Provato F1 2012

Una prova approfondita del corsistico Codemasters

Provato F1 2012
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Il mondo dei racing game è oggi riccamente popolato, almeno quanto quello delle simulazioni sportive. I videogiocatori, che si schierino dalla parte della simulazione o dell'arcade, non hanno che l'imbarazzo della scelta, con tanto di titoli a rivaleggiare in ogni ambito. Tranne uno. Quando si parla di Formula 1, argomento delicatissimo in ambito videoludico dato che i successi si contano sulle dita di una mano, l'unica scelta plausibile -al momento- è F1 di Codemasters Birmingham. L'assenza di concorrenza, cosiderato anche il possesso Codemasters della licenza ufficiale, non ha comunque danneggiato la produzione che, anzi, negli anni si è continuamente migliorata. Se nel 2009 si partiva con un ibrido alle prime armi nel 2011 il titolo già presentava le caratteristiche di uno tra i migliori di sempre nel suo campo. Oggi, nel 2012, ci aspetta l'ennesima riprova della smisurata passione che Steven Hood (creative director) e soci hanno instillato nella loro creatura.
    Una selezione di nuove modalità, una carriera prepotentemente rimpinguata ed un gameplay dalle velleità sempre più precise ed entusiasmanti faranno da cornice, questo 21 Settembre, ad uno dei titoli più attesi dell'intero panorama racing - vista anche l'assenza di titoli seriamente simulativi per l'annata videoludica ventura. Dopo aver intervistato il team in quel di Colonia, noi di Everyeye.it abbiamo avuto la possibilità di provare un codice ancora non completo, ancora privo delle principali game modes ma capace di farci assaporare l'asfalto e l'odore di pneumatici bruciati.

    Agognato volante

    Come si diceva in fase introduttiva, il codice in nostro possesso non ci ha dato l'opportunità di testare a fondo le modalità di gioco presenti in F1 2012 - operazione che lascieremo dunque all'oramai prossima recensione. Inserito il disco del tray e caricato quanto necessario, tuttavia, il titolo ci introduce obbligatoriamente (non in senso negativo) al mondo della Formula 1 tramite il Young Driver Test: una tre giorni nella fantastica cornice di Yas Marina durante la quale imparare tutti i rudimenti di questo interessante mondo. Verremo introdotti al modello di guida, ai settaggi della monoposto (seppur brevemente) ed ai sistemi avanzati che rispondono a sigle quali KERS e DRS. Una fase funzionale ed utilissima che, tramite tutorial mascherati da test prestazionali, ci insegnerà ad ottimizzare le risorse a disposizione di una delle autovetture che andremo a guidare, dandoci più che un'infarinatura generale e preparandoci alla competizione.

    "Ogni staccata è un delicato bilanciamento tra la pressione sul freno, il mantenimento della corda e la modulazione dell'accelerazione in uscita. Mantenere il "ritmo" è fondamentale per non perdere il contatto con gli avversari, anche ai più bassi livelli di difficoltà"

    Poco più d'una mezz'ora che ci da delicatamente il LA verso un driving system che riconosciamo immediatamente dall'elevata "scalabilità" - una caratteristica tra le più apprezzate e famose tra i titoli Codemasters. Una breve esplorazione dei menù dedicati agli aiuti alla guida e troviamo quanto di più classico ci si possa aspettare: ABS, controllo della trazione, aiuto nella frenata, possibilità di selezionare marce automatiche o manuali e di selezionare il livello di simulazione per quanto riguarda danni, consumo carburante/pneumatici e quant'altro. Oltre, naturalmente, alla facoltà di attivare o disattivare il regolamento FIA completo e di selezionare il livello di aggressività ed esperienza della CPU. Una breve scorsa ai restanti sotto-menù delle opzioni mostrano, infine, la facoltà di sistemare alcune "Opzioni Avanzate" dedicate al volante: una possibilità alla quale Codemasters ha sempre dedicato più d'un occhio di riguardo. Per un primo test andiamo cauti: minimo livello di simulazione, tutti gli aiuti attivati ma IA settata su Normale, ossia al secondo dei quattro step selezionabili. Sin dai primi giri ci si accorge di come F1 2012 sia veramente un titolo per tutti: la monoposto, con questi settings, si guida praticamente da sola - l'aiuto alla frenata è in pratica un freno automatico in staccata, l'ABS non permette mai il bloccaggio delle ruote ed il Traction Control impedisce perdite d'aderenza anche a fronte di lunghe scampagnate nella ghiaia. Anche a queste condizioni però la sfida non viene del tutto azzerata: l'IA, già a livello Normale, si dimostra decisamente tosta e capace di comportamenti molto più credibili rispetto al passato - come Steven ci aveva detto in fase d'intervista. I piloti avversari tentano di impedire lo sfruttamento della scia a costo di levarsi dalla traioettoria ideale; sono aggressivi in curva ed in staccata e mantengono un certo ritmo di gara senza "aspettarci" come accade in diversi titoli di carattere simulativo. Guidare così, in ogni caso, non ci piace, quindi modifichiamo al volo qualche settaggio (interessante poterlo fare in qualsiasi momento della gara), leviamo qualche aiuto e ci rimettiamo al volante. La simulazione non è ancora completa ma già si vedono nettamente le differenze: in staccata il bloccaggio delle ruote impedisce di girare e frenare bruscamente nello stesso istante, dandoci molti più grattacapi e richiedendo in ciascuna variante un livello d'attenzione molto più elevato. Uscire di pista, inoltre, significherà una leggera perdita d'aderenza fino alla ripulitura dei pneumatici - un fattore da valutare soprattutto in staccata. Qualche errore di troppo ci consente, a questo punto, di esplorare anche il canonico Rewind, una feature che permette di riavvolgere una manciata di secondi di gara per riprendere prima di un incidente (o di una foratura nel caso di F1 2012). L'opzione, naturalmente, può essere disattivata o limitata; i tentativi al massimo possono essere quattro.

    Non ancora pienamente soddisfatti ci diamo alla simulazione completa, con tanto di danni realistici e chi più ne ha più ne metta. Qui le cose si fanno estremamente serie, in una maniera forse mai sperimentata in un titolo della saga F1 di Codemasters. Ogni staccata è un delicato bilanciamento tra la pressione sul freno, il mantenimento della corda e la modulazione dell'accelerazione in uscita. Mantenere il "ritmo" è fondamentale per non perdere il contatto con gli avversari, anche ai più bassi livelli di difficoltà. Una collisione può essere fatale ed obbligare al rientro ai box, così come una ruota messa fuori pista ad oltre 250Km/h risulterà quasi certamente in un rovinoso testacoda (per non parlare poi delle difficoltà dovute ai detriti sui pneumatici). Il livello d'attenzione, dunque, dovrà essere costantemente al massimo, ma la soddisfazione nel completare quattro o cinque varianti (magari un'intera gara) in maniera pulita sarà veramente impagabile ed estremamente appagante. Bisogna ammettere però che, levando ogni aiuto, il gamepad non è il massimo per portare vicino ai trecento orari una monoposto: per quanto i grilletti riescano a simulare la modulabilità dei pedali in maniera abbastanza efficente, lo stick analogico (su PS3 e Xbox 360) risulta esageratamente sensibile - veicolando dunque una sterzata sempre troppo brusca. L'assenza di opzioni dedicate alla sua regolazione rendono dunque caldamente consigliato un volante per godere appieno delle caratteristiche simulative del titolo Codemasters, apparse veramente convincenti.

    L’occhio vuole la sua parte

    Il comparto tecnico di F1 2012 si presenta di fattura più che buona già in questo codice parzialmente completo. A stupire in maniera positiva è in particolare la realizzazione delle monoposto, precisa e minuziosa in ogni dettaglio. Texture e shader, in questo caso, risultano a dir poco impeccabili, così come la ricostruzione degli abitacoli - una vera e propria goduria per gli appassionati. Una sensazione accompagnata da una serie di telecamere che ricoprono praticamente ogni esigenza, dall'esterno all'interno della vettura, senza lesinare sulla possibilità. Al solito, però, c'è un rovescio della medaglia, anche se non certo di livello deprecabile. Posando l'occhio sugli elementi "di contorno" -ossia sulla pista- si denota una realizzazione decisamente più frettolosa e qualitativamente meno prorompente. Una texturizzazione non sempre impeccabile caratterizza i tracciati che, nel complesso, si mostrano comunque ben modellati ed assolutamente fedeli alla realtà. Ad amalgamare il tutto un senso di velocità assolutamente impeccabile, con tanto di lieve effetto blur nel prendere la scia degli avversari. 
Passando alle caratteristiche più tecniche e meno scenografiche dobbiamo sottolineare senza alcun dubbio un'implementazione estremamente convincente delle regole fisiche che gestiscono la trazione dei pneumatici, il trasferimento dei carichi e le collisioni tra i veicoli. Pochissime sbavature macchiano un comparto fisico veramente spettacolare, che si affianca perfettamente alle condizioni atmosferiche - quest'anno, per la prima volta, dinamiche. Correre su un circuto parzialmente asciutto e parzialmente bagnato è un'esperienza del tutto nuova per le simulazioni videoludiche: un "in più" che entusiasmerà sicuramente gli appassionati della strategia, considerato soprattutto l'ottima implementazione dell'effetto bagnato sull'asfalto e sulla tenuta delle monoposto.
    Si chiude con le perfette campionature dei motori, che accompagnano un doppiaggio convincente per i meccanici dai box, con i quali, nel corso delle gare, avremo interessanti conversazioni (a senso unico - in entrata). Molti spunti e sugggerimenti arriveranno dallo staff, in maniera coerente a quanto sta accadendo in gara ed assolutamente funzionale al miglioramento prestazionale.

    F1 2012 F1 2012 continua sul binario evolutivo che Codemasters ha tracciato a partire dal 2009. Un episodio estremamente solido che si cura soprattutto dell’evoluzione del driving system (oramai quasi impeccabile) e dell’Intelligenza Artificiale (di buonissima fattura). Un contorno di modalità variegate, licenze ufficiali e chi più ne ha più ne metta racchiude quella che è una delle più interessanti opere corsistiche di questo 2012. Un titolo che ha tutte le carte in regola per diventare un must buy, e non solo per i fan.

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