Provato Kerbal Space Program

Squad ci regala una simulazione spaziale irriverente, che strizza l'occhio alle vere missioni NASA.

Provato Kerbal Space Program
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Tra i titoli ad accesso anticipato presenti nella libreria Steam, Kerbal Space Program è sicuramente uno dei più gettonati. Sviluppato dalla neonata software house Squad, il titolo ha già raccolto un ampio numero di consensi tra pubblico e critica, grazie al suo particolare gameplay che si pone a metà strada tra il gestionale e la simulazione. Il giocatore sarà tenuto a gestire un intero centro spaziale, cominciando dalla progettazione di potentissimi razzi in grado di raggiungere lo spazio, ponendoci infine alla guida non appena questi saranno pronti al lancio.
    Prima di introdurvi a questo titolo dalla vena ingegneristica, ci teniamo a ribadire che si tratta di un gioco ancora in fase di sviluppo. Ciò significa che gli utenti possono acquistare e giocare l’ultima fatica Squad, consci del fatto che non si tratta della versione definitiva e che, quindi, non rappresenta necessariamente il prodotto finito. Fatta questa premessa, siete curiosi di sapere com’è andata la nostra prova con mano? Indossate i vostri caschi spaziali e preparatevi al lancio!

    BENVENUTI SU KERBIN

    In Kerbal Space Program dirigeremo il centro spaziale di Kerbin, un pianeta abitato da buffi esserini verdi, pronti a muovere i loro primi passi nello spazio. Il sistema solare di Kerbal è molto simile al nostro e potremo trovarci anche varianti kerbaliane dei nostri corpi celesti, come ad esempio Jol: un gigante gassoso del tutto ispirato al nostro Giove. Nel titolo non è presente alcuna trama e obiettivo specifico, a parte quello di esplorare liberamente lo spazio attorno a Kerbin con gli strumenti messi a disposizione dal gioco, limitati solo dalla nostra fantasia e voglia di fare. Non aspettatevi di incontrare misteriose razze aliene o altre avventure fantascientifiche, visto che Kerbal Space Program si rifà all’esplorazione spaziale reale, ispirandosi direttamente alle imprese condotte dalla NASA da cinquant’anni a questa parte.
    All’avvio del titolo, il giocatore potrà scegliere tra due distinte modalità: sandbox e carriera. Con la prima avremo accesso sin da subito a qualsiasi tecnologia per costruire le nostre astronavi e cimentarci liberamente nell’esplorazione del cosmo. Invece nella modalità carriera, introdotta di recente e a nostro avviso più stimolante del sandbox mode, partiremo con un numero molto limitato di componenti e dovremo pian piano raccogliere dati scientifici per avanzare tecnologicamente e raggiungere così, passo dopo passo, traguardi sempre più ambiziosi e importanti.

    "Kerbal Space Program si rifà all’esplorazione spaziale reale, ispirandosi direttamente alle imprese condotte dalla NASA da cinquant’anni a questa parte."

    Naturalmente esiste anche un tutorial, comprendente 4 missioni che ci introdurranno alle principali operazioni che ogni astronauta deve saper compiere se vuole sopravvivere nello spazio. Data la natura simulativa del titolo, la curva di difficoltà è molto ripida e richiederà altrettanta pratica per saper maneggiare al meglio le proprie navicelle.
    Come anticipato, anche il gameplay si suddivide in due fasi distinte, con la parte riguardante la progettazione seguita da quella inerente la simulazione. Nella modalità progettazione saremo in grado di costruire razzi, space shuttle, satelliti, e molto altro. Si tratta di un editor profondo ma molto intuitivo, dove con pochi click del mouse saremo in grado di assemblare qualsiasi mezzo ci venga in mente. La costruzione di un prototipo richiederà molte prove sulla rampa di lancio dove, tra un’esplosione e la perdita di un ala, saremo spesso costretti a tornare nell’hangar così da rivedere il progetto e apportare le modifiche necessarie.
    L’editor ci viene fortunatamente incontro permettendoci di salvare le nostre creazioni - o parti di esse come ad esempio un sistema propulsivo a stadi - così da poterle riutilizzare in altri frangenti. Il bello della progettazione in Kerbal Space Program risiede nel dover riflettere su quello che ci potrebbe servire una volta nello spazio, lontani dal nostro pianeta: bisogna avere sufficiente carburante per l’andata e il ritorno, studiare la separazione da uno stadio in previsione di un allunaggio oppure pianificare diversi punti di aggancio per i moduli di una stazione spaziale.
    Dire che Kerbal Space Program abbia un enorme potenziale è addirittura quasi riduttivo: basta osservare qualcuno fra i tantissimi filmati postati in rete dagli utenti per capire immediatamente che il titolo si sposa perfettamente con lo sperimentalismo più sfrenato, dando così luce ad un numero di creazioni pressoché illimitate; il tutto senza dimenticare l’eccellente community creatasi attorno al gioco, che ogni giorno sforna nuove mod, incrementando così la varietà dell'offerta.

    UN PICCOLO PASSO PER UN KERBINIANO...

    La parte simulativa del gioco di Squad è indubbiamente quella più emozionante, perché potremo finalmente pilotare le nostre creazioni. E’ anche la parte più complessa in termini di gameplay e richiederà una notevole precisione nelle manovre, così come tanta, tanta tantissima pratica. Mettere in orbita l'astronave è solo la punta dell’iceberg, dato che da questo punto in poi dovremo puntare al traguardo che ci siamo preposti. Ad esempio, per esplorare una delle due lune che ruotano attorno a Kerbin dovremo aspettare il momento giusto per modificare la nostra orbita, così da intercettare quella del satellite che vogliamo visitare. Quest’operazione richiederà una buona dose di pazienza e soprattutto delicatezza nel dare la giusta spinta propulsiva, affinché la nostra navicella venga attratta dalla gravità lunare. Per facilitare queste operazioni, gli sviluppatori hanno pensato di introdurre una mappa di gioco grazie alla quale potremo tenere d’occhio posizione della nave e le orbite dei pianeti per orientarci nelle manovre. Tuttavia, condurre operazioni delicate come un atterraggio, soprattutto nei primi tempi, richiedono un’estrema confidenza con i comandi e le meccaniche di gioco: capiterà ben più di una volta di dover caricare il salvataggio precedente a seguito dell’ennesimo schianto.

    "È possibile sperimentare la vita di un’astronauta grazie ad una visuale del cockpit in prima persona."

    Ci viene comunque incontro un minimale HUD che raccoglie le informazioni essenziali necessarie anche per le operazioni più complesse come allunaggi e ancoraggi. Saper leggere correttamente le informazioni a monitor può quindi fare la differenza tra il successo e la catastrofe, e proprio per questo ci auguriamo che gli sviluppatori possano ampliare il tutorial in vista della release finale.
    Nonostante tutto, anche i fallimenti progettuali possono rivelarsi estremamente divertenti in fase di volo: osservare il nostro razzo che precipita nell’atmosfera per il poco carburante o vederlo sfaldarsi in frecce impazzite a causa dei troppi propulsori, spesso ci ha strappato più di una risata. D’altro canto, anche le facce dei nostri buffi astronauti sottoposti alle esagerate accelerazioni o durante le attività extraveicolari, visibili grazie al piccolo riquadro sulla parte basse del monitor, ci fa capire che in fondo Kerbal Space Program non si vuole prendere troppo sul serio.
    È possibile sperimentare la vita di un’astronauta grazie ad una visuale del cockpit in prima persona, ma il misero oblò che dà sull’esterno della capsula sacrifica i panorami siderali offerti dal titolo e sopratutto non rende possibili alcune delle più complesse operazioni. Ad ogni modo, andare e venire da Kerbin verso altri pianeti o anche compiere una semplice passeggiata nello spazio, rientrando sani e salvi alla base, riesce a regalare soddisfazioni impagabili.

    UNO SGUARDO RAVVICINATO ALLE STELLE

    Kerbal Space Program è sviluppato con Unity 3D engine e, qualitativamente parlando, soffre di tutti i limiti del caso. Se le texture non sono particolarmente definite e gli effetti di luce lontani dall’eccellenza, la modellazione poligonale vanta di buon livello mentre le dimensioni della mappa sono a dir poco impressionanti. Basti pensare che potremo spostarci in tutto il sistema solare di Kerbin senza caricamenti o interruzioni, con possibilità di sbarcare sulle superfici di ciascun corpo celeste visitabile. Purtroppo nelle fasi a terra ci troveremo innanzi a panorami completamente desolati (incluso Kerbin che si suppone essere l’unico pianeta abitato), ma basterà spostarsi dal livello del mare allo spazio per assistere a scenari davvero mozzafiato.
    Anche se con risultati non proprio eccellenti, Kerbal Space Program riesce nel complesso a soddisfare anche l’occhio e comunque c’è la possibilità che gli sviluppatori migliorino anche quest’aspetto del titolo una volta che lo sviluppo del software sarà completato.
    La fisica di gioco è senza ombra di dubbio uno degli aspetti più curati del titolo, nonostante qualche piccolo dubbio sull’effettivo effetto di resistenza dell’aria nelle fasi di lancio; pesi e bilanciamenti di carico sono invece riproposti con cura maniacale e mettono in mostra la grande dedizione del team all'opera. Già in fase di progettazione potremo richiamare a schermo le informazioni in merito al baricentro delle nostre astronavi in modo da conoscere la distribuzione del peso prima del lancio, questo perché l’influenza delle forze di attrazione di Kerbin, specialmente nelle prima fasi di lancio, minano seriamente l’integrità strutturale delle nostre creazioni. Una volta nel vuoto invece, grazie all’assenza di attrito dell’aria, saremo costretti ad un largo uso dei propulsori per le nostre manovre. D’altro canto da un titolo incentrato così profondamente sulle esplorazioni spaziali ci si aspettava un lavoro di spessore e i ragazzi di Squad non hanno deluse le aspettative.
    Il comparto audio si attesta su livelli discreti. Gli sviluppatori si sono presi la libertà di lasciarci l’audio dei motori anche una volta lasciata l’atmosfera, cosa comunque a noi gradita perché spezza la noia di un ambiente altrimenti afono; il tutto è accompagnato da una soundtrack non memorabile, ma che svolge discretamente bene il suo lavoro in qualità di accompagnamento.

    Kerbal Space Program Kerbal Space Program è sicuramente uno di quei titoli per cui vale la pena possedere un PC. Nonostante si tratti di un gioco complesso e non adatto a tutti i palati, ci troviamo al cospetto di una piccola perla della scena videoludica indipendente. Parliamo di un software non esente da difetti, ma il fatto che sia ancora in fase di sviluppo lascia aperte le speranze a grandissime cose per il futuro, specialmente per via della sua natura sandbox, per la possibilità di essere facilmente customizzato, e infine per l'integrazione con il servizio SteamWorks. Se siete appassionati di astronomia e missioni spaziali forse questo potrebbe essere il titolo che stavate aspettando da una vita. Condurre il programma spaziale di Kerbal non è certo semplice, ma è dannatamente divertente sparare quei buffi omini verdi nello spazio. Non vediamo l’ora che arrivi la versione 1.0!

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