Kinect Sports Season 2: provati i nuovi sport

Nuovi sport per la seconda stagione di Kinect Sports

Kinect Sports Season 2: provati i nuovi sport
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Seconda stagione per gli sport di Kinect

    Esattamente come accaduto con Dance Central, il Play Day, ormai annuale evento Microsoft che precede di un giorno l'apertura della GamesCom, è stato il palcoscenico perfetto per ripresentare dopo l'E3 Kinect Sports Seasons Two.
    Affidato alle ormai esperte mani di un'irriconoscibile Rare, in collaborazione con Big Park, questo diretto seguito intende proporre un'esperienza assolutamente leggera e in linea con il suo predecessore. Nessun stravolgimento, nessuna vocazione al realismo, nessuna intenzione di evolvere un gameplay che nasce e muore nella stessa periferica che gli offre l'unica reale ragione d'esistere.

    Tanto Tiger Woods, poco Aaron Rodgers

    Al di là della premessa vagamente polemica, che non intende affatto sminuire il valore di un genere, quello dei party game, meritevole di ogni attenzione, Kinect Sports Season Two si distacca dall'originale per il prepotente retrogusto statunitense. Le discipline presenti sono in tutto sei: golf, football americano, tennis, freccette, sci e baseball. Di queste, solo le prime quattro sono state mostrate e noi non abbiamo perso l'occasione di farci una breve ma intensa sessione d'hands-on.
    Il golf risulta tra tutte quella più convincente, simulativa e allo stesso tempo elastica. Prima di ogni partita infatti, è possibile selezionare il livello di difficoltà, cosa che aumenterà progressivamente i parametri da tenere in considerazione durante ogni lancio. Ovviamente non bisogna aspettarsi l'accuratezza e la pretenziosità di un PGA Tiger Woods qualsiasi, ma in maniera simile al minigioco contenuto nel concorrente Wii Sports, vi verrà chiesto di preoccuparvi di direzionare il tiro, tenere conto della forza del vento e di utilizzare il ferro più indicato.
    Per gestire tutte queste operazioni, vengono naturalmente tirate in ballo le potenzialità di Kinect. Osservare il campo dall'alto è possibile portandosi la mano alla fronte, come se realmente si stesse scrutando l'orizzonte. Selezionare la mazza tira in ballo i comandi vocali: vi sarà sufficiente pronunciarne il nome, per farla apparire tra le mani del vostro avatar. Ancora più naturale, e realistica, l'esecuzione del colpo: assunta la classica posizione, vi basterà ruotare velocemente le braccia per spedire la pallina tra le nuvole. Ovviamente una volta sul green dovrete essere maggiormente accurati e misurati se vorrete accompagnare la sfera sul fondo della buca.
    Posti di fronte allo schermo, abbiamo trovato questa disciplina estremamente piacevole e ben sviluppata. A qualsiasi livello di difficoltà il golf è sempre in grado di regalare qualche soddisfazione, nonostante rimanga ancorato a un gameplay adatto a un pubblico ben poco pretenzioso.
    Un processo di semplificazione ben più evidente lo ha invece subito il football americano. Se al di là dell'Oceano chiunque è a conoscenza dei rudimenti sui quali poggia quest'affascinante sport, in Europa, e nello specifico in Italia, ben pochi sanno cosa sia un intercetto o un sack. Fortunatamente deve saperlo anche Rare, che ha ridotto all'osso le azioni che l'utente dovrà compiere, dividendo ogni azione in due distinte fasi. La prima è quella relativa al lancio della palla ovale da parte del quarterback. Qui vi sarà semplicemente chiesto di mimarne il gesto con il tempismo, facendo attenzione a non metterci talmente tanto tempo da essere placati dai difensori avversari. Volendolo potrete chiamare fino a sei schemi diversi sfruttando i comandi vocali, in modo da ordinare al volo tagli e corse predefinite ai vostri ricevitori.
    La seconda fase invece, riguarda proprio il momento in cui, effettuato il lancio, si tratterà di impersonare il compagno di squadra che ha catturato la palla e deve correre verso la meta. Purtroppo queste sezioni appaiono attualmente poco accurate e piuttosto noiose, visto che si tratterà di mimare una corsa sul posto senza nessun altro tipo di interazione richiesto.

    Campi da tennis e lanci precisi

    Il tennis, dopo un breve ma intenso hands-on, è invece difficilmente distinguibile dal minigioco presente in Wii Sports. I gesti da effettuare, nonostante l'ideale distanza tra Kinect e Wiimote, sono praticamente identici e l'avatar, esattamente come nella simulazione Nintendo, si muoverà automaticamente nella direzione della palla, costringendo di fatto gli utenti a un'immobilità totale, se si esclude naturalmente il braccio che stringe virtualmente la racchetta. Il vantaggio di avere a che fare con Kinect insomma, viene totalmente annullato. Ciononostante il fattore divertimento non tarda a sopraggiungere quando ci si ritrova a sfidare un proprio amico, grazie anche alla relativa velocità con cui è possibile imbastire e completare piccoli tornei.
    Diversi sono comunque i dubbi che restano anche dopo la prova su strada. Il direzionamento del tiro ci è parso piuttosto casuale, inoltre, dopo anni di Wii Sports, è difficile pensare che questa disciplina possa divertire per più di un paio di serate.
    Chiude il cerchio le freccette. Questa, tra tutte, è sicuramente la disciplina più efficace per dimostrare che Kinect è capace di rivelare anche movenze meno ampie e più precise. All'utente viene semplicemente chiesto di simulare il lancio di un dardo, preoccupandosi unicamente di specificare la mano che utilizzerà. Vince chi per primo, a partire da una determinata quota, azzera il proprio punteggio, sottraendo di volta in volta il valore della zona colpita dalla freccetta.
    Dopo una serie di partite, tutte ovviamente perse, possiamo concludere che dopo un brevissimo tempo di apprendistato, diventa piuttosto semplice indirizzare il dardo dove sperato, nonostante non manchi qualche raro capriccio del software, evidentemente ancora bisognoso di qualche piccolo accorgimento.
    Prima di concludere questo ampio hands-on, una nota sulla grafica. Kinect Sports Season Two resta fedele alla sua tradizione anche da questo punto di vista: colorata, stilizzata e di facile lettura, anche in questa seconda iterazione non mancherà di ricordare quel Wii Sports fonte d'ispirazione per tutti i titoli dello stesso genere.

    Kinect Sports Season 2 Più marcatamente statunitense del predecessore, Kinect Sports Season Two sembra avere tutte le carte in regola per appassionare lo stesso pubblico al quale era rivolto l'originale. Se ciò da una parte è indubbiamente un bene, dall'altra non mancherà di far insorgere una certa indifferenza nei videogiocatori più pretenziosi e navigati. Tuttavia è innegabile che le discipline fin'ora testate in prima persona ci abbiano generalmente soddisfatto e divertito. Pur essendo ancora lontani da un giudizio definitivo su Kinect Sports Season Two, questo nostro hands-on rappresenta sicuramente un ottimo e promettente inizio.

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