Provato Metal Gear Online - Beta

Playtest approfondito della Beta di Metal Gear Online

Provato Metal Gear Online - Beta
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • La moda dell'online gaming

    Con l'avvento della next generation oramai superato di buona misura, le strade intraprese dai game designer per definire il successo dei rispettivi prodotti si stanno via via moltiplicando.
    C'è chi tenta di stupire attraverso maestosi effetti grafici, chi tramite una riproduzione coerente del mondo reale e delle sue leggi fisiche, chi grazie alla maestria nello storytelling coadiuvata spesso da una regia cinematografica e chi, infine, punta sull'accurato bilanciamento e perfezionamento del gameplay.
    Nonostante la diversità, più o meno marcata, di tutte queste prospettive vi è sempre -almeno nelle ultimissime produzioni- un fattore comune: l'allargamento degli orizzonti di gioco tramite online gaming.
    Se un tempo il multiplayer online era riservato esclusivamente al settore PC, con l'avvento dei servizi via etere di Sony e Microsoft per le rispettive ammiraglie, questo mondo dalle possibilità infinite si è aperto anche per l'utenza console con grande successo.
    Ancora una volta, però, le vie dell'intrattenimento digitale risultano infinite quando ci si accorge che quel territorio online, dapprima "riservato" ad FPS, simulazioni sportive e racing game, è ora all'appannaggio di una gamma molto più ampia di titoli, ricercato quasi fosse una moda.
    Allo stato attuale del mercato videoludico abbiamo perciò di che sorprenderci apprendendo che titoli quali Condemned 2, Grand Theft Auto IV e Metal Gear Solid presentano (o presenteranno nel caso dell'ultimo nominato) un'intera componente di gioco in rete.
    Tra i tre, Metal Gear Solid presenterà un vero e proprio "spin-off" del quarto -imminente- capitolo interamente dedicato al multiplayer via etere, battezzato Metal Gear Online e previsto esclusivamente su piattaforma Sony Playstation 3.

    Konami ha recentemente rilasciato una Beta pubblica della sua ultima fatica che ha scatenato un vero e proprio putiferio nelle community online di tutto il mondo.
    Inizialmente, infatti, tale versione di prova era prevista per il solo mercato giapponese (fonte d'ira e tentativi di registrazione "artigianali" per i fan europei ed americani) poi, una volta aperta anche al mondo occidentale, ha registrato un numero talmente elevato di login ed accessi da mandare in tilt i server e costringere Konami a chiudere temporaneamente le registrazioni per riaprirle -fortunatamente- qualche giorno più in là.
    Dopo una lunga "agonia" multimediale, finalmente, anche Everyeye è riuscita a mettere le mani sulla Beta del gioco -eccezion fatta per lo stesso Metal Gear Solid 4- più atteso del momento.
    E' doveroso precisare, prima di proseguire nell'analisi, che oltre ad una lunga registrazione online (è richiesta la creazione di ben due user ID) Metal Gear Online richiede, a download ed installazione completata, due aggiornamenti dal peso piuttosto elevato che precludono la bramata esperienza ludica per un altro paio d'ore almeno.

    Pad alla mano

    Dopo il calvario registrazione-download-installazione-aggiornamento avremo la possibilità di creare un nostro alter-ego, personalizzandone le fattezze tra una serie discretamente varia di sembianze facciali, accordi vocali, indumenti ed equipaggiamenti e quattro diverse skill (scelte da un elenco di sedici).
    Se i primi -eccezzion fatta per l'equip- risultano abbastanza superflui e legati più ad un aspetto estetico che pratico, le skill, alla stregua dei Perks in Call Of Duty 4, agevoleranno l'esperienza battagliera del nostro soldato digitale migliorandone, ad esempio, la precisione con alcune armi o aumentandone la velocità negli spostamenti.
    Nel corso della nostra carriera online, grazie a dei punti esperienza chiamati Derbin Points, potremo acquisire nuove skill (anche se il massimo sarà comunque quattro in contemporanea), migliorare l'abilità nell'utilizzo di armi e congegni ed ampliare la dotazione bellica del nostro alter ego aggiungendo, ad esempio, ottiche più sofisticate ai fucili d'assalto o di precisione.
    Prima di scendere sul campo in prima persona MGO offrirà al giocatore l'opportunità di affrontare un tutorial per prendere confidenza con i comandi e per carpire le numerose opzioni che il gameplay offre.
    Il training, per accontentare tutti, è stato suddiviso in due parti, una più corposa per chi volesse da subito tentare di discernere ogni segreto del gioco ed una ampiamente più snella, adatta solamente ad insegnare i "primi passi" e l'approccio ai controlli di gioco.
    La varie modalità in cui ci imbatteremo (descritte più avanti) contribuiranno -come già accennato- alla crescita del nostro personaggio: al via di ciascuna partita ci verranno forniti 1000 Derbin Points che vedremo incrementare o decrementare nel corso del match, a seconda delle nostre azioni (una kill, per esempio, varrà 500 punti).
    Con la crescita del soldato virtuale avremo accesso anche ad altre features quali la creazione di un clan online e la sua completa gestione, che comprenderà statistiche di ogni partita affrontata da tutti i suoi membri, creazione di un logo e possibilità di comunicazioni interne tra membri mediante e-mail private.
    La Beta, in ogni caso, è bloccata a livello 22 e chi non volesse "rovinarsi" l'esperienza di gioco più completa della versione finale potrà agevolmente accedere ad una gran varietà di filtri (dall'equipaggiamento al livello di abilità) che gli permetteranno addirittura di creare o cercare partite senza guadagno in termini d'esperienza e con set militari di default tra i quali scegliere.
    L'esperienza di gioco, volendo entrare maggiormente nel dettaglio, è molto più profonda di quel che ci si potrebbe aspettare immaginando una versione multiplayer online di Metal Gear Solid.
    A conferire la profondità strategica di cui questo MGO può far vanto contribuiscono, in primis, un buon level design delle mappe, le peculiarità di alcune modalità e la dotazione bellica accessibile a ciascun giocatore; da segnalare, su tutti, un sistema chiamato SOP che darà modo -se a distanza ravvicinata- di scambiare tutte le informazioni con i compagni di squadra (posizione del nemico, stato fisico degli alleati e molto altro) in maniera tale da organizzare efficacemente assalti ed imboscate.
    Nonostante la bontà del gameplay sia già, a grandi linee, definita, non possiamo fare a meno di notare alcune imperfezioni che ancora affliggono -in taluni casi irrimediabilmente- l'esperienza ludica.
    Da un lato ci si è presentato di fronte un sistema di mira non del tutto preciso, vuoi anche a causa di alcuni leggeri problemi di latenza, che mostra i suoi limiti sia nella versione "manuale" (in prima persona) sia in quella automatica: se nella prima la latenza di cui sopra non permette l'efficacia dei cosiddetti "headshot", in entrambe vi è un netto sbilanciamento tra colpi portati alla testa -che provocano morte istantanea- ed al resto del corpo che alle volte pare di cemento tanto va crivellato prima di causare il decesso.
    Dall'altro un sistema di controlli in alcune fasi sin troppo complicato non viene incontro né al giocatore abituale né tantomeno al novizio.
    Il passaggio dalla mira automatica a quella manuale in prima persona, ad esempio, viene effettuato premendo TRIANGOLO in fase di puntamento, ovvero con il dorsale L1 in pressione; se aggiungiamo che per fare fuoco occorrerà, consecutivamente, premere il dorsale destro (R1) capiamo quanto macchinoso sia il processo.
    Tale astrusità, unita alla presenza di respawn infiniti in modalità quali deatmatch e deatmatch a squadre, pone i giocatori di fronte alla più terribile delle verità portate da MGO, la perdita della componente stealth che caratterizza la serie.
    Lasciando da parte le poche partite "tra amici" da noi effettuate (fatte apposta per incentivare la componente tattica, vero scopo del gioco) abbiamo potuto riscontrare una tendenza al "run & gun" frenetico assecondato dalla mira automatica, che -a nostro avviso- preclude un buon 50% del divertimento che MGO può e vuole offrire.
    In questo modo, infatti, sia la varietà offerta da ambientazioni e modalità di gioco, sia la presenza di un vasto equipaggiamento tattico, sia la possibilità di combattimenti corpo a corpo vengono meno.

    Le mappe

    La Beta pubblica di Metal Gear Online offre tre distinte location nelle quali fino a 16 giocatori possono scontrarsi contemporaneamente: Blood Bath, Groznyj Grad e Midtown Maelstrom.

    Blood Bath, nonostante le sue dimensioni piuttosto ristrette, è articolata su tre diversi livelli: vi sono le fondamenta con un'intricata rete di tunnel adatta ad attuare imboscate e a giungere di soppiatto alle spalle dei nemici, le strade, altrettanto diramate ed utili alla predisposizione tattica dei più astuti ed i tetti che, assieme ad alcune passerelle sopraelevate, potrebbero diventare il rifugio preferito di gran parte dei cecchini presenti in rete.
    Sebbene già la sua descrizione faccia immaginare innumerevoli scenari, la sua prova sul campo, come già abbiamo avuto modo di precisare, ha mostrato come il giocatore medio tenda a preferire gli scontri diretti a livello del suolo, con una timida inclinazione all'appostamento nelle zone sopraelevate e precludendo, di fatto, il sottosuolo.

    Groznyj Grad pare in tutto e per tutto una commemorazione in onore della serie in quanto ambientata in una base militare che ricorda da vicino le location viste in Metal Gear Solid e Metal Gear Solid 3.
    La mappa è articolata in due spaziose aree, una interna ed una esterna: all'interno, oltre ad uno spazioso spiazzo, colonne d'acciaio sorreggono strutture metalliche sopraelevate adibite al cecchinaggio.
    All'esterno alcune torri di guardia danno su un'ampia piazza totalmente all'aperto nelle quale, come abbiamo potuto notare, si concentrano la gran parte degli scontri più frenetici.
    Questa mappa, come anche Blood Bath, presenta numerosi elementi scenici (macerie, ostacoli, veicoli, casse...) atti allo sfruttamento del sistema di coperture implementato alla stregua della controparte offline ed estremamente utile in modalità quali "Find Snake".
    Molto particolare ed assolutamente innovativa la presenza di una catapulta umana capace di lanciare letteralmente un giocatore in quasi qualsiasi parte della mappa in modo da cambiare velocemente approccio o raggiungere altrettanto in fretta un'area calda dopo un respawn.

    Midtown Maelstrom, infine, si presenta come una cittadella dell'Est devastata, con strade e vicoli ricchi di mezzi abbandonati ed infrastrutture distrutte dietro le quali cercare riparo per organizzare assalti ed attacchi mirati.
    Tra un edificio e l'altro non potevano inoltre mancare innumerevoli vie d'accesso ai tetti e camminate sopraelevate che daranno modo ai più fantasiosi tra i tiratori di trovare il loro habitat ideale.
    Tra le tre mappe questa è forse la più bella e varia in quanto offre spunti ad ogni tipologia di giocatore senza forzature: i più cauti avranno la possibilità di trovare riparo ed agire nell'ombra tanto quanto i più scatenati potranno sbizzarrirsi negli spazi aperti.

    Le modalità di gioco

    Oltre ai classici Deathmatch e Deatmatch a squadre, di cui conosciamo vita morte e miracoli e le modalità Capture e Base interamente strutturate a obbiettivi, in Metal Gear Online spicca la presenza della modalità "Find Snake" che esprime senza ombra di dubbio tutto il tatticismo che quest'episodio online vuole condividere con la controparte single player.
    Uno tra i giocatori presenti in sala d'attesa verrà scelto a caso per impersonare Snake che, nemmeno a farlo apposta, si ritroverà solo tra due fuochi.
    Dove le due squadre si contenderanno la vittoria a suon di frag il nostro solitario eroe dovrà farsi silenziosamente strada attraverso i controversi livelli per recuperare dai corpi -storditi o senza vita- delle sue vittime le famose targhette.
    Se colui il quale impersonerà Snake riuscirà, entro un tempo stabilito, a recuperare un dato numero di targhette, avrà vinto a scapito di entrambe le squadre che, dal canto loro, potranno guadagnarsi la partita sia massacrandosi a vicenda sia tentando di trovare ed eliminare (sempre per un certo numero di volte) Snake.
    In questa particolarissima situazioni vi saranno degli altrettanto particolari gadget, soprattutto per aiutare il povero lupo solitario.
    Anzitutto sarà equipaggiato con una dotazione molto più completa rispetto agli avversari, che comprenderà un fucile da cecchino, un fucile d'assalto, una pistola caricata a dardi soporiferi, granate stordenti ed accecanti ed un pugnale capace di generare cariche elettriche.
    In secondo luogo sarà dotato della "Solid Eye Vision" ovvero la possibilità di utilizzare sia i binocoli che la visione notturna, intercambiandole con un semplice click.
    Infine il nostro paladino sarà dotato della Octocamo che permetterà al fortunato giocatore nei suoi panni di mimetizzarsi sfruttando la luce irradiata dall'ambiente di gioco, diventando perciò drasticamente meno visibile agli impegnati occhi nemici.
    Per non sbilanciare troppo le cose a favore di Snake è stata inserita la Metal Gear Mark II che darà la possibilità al fortunato possessore (scelto anch'esso a caso ad inizio partita) di rendersi invisibile per un certo intervallo di tempo ed elargire scosse stordenti agli avversari.

    Una questione di dettagli

    A livello grafico possiamo dirci ben soddisfatti di questo Metal Gear Online: la cura posta nella realizzazione e nel perfezionamento del motore grafico di Guns Of The Patriot pare, seppur con un impatto minore, esser stata riproposta fedelmente.
    Balzano immediatamente all'occhio i modelli poligonali dei personaggi che, sebbene non tantissimi per quanto riguarda numero e varietà, presentano un'ottima definizione, una gran cura ed attenzione per ciascun dettaglio ed una mole di poligoni davvero invidiabile per una produzione destinata all'online gaming.
    Altrettanto buono il comparto animazioni che fa dei suoi maggiori punti di forza la fluidità nei movimenti e la quantità di movenze proposte per ciascun personaggio.
    Le texture, la modellazione e l'illuminazione che caratterizzano ciascuna delle location disponibili contribuiscono a ricreare scorci paesaggistici molto suggestivi e sono contemporaneamente capaci di rendere immediatamente riconoscibile ogni struttura, tanto sono particolareggiate.
    Un'ulteriore nota di merito va attribuita alla resa delle superfici -spesso trascurata- davvero credibile in MGO.
    Passando alle note negative dobbiamo sottolineare una realizzazione piuttosto sommaria ed assolutamente non paragonabile con il fratello maggiore degli effetti particellari che vanno a caratterizzare il sollevamento di polvere così come esplosioni ed effetti di calore prodotti dale armi da fuoco.
    Abbiamo rilevato inoltre alcuni problemi nel sistema di collisioni e la ristretta interattività con l'ambiente di gioco, elemento, a dire il vero, presente in pochissimi giochi via rete ma comunque sempre gradito ove la cura per la realizzazione tecnica sia posta come una delle priorità realizzative.
    Nulla di rilevante, invece, riguardo al comparto sonoro che si attesta nella media delle produzioni next gen, senza per altro sfruttare -a nostro modo di vedere- al massimo le possibilità date dalle codifiche digitali del segnale audio.

    Metal Gear Online Alla luce di un level design tra i più riusciti e variegati mai visti, di alcune modalità di gioco davvero particolari ed azzeccate per quella che è l'esperienza ludica che va sotto il nome di Metal Gear e di un comparto tecnico tutto sommato all'avanguardia, possiamo già dopo la prova di questa Beta affermare che Metal Gear Online si prospetta come una piccola perla da affiancare a quello che oramai sembra un capolavoro annunciato. Le uniche perplessità riguardano, come detto, la macchinosità di alcune funzioni legate alla mappatura dei controlli e alla “piega” frenetica che già dalle prime ore aveva preso l'ambiente di gioco online. Siamo sicuri che i numerosi filtri impostabili e la presenza nella build finale di molti più giocatori garantiranno un'esperienza di gioco completa e ben al di sopra di quello che ci si potrebbe aspettare ad una prima occhiata.

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