Provato Spore Creature Creator

Analizzato l'editor dell'atteso Spore

Provato Spore Creature Creator
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  • Pc
  • Editor che passione!

    Siamo ormai prossimi all’uscita di Spore, l’atteso gioco di Electronic Arts in lavorazione ormai da lungo tempo. Per iniziare a familiarizzare con il titolo ed ingannare il tempo durante l’attesa, il publisher canadese ha deciso di mettere a disposizione dei giocatori di tutto il mondo Spore Creature Creator: come è facile intuire dal nome, siamo di fronte ad un editor di creature (chiamarli animali sarebbe riduttivo) molto simile a quello che verrà inserito nel gioco definitivo a settembre.
    Gli editor dei videogame sono solitamente dedicati ad una piccola nicchia di giocatori che desiderano “andare oltre” un titolo, sfruttando la base di un videogioco per personalizzare al massimo la propria esperienza ludica e liberare la propria creatività: esistono, però, alcune famose eccezioni a questa regola non scritta dell’universo dei videogames. Ad esempio, The Sims 2 (ed il suo predecessore, in parte) tanto per rimanere in tema Maxis, dove il core del gioco, ossia la simulazione di vita con le sue dinamiche sociali, sono accompagnate da un’altrettanto importante modalità di editor e creazione, sia per quanto riguarda gli abiti e l’aspetto dei personaggi sia per quanto riguarda le componenti architettoniche e di arredamento degli ambienti. A riprova di ciò, basta navigare nella rete per accorgersi del florido commercio di questi elementi di gioco che è sorto negli ultimi anni, un fenomeno molto peculiare che sembra possa espandersi anche ad altri titoli simili. Partendo da queste premesse, non è difficile comprendere perché Electronic Arts abbia deciso di anticipare il gioco vero e proprio con questa release, offrendo ai giocatori un piccolo assaggio di quello che li aspetta a settembre.

    La sottile linea dell' evoluzione

    Spore Creature Creator (da qui in avanti SCC) si presenta da subito come un editor molto user friendly, destinato ad ogni fascia di pubblico, compresa quella più giovane, ma che allo stesso tempo conserva una certa complessità e una discreta varietà di opzioni. Entrati nella fase di creazione del nuovo essere vivente lo schermo sarà diviso in due parti, a destra del giocatore si trova la creatura, rappresentata con la massa corporea e la colonna vertebrale in evidenza: agendo con estrema semplicità su questa, sarà possibile mutare sia la massa corporea (anche variando segmento per segmento, grazie alla possibilità di intervenire sulle singole vertebre) sia la forma. A sinistra del giocatore troviamo una serie di elementi che è possibile e necessario aggiungere alla nostra creazione, e che influiranno sulle sue capacità e abilità, oltre che sull’aspetto esteriore: bocche per carnivori, onnivori o erbivori, orecchie, occhi, nasi, arti, piedi ed estremità prensili, armi naturali, ali, insomma tutto il necessario per sostituirsi a madre natura. Le abilità acquisite saranno immediatamente visualizzabili da un piccolo promemoria accanto alla novella creatura: canto, planata, morso, vista e molto altro e cliccando su di esse si potranno visualizzare le animazioni collegate. Dalla stessa schermata è possibile visualizzare il costo in termini di punti DNA (in basso) e la sua complessità biologica (parte in alto a destra) che rappresentano i paletti entro cui bisogna rimanere.
    Terminata la propria realizzazione, si potrà decidere di agire anche sulle scelte cromatiche, lavorando a tre diversi livelli per quanto riguarda dettagli, manto e colore di base: anche in questo caso il tutto è facilmente gestibile anche da utenti neofiti degli editor. Gli effetti visivi che si possono ottenere sono abbastanza vari, da fantasiosi rettili a pois rosa a terribili carnivori verdi strisciati di arancione, in questa parte l’unico limite reale è la fantasia.
    Infine, nell’ultima schermata dell’editor (a cui si accede tramite il bottone centrale in alto) il giocatore potrà vedere la sua improbabile idea dell’evoluzione all’opera, grazie alla modalità prova, tramite una serie di comandi con cui sarà possibile far eseguire alcune azioni e movimenti, e che permetteranno anche una valutazione delle scelte operate in fase di realizzazione. Tramite la stessa schermata sarà, inoltre, possibile scattare foto e registrare filmati per Youtube, visualizzare i cuccioli della creatura e cambiare le ambientazioni che fanno da sfondo.
    Nel complesso l’interfaccia è estremamente intuitiva e, come detto in precedenza, anche i più piccoli non avranno problemi a liberare la propria fantasia con pochi click.

    Parola d'ordine: condividere

    Per quanto riguarda il comparto tecnico non sarebbe nemmeno necessario scrivere qualcosa, dato che stiamo parlando di un semplice editor, tuttavia è giusto evidenziare che le animazioni a disposizione risultino molto divertenti e danno un idea di cosa potranno fare le creature nel gioco completo. Piccola nota negativa riguardo alle stesse, è la imperfetta gestione fisica poligonale, in cui si riscontrano fenomeni di compenetrazione francamente poco giustificabili date le limitate azioni e movenze a disposizione. La scelta stilistica è a metà strada tra il serio e il divertente caricaturale, nel complesso una scelta azzeccata per questo antipasto e, soprattutto, per il futuro Spore.
    Dal menù d’avvio viene richiesta la registrazione al sito di EA, tramite la quale è possibile non solo usufruire dei servizi ormai classici per ogni tipo di titolo (rilascio di patch, informazioni sul gioco, upgrade, etc. ) ma soprattutto accedere alla comunità virtuale di Spore, in cui è possibile condividere le proprie creazioni, inviare le foto scattate e condividere i video: una delle ragioni dell’esistenza di questo antipasto ludico è, indubbiamente, nella possibilità di poter mostrare il frutto del proprio lavoro. La condivisione delle proprie creazioni avviene tramite la Sporepedia, l’enciclopedia di questo universo virtuale in cui sarà contenuto tutto quello che riguarda l’universo di Spore.

    Spore Nonostante le molte opzioni a disposizione, SCC sembra un editor complessivamente molto facile da utilizzare, ma che potrebbe risultare poco attraente per chi è alla ricerca di qualcosa di molto strutturato. Tuttavia, spendendoci un po’ di tempo sopra ed utilizzando SCC a fondo, si possono avere alcune sorprese riguardo la varietà di soluzioni raggiungibili e, comunque, i risultati sono nel complesso più che soddisfacenti. Consigliato soprattutto a chi aspetta con impazienza Spore, e pensa di prendere sicuramente il titolo a settembre, dato che per questi acquirenti sarà possibile ottenere il rimborso di Spore Creature Creator (9,90 euro) al momento dell’acquisto del gioco completo, ed inoltre potranno utilizzare le creature realizzate ora anche nella versione definitiva.

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