Provato Forza Horizon 2

Provato il nuovo corsistico di Playground Games, sempre più folle e vasto

Provato Forza Horizon 2
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Xbox One
  • Giornatina intensa. Dopo la conference mattutina (fuso di Los Angeles), al calar della notte ecco che scatta un party dedicato alle ultime novità Xbox One. E se la conference, come abbiamo ripetuto più volte, ci ha soddisfatti in quanto a densità di contenuti e capacità di tenere alta la barra del ritmo, pur in assenza di un vero e proprio annuncio destabilizzante, è anche merito di Forza Horizon 2. Velocissimo e dotato di scorci mozzafiato, il nuovo open world racing game di Playground Games si presenta sulla griglia di partenza con l’entusiasmo di chi sa di avere un dna vincente. La demo che abbiamo provato, a dire il vero, era davvero striminzita: una pecca non da poco per un gioco che fa della vastità e della quantità due dei suoi cavalli di battaglia. Premesso ciò, pad alla mano Forza Horizon 2 convince a pieno titolo, configurandosi come il perfetto erede per l’inaspettato hit di due anni fa, e allo stesso tempo una sana dimostrazione di forza per Xbox One. Prima di partire, i numeri: il mondo di gioco, aperto e splendidamente sconfinato, privo di fastidiosi muri invisibili, abbandona il Colorado per trasferirsi nel sud dell’europa, tra la Francia e l’Italia. Il portavoce del team, che in questa fresca serata losangelina mi sta incollato a mo’ di balia, sottolinea come la ricerca del setting sia stata assolutamente ponderata: la mission era la ricerca di scenari poco utilizzati eppure mozzafiato, da unire secondo logiche fondamentalmente estetiche capaci di piegare più di una mascella, che puntassero diretti al piacere di guida: scenari incantevoli, macchine da sogno, velocità warp. Addio Colorado! Da qui la scelta per un setting europeo, su cui incastonare dodici supercar da perderci il sonno. Forza Horizon 2 uscirà il prossimo 30 Settembre su Xbox One e su Xbox 360, quest’ultimo ad opera dei talentuosi ragazzi di Sumo Digital.

    Immenso, ricco di sfide e rinnovato

    Inutile girarci intorno: se non vi è piaciuto il primo capitolo, le sue dinamiche arcade condite da un mix genuinamente tamarro, difficilmente Forza Horizon 2 rientrerà nella vostra wish list. Il gioco, di fatto, è la declinazione next gen di un concetto ampiamente rodato. Cambiano dunque le dimensioni, e pure tanto, ma non il contenuto. Per dare un senso alla definizione open world, la mappa esplorabile è stata triplicata e punteggiata da più di 700 eventi affrontabili. Sebbene le modalità di gioco non siano state minimamente annunciate, un pr ci ha confermato uno sviluppo della carriera similare, sebbene le variabili in campo siano, questa volta, davvero tantissime, scongiurando dunque lo spauracchio della linearità.
    Fondamentale, invece, l’introduzione dei Drivatar che utilizzeranno le medesime, eccellenti, meccaniche approntate dai ragazzi di Dan Greenawalt per Forza Motosport 5. Drivatar ha cambiato in maniera radicale il concetto di IA adattiva in un racing game: Forza Horizon 2 ne beneficia nella misura in cui gli avversari imparano dagli errori, studiano traiettorie e tecniche di guida del giocatore. Il risultato è una bagarre stimolante, diversa, seriamente impegnativa. Altra novità: le condizioni climatiche variabili. Si inizia col solleone e si finisce con un acquazzone da antologia. Secchiate d’acqua che imperlano splendidamente lo schermo ma che rendono più scivoloso il terreno, che diventa subdolo anche perché siamo sempre inchiodati ad altissime velocità. La demo che abbiamo provato, come preannunciato, era davvero un assaggino di quello che sarà il vero Forza Horizon 2. Tre macchine: Nissan GTR Black Edition, Lamborghini Huracan e Corvette 2014 Stingray. Bolidi assai diversi accomunati però da una solida filosofia arcade che premia le staccate al limite, o poco oltre, e le sbandate controllate, che pettinano a più riprese l’asfalto. Il feeling è quello di sempre: un modello di guida cattivo ma chiaramente permissivo, lontano anni luce dai concetti di simulazione pur senza cadere nella banalità. Merito del frame rate granitico (30fps: possiamo accontentarci) la fluidità è davvero garantita, mentre il senso di velocità esagerato regala brividi costanti. La verità però è che il gameplay viene rinvigorito da una intelligenza artificiale asfissiante e poco incline a perdonare, non lesinando sulle sportellate quando serve, e sempre alla ricerca del varco giusto per infilarci. Insomma, una lotta con le unghie aperta a 12 giocatori. Da segnalare l’asfalto umido: il grip percettibilmente diminuisce, costringendo il pilota a qualche correttivo, soprattutto e chiaramente in frenata e nei movimenti repentini.

    open world racing game

    Ciò che davvero soddisfa, comunque, è il grado di discrezionalità con cui il giocatore può imporre una propria traiettoria, se non il vero e proprio tragitto. Di fatto, in alcuni tratti, anche particolarmente estesi, seguire la strada anziché tagliare appena possibile è una scelta quasi penalizzante. Forza Horizon 2 spreme il concetto di apertura dimensionale dell’ambiente regalando al giocatore chilometri da esplorare e sui cui impostare il proprio personalissimo tracciato. Nel caso della demo, prima di arrivare ad una lingua d’asfalto scivolante tra i saliscendi riversati sul mare della costa azzurra, abbiamo scorribandato tra campi di granturco liberamente spianabili tra una sportellata e l’altra. La libertà, in certi frangenti, è persino fuorviante: detto ciò, il target prefissato dal team sembra perfettamente colpito. Eccellente, inoltre, la varietà che un ambiente tanto vaso è in grado offrire: stradine cittadine, foreste, zone rurali, altre buttate sul mare. Un lavoro compositivo eccezionale che ripaga occhio e mano (che tiene il pad). Interessanti poi, e direttamente traslati da FM5, alcune opzioni come i danni estetici o meno, il volante simulativo e i classici aiuti elettronici.
    Dal vivo Forza Horizon 2 colpisce con un colpo d’occhio saturo di colori, finemente eterogeneo e pregno di particolari. L’estensione del mondo di gioco vale da sola il prezzo del biglietto, anche perché non influisce più di tanto sulla definizione delle texture o sulla profondità dei particellari. I modelli delle auto, seppur ottimi, non strappano completamente l’applauso soprattutto per un polycount soddisfacente ma senza strafare. Il risultato finale è pregevole, tuttavia il grosso del merito va al nuovo sistema di illuminazione dinamico, che calcola riflessi e composizione delle sorgenti, così come dei loro rimbalzi sulle superfici metalliche, in maniera chiaramente inesplorata nel primo episodio. Spettacolari all’ennesima potenza alcuni effetti, come le gocce che imperlano le livree o i rivoli che strisciano sull’asfalto durante un violento temporale.

    Forza Horizon 2 Forza Horizon 2 si presenta in buona forma in quel di Los Angeles. Il gioco non fa che ampliare il costrutto pensato per il primo episodio, declinandolo però alla maggiori possibilità di Xbox One. Ludicamente appagante, ma mai scontato, con un tasso di sfida mica da ridere anche grazie all’introduzione dei Drivatar, il nuovo pargolo di Playground denota poi tanta, ma tanta varietà, con un orientamento open world non fine a se stesso ma arricchito da una pletora e mezzo di eventi. In attesa di conoscere i dettagli sulle modalità, Forza Horizon 2 esce alla grande dalla bagarre di questo E3. L’appuntamento nei negozi, invece, è previsto per il prossimo Settembre.

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