Star Wars The Old Republic: provato l'immenso MMO targato BioWare

Finalmente l'immenso MMO targato Bioware scopre le sue carte!

Star Wars The Old Republic: provato l'immenso MMO targato BioWare
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  • A porte chiuse, abbiamo provato l'ultima build di Star Wars: Old Republic, il nuovo MMO di mamma Bioware di futura uscita. Ambientato millenni prima degli eventi narrati nella saga cinematografica e 300 anni prima degli eventi di KotOR, ai tempi delle grandi guerre tra Impero e Repubblica, Old Republic si mostra in forze alla fiera losangelina lasciandoci fiduciosi e piacevolemnte impressionati. Per scoprire come mai, in questo hands-on, abbiamo integrato un'intervista gentilmente concessaci dal simpatico James Ohlem, Lead Designer di Bioware ovvero una delle menti dietro all'ambizioso progetto legato alla famosa saga di Star Wars.

    Classi Uniche

    Dopo un lungo e bellissimo trailer in computer grafica in cui i soldati della Repubblica assaltano un commando Imperiale alle porte della città di Hope, il presentatore ci spiega come per tutto il progetto Bioware si sia concentrata su due punti fondamentali: l'azione frenetica dei combattimenti e la spettacolarità dei dialoghi e delle quest che intraprenderemo. Avremo a disposizione una serie di classi tra cui scegliere all'inizio del gioco, affiliate o all'Impero o alla Repubblica, le due fazioni in contrasto, caratterizzate secondo i rigidi dettami dell'universo di George Lucas. Abbiamo avuto modo di giocare sei di queste classi e l'impressione generale è più che positiva per varietà di abilità e interpretazioni. Per ora sappiamo dunque che potremo interpretare, rispettivamente per Repubblica e Impero, Trooper, Smuggler, Jedi Knight e Jedi Councelor da un lato e Bounty Hunter, Imperial Agent, Clone Trooper, Sith Warrior e Sith Inquisitor dall'altro. I ruoli di ciascuna classe, per motivi di bilanciamento, sono inevitabilmente simili ma ciò che contraddistingue questo titolo da molti altri MMO è l'unicità con cui giocheremo ciascuna di esse. Smuggler e Bounty Hunter coprono ad esempio lo stesso ruolo di via di mezzo tra curatore e combattente per ciascuna fazione, ma si distinguono totalmente nel gameplay. Lo Smuggler è un abile tiratore dotato di poca armatura ma di moltissime abilità per schivare o deviare i colpi dalla distanza e l'abilità di usare congegni tecnologici a suo favore che l'aiuteranno anche a curarsi -interessante in questo caso la sua abilità unica di poter prendere copertura proprio in stile Gears of War durante un combattimento per sparare un unico colpo letale. D'altra parte invece, il Bounty Hunter è dotato di un'armatura più pesante e molte abilità votate al combattimento sulla media/corta distanza e al portarsi a contatto con l'avversario, come l'arpione e il jet pack. Così come per queste due classi, il paragone vale anche per le altre, sempre tenendo a mente però che il modo in cui vengono giocate cambia quasi radicalmente. Immediato viene il confronto tra le quattro classi votate all'uso della Forza. Il guerriero Jedi è un'abilissimo combattente di spada laser, così come il Sith Warrior, ma al contrario di questo il suo punto di forza risiede nell'agilità e nella precisione degli attacchi, piuttosto che nell'uso simbiotico e brutale della Forza insieme ai colpi inferti, come accade nell'altro caso. Il Jedi Councelor e il Sith Inquisitor sono invece personaggi che si concentrano sul puro uso della Forza e in questo caso si distinguono per gli innumerevoli e differenti poteri a disposizione, come il controllo mentale da una parte e i famosi fulmini dall'altra. Insomma l'intento è ben chiaro, come ha detto James: "Abbiamo voluto immedesimare il giocatore il più possibile in un universo già a nostra disposizione. Per creare le classi ci siamo quindi concentrati sui ruoli come healer, combattente corpo a corpo, tank, eccetera e li abbiamo assegnati ai personaggi già a nostra disposizione. Così uno Stormtrooper, o Clone Trooper, essendo pesantemente armato e protetto dagli attacchi, ci è venuto naturale pensarlo come tank e così via per le altre classi".

    Mass Effect Online?

    L'altro aspetto sottolineato da tutto lo staff durante la presentazione è quello della spettacolarità e dell'immedesimazione del giocatore nel mondo di Star Wars. Innanzitutto, Old Republic sarà il primo MMO con tutti i personaggi interamente doppiati e interpretati da un immenso cast di attori e considerando le dimensioni che si prospettano per il mondo di gioco, il solo annuncio lascia certamente basiti. Sperimentando con mano il sistema di dialoghi, abbiamo constatato come sia stato implementato di peso dal famoso Mass Effect, persino nell'interfaccia circolare. Unitamente allo stesso engine in grado di offrire una mimica facciale avanzata, il risultato è semplicemente sbalorditivo, trattandosi di un MMO, e non è finita qui. Infatti i dialoghi ricopriranno un ruolo importantissimo nel gioco e determineranno, insieme ad altri aspetti, la nostra affiliazione al lato oscuro della forza o al bene. Diverse opzioni si sbloccheranno solamente se abbiamo già raggiunto un determinato livello in un senso o nell'altro, fatto che ci ricorda direttamente il sistema Paragon/Renegade dell'altro titolo Bioware. Le innovazioni forse più importanti per questo sistema così preciso e dettagliato di dialogo sono da ritrovarsi nei dialoghi multiplayer e negli ambienti "phased". Il sistema di dialoghi multiplayer entra in gioco quando formeremo un party di persone per affrontare le diverse avventure. Oltre ai classici momenti di esplorazione dei dungeon e combattimenti in cooperativa, saranno presenti numerosi dialoghi di gruppo con personaggi non giocanti. Ad esempio quando staremo decidendo il da farsi e l'npc domanderà al gruppo come desidereremo procedere, ogni componente del party avrà tipicamente a disposizione tre scelte: una violenta, una neutrale e una buona o conciliante. Decidendo quale scelta di dialogo intraprendere, ciascun componente contribuirà a una sorta di votazione che determinerà in ultima analisi la decisione finale dell'intero party. Questa caratteristica, è stato ribadito dal gentilissimo James Ohlem, sarà cruciale per l'evoluzione del personaggio che dovrà quindi stare ben attento a mettersi in gruppo con gente sconosciuta, pena una scelta non consona al suo personaggio. Tutto questo implica anche che non ci sarà mai un solo modo di portare a termine una quest di livello avanzato e l'esperienza cambierà a seconda dei giocatori con cui vivremo le avventure. A nostro avviso l'inisieme di queste caratteristiche rappresenta una grandissima novità nell'ambito degli MMO e siamo davvero ansiosi di vedere come si rifletterà durante le partite, portando ad esperienze molto variegate durante un'eventuale crescita di un secondo personaggio. Non dimentichiamo infine i companion, ovvero dei personaggi non giocanti che potremo arruolare in diversi modi così da affrontare in compagnia le numerose quest e sostituendo i personaggi giocanti. Comunque non tutto sarà affrontabile direttamente con i soli Companion e le sfide più ardue dovranno essere per forza svolte da gruppi interi di giocatori.

    Mondi di gioco

    Durante le nostre missioni avremo modo di acquisisre una vera e propria astronave tutta nostra. Grazie ad essa potremo cominciare a girovagare per la galassia ed esplorare nuovi mondi, aumentando notevolmente la nostra area d'azione, dapprima limitata ai soli spazioporti e dintorni. Le astronavi dei giocatori saranno completamente personalizzabili sia all'esterno che all'interno e dunque anche completamente esplorabili in puro stile Normandy. Al loro interno potremo incontrare il nostro equipaggio tra cui i vari companion, che rimarranno a nostra disposizione. In ogni caso le astronavi saranno visibilmente differenti per classe del personaggio, fazione di appartenenza e classe della nave stessa: già ci immaginiamo Sith Lord a bordo del nostro incrociatore classe Emperor portare morte e distruzione in qualche pavido mondo repubblicano...
    Le scelte di gioco derivanti da come completeremo le quest, dalla nostra affiliazione alle forze del bene o al lato oscuro -totalmente indipendente dall'affiliazione politica Repubblica/Impero- e dalle possibilità offerteci dalla classe di gioco a cui apparteniamo, determineranno un universo differente e "phased" per ciascuno dei giocatori. Per "phased" intendiamo che nella stessa regione di gioco due giocatori che ad esempio hanno uno salvato e uno ucciso un particolare npc al termine di una quest giocheranno fisicamente in due istanze diverse che rispecchieranno le scelte compiute. Alla domanda specifica di come interagiranno i giocatori tra diversi universi fasati, James Ohlem ha dichiarato di non poter divulgare l'informazione per ora, ma che in Bioware hanno ben presente come risolvere il problema. In ogni caso avremo gli spazioporti e le città principali come luoghi di aggregazione comune e non fasati, ovvero punti di incontro fissi per tutti dove poter svolgere le attività più sociali come il commercio e il crafting.

    PvP, End-game e tecnica

    L'altro grosso annuncio per quanto riguarda Old Republic è stato fatto sul fronte PvP. Come previsto, avremo a disposizione delle aree ben specifiche dove poter combattere la guerra tra Repubblica e Impero dette Warzones. Come il resto del gioco, le Warzones saranno pesantemente caratterizzate secondo il lore di Star Wars e verranno usate per scandire la trama del gioco che, ricordiamo dalle precedenti preview, verrà decisa dai giocatori stessi a seconda dell'esito di alcuni momenti o battaglie cruciali. Le Warzones saranno principalmente una carattersitica usufruibile dai giocatori di alto livello e riguarderanno buona parte dell'end game e saranno sia istanziate che aperte a tutti. Sempre a domanda diretta, James Ohlem ci ha risposto che l'end-game è particolarmente importante per Bioware la quale ha in serbo degli annunci a riguardo nei prossimi mesi, anche se si è lasciato sfuggire che sicuramente avremo delle raid instance. L'interfaccia di gioco ricalca da vicino quella del famoso World of Warcraft, nonostante sembri lasciare poco spazio alle chat dirette tra giocatori, relegandole in un angolino, forse proprio in virtù dell'ampio sistema di dialoghi single e multi. Avendolo visto ampiamente da vicino possiamo dire come il motore grafico si posizioni sugli standard degli MMO più recenti per quanto riguarda texture e poligoni, mentre lasciano molto soddisfatti gli effetti e la regia, entrambi ben al di sopra dell'eccellenza.

    Star Wars: The Old Republic Old Republic scopre finalmente molte carte interessanti sul combattuto tavolo da gioco degli MMO. Il certosino sistema di dialoghi derivato dal famoso Mass Effect e ampliato al concetto di multiplayer massivo è sicuramente la novità più interessante tra le altre presentateci in questo E3. Dobbiamo rilevare comunque come il lavoro da fare sia ancora molto. I combattimenti ora come ora, seppur ben delineati dall'ottima diversificazione e unicità delle classi interpretabili, soffrono un pò di rigidità e di animazioni decisamente sotto la media delle produzioni Bioware, risultando in generale un pò scattosi e spezzettati dall'uso concatenato di differenti abilità. Tuttavia ribadiamo come l'intera produzione goda, per tutto il resto, abilità e animazioni non inerenti il combattimento incluse, di un fascino e di una cura eccezionali che non possono non catturare sia i fan della saga che i non avvezzi alle splendide vicende interstellari narrate, ormai da più di trent'anni, dagli storici studi Lucas.

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