità, i non-morti hanno oramai preso il controllo del paradiso terrestre di Banoi e tutto il mondo teme per la propria sopravvivenza. Se ricordate i quattro umanissimi eroi al termine di Dead Island trovavano soccorso sopra una nave da guerra australiana. Scampato pericolo? Nemmeno per sogno: Logan, Purna, Sam B. e Xian Mei saranno presto attaccati dagli zombie sottocoperta e invitati con le cattive ad abbandonare il vascello senza alcuna possibilità di fuga dall'arcipelago maledetto. Tuttavia il prologo di Dead Island Riptide non ci mette nei panni di uno dei personaggi del passato episodio, bensì in quelli inediti del marines John Morgan. L'addestramento militare e una buona scorta di proiettili lo inducono a ricacciare la minaccia zombie sparando all'impazzata come se si trovasse in un modesto First Person Shooter. Tra corridoi allagati, non-morti in agguato anche sotto il pelo dell'acqua (i Drowner, presenti in maniera ancora più massiccia che in passato) e scogli che battono in continuazione lo scafo della nave, Morgan è costretto anch'egli a tuffarsi in mare aperto...approdando insieme agli altri sopravvissuti nell'isola di Palanai.

    La città di Henderson è un resort riservato a pochi, un'enclave per super-ricchi ispirato agli hotel 5 stelle mediterranei. Le missioni qui ambientate avranno un level design più verticale

    Abbiamo nuovamente a che fare con un paradiso incontaminato, non dissimile per atmosfere e paesaggi al primo episodio. Fiducia nell'ambientazione tropicale o occasione per riciclare texture e poligoni? Probabilmente la prima, specie perchè il team di sviluppo ci ha confermato che una larga fetta del gioco sarà ambientata nella città di Henderson.
    Un resort riservato a pochi, un'enclave per super-ricchi ispirato agli hotel 5 stelle mediterranei. Se pensate che le missioni ambientate in tale cittadini porteranno con sé solo nobildonne zombie ingioiellate o panzoni non-morti in tenuta da golf vi sbagliate di grosso; la vera novità della città di Henderson è lo sviluppo verticale degli ambienti, palazzi di tre-quattro piani così diversi dai sentieri nel folto della giungla o dalle spiagge a livello del mare.

    Paradiso videoludico?

    Dopo aver raccolto gli interessanti dettagli sulla trama e il setting del videogioco, è venuto il momento di descrivervi la demo da noi provata. Si trattava della missione introduttiva costruita attorno all'ambientazione tropicale già dominante nel primo Dead Island: una buona occasione per saggiare il modo con cui Techland ha migliorato il gameplay del predecessore, ma assolutamente inadatto a farci toccare con mano le novità promesse dal seguito. La scarsa esperienza dei quattro personaggi ciascuno controllato via System Link da un giocatore non ci ha permesso di testare le armi aggiuntive (vedi lo bocche di fuoco) oppure le azioni corpo a corpo inserite. Ciononostante è possibile importare il personaggio potenziato lungo tutta l'avventura di Dead Island e affrontare Riptide da una prospettiva avvantaggiata, uno skill tree più ampio sin dalle prime fasi controbilanciato da una difficoltà nettamente maggiore.
    Muniti di coltello il sistema di combattimento si presenta invariato. Fendenti calibrati tenendo conto della stamina, arretramenti in concomitanza con le cariche nemiche, molta cooperazione con gli altri giocatori vista la resistenza sovrumana degli zombie.
    La missione da noi testata era alquanto lineare: l'esplorazione di anfratti rocciosi, cascatelle cristalline e macchie di foresta vergine è fine a sé stessa, non ha alcun rilievo strategico o di approccio agli obiettivi, ma serve solo per accumulare soldi extra setacciando i cadaveri lì presenti.
    L'obiettivo successivo è sempre ben evidenziato sul percorso, codificato sulla mini-mappa e individuabile premendo il tasto su sulla croce direzionale. Più accessibile di così... La prima missione ci chiedeva anzitutto di sgominare un villaggio di naufraghi e successivamente proteggerlo dagli zombie edificando palizzate in concomitanza delle vie d'accesso. Onde evitare future invasioni l'obiettivo seguente consiste nel far saltare in aria il ponte di corda alle nostre spalle. Tra una missioni e l'altra su alcuni banchetti da lavoro è possibile dedicarsi alla meccanica di crafting attraverso cui potenziare le proprie armi o crearne ex-novo.
    Qualche minuto dopo avanziamo verso un altro villaggio di sopravvissuti nell'entroterra, questo leggermente più organizzato del precedente con tende da campeggio e fornelletti su cui cuocere i cibi. Ci arriviamo in men che non si dica guidando un fuoristrada 4x4. La sensazione di velocità e gli investimenti a catena degli zombie ci fanno sentire onnipotenti, finchè un morto vivente non si appende alla portiera e cerca di sbranarci. Proprio così, in Dead Island Riptide alcune tipologie di zombie potranno aggredire i giocatori mentre sono alla guida di mezzi, sia su strada che motoscafi che scivolano sulla superficie dell'acqua.
    Nella demo da noi testata abbiamo incontrato i canonici Walker, i coriacei ma lenti Thug e i Suicider kamikaze pronti a farsi esplodere. Gli sviluppatori ci hanno inoltre descritto alcune tipologie di avversari che incontreremo più avanti nel gioco: i già citati Droewner, i Granadier che lanciano i propri simili e i Wrestler che attaccano facendo roteare vorticosamente i loro organi ben visibili a fior di pelle.

    Dead Island Riptide non stupisce affatto sul fronte grafico. Techland ha lavorato assai poco sull'engine proprietario e i miglioramenti sono qualitativamente discutibili. La versione PC a dettaglio massimo offre texture e cromie di discreta fattura ed effetti particellari come pioggia o nebbia abbastanza caratteristici; di contro la versione Xbox 360 da noi provata e prossima al completamento presenta un aliasing marcato, sporadici rallentamenti e cali di frame rate, morphing facciale decisamente scadente. E' come se il team di sviluppo fosse rimasto fermo ai risultati di per sé non eccezionali di due anni fa e la cosa ci lascia alquanto perplessi circa l'ottimizzazione del codice finale.
    La delusione si stampa sul nostro volto nel momento in cui assistiamo ai tanto sbandierati cambiamenti climatici. La loro implementazione dovrebbe avere un impatto ragguardevole sul gameplay, rallentando il giocatore in condizioni avverse e quindi costringendolo a giocare maggiormente d'astuzia. Peccato solo che la transizione nella demo testata sia tutt'altro che valida: il gioco passa dal soleggiato al nubifragio in un nano secondo secondo uno schema tutt'altro che realistico. Potevamo tollerare simili inciampi quando vedemmo il gioco nove mesi fa in occasione della Gamescom, non di sicuro a poco più di un mese dalla data di uscita.

    Dead Island Riptide Dead Island Riptide porta l'infezione zombie al gradino superiore. Se nemmeno l'intervento militare è in grado di impedire la proliferazione degli zombie nell'arcipelago di Banoi, per i sopravvissuti del primo episodio sembra non esserci alcuno scampo. Il seguito diretto del survival game Techaland capace di vendere oltre 5 milioni di copie non si sforza più di tanto nel proporre nuove idee e feature. Da quanto provato si tratta più di un aggiornamento del capitolo precedente che un seguito vero e proprio: il sistema di combattimento appare invariato, il numero dei nemici è stato solo minimamente ampliato e sopratutto graficamente i passi avanti sono davvero esigui. A un mese dalla data di uscita il codice presenta ancora lacune in termini di fluidità, effetti grafici e un aliasing opprimente specie su console. Da Dead Island Riptide ci aspettavamo la definitiva affermazione delle buone idee accennate dal titolo precedente e invece i passi in avanti sono minimi, in certi frangenti appena abbozzati. Dedicato solo ai giocatori più entusiasti di Dead Island!

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