FIFA 12: testata a New York la versione portatile del calcistico EA Sports

Testata a New York la versione portatile del calcistico EA

FIFA 12: testata a New York la versione portatile del calcistico EA Sports
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  • Xbox 360
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  • New York - Nel corso dell'evento Hot for The Summer, organizzato da EA per mostrare la sua line up anche sulla costa est degli Stati Uniti, abbiamo potuto mettere le mani su una versione molto avanzata di FIFA 12, nella sua edizione portatile. Sulla piccola console a due schermi il brand calcistico di EA non ha mai goduto di troppa fortuna, ma con l'arrivo del 3DS la divisione sportiva della software house sembra intenzionata a cambiare le carte in tavola.

    In campo

    FIFA 12 arriva su Nintendo 3DS cercando di risollevarsi sia sul profilo ludico che sul fronte contenutistico. Per quel che riguarda il gameplay, anzitutto, si notano molti passi avanti rispetto alle passate edizioni, tutti in direzione di un realismo più incisivo e di una buona libertà interpretativa. Certo, inutile fare scomodi paragoni con le versioni casalinghe del brand EA: su Nintendo DS il calcio giocato ha ancora un retrogusto molto “retrò”, e le azioni di gioco appaiono meno esaltanti. Del resto, a fare la differenza nella controparte casalinga sono soprattutto le attenzioni riposte nel pennellare le personalità dei giocatori o le tattiche di squadra: elementi che su 3DS sono ovviamente assenti. Tutto si riduce ad una gestione dell'assetto e dei fuoriclasse che ricorda quella di qualche anni fa. Ma sono limitazioni che bisogna giocoforza accettare.
    Vero è che quando si scende in campo si trova un sistema di controllo abbastanza funzionale, adagiato comodamente sui tasti frontali e sul circle pad. Le azioni si costruiscono con efficacia, alternando passaggi al volo e transazioni filtranti con qualche dribbling ubriacante.
    Il Control Scheme è abbastanza classico, e prevede le classiche opzioni per il crosso, il passaggio ed il tiro, unite allo sprint (come sempre affidato al dorsale destro). Il dorsale sinistro, invece, in combinazione con i tasti del D-Pad, permette di eseguire una serie di finte. Ad onor del vero la soluzione non è troppo comoda, in quanto richiede di allentare la presa sul circle pad per qualche secondo, frustrando i giocatori meno allenati.
    Mentre siamo in attacco è anche possibile affidarsi ad un particolare sistema di tiro, legato all'uso del touch screen. Mentre si arriva nei pressi della porta, infatti, sullo schermo inferiore compare un modello della rete: idealmente è possibile toccare il punto verso cui si vuole direzionare la palla, per poi sollevare il dito al momento giusto ed esibirsi in un tiro spettacolare. Il sistema funziona solo a metà, dal momento che è davvero difficile (e controproducente) staccare lo sguardo dall'azione per “mirare” bene lo specchio della porta visualizzato sullo schermo inferiore. Si finisce quindi per premere a caso, anche se assumendo il giusto tempismo è possibile fare qualche gol discreto nell'area destra della porta (quella più vicina ai front button). In generale questa introduzione pare un poco forzata, ed il touch screen è semmai più utile per gestire i tiri piazzati, dai rigori ai calci d'angolo, fino alle ribattute del portiere.
    In fase difensiva, oltre alle opzioni classiche (pressing e tackle), è possibile chiamare il raddoppio di marcatura con un singolo tasto. Una soluzione molto utile per direzionare il gioco degli avversari, che rischia però di monopolizzare l'attenzione del videoplayer: gli opponenti sembrano in seria difficoltà quando si ricorre a questo espediente. L'IA avversaria, per il resto, si comporta piuttosto bene, orchestrando buone azioni e restando sempre reattiva per organizzare un contropiede. Certo, le partite rischiano di diventare molto standardizzate dopo qualche giorno di gioco, dal momento che le tattiche dei vari team appaiono sempre le stesse, e la formazione influisce solo marginalmente sulla strategia di gioco.
    Per il resto, comunque, le azioni si alternano piacevolmente, con un ritmo appropriato (abbastanza pacata la velocità degli sprint) e senza troppe esagerazioni e partite che finiscono con punteggi stratosferici. La libertà nel controllo dei giocatori e nel direzionamento del pallone è buona.

    Modalità

    FIFA 12 tenta di stupire soprattutto sul fronte delle modalità. Oltre alla partita rapida sarà possibile infatti giocare una cospicua serie di competizioni e tornei, siano essi di fama mondiale o personalizzati dall'utente. Su tutto, spiccano le due modalità senza dubbio più interessanti del pacchetto, ovvero la classica Carriera e l'ormai sdoganata Be a Pro, che vi permette di prendere il controllo di un singolo giocatore. Impossibile sviscerare la complessità di queste modalità nel corso di una prova così breve. Tuttavia possiamo dire che la Carriera sarà intrisa di variabili strategiche e gestionali: come Manager della vostra squadra, dovrete darvi degli obiettivi e cercare di raggiungerli entro le previsioni, per poi guadagnare bonus e diventare ancora più competitivi. Be a Pro, invece, è tutto basato sull'esaltazione del singolo: il giocatore viene creato tramite un editor piuttosto completo e portato dalle stalle alle stelle.
    Novità di quest'edizione è l'introduzione del calcio da strada, giocato 5 contro 5 nei campetti indoor e outdoor di tutto il mondo. In fin dei conti si tratta di una versione più rapida e serrata delle partite classiche, che pure non sembra in grado di raggiungere i picchi qualitativi dell'omonima opzione presente in Fifa 98. La possibilità di passare la palla al compagno facendola rimbalzare sul muro ed un set di acrobazie davvero esagerato si combina con l'assenza dei Tackle, per plasmare un gioco tutto basato sui passaggi di prima e sulle bordate dalla distanza. Un'aggiunta tutto sommato molto gradevole.
    Grande novità di questa edizione è anche l'online via Wi-Fi. Per la prima volta sarà possibile giocare su un sistema portatile in 11 contro 11 (o in 5 contro 5 nel caso dei match indoor). Nel corso dell'evento non è stato possibile testare questa funzionalità e la stabilità del netcode.
    Chiude il cerchio delle modalità un completissimo tutorial, che permette di allenarsi liberamente o di focalizzarsi per migliorare ad esempio i calci piazzati, in cui il touch control permette un controllo davvero totale degli effetti del pallone.

    Tecnicamente

    Uno dei lati negativi di FIFA 12 nella sua versione DS è senza dubbio il look. Il colpo d'occhio appare molto povero, con modelli avari di dettagli e animazioni non sempre al top. Di tanto in tanto anche la fluidità gioca qualche tiro mancino, ma gli inciampi di FIFA 12 sono soprattutto nel comparto scenico. Impossibile emozionarsi per le esultanze dei giocatori, impossibile gioire di fronte alle inquadrature dello stadio. Persino l'entusiasmo nel constatare la presenza di moltissimi campetti per le partite 5 contro 5 si scontra poi con una realizzazione delle location davvero dozzinale e approssimativa, atterrita da texture in bassa definizione.
    Ci mette una pezza l'effetto 3D, che risulta ben implementato (ma ha il brutto vizio di sparire durante i Close Up che spezzano il gioco, annunciando la fine dei due tempi o gli interventi arbitrali). Proprio per sottolineare la stereoscopia, fra l'altro, il team ha deciso inspiegabilmente di impostare la visuale alle spalle del giocatore come quella di default. Purtroppo senza l'abilità registica dimostrata dalle inquadrature della versione Home Console, questa opzione risulta per nulla efficace, ed anzi è abbastanza difficile calcolare bene le distanze e capire la propria posizione in campo. Molto meglio la visuale di lato, classica: l'unica che permette in tutti i casi di giocare con cognizione di causa.

    FIFA 12 FIFA 12 su Nintendo 3DS non ha la pretesa di bissare il successo della versione casalinga. La simulatività è certo smussata, la varietà delle azioni di gioco poggia su basi ben più scarne. Eppure, grazie ad un multiplayer per oltre 20 giocatori e ad un numero di modalità esasperante, il calcistico EA potrebbe far bene. Certo, bisogna superare qualche incertezza legata alle “mode” del momento, fra cui l'esaltazione del 3D con una telecamera non sempre funzionale (quella classica fa bene e la stereoscopia fa comunque il suo effetto), ed un sistema per il tiro in porta riuscito solo a metà. Al di là di questo, FIFA 12 sembra ben fatto ed abbondante. Non fosse per un comparto tecnico deficitario, ci avrebbe convinto appieno.

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