Injustice Gods Among Us: provato il nuovo picchiaduro dei creatori di Mortal Kombat

I creatori di Mortal Kombat fanno combattere i supereroi DC

Injustice Gods Among Us: provato il nuovo picchiaduro dei creatori di Mortal Kombat
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Wii U
  • PS4
  • Non sono state moltissime le novità di questo E3 2012. Quasi tutti i prodotti più importanti erano stati presentati con abbondante anticipo, e alcune di quelle che avrebbero dovuto essere ghiotte sorprese erano state svelate in extremis da leak e rumor più o meno veritieri.
    Warner aveva invece tenuto ben nascosto il suo Injustice: Gods Among Us, nuovo picchiaduro bidimensionale sviluppato da NetherRealm, team ultimamente molto celebrato per l'ottimo lavoro svolto con Mortal Kombat. Riportare alla ribalta una saga nel pieno della sua parabola discendente non era certo facile, ma gli sviluppatori di Chicago hanno fatto un ottimo lavoro sia sul fronte tecnico che su quello delle dinamiche di gioco, svecchiando con opportune revisioni una formula molto stantia. Proprio queste conquiste sul fronte del gameplay sorreggono l'inedito Injustice, un picchiaduro che risulta non meno tecnico dell'ultimo MK, ma che non dimentica in nessun caso accessibilità e spettacolarità. Il progetto appare da subito intrigante non solo per la presenza degli eroi dell'universo DC in una versione esplicitamente “dark”, quanto per le curiose interazioni ambientali che di fatto trasformano ogni arena in un'arma vera e propria.

    SuperBotte da Orbi

    Injustice: Gods Among Us è un beat'em up bidimensionale, senza passi e schivate laterali nonostante i modelli e le arene siano ovviamente modellate in tre dimensioni. Appena prendiamo il pad in mano e testiamo le prime combinazioni capiamo subito che il feeling, la fisica dei salti e dei colpi, le reazioni ai cazzotti sono esattamente quelle dell'ultimo Mortal Kombat. Così come il precedente lavoro del team, sulle prime il gioco appare un po' legnoso, salvo poi risultare perfettamente funzionale all'esecuzione di combinazioni varie e profonde, con un'attenzione praticamente smodata per il Juggling. Il control scheme prevede l'utilizzo dei quattro tasti frontali per l'esecuzione delle mosse: tre sono adibiti ai classici colpi debole, medio, forte, e l'ultimo ci permette di eseguire una “mossa distintiva” dell'eroe selezionato.
    Come abbiamo accennato in apertura Injustice ci mette nei panni di super-eroi e villains dell'universo DC Comics. Si respira però un'aria molto cupa, in Gods Among Us, ed il design dei protagonisti è diverso dal solito: l'armatura di Batman si riempie di fregi gotici, la tuta di Flash diventa spigolosa, e la selezione dei villain, da Harley Quinn a Solomon Grundy, fa echeggiare un rintocco funereo su un roster in fin dei conti poco prevedibile e molto caratteristico. Sicuramente il lavoro artistico a supporto della modellazione poligonale rappresenta un notevole valore aggiunto di questa produzione scura e matura, che nella sua versione finale proporrà circa 25 protagonisti con cui darsele di santa ragione.
    Nel corso delle prime partite sperimentiamo qualche combinazione d'attacco, scoprendo un gameplay accessibile e poco complesso. Per eseguire le mosse non sono necessarie mezze-lune e pressioni tenute alla Street Fighter, ed è sufficiente utilizzare la leva analogica o il D-Pad come modificatore di direzione. La buona conoscenza del moveset di ogni personaggio è tuttavia necessaria per approntare strategie d'attacco efficaci e continuative. Le mosse dei protagonisti sono quasi tutte ben caratterizzate, siano essi dediti all'uso della forza bruta (Solomon Grundy), astuti eroi pronti ad esibire una vastità di mosse supportata dall'uso di gadget (Batman e Wonder Woman), o combattenti focalizzati sulla reattività (Flash).

    Il team di sviluppo ci aiuta ad esplorare a fondo i moveset. Batman colpisce dalla distanza con i suoi Batarang, che possono essere anche utilizzati come strumento difensivo, e sorprende l'avversario con mine ad innesco e grazie all'utilizzo del rampino. Wonder Woman può invece alternare due stance di combattimento, passando in un istante dall'uso del lazo a quello di spada e scudo. Flash è ovviamente un combattente insidioso, che può sparire in un istante per materializzarsi nuovamente alle spalle, ed ha una serie di attacchi rapidi in grado di interrompere le combo insidiandosi fra un colpo e l'altro. La sua mossa speciale gli permette di rallentare il tempo per ottenere qualche secondo di vantaggio in cui le mosse del nemico appaiono lentissime.
    Harley Quinn colpisce dalla distanza con le sue pistole e risulta piuttosto imprevedibile quando si avvicina, per il suo stile poco lineare e contorto. Superman sfrutta i suoi poteri classici (raggi laser e soffio congelante) per massimizzare il danno restando al contempo competitivo anche sulla distanza. Ogni personaggio è ovviamente dotato di una barra della Super, che si carica ad ogni colpo subito o ricevuto. Per eseguire la mossa speciale è sufficiente premere contemporaneamente i due grilletti dorsali, ed assistere poi allo spettacolo. Il team ha voluto evidentemente esasperare il carattere di questi colpi speciali, che rasentano l'assurdo e strappano sincere risate al giocatore. Se Flash “prende la rincorsa” per sferrare un pugno facendo letteralmente il giro del mondo, Superman spedisce il nemico in orbita con un pugno letteralmente stratosferico, mentre Solomon Grundy sfonda la testa del malcapitato con una lapide estratta dal petto. “Esagerare ad ogni costo” sembra il motto di un picchiaduro che anche nello svolgimento delle partite non lesina momenti davvero roboanti. Una delle particolarità di Injustice è di fatto la particolare interazione ambientale. Gli stage sono ricchi di elementi da utilizzare per far più male al proprio avversario. Anzitutto ogni ambientazione sentirà le conseguenze della lotta, danneggiandosi in tempo reale dopo l'esecuzione delle super. Ma ben più interessante è la possibilità di utilizzare elementi dello scenario come strumenti d'offesa. Vedete una macchina parcheggiata a Metropolis? Perchè non afferrare il nemico e sfondare il cofano con la sua testa? Nella Bat Caverna, invece, ci sono i gadget dell'uomo pipistrello da raccogliere e scagliare contro il nemico, oppure i barili di carburante della Bat-Mobile, per un'accoglienza esplosiva. E lo stesso veicolo può essere attivato all'improvviso, premendo un pulsante, perchè spari due missili in una zona precisa della mappa. L'idea di utilizzare l'ambiente di gioco per vivacizzare gli scontri è riuscita e divertentissima, soprattutto perchè ogni personaggio utilizzerà gli oggetti a modo suo: Solomon Grundy, ad esempio, invece di fracassare il volto dell'avversario contro le auto parcheggiate, solleverà le vetture da terra per sbatacchiarle direttamente sul nemico. Tutte le arene si modificano dinamicamente a seconda dell'andamento degli scontri, ed è davvero esemplare il lavoro di caratterizzazione delle location. Ogni ambientazione ha infatti tre “palchi” principali, ed o possibile passare dall'uno all'altro eseguendo una mossa speciale ai margini dello stage. Le Cut-Scene di transizione sono semplicemente fantastiche, anche queste sempre esagerate e scoppiettanti. Per il momento abbiamo visto, oltre alla Bat Caverna, una generica “Future City” non legata a nessun personaggio in particolare, e la Fortezza della Solitudine.

    Il lavoro del team di sviluppo è solido, oltre che dal punto di vista artistico e strutturale, anche per quel che riguarda il comparto tecnico. Le animazioni sono, come si è detto, abbastanza scattose, ma la scelta sembra voluta per replicare i ritmi e le tempistiche di quell'ultimo Mortal Kombat che tanto è piaciuto al pubblico. Il colpo d'occhio è invece abbastanza piacevole soprattutto per quanto riguarda la modellazione delle arene, vere e proprie protagoniste di Gods Among Us. Un po' di aliasing ed un effetto “plasticoso” di certi elementi non distolgono l'attenzione da un framerate solido ed una texturizzazione convincente.

    Injustice: Gods Among Us Injustice: Gods Among Us non è certo un titolo che fa gridare al miracolo, o uno di quei picchiaduro che rivoluzione il genere d'appartenenza. Ha in ogni caso un serie di idee ben sviluppate, che speriamo di vedere recuperate anche in altri beat'em up di prossima generazione. L'interazione con l'ambiente di gioco (che amplia di fatto il moveset di ogni personaggio) e le arene multi-stage sono il tratto distintivo di questo prodotto, che recupera poi il gameplay di Mortal Kombat cercando di risultare al contempo accessibile e profondo. Per gli appassionati di fumetti e super eroi Injustice è un prodotto da tenere d'occhio, anche e soprattutto per l'ottima caratterizzazione visiva dei personaggi.

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