First look Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste

Provata l'avventura grafica tutta italiana con protagonista Nicolas Eyemerich, inquisitore generale d'Aragona.

First look Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste
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  • Attorno ai pochi team di sviluppo nostrani c'è sempre molto mistero e tanta voglia di conoscere ed approfondire i progetti in corso. Dopo il recente Anna, ad opera di Dreampainters Soft, oggi parliamo di un'altra avventura grafica tutta italiana: Nicholas Eymerich, Inquisitore: La Peste, sviluppato da TiconBlu - ex Koala Games. Come alcuni avranno già capito, il videogame è ispirato alle opere di narrativa realizzate da Valerio Evangelisti con protagonista Nicholas Eymerich, un inquisitore spagnolo vissuto nel ‘300 DC. L'avventura è stata suddivisa in quattro volumi, seguendo l'evoluzione delle opere dello scrittore, e questo primo videogame della serie è dedicato al primo volume e quindi al personaggio, spiegandoci come Eymerich sia riuscito a diventare Inquisitore Generale della Santa Inquisizione della Corona d'Aragona. La beta a cui siamo stati invitati ci ha mostrato il primo capitolo della storia, e seppur i lavori sul codice siano ancora in corso, questa è stata l'occasione ideale per un primo e profondo approccio con le meccaniche di gioco e la sceneggiatura. Nonostante Nicholas Eymerich, Inquisitore: La Peste segua i canoni delle avventure grafiche, possiamo fin da subito apprezzare l'eccellente lavoro sul motore grafico che ha portato alla realizzazione di cinematics raramente così curate nel mondo low budget dei punta e clicca.

    NICHOLAS EYMERICH, INQUISITORE

    Il profilo caratteriale di Nicholas Eymerich si traduce nella trasposizione di un teologo tutt'altro che calmo e saggio, incline a perdere la pazienza e a imprecare. Tra bestie disprezzate e "stramaledette selle" per cavalli, Eymerich regala più di una citazione che non ci si aspetterebbe mai da un personaggio che indossa la tonaca. Il carattere aggressivo del protagonista contribuisce in maniera positiva alla creazione della giusta atmosfera della storyline, un plot capace di tenere incollato il videogiocatore fin quando tutti i misteri vengono portati a galla.
    Il carattere irascibile del domenicano viene mostrato fin dalle battute iniziali quando, giunto a Carcassonne per volere di Padre Vinet, gli viene chiesto di indagare sulla scomparsa di Padre Jacinto, a sua volta inviato a Calcares per studiare i movimenti degli eretici. Ad Eymerich la richiesta non va affatto a genio e domandosi come mai proprio lui sia stato chiamato a occuparsi di ciò, chiede a Padre Vinet di fregiarlo del titolo di Inquisitore per riuscire a contrastare meglio i pagani. Nonostante tale richiesta venga immediatamente respinta, a malincuore Eymerich comincerà ad attrezzarsi per partire verso Calcares, fino al manifestarsi di qualche tassello che compone la verità più grande nascosta dietro tutta questa storia, passando per una serie di eventi dall'arrivo della Peste all'influenza della dea pagana Diana sugli uomini più deboli di spirito, passando per i segreti del monastero di Carcassonne.

    Seppur limitati dall'unico capitolo disponibile in questa beta, abbiamo apprezzato il level design e i molteplici obiettivi del gioco, risultato di spunti di sceneggiatura che possono solo far bene alla produzione. Le idee di sviluppo non mancano di certo: TiconBlu ha pensato di inserire la modalità Interactive Novel che, rispetto alla classica Adventure, consente di risolvere automaticamente gli enigmi e limitare l'interazione dell'utente alle sole azioni principali. Tutto ciò va a vantaggio del videogiocatore non particolarmente avvezzo alle avventure grafiche, probabilmente interessato più alla storia che alla risoluzione degli enigmi: chiaramente, chi è in cerca di una sfida enigmistica verrà accontentato dalla modalità classica, che prevede una difficoltà di risoluzione medio/alta. Gli enigmi da affrontare nel titolo sono svariati, e nonostante sia stato possibile mettere mano solo ad una piccola parte del playthrough, siamo rimasti molto soddisfatti del livello qualitativo: oltre alla consueta interazione con le location, dove è prevista la collezione di oggetti e le classiche combinazioni in inventario, trovano spazio enigmi tipici del genere, ovverro dei piccoli mini-game su schermate realizzate ad hoc. Le azioni da compiere nel primo capitolo sono diverse, dalla costruzione di trappole alla scoperta di una camera segreta dopo aver superato una serie di complessi enigmi.
    Il campanello d'allarme arriva per l'incessante ritmo degli enigmi, che si susseguono uno dietro l'altro, ed alcune azioni da compiere non particolarmente intuitive, anche se in aiuto del videogiocatore arrivano gli appunti di Eymerich e le costanti riflessioni fuori campo dello stesso religioso. L'interfaccia è minimale ma funziona: nell'angolo in basso a destra fa capolino la mappa - non appena ne entreremo in possesso - mentre in alto c'è il comodo inventario a comparsa. È previsto anche un sistema di interazione testuale, sotto il nome di Parser: la funzione è ancora in sviluppo, ma già dalla beta abbiamo potuto constatare che, scrivendo frasi ben precise nell'apposita casella, è possibile parlare con una guardia, aprire la porta, osservare da vicino un oggetto ed effettuare altre azioni. Il parser ci sembra una feature interessante, che richiama le avventure testuali di un tempo ormai remoto.

    GUARDAMI NEGLI OCCHI

    Aldilà di una giocabilità ancora da raffinare e scoprire, dopo questa prima esperienza con l'avventura siamo certi di poter dire che il punto cardine della produzione sia il comparto tecnico, anche se può sembrare paradossale. Attraverso una tecnica di photo texturing applicata ai modelli poligonali, TiconBlu ha potuto ricreare volti ed espressioni del viso fedeli alla realtà, che donano un tocco di classe a tutte le sequenze animate realizzate col motore di gioco, Unity 3D. Lo sforzo è stato ripagato anche dal punto di vista audio, attraverso un doppiaggio decisamente intrigante: di questo primo capitolo della storia, abbiamo apprezzato tutti i dialoghi, ognuno caratterizzato da forte enfasi e una buona caratterizzazione dei personaggi. Non è il solo Eymerich ad emergere, perché anche i personaggi comprimari compiono un eccellente lavoro di supporto al protagonista, rendendo le linee di dialogo molto interessanti attraverso l'ottima recitazione dei doppiatori. Il lavoro va ulteriormente elogiato considerando la presenza di un secondo doppiaggio in lingua latina, affascinante e di alto livello al tempo stesso, ricordando che la versione definitiva disporrà anche del parlato inglese. Espressioni del viso a parte, il motore di gioco si comporta bene: le location sono ben definite e delle buone animazioni rendono l'esplorazione sempre piacevole l'esperienza. Abbiamo notato un leggero input lag dei controlli, che speriamo venga risolto nella versione definitiva del gioco.

    Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste La beta del Volume 1 di Nicholas Eymerich, Inquisitore - La Peste è stata positiva: l’atmosfera del gioco è palpabile fin dai primi minuti, grazie ai vari dialoghi iniziali che mettono subito in risalto il potenziale dell’avventura. Pronti e via: equipaggiato il mouse ci siamo trovati di fronte ad enigmi vari e ben studiati che, nonostante qualche difficoltà d’approccio, accompagnano con ritmo incalzante le esperienze di Eymerich nel monastero di Carcassonne. Stupisce il motore grafico del gioco che, aldilà di qualche incertezza, evidenzia l’ottima caratterizzazione dei personaggi e l’eccellente enfasi dei dialoghi, derivante dal doppiaggio di alto livello di cui gode il titolo. A tal proposito, il pacchetto di presentazione del gioco parla da sé, grazie alla presenza di altri due doppiaggi - inglese e latino - e alla modalità Interactive Novel adatta a chi vuole un’esperienza di gioco concentrata perlopiù sulla storyline. La build finale ci permetterà di dare una valutazione globale ad ogni aspetto dell’avventura, con la possibilità di testare appieno il Parser e la giocabilità, anche se dopo questa prova possiamo ammettere che il Nicholas Eymerich proposto da TiconBlu è sulla strada giusta per imporsi con fierezza nel mercato in cui compete.

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