Inversion: combattiamo con la gravità anche alla Gamescom 2011

Namco-Bandai continua a combattere con la gravità

Inversion: combattiamo con la gravità anche alla Gamescom 2011
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Dubbi a gravità zero

    Esattamente un anno fa, durante la scorsa edizione della GamesCom, abbiamo avuto la prima occasione per vedere dal vivo Inversion. Come poteste leggere andando a sfogliare il nostro archivio digitale, allora siamo rimasti vagamente impressionati dal gameplay, nonostante aleggiassero numerosi dubbi sulla reale qualità del lavoro che stavano compiendo gli sviluppatori.
    A distanza di trecentosessantacinque giorni, entrando nella saletta in cui era prevista la presentazione a porte chiuse, ci è venuto piuttosto naturale sperare in una netta evoluzione del prodotto, vista anche l'ormai prossima release prevista per il 10 Febbraio del 2012. Come è andata in realtà?

    Invasione senza motivo

    Inversion è uno sparatutto in terza persona in pieno stile Gears Of War, da cui eredita praticamente ogni feature del gameplay, che si distingue dalla concorrenza puntando sulla possibilità di manipolare la forza di gravità.
    Ancora pochi i dettagli sulla trama. I due protagonisti, Davis Russel e Leo Delgado, sono due coraggiosi e inappuntabili poliziotti che svolgono con ferrea determinazione il proprio lavoro. Tutto cambia quando dal nulla compaiono degli esseri dalla provenienza sconosciuta, chiamati Lutadore, che attaccano la Terra, uccidono la moglie di Davis e ne rapiscono la figlia. La trama, insomma, oscillerà continuamente tra il dramma personale del coprotagonista e l'estinzione sempre più prossima dell'umanità.
    Purtroppo anche quest'anno gli sviluppatori si sono mostrati piuttosto reticenti nel fornire ulteriori dettagli. Chi combatteremo esattamente e per quale motivo hanno attaccato l'intero pianeta sono ancora misteri irrisolti, cosa che a dire il vero non fa altro che aumentare la nostra curiosità.
    Difficile persino ipotizzare in che modo Leo e Davis sono entrati in possesso dei congegni che gli permettono di manipolare la gravità, vero e proprio fulcro sul quale poggia il gameplay del titolo.

    Chi ha ucciso Newton?

    Dopo questa breve introduzione, focalizzata sulla trama, gli sviluppatori si sono fatti da parte, lasciandoci la possibilità di mettere le mani sulla corposa demo che era in serbo per noi giornalisti. Questa non solo era piuttosto lunga, ma ci ha permesso di provare per la prima volta il co-op. Il multiplayer cooperativo permetterà online il drop-out/drop-in in qualunque istante, mentre in locale utilizzerà il vecchio ma sempre efficace split-screen
    Come già anticipato Inversion deve moltissimo a Gears Of War. Dalla telecamera alle spalle dell'avatar, al sistema di coperture, passando per i controlli, tutto sembra preso di peso dal famoso capolavoro Epic. Se ciò potrebbe far arricciare il naso agli amanti della novità a tutti i costi, bisogna ammettere che poggiando su meccaniche così ben oleate e rodate, nel giro di pochi secondi qualunque videogiocatore moderno è perfettamente in grado di muoversi con estrema disinvoltura.
    Il livello della demo era ambientato nella classica città semidistrutta, unicamente popolata da malefici e rissosi Lutadore, sempre pronti ad aprire il fuoco nella nostra direzione. Il feedback delle prime sparatorie è stato sicuramente positivo: per quanto limitate da un pesante senso di déjà-vu, è innegabile che ci troviamo di fronte a una buona imitazione di Gears Of War. Il ritmo era infatti piuttosto serrato, mentre il sistema di controllo ci è parso sufficientemente reattivo e preciso. Spostarsi con estrema rapidità da una copertura all'altra richiede la pressione di un solo pulsante, mentre headshot dopo headshot si guadagna terreno senza sprecare nemmeno troppe munizioni. Sparare e muovere con estrema agilità l'avatar è insomma soddisfacente, mentre la cooperazione con il proprio alleato permette di imbastire rudimentali tecniche militari come il fiancheggiamento e il fuoco incrociato.
    Tuttavia il reale valore di Inversion viene a galla quando si inizia a sfruttare il congegno che attiva i poteri gravitazionali. Questi, almeno inizialmente, saranno due e si potranno applicare solo sui nemici più deboli e sugli oggetti più piccoli. Il primo attrarrà verso di voi l'elemento mirato, consentendovi in seguito di rilanciarlo nella direzione desiderata. Il secondo è ancora più intrigante, visto che vi permetterà di sospendere in aria per qualche secondo il nemico colpito. Ciò non solo renderà più facile prendere la mira, ma stanerà i nemici nascosti dietro ai muretti, ribaltando completamente l'andamento di un combattimento rallentato dalla presenza di nemici riparati fin troppo bene. Naturalmente l'utilizzo del congegno è vincolato a una barra che fortunatamente si ricaricherà automaticamente avanzando nel livello e uccidendo i nemici.
    Con la presenza di questa feature, il gameplay simil-Gears Of War si arricchisce indiscutibilmente e acquista carattere, dando al videogiocatore un'efficace arma con cui approcciarsi in modo inedito ad ogni sparatoria. Giocando in co-op diventa ancora più vantaggioso utilizzare nel momento più indicato i poteri dei congegni dei protagonisti. Con un minimo di coordinazione e tattica diventa piuttosto semplice e gustoso falciare le varie ondate di nemici. Inoltre dal momento che i nemici potranno attaccarvi anche camminando sulle pareti o sui soffitti, dovrete sempre essere pronti ad attacchi a sorpresa dalle posizioni più disparate.
    Potendo contare su continui ribaltamenti gravitazionali anche il level design risulta piuttosto bizzarro. Vi capiterà spesso di combattere sui fianchi di giganteschi palazzi o in zone in cui solo alcuni oggetti rispettano il normale flusso della forza “scoperta” da Newton.
    Purtroppo non tutto funziona alla perfezione. Prima di tutto è innegabile che il gameplay risulti fin troppo simile a Gears Of War. Secondariamente i cambiamenti di gravità sono tutti scriptati e legati a specifici punti posizionati aprioristicamente dagli sviluppatori. Infine anche dal punto di vista artistico Inversion ci è sembrato piuttosto povero. Da lontano i Lutadore possono essere tranquillamente scambiati per Locuste, mentre i Davis e Leo non brillano certo per caratterizzazione.
    Fortunatamente almeno il motore grafico pare all'altezza della situazione. Anche con lo schermo invaso da poligoni in movimento e esplosioni non siamo stati testimoni di rilevanti rallentamenti. Inoltre animazioni e ambientazioni erano sufficientemente dettagliate.

    Inversion Inversion non aspira di certo a diventare il nuovo riferimento degli sparatutto in terza persona. Ciononostante il titolo prodotto da Namco-Bandai ha tutte le carte in regola per diventare un gioco comunque atteso dagli amanti del genere. Naturalmente sono diversi gli aspetti che ancora necessitano di un ulteriore approfondimento, come è innegabile che ci sia qualche problema che impedirà al gioco di raggiungere l'eccellenza. La release è fissata per il prossimo 10 Febbraio, fino a quel momento difficilmente avremo nuove notizie di Inversion. Preparatevi quindi ad attendere qualche mese prima della nostra recensione.

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