Provato Secret Files 2: Puritas Cordis

La nuova avventura di Nina

Provato Secret Files 2: Puritas Cordis
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Pc
  • Switch
  • Dal centro Europa con amore

    A circa due anni di distanza dal primo apprezzabile capitolo, Secret Files 2 è ormai prossimo alla sua uscita sul mercato, ed in questa prova abbiamo avuto l’occasione di testare una versione praticamente definitiva, eccezion fatta per la localizzazione in italiano che sarà invece presente nel gioco commercializzato.
    Le avventure grafiche hanno trovato, in questi ultimi anni, un terreno molto fertile negli studi della mittleuropa, attratti dalla possibilità di creare videogames con budget sensibilmente inferiori rispetto ad altri generi e con, forse, una maggiore libertà a livello di sperimentazione narrativa, senza dimenticare lo stimolo dato da un mercato ludico per PC ancora molto vivo in quelle regioni. Secret Files: Tunguska è stato un titolo importante oltre che per le sue buone qualità ludiche, anche perché rappresentò uno dei primi esempi di avventura grafica portata su console Nintendo Wii, tracciando una strada che sarà percorsa da altri titoli, anche abbastanza importanti, nel prossimo futuro e che potrebbe rappresentare un allargamento del mercato per questo genere fino ad ora escluso dal successo del gaming su console. Naturalmente anche Secret Files 2: Puritas Cordis avrà la sua versione per console Nintendo (anche DS) ma su questo argomento torneremo a tempo debito.

    Il ritorno della "Rossa"

    In Secret Files 2 troveremo nuovamente i due protagonisti del primo capitolo, la rossa mozzafiato Nina Kalenkov e Max Gruber, ma non uniti, come il finale del primo capitolo lasciava presupporre: intorno a loro, anche il resto del mondo sembra andare a rotoli, tra incendi e maremoti, mentre un uomo di chiesa paga caro un ritrovamento storico...
    Gli ingredienti per un’avventura fatta di misteri e azione ci sono tutti, anche con qualche clichè troppo abusato, il tutto permeato, nei livelli da noi provati, dai toni da commedia tipici dei serial americani, soprattutto grazie ad una Nina mai cosi sarcastica e tagliente: evidentemente la separazione da Max non ha giovato al suo carattere un po’ spigoloso.
    Più in generale, tutti i personaggi del gioco, anche quelli secondari, sembrano caratterizzati in maniera decisa e dotati di una personalità marcata, al limite del caricaturale forse, destando una buona impressione per quello che potrà essere lo sviluppo della sceneggiatura e della trama e a beneficio della credibilità dei dialoghi.

    Nel segno della tradizione

    Secret Files 2: Puritas Cordis è un’ avventura punta&clicca assolutamente tradizionale, i cui controlli sono delegati all’utilizzo del mouse, con il tasto destro che fornisce informazioni sugli elementi con cui è possibile interagire e il tasto sinistro che permette di compiere le azioni sugli stessi, ove previsto.
    Come nel primo capitolo è presente lo Snoopkey, cioè il tasto che rivela i possibili punti di interazione a schermo, uno standard delle avventure grafiche degli ultimi anni per evitare i “blocchi” in cui i giocatori possono incappare, e che nel passato erano motivo di abbandono di un titolo: naturalmente, meno si ricorre a questo espediente e più se ne guadagna in soddisfazione personale.
    Un’ulteriore semplificazione in questo titolo è data dal particolare puntatore che ha una discutibile -dal punto di vista estetico- forma di mouse, i cui tasti destro o sinistro si illuminano per le varie azioni che è possibile compiere su un oggetto dello scenario o dell’inventario: questo implica che, quando non si sa come procedere, si possa ricorrere all’escamotage di prendere un oggetto dall’inventario e vedere con quale altro elemento è possibile combinarlo senza ragionare; a nostro avviso un aiuto eccessivo al giocatore.
    In effetti, gli enigmi in Secret Files 2 hanno una difficoltà crescente ma sempre abbastanza abbordabili, a patto di spendere un po’ di tempo ad analizzare con cura gli elementi e ragionarci su: solo un paio di combinazioni sono sembrate fuori da ogni logica, e hanno richiesto un po’ di fantasia.
    Infine, per rimanere in tema di aiuti al giocatore, tramite il diario presente nell’inventario si possono avere suggerimenti su quale sia l’enigma che si vuole risolvere e perchè, qualora un giocatore distratto non abbia colto il senso delle pur lineari situazioni di gioco: decisamente troppe tentazioni per i giocatori meno esperti.
    Abbiamo detto che Secret Files 2 è un punta&clicca assolutamente tradizionale per i controlli, ma questo è vero anche per tutto il resto: dall’inventario -a scomparsa nella parte bassa dello schermo- capace di contenere poco realisticamente di tutto, al gameplay, caratterizzato dal trovare e raccogliere oggetti e combinarli tra loro, ai dialoghi preimpostati, di cui è possibile scegliere solo l’argomento e che vanno esauriti senza possibilità di errore.
    Uno dei pochi elementi distintivi del titolo rispetto alla media, ma non certo una novità, è il controllo di personaggi diversi durante lo svolgimento del gioco, che aggiunge un po’ di varietà grazie alla fin qui convincente caratterizzazione e alla necessità di farli cooperare per risolvere alcuni enigmi: la nostra impressione è che se si fosse osato un po’ di più, come sarebbe stato lecito attendersi dopo alcuni lustri di avventure grafiche, il titolo ne avrebbe guadagnato moltissimo in termini di appeal.

    Le curve di Nina

    Visivamente Puritas Cordis dà una buona mostra di sé, con dei modelli 3D dei personaggio abbastanza convincenti, in particolare la rossa Nina, e discretamente animati: solo in qualche occasione i movimenti peccano di naturalezza e sembrano un po’ meccanici, ma nel complesso il lavoro fin qui svolto appare di discreta qualità.
    Gli scenari in 2D si presentano puliti e di impatto, in alcuni casi quasi sembrano fotografie, ma forse poco ispirati dal punto di vista artistico, soprattutto per quanto riguarda alcuni interni: la biblioteca iniziale, ad esempio, ha un suo carattere -nonostante la limitatezza dell’ambiente- grazie all’atmosfera creata dai giochi di luce, la nave è, invece, decisamente anonima e piatta in tutti i suoi ambienti.
    Gli esterni, al contrario, offrono come nel primo capitolo scorci abbastanza suggestivi, che non lasceranno indifferenti il giocatore -anche se un po’ troppo patinati- facendo ben sperare per la versione completa del gioco.
    Nel complesso il titolo ha un taglio decisamente cinematografico, sia per le ottime e frequenti sequenze filmate, sia per l’utilizzo dello zoom sui personaggi senza stacco durante i dialoghi, decisamente d’effetto: sfortunatamente le animazioni facciali sono solo abbozzate, così da limitare un po’ la resa complessiva di questo espediente.
    Il comparto audio è senza dubbio migliorato molto rispetto al primo capitolo, sia per le musiche ma soprattutto per il parlato, ben recitato e con voci molto azzeccate per tutti i personaggi che abbiamo fin qui incontrato: un elemento, questo che speriamo venga curato allo stesso modo nella versione italiana del gioco, di solito sofferente in questo aspetto.

    Secret Files 2 Puritas Cordis Secret Files 2: Puritas Cordis è un titolo che non vuole sperimantare soluzioni originali, e cerca di fare della sceneggiatura e del taglio cinematografico i suoi punti di forza: naturalmente, come per ogni avventura grafica che si rispetti, un elemento imprescindibile per la valutazione sarà la qualità degli enigmi ed il loro bilanciamento. In questo senso, la generosità dello sviluppatore nel concedere aiuti sembra orientare il titolo verso un eccessiva facilità, che potrebbe minare l’esperienza per i giocatori più avvezzi a questo genere. Ad ogni modo, Secret Files 2 è un titolo molto interessante, che sembra capace di dare intrattenere il giocatore in maniera leggera ma coinvolgente: aspettiamo, quindi, la versione definitiva con molta curiosità.

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