DJ Hero: ultima prova prima della recensione

Prova diretta del titolo Activision, a poche ore dalla review

DJ Hero: ultima prova prima della recensione
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Le news su Dj Hero si sprecano da tempo, grazie soprattutto alla particolarità di un titolo che esce dagli schemi classici e rockeggianti a cui ci ha abituato Activision prendendo in esame un universo mai esplorato, senza contare il singolare hardware costruito ad hoc, indubbiamente eccezionale. Il mondo del Dj è una di quelle realtà poco conosciute dalla maggior parte delle persone come del resto l’abilità di questi artisti del mixer ma, se ci si ferma ad esaminare la console di lavoro, ci si può accorgere di quanta abilità e passione sia messa in gioco. Actvision è riuscita ad ideare una postazione da dj davvero vicina alla controparte professionale, semplificandone le parti inessenziali a fini ludici, utilizzando oltretutto materiali davvero di prim’ordine e soprattutto iper-resistenti: giocare a Dj Hero significa martoriare bellamente il controller, ma, ripetiamo, la solidità della periferica è inappuntabile

    TRA UNO SCRATCH E UNO SLIDE

    Importante: la descrizione che seguirà è improntata con la posizione della mano destra sul piatto e la sinistra sullo Slide; i mancini non abbiano paura, la console è in ogni momento configurabile a piacimento grazie ad uno slot fisico posizionato sotto la periferica.

    La sessione di gioco inizia di obbligatoriamente con un fitto tutorial, della durata di circa venti minuti, in cui viene spiegata ogni mossa a disposizione e tutte le funzioni legate ad ogni minimo particolare dell’hardware. Il piatto è formato da tre classici tasti in perfetto stile chitarra di Guitar Hero, utili alla semplice pressione temporizzata nell’area di impatto, ne più e ne meno quello che accade nei giochi musicali. Si comincia a fare sul serio quando le note diventano lunghe e bisogna scratchare, niente di trascendentale, basta tenere premuto il pulsante preposto e muovere su e giù il piatto per tutta la zona illuminata, facendo però attenzione al simbolo sulla barra dato che in alcuni casi si è chiamati a direzionare il piatto verso l’alto o verso il basso per garantire la nota esatta, inanellando delle vere e proprie combo.
    In Dj Hero non si gioca con una mano sola e sincronizzare entrambi gli arti è doveroso dato che lo Slide è fondamentale per la buona riuscita dei pezzi. Si tratta di una levetta con corsa legata a tre posizioni: sinistra, centro e destra e in molte fasi la traccia deve essere spostata utilizzando proprio lo stick in questione garantendo il conseguente effetto audio, degno di un vero disc jockey.
    Esistono effetti veloci legati sempre all’utilizzo dello Slide, denominati Spike: sulla traccia vengono posizionati dei veri e propri spuntoni che indicano la direzione in cui far correre lo Slide e velocemente riposizionarlo nella posizione di partenza.
    Nella postazione di gioco è presente anche una speciale manopola utile alla distorsione delle tracce che, in determinati momenti, è possibile allineare su uno dei tre binari in cui corre la canzone, dando un effetto auditivo di apertura o chiusura; inoltre premendo il tasto rosso è possibile far pronunciare una frase prestabilita alla nostra controparte virtuale. La pratica è denominata Freestyle.

    UNA CASCATA DI PUNTI

    Anche in Dj Hero esiste lo Star Power di Guitar Hero, denominato ora Euphoria: dopo un susseguirsi di note correttamente suonate, una barra posizionata a sinistra dello schermo, si riempie di un colore azzurro luminoso e contemporaneamente sulla console lampeggia di rosso il tasto preposto; una volta attivata Euphoria l’intera traccia si colora di azzurro elettrico con il conseguente aumento vertiginoso di punteggio.
    La pratica di far avanzare o indietreggiare temporalmente la traccia è diffusa tra i vari artisti e ovviamente non può mancare in Dj Hero: riempiendo il moltiplicatore a destra dello schermo si può accedere all’opzione Rewind, utile all’indietreggiamento della canzone con conseguente raddoppio di punti. Ispirata la modalità di attivazione del Rewind dal momento in cui si è chiamati ad avanzare leggermente il piatto e con un colpo secco farlo indietreggiare di circa novanta gradi. In premio una miriade di punti.

    Feel the rhythm

    Come di rito sono disponibili personaggi predefiniti da personalizzare con i vari accessori sbloccabili durante il gioco principale: cuffie, vestiti, console e la voce sono alcuni dei dettagli customizzabili. Già dalla scelta delle tracce da proporre si nota una differenza di concetto fondamentale: le canzoni sono sempre due da miscelare tra loro e molti concerti sono legati intorno alle quattro sessioni. Tra un mix e l’altro non esiste nessun menu di pausa, solamente i risultati ottenuti e le statistiche classiche e una volta premuto il tasto per continuare si riparte con la fase successiva. Niente paura per chi viene sconfitto: il gioco non riparte da zero ma direttamente dalla sinfonia fallita, e lo stesso vale se si desidera cambiare il livello di difficoltà nel bel mezzo dell'esibizione.
    Durante l’intero concerto le inquadrature si alternano velocemente a luci e balletti in una vera e propria orgia musicale in perfetta sintonia con lo spirito tamarro del gioco. La soluzione è senza dubbio azzeccata tanto che la curvatura della traccia da seguire permette di godersi lo spettacolo perfettamente anche se si è concentrati a causa dell’esibizione.
    A fine spettacolo vengono elencate le classiche statistiche di gioco caratterizzate da varie voci, tra cui la percentuale di note suonate in maniera corretta, i punti guadagnati e il ranking sotto forma di stelle.

    DJ Eye

    L’approccio è molto simile a Guitar Hero, sebbene il passaggio di livello da Easy a Medium corrisponda ad un sensibile incremento della sfida, soprattutto per via dei momenti in cui bisogna combinare l’utilizzo dello slide con fasi di scratch, ovviamente sempre stando attenti ad attivare un Rewind o Euphoria.
    Inutile ribadire come il livello Hard necessiti di un apprendistato piuttosto lungo, anche per chi è cresciuto schitarrando con Guitar Hero.
    Dj Hero, in sintesi, convince davvero: la console risponde perfettamente ai comandi e la sua concezione è particolarmente funzionale e adatta ad un approccio relativamente immediato; dopo i primi momenti di smarrimento l’alternare delle note a scratch in varie direzioni associati allo slide diventa sempre più naturale con l’andar dei soundtrack scelti.
    Più volte ci siamo ritrovati a muovere il corpo a ritmo di musica mentre le nostre mani erano impegnate nell’esibizione, proprio come se fossimo in discoteca davanti alle migliaia di persone che ballano grazie alla nostra musica, mixata da movimenti da vero Dj.

    DJ Hero Dj Hero è un software indiscutibilmente affascinante, capace di svecchiare in un sol colpo meccaniche che ormai da qualche tempo scricchiolano sotto il peso di un genere inflazionato. Il gioco in singolo promette molte ore di divertimento e l’opzione dedita alla sfida locale tra due console oppure chitarra VS console calamita efficacemente la voglia di intraprendere un vero e proprio duello. Rimane il dubbio sul supporto in rete che non siamo riusciti a testare tuttavia una voce Xbox Live con due opzioni disabilitate, Ranked Match e Player Match, non sono sfuggite al nostro sguardo indagatore. Restate su Everyeye.it per l’imminente e attesissima recensione.

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