L.A. Noire: provato il porting per Personal Computer

Uno dei titoli più apprezzati dell'anno è in arrivo in versione PC. Provato il porting per Personal Computer

L.A. Noire: provato il porting per Personal Computer
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • L.A. Noire è stato un titolo che è sempre riuscito a far parlare molto di sé, sia per il gameplay, in grado di proporre un mix interessante di meccaniche rodate e altre più innovative, sia per quanto accaduto a Team Bondi, sulla cresta dell’onda per lunghi mesi ma poi definitivamente scomparso, tra tanto chiacchierati periodi di crunch time, la rimozione di parte dello staff dai credits del gioco ed, infine, l’acquisizione dell’IP e degli assets da parte dello studio di produzione australiano Kennedy Miller Mitchell.
    A distanza di alcuni mesi dalla pubblicazione su console, L.A. Noire si appresta a sbarcare su PC grazie ad un porting ad opera di Rockstar Leeds che, sulla carta, si prospetta rispettoso dell’originale e con numerose aggiunte, in modo da rendere la versione per le macchine Windows la più completa in assoluto.

    Di Pattuglia

    Abbiamo avuto modo di provare la versione PC di L.A. Noire giocando nella sua interezza alla missione Nicholson Electroplating, rilasciata in precedenza su console sotto forma di un DLC a pagamento e che verrà inclusa, così come tutti gli altri contenuti aggiuntivi, nativamente nella versione PC del gioco.
    Nicholson Electroplating si apre con una gigantesca esplosione che scuote la città e i due detective, Phelps e Biggs, vanno subito ad indagare tra le macerie, cercando i primi indizi per capire cosa sia successo.
    L’arrivo alla fabbrica sventrata mette subito in luce il lavoro di ottimizzazione effettuato per il porting su PC: il gioco gira a risoluzioni decisamente maggiori rispetto alle controparti console, con texture all’altezza delle migliori produzioni e una resa finale di grande impatto.
    I requisiti di sistema non sono ancora stati comunicati ma sulla macchina di prova il gioco è risultato fluido in ogni frangente, anche nella panoramica della fabbrica distrutta o nel gigantesco hangar che si dovrà visitare in seguito, seguendo le tracce trovate sul luogo dell’esplosione e che faranno subito capire che non si tratta di un incidente dovuto a cause completamente naturali.
    La resa dei volti, vero fiore all’occhiello dell’intera produzione, è ancora più stupefacente nella versione PC del gioco: i visi degli interlocutori, messi a dura prova dagli interrogatori cui i protagonisti li sottopongono, sono naturalissimi e le meccaniche di gioco basate sul sospetto guadagnano ancora qualche punto.
    Proprio i dialoghi, però, necessitano ancora di un po’ di lavoro di ottimizzazione, in quanto il parlato non è sempre perfettamente in sincrono con le animazioni facciali e queste ultime, in un solo sporadico caso, non hanno funzionato a dovere.

    Los Angeles in 3D

    L’aggiunta della terza dimensione giova sicuramente ad un aspetto fondamentale del gioco: la presenza della città di Los Angeles.
    La ricostruzione della metropoli, infatti, è stata una delle fonti di critiche sollevate sul gioco, a causa di una scarsa integrazione all’interno del gameplay, con le sole missioni di pattuglia a spezzare la monotonia della guida.
    Il supporto al 3D fa emergere in maniera nettamente differente la città, tramutando gli spostamenti da un’area all’altra in un momento di vero e proprio turismo, nel quale le architetture del 1947 emergono in maniera migliore, dando uno spessore al lavoro di ricostruzione cittadino, tanto visivo quanto concettuale.
    Anche negli scontri a fuoco la terza dimensione aggiunge qualcosa, soprattutto a livello di intuitività: si capisce con un colpo d’occhio da dove provengono i colpi e si valutano istantaneamente le distanze, riuscendo quindi ad ordinare meglio le priorità, andando ad abbattere prima i bersagli più vicini per poi sfruttare l’ambiente ed avvicinarsi, stando al riparo, a quelli più lontani.
    L’investigazione in sé, invece, non trae grande vantaggio dall’uso del 3D, anche a causa degli ambienti spesso scuri, con numerosi casi che si svolgono di notte o in aree cittadine scarsamente illuminate.

    Questione di controllo

    A livello di controlli la demo si è svolta completamente utilizzando l’ormai abituale pad per Xbox 360, diventato quasi uno standard negli ultimi anni anche in ambiente PC.
    Sostanzialmente i controlli non sono stati rivisti e la reattività è simile a quella sperimentata su console: ottima in ogni frangente anche se nell’uso delle protezioni e nell’esplorazione delle sezioni al chiuso più strette, come appartamenti privati e piccoli esercizi commerciali, non sempre si riesce a raggiungere un indizio senza dover operare delle correzioni.
    Rimane da valutare come è stato implementato il sistema di controllo tramite mouse e tastiera: potenzialmente ne potrebbero trarre grande vantaggio le sezioni action nelle quali si è obbligati a sfoderare le armi da fuoco, mentre quelle più investigative e rilassate potrebbero risultare più immediate con il pad, a causa della minore precisione richiesta.

    L.A. Noire La risoluzione maggiore, la fluidità assoluta, il supporto al 3D e l’inclusione di tutti i contenuti aggiuntivi fanno della versione PC di L.A. Noire un pacchetto allettante, tanto per chi si è già misurato con le strade violente della Los Angeles del 1947, quanto per chi stava aspettando quella che potrebbe essere definita l’edizione definitiva del gioco. L’attesa cui sono stati obbligati gli utenti PC, quindi, verrà ripagata con un numero sostanzioso di aggiunte, in grado di soddisfare soprattutto gli appassionati dotati di configurazioni hardware abbastanza potenti e che hanno già fatto il passaggio al 3D, con occhialini e schermi compatibili.

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