Provato Dragon Age 2

BioWare è attualmente al lavoro su Dragon Age 2, in uscita nel 2011. Lo abbiamo provato a Londra, ecco le nostre impressioni.

Provato Dragon Age 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Opponendosi fieramente allo strapotere di Oblivion, il Dragon Age di Bioware ha colmato un vuoto che preoccupava seriamente i fan delle esperienze ruolistiche più estreme. Dopo che Bethesda è passata all'ambientazione postapocalittica di Fallout, infatti, mancava un degno esponente del genere che portasse il vessillo del Fantasy. Prontamente, è arrivato il "campione" di EA a saziare la fame di ispirazioni Tolkeniane. Eppure, nonostante il grande successo di critica e pubblico, Dragon Age aveva serie limitazioni, soprattutto nella sua versione console, funestata da un'ottimizzazione non certo eccelsa. Più generalmente, una globale piattezza del comparto narrativo ed il tono non troppo propenso a sottolineare spettacolarità ed epicità sono alcuni dei problemi che è impossibile non imputare al precedente capitolo. Ecco dunque che Bioware si è messa di buona lena, mentre si attende il terzo capitolo di Mass Effect, a revisionare le fondamenta della sua creazione, per concedere ai giocatori un titolo finalmente universale, esplosivo ed esaltante. Allo Showcase EA abbiamo potuto mettere le mani su una nuova versione del prodotto, e scambiare quattro chiacchiere con gli sviluppatori.

    BioWare deve averlo capito grazie a Mass Effect, che la personalizzazione dell'eroe e l'immersività narrativa non sempre vanno a braccetto. Una delle cose che mancava a Dragon Age, in effetti, era una figura dal carisma di Sheppard. Il protagonista, muto di fronte ad ogni accadimento, finiva schiacciato dalla presenza scenica e caratteriale dei comprimari, ben più adatti a catturare l'attenzione del videoplayer. Ecco dunque che Dragon Age 2 pone rimedio all'assenza di una figura forte e centralizzante. Il protagonista dell'avventura è uno soltanto, dotato finalmente di background e voce. E' un misero rifugiato, scappato dal suo villaggio natale, che ben presto si troverà a dover gestire gloria e potere. Questo non toglie un buon margine di libertà concessa all'utente, nel definire il carattere e le qualità del suo protagonista. Anzitutto, torna infatti il sistema del Karma già visto in Mass Effect, per cui è possibile restare neutrali in ogni situazione, o sbilanciarsi e propendere per scelte che sottolineino bontà o cattiveria dell'eroe. Una divisione un po' manichea, ma sempre efficace. Il sistema di dialoghi, importato di pari passo dall'RPG Sci-Fi, diventa finalmente più comprensibile, identificando con un simbolo ogni linea di dialogo. Un pugno rosso per una spietata risolutezza, una runa celeste per bontà e compassione: basta scorrere con l'analogico per selezionare velocemente la linea di condotta. I dialoghi, poi, diventano decisamente più interessanti grazie al doppiaggio, che finalmente spinge sul pedale della caratterizzazione e rende meno anonimo l'eore designato.
    Ad essere più spettacolare e dinamico è anche il combattimento. All'inizio del gioco sarà possibile scegliere fra diverse classi, a garanzia di una buona varietà d'approccio agli scontri. Al momento sono state mostrate soltanto quella del Guerriero e del Ladro (proprio in occasione di questo Showcase). Siamo sicuri però che non mancherà il Mago, e magari qualche classe che sfrutti gli attacchi a distanza. Scesi in campo ci si accorge immediatamente di come il sistema sia diventato decisamente più veloce e ritmato, avvicinandosi sempre di più allo stile di un Action RPG. E' ancora possibile "bloccare" l'azione per assegnare i comandi ai propri alleati, ma l'idea è quella che Dragon Age 2 incentivi lo scontro diretto. La mappatura dei tasti su console è rimasta identica: tre front button, eventualmente premuti assieme al modificatore collocato sul dorsale, danno accesso a sei diverse abilità, mentre l'ultimo è deputato agli attacchi semplici. Qualche tempo fa abbiamo avuto occasione di provare il guerriero, dotato di una forza fisica devastante e capace di spazzare via intere schiere di avversari con i fendenti ampi e vibrati senza precisione. Il Ladro, testato nel corso dello showcase, punta invece sull'elusività e sulla precisione. Mentre un'abilità gli permette di allontanarsi velocemente dalla battaglia (per evitare le mischie più pericolose), altre mosse speciali lo teletrasportano alle spalle dell'avversario, in modo da effettuare un affondo alla schiena che spesso si risolve in un attacco critico. Bombe fumogene per stordire i nemici e capriole per schivare ed attaccare al contempo sono le altre abilità disponibili, tutte dotate di un tempo di cooldown non certo eccessivo, così da rendere gli scontri molto vari e serrati. L'aumento del numero e della qualità delle animazione rende inoltre più spettacolare ogni scampolo dell'azione, ed è sempre possibile, premendo i dorsali, cambiare il personaggio controllato, così da prendere il controllo degli alleati e, semmai testare qualche combinazione d'attacchi più incisiva.
    Nella breve demo giocabile, siamo stati chiamati a spazzare via i sicari di Castellano, un ricco mercante sulle tracce della prosperosa Isabella. Al termine della quest, la ragazza si è aggiunta ovviamente al party: data la presenza di un nano armato di balestre e di una maga elementale, il gruppo di avventurieri è diventato così piuttosto variegato. Purtroppo, gli sviluppatori ci hanno interrotto proprio sul più bello, senza lasciarci curiosare più approfonditamente fra gli Skill Tree.

    La prova diretta ci permette comunque di arrischiare le prime considerazioni sul comparto tecnico, uno degli aspetti sinceramente meno riusciti della versione console di Origins. L'ottimizzazione del codice non sarà quella definitiva, ma i risultati di Dragon Age 2 sono ancora un po' altalenanti. Come si è già accennato, le animazioni sono adesso più naturali, curate e fluide, ed il lavoro di ottimizzazione pare essersi esteso, con discreto successo, alla modellazione poligonale dei personaggi. I volti sono più espressivi, le texture della pelle e delle armature sono ben definite, ed in generale l'abbondanza di dettagli rende protagonista e comprimari una vera gioia per gli occhi. La stessa cosa non si può dire però degli ambienti di gioco. Ancora grandissimi, ancora ricoperti da texture piatte e poco definite, senza l'ombra di una mappa superficiale. Persino gli effetti speciali restano un po' spartani. Ma, insomma, è inutile nasconderlo: l'ambiente su cui Dragon Age 2 si muoverà meglio sarà quello del Personal Computer. Sia i filmati che le prime dimostrazioni presentano, nonostante il lavoro d'ottimizzazione sia encomiabile, un titolo drasticamente diverso su PC. Più bello ed esaltante, più magico e più compiuto artisticamente. Gli utenti Ps3 e Xbox 360 dovranno accontentarsi di un Gameplay al Top.

    Dragon Age 2 Dragon Age 2 smussa gli spigoli più fastidiosi del predecessore. Seguendo sì le orme di Mass Effect, ma senza abbandonare la sua natura da Action RPG fantasy. Dimenticate quindi le semplificazioni all'inventario ed alla gestione del party: Dragon Age è ancora saldamente ancorato agli stilemi dei GDR vecchio stile, con quintali di statistiche, oggetti, e abilità. Dal capolavoro sci-fi, tuttavia, Dragon Age eredità oggi una narratività meno dimessa, più epica, ed un eroe finalmente caratterizzato, che sappia imporre la sua presenza scenica. Nonostante i passi avanti compiuti sul fronte tecnico, le versioni console hanno ancora un po' di strada da fare (soprattutto per quel che riguarda il look delle ambientazioni), mentre il sistema di combattimento appare più dinamico e ritmato. Anzi, interessante a tal punto da stuzzicare persino le fantasie di chi, il primo Dragon Age, proprio non l'aveva digerito. Grazie ad una sceneggiatura rivitalizzata e ad un Gameplay dall'incedere sicuro, il sequel di Origin potrebbe sbancare di nuovo.

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