Europa Universalis IV provato nuovamente a poche settimane dal lancio

A poche settimane dalla data d'uscita, abbiamo nuovamente provato lo strategico sviluppato da Paradox Interactive

Europa Universalis IV provato nuovamente a poche settimane dal lancio
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  • Pc
  • Agosto è il nuovo Settembre. Nemmeno i torridi mesi estivi danno tregua ai nostri portafogli: Splinter Cell: Blacklist, Saints Row IV, Killer is Dead, Tales of Xillia ci aspettano per essere giocati tra un bagno al mare e l'altro, prima e dopo la grigliata di Ferragosto.
    Se siete giocatori PC forse vi interesserà anche un prodotto leggermente più di nicchia, ma dall'elevato potenziale. Parliamo di Europa Universalis IV, grand strategy di punta della premiata software house Paradox Interactive: l'uscita è fissata per il 13 Agosto sia in versione retail che digitale via Steam.
    Dopo gli articoli scritti un paio di mesi fa direttamente da Stoccolma dove abbiamo visitato il quartier generale della compagnia e testato con mano il comparto multiplayer del titolo, siamo tornati ad improvvisarci Primi Ministri dell'Europa Moderna con una build praticamente completa.

    La Francia dopo il Re Sole

    La Guerra di Successione spagnola terminò nel 1714 premiando la casata dei Borbone come legittimi pretendenti al trono di Spagna. Tuttavia la Pace di Utrecht sottrasse alla nazione iberica gran parte dei suoi possedimenti in Italia a favore degli Asburgo d'Austria, mentre Filippo di Borbone non cessò mai di ambire al trono francese, retto fino al 1715 da Luigi XIV detto il Re Sole, anch'egli apparentato coi Borbone.
    L'irrequietezza spagnola verso il bacino del Mediterraneo e l'Europa Centrale non piacque a Francia, Inghilterra, Austria ed Olanda i quali nel 1717 siglarono la Quadruplice Alleanza. La guerra fu inizialmente combattuta per mare lungo le coste della Sicilia, dove la possente flotta spagnola si confrontò con quella inglese; solo in seguito Francia ed Austria si decisero per una manovra risolutiva, ovvero l'invasione armata della Spagna valicando nel 1719 i Pirenei.
    Con la Pace dell'Aia fu siglata una tregua tra le nazioni belligeranti con minime concessioni territoriali in Italia ai figli di Filippo di Borbone.
    Tutta questa pappardella storica è funzionale alla descrizione della nostra partita ad Europa Universalis IV. Lo strategico Paradox, infatti, permette sia di controllare una nazione nel corso di quattro secoli, sia di vivere periodi chiave della Storia europea e mondiale del periodo in esame. Nel precedente hands-on vi avevamo già raccontato i nostri tentativi di condurre in porto la Guerra d'Indipendenza americana, assicurare la floridità dei traffici commerciali alla Repubblica di Venezia e garantire la sopravvivenza all'Impero bizantino.
    La difficoltà di gioco è univoca per tutti, ma dipende dal fatto che la nazione da noi controllata in quel particolare periodo storico sia in declino oppure prossima all'apogeo: se un giocatore desidera una sfida ardua nel 1717 sceglierà la Spagna e combatterà la Quadruplice Alleanza sia al confine con la Francia che nel Mediterraneo. Chi, invece, predilige un tasso di difficoltà sostenuto ma non impossibile potrà selezionare come abbiam fatto noi la Francia, certi di avere le spalle coperte dalla fanteria austriaca e dalla flotta inglese. Chi, invece, preferisce starsene per proprio conto e disinteressarsi ai giochetti tra le grandi potenze potrà impersonare una qualunque nazione scandinava, l'agnostico Portogallo oppure un impero asiatico o africano.

    La Francia nell'anno del Signore 1717 non è messa benissimo economicamente. La Guerra di Successione spagnola terminata qualche anno prima dopo 13 annate di ininterrotto conflitto ha lasciato nelle casse dello Stato un bel buco economico. Appianarlo non è compito semplice e si ha come l'impressione che il governo di Parigi se lo dovrà portare appresso per gli anni a venire. La prima decisione che prendiamo risiede nel ridurre al minimo le spese di gestione delle colonie e anche della flotta, inutilizzata nel porto di Calais. Facciamo minimi ritocchi anche al budget dell'esercito, ma evitiamo di creare pesante malcontento tra le truppe visto l'imminente impegno militare.
    Gli Asburgo, infatti, hanno già valicato i confini piemontesi e marciano verso i Pirenei. Un'ottantina di reggimenti francesi gentilmente donatici dal computer (ci avremmo messo secoli a crearli da noi!) gli si affiancano e congiuntamente dilagano nel nord della Spagna. La guerra è sul punto di concludersi, è sufficiente assediare e la provincia di Burgos, cuore politico della Castiglia, per indurre i Borboni alla resa e siglare una pace separata. Non solo, dal momento che la Spagna per accelerare la sconfitta ha concesso Burgos quale enclave francese ed ha dichiarato legittime le nostre pretese su Girona, all'estremo orientale della penisola iberica.
    Il periodo di pace interna che ne è seguito ha rappresentato la giusta occasione per assestare il bilancio, anche se il regime di austerità non è piaciuto alle regioni periferiche e nemmeno alla popolazione di Parigi che si è prontamente ribellata. Un bel grattacapo per un esercito in buona parte bloccato tra la Spagna e i suoi riottosi alleati nel Sacro Romano Impero, con l'impossibilità di gestire pacificamente le pretese poichè andavano dall'indipendenza in su. Come abbiamo potuto constatare in questa occasione, le rivolte in Europa Universalis IV sono state completamente riviste così che ogni tipologia ha le proprie caratteristiche e le proprie maniere per sedarla: l'imposizione armata sembra essere sempre la scelta privilegiata, ma talvolta quando ci troviamo ad affrontarle più d'una è buona cosa agire con un pizzico di diplomazia. Una percentuale indica il grado di minaccia di ciascuna rivolta, sotto il 10% quando si tratta di pochi contadinotti affamati, superiore anche al 90% nel caso di colpi di stato o successioni al trono contestate.

    Una questione d'interfaccia

    La complessità di Europa Universalis IV è dettata dallo spessore del suo manuale: la bozza inviataci da Paradox constava di 66 pagine, zeppe di spiegazioni e consigli di ogni minima barra o icona presente sullo schermo. Lo strategico della software house svedese, infatti, non punta alla spettacolarità come Rome 2 Total War, ma impone al giocatore una conoscenza delle regole e delle singole funzioni al limite del maniacale. Anche se l'interfaccia è stata fortemente snellita rispetto al terzo episodio, la mole di informazioni è tale da richiedere un certo impegno anche solo per interpretarla. A conti fatti, certe scelte o il reperimento di alcuni dati/informazioni utili alle decisioni risultano azioni complesse, richiedendo un numero esorbitante di click o la completa saturazione dello schermo tra schede e pop-up. Un solitamente dignitoso 22" appare quasi inadeguato per disporre di tutte le informazioni e al tempo stesso gettare uno sguardo alla mappa dell'Europa.
    Giocando con la Francia, una nazione in possesso di svariate colonie sopratutto in Nord America, abbiamo trovato alquanto macchinoso il sistema di gestione dei territori oltre-mare: non c'è alcun filtro grafico che consenta di visualizzare al tempo stesso la madrepatria e le colonie, ma solo la possibilità di saltellare da una all'altra cliccando sul menù a tendina laterale.
    Stesso discorso per quanto riguarda la gestione della flotta: in uno slancio di magnanimità abbiamo inviato una manciata di navi e qualche reggimento a sostegno del Portogallo, il quale stava conducendo una piccola conquista nel Sud dell'Africa. L'interfaccia non aiuta come ci aspttiamo nel seguire gli sviluppi di tale intervento a migliaia di chilometri lontano dalle faccende più pressanti del continente europeo!

    Europa Universalis IV Europa Universalis IV debutterà finalmente il 13 Agosto. Il franchise di punta di Paradox Interactive si presenta al meglio, dimostrando anzitutto l'inappuntabile fedeltà storica e la precisa traduzione digitale delle variabili in campo sullo scacchiere europeo durante un qualsiasi anno tra il 1444 e la fine del'700. Per questo hands-on abbiamo deciso di vestire i panni della Francia contro la Spagna durante la Guerra della Quadruplice Alleanza, la cui vicenda ci ha introdotto alle meccaniche belliche e diplomatiche, con un'infausta appendice sul rinnovato sistema di ribellione. Purtroppo l'interfaccia definitiva non ci ha soddisfatto appieno, risultando poco snella nella gestione delle informazioni e ridondante quando si tratta di prendere le decisioni. Il team di sviluppo ci ha inoltre assicurato che risolverà alcuni bug intravisti giusto in tempo per la release e poi avvierà un serrato programma di patch e contenuti aggiuntivi via DLC!

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