Need for Speed Nitro provato su Nintendo Wii

Un Need For Speed a misura di famiglia puà funzionare?

Need for Speed Nitro provato su Nintendo Wii
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Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Ma tu non eri nel congelatore?

    Un po’ come ci avevano promesso una lunga pausa di riflessione per il sempre più maltrattato Sonic, anche il marchio di EA, Need For Speed, doveva tenersi lontano dalle luci della ribalta per diverso tempo. Ci hanno mentito naturalmente. In entrambi i casi, a poche settimane (settimane, non mesi!) dalla dichiarazione di intenti, ecco annunciato l’ennesimo capitolo, l’ennesimo progetto capace di rivitalizzare il marchio proponendo “cose che non avete mai visto prima in nessun’altro videogioco”.
    Così Need For Speed, che si appresta ad invadere nuovamente i negozi di mezzo mondo con la combo Shift/Nitro. Se per il primo vi esortiamo a esplorare le nostre pagine virtuali per la corrispettiva prova su strada, per Nitro siete nel posto giusto. Alla GamesCom abbiamo avuto nuovamente la possibilità di metterci le mani sopra.
    Le nostre impressioni? Continuate a leggere.

    Dolci derapate e potenti accelerate

    Nonostante la promessa non mantenuta, sicuramente i ragazzi di EA ci hanno pensato bene, prima di pianificare la mossa successiva per il loro brand. Nasce così l’idea di diversificare le offerte in base alla console, e quindi al pubblico, di riferimento. Shift sarà un realistico e più rigoroso gioco di corse pubblicato su 360 e PS3, mentre Nitro, per Wii, vanterà un’impostazione estremamente più arcade. Nulla di male in questa pianificazione, ma visti gli ottimi risultati raggiunti nella versione per le console HD, non è che EA abbia voluto puntare al risparmio, viste le tante nonne e zie impegnate a giocare con il bowling di Wii Sports?
    In effetti a un primo sguardo può sembrare proprio così.
    Dopo qualche minuto di presentazione, nello stand di EA montato nell’area business della GamesCom, abbiamo potuto provare per diversi giri un tracciato tra i tanti presenti in Nitro. Wiimote alla mano tentiamo di mantenere l’auto in strada con scarsi risultati. Siamo in una delle cinque città fittizie che faranno da sfondo alle varie competizioni. Le palme e il mare in lontananza, fanno a cazzotti con le palazzine dai colori acidi. Non è così che ci viene in mente la soleggiata e bellissima Rio De Janeiro, fonte di ispirazione del tracciato di prova. E’ sicuramente un quadro poco bello quello dipinto dai grafici di EA. Colpa di texture poco definite, di un cattivo accoppiamento di colori e dei modelli poligonali delle auto tutt’altro che stupefacenti. Fortunatamente Need For Speed Nitro non è un quadro e sfreccia ad una velocità tutt’altro che contenuta. Fiero dei suoi 60 frame per secondo costanti, il gioco scaraventa verso il l’utente, pista e circondario con una rapidità che ha del folle. Non siamo hai livelli di F-Zero GX, certo, ma non manca di ricordare i ritmi sostenuti di un qualsiasi Burnuout. I dettagli grafici insomma, diventano difficili da notare, nonostante permanga la sensazione che si potesse e si dovesse, fare di più.
    E’ una corsa difficile da condurre almeno inizialmente. Semplici torsioni del polso, ora a destra ora a sinistra, fanno sterzare l’auto, che si piega seguendo l’inclinazione del Wiimote tenuto nella classica posizione a mo’ di telecomando. La A serve ad incrementare la velocità, mentre con la B si manda in derapata il veicolo. Praticare l’affascinante, e pericoloso, slittamento delle ruote è necessario se si vuole ottenere il nitro. Classico e utilissimo boost, il suo utilizzo deve essere attentamente pianificato, onde evitare accelerazioni potenti in punti della pista particolarmente tortuosi o per sfruttarne tutto il potenziale e bruciare così gli avversari.
    Parlavamo però di una certa difficoltà iniziale nella conduzione del veicolo. I primi attimi sono infatti spiazzanti: il sistema di controllo sembra eccessivamente sensibile e non si fa altro che sbattere da un lato all’altro della pista. Evidentemente inteneriti dalla nostra non brillante prova, gli sviluppatori ci tranquillizzano subito: Classic Controller, pad del Game Cube e naturalmente il duo Nunckaku e Wiimote, saranno lieti di sostituire la configurazione “only Wiimote”. Mentre però veniamo avvertiti della cosa, lentamente, ma inesorabilmente, prendiamo confidenza del sistema di guida. Via, via che accumuliamo giri e chilometri, i movimenti del braccio si fanno più fluidi e meno nervosi. La macchina entra più dolcemente in curva e la derapata si fa più pennellata.
    Probabilmente, viste le intenzioni degli sviluppatori di creare un Need For Speed accessibile da tutta la famiglia, ci saremmo aspettati un sistema di controllo ancor più semplice da padroneggiare, ma è indubbio che dopo i primi, sconcertanti, attimi guidare diventa un piacere.

    Io ce l’ho metallizzata!

    Mentre continuiamo a destreggiarci tra curve e avversari da superare, fa la sua comparsa una volante della polizia. Un indicatore ci avverte che siamo i ricercati: più stelle saranno presenti in questa barra, più le forze dell’ordine faranno di tutto per fermarci. Nella nostra demo si sono mostrati abbastanza coriacei, non perdendo mai occasione di tamponarci o ti tentare di sbatterci fuori strada. L’occasione è stata ottima anche per testare il sistema di danni. La carrozzeria non subirà mai modifiche, ma il mezzo ne risentirà a livello di prestazioni. Poco male: lungo il tracciato sono sempre disponibili degli oggetti che, se raccolti al volo, sono in grado di riparare qualsiasi guasto. Un altro item molto utile è quello capace di dirottare le attenzioni della polizia verso un nostro avversario. Lo raccogliamo proprio mentre rischiavamo di perdere la testa della corsa. La volante che solo un attimo prima ci stava tamponando, scompare improvvisamente per andare a infastidire un nostro avversario. Peggio di un guscio rosso all’ultima curva, sfruttare saggiamente il potere disturbante della polizia potrà regalare rocambolesche vittorie, ma anche sconfitte ricche di imprecazioni.
    Tagliamo il traguardo per primi, guardando con aria di sfida gli sviluppatori, che solo un paio di giri prima ci guardavano inteneriti dalla nostra incapacità. E’ il turno dell’editor delle auto.
    Entrati nel garage potrete modificare ogni bolide in vostro possesso. Questi saranno in totale 30 e tra i tanti modelli si possono ritrovare le versioni super-deformed della Lamborghini Reventòn, della Ford GT, della Lancer Evolution e di tanti altri. Con semplici gesti del Wiimote è facile aggiungere o togliere un alettone, così come applicare decalcomanie e modificare il colore di una parte della carrozzeria. L’editor insomma, ci ha convinti per la sua semplicità di utilizzo. Anche se non siete dotati di un grande senso artistico o non disponete di molto tempo, potrete raggiungere ugualmente risultati soddisfacenti. La scelta di un determinato assetto estetico della vostra auto, non sarà fine a se stesso: durante le corse il motivo del mezzo che conduce la corsa andrà a dipingersi sui muri e sui cartelli della città, dandovi la netta sensazione di dominare non solo la gara, ma anche tutto ciò che ci sta intorno.
    Il garage sarà poi anche il luogo in cui potenzierete i vostri bolidi. Nuovi pezzi del motore e pezzi più aerodinamici andranno prima comprati con i soldi guadagnati grazie alle vittorie e poi montati.
    Un ultima, dolente, nota riguardo al multiplayer. Fino a quattro giocatori potranno sfidarsi nella consueta gara all’ultima curva grazie al caro vecchio split-screen. Desta però qualche perplessità il mancato supporto alla Nintendo Wi-Fi Connection. Visto l’interesse di EA nel creare un titolo divertente da giocare in tanti, ci saremo quanto meno aspettati qualche modalità on-line. Se da qualche parte si è puntato al risparmio, insomma, sembra proprio che lo si sia fatto in questa direzione.

    Need for Speed: NITRO Come spesso bisogna fare con i titoli rivolti al Nintendo Wii, bisogna prima capire a chi è rivolto questo Need For Speed Nitro, prima di lanciarsi in qualsiasi giudizio. Si tratta di un titolo di corse spiccatamente arcade e che non ha paura di rivolgersi maggiormente a un pubblico occasionale piuttosto che a uno composto da videogiocatori accaniti. Questa considerazione tuttavia, non ci esula dall’evidenziare ciò che funziona e ciò che non funziona: il sistema di controllo e l’accessibilissimo editor fanno sicuramente parte della prima categoria. Grafica e il mancato supporto all’on-line invece, trovano posto nel gruppo delle lacune. Manca ormai pochissimo alla release ed è quindi difficile che qualcosa possa cambiare. A noi non ci resta che darvi l’appuntamento a tra non molto con la recensione del gioco. Gli amanti dei titoli di corsa arcade sono avvertiti. Gli altri, già da ora, possono trovarsi qualche altro impegno per quel giorno.

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