Provato Tales of Innocence R

Tales of Innocence "reimmaginato" su PsVita

Provato Tales of Innocence R
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  • PSVita
  • E' difficile essere un appassionato dei giochi di ruolo della serie Tales of e avere casa in Europa. A fronte di una nicchia fortemente appassionata, il publisher Namco Bandai si è sempre dimostrato freddo nei confronti del mercato occidentale, reticente in certi casi alle dimostrazioni d'affetto dei fan. Il Global Gamer's Day tenutosi qualche settimana fa a Las Vegas ha salutato la pubblicazione nel corso del 2012 di Tales of Graces f come un evento epocale, quando l'originale su Wii apparve in Giappone addirittura nel 2009: per un gioco di ruolo i tempi di localizzazione sono più alti di qualsiasi altro videogioco complice la mole di dialoghi da tradurre, ma oltre a questo sussiste una ingiustificata freddezza circa la pubblicazione. I giocatori interessati ai Tales of ci sono, certo non saranno tanti quanti quelli di Final Fantasy, ma sono disposti a seguire i simpatici eroi della serie su qualsiasi piattaforma essi approdino e senza fare troppo gli schizzinosi per l'assenza della loro lingua madre.
    Un simile discorso introduttivo non va a toccare il meritevole Tales of Xillia apparso lo scorso anno su Playstation 3 e chissà quando lascerà le isole nipponiche, ma il più recente Tales of Innocence R comparso a Gennaio sugli scaffali del Sol Levante destinati a Playstation Vita. L'episodio portatile esemplifica alla grande la proverbiale lentezza delle localizzazioni europee: esso uscì inizialmente su Nintendo DS nel 2007 e a fronte di accorati articoli della stampa mancò l'appuntamento con i giocatori occidentali, cosa che fece puntualmente Tales of Hearts, più che valido episodio destinato nuovamente al due schermi; Tales of Innocence è stato recuperato con un remake a inizio 2012 e lanciato sull'ultima console portatile Sony. Il riscontro al botteghino negli ultimi mesi è stato alquanto tiepido, complici le non entusiastiche vendite di Playstation Vita, ma ciò non toglie la possibilità che sia apprezzato anche in Europa, sempre che i tempi biblici del percorso di localizzazione non rendano obsoleto il motore grafico del titolo!

    Poteri speciali e nuovi amici

    Nell'approdare sulla sponda Sony il titolo del gioco guadagna una R finale. Di primo acchito sembra stare per remake, ma il producer Ryuji Odate difende la propria creatura e la eleva ad un grado intermedio tra il rifacimento spudorato e il seguito diretto. Reimmaginazione.
    Tales of Innocence R guadagna una nuova dimensione negli scenari, nelle battaglie e nelle aree di gioco: il nuovo motore grafico, con meno elementi bidimensionali e un cel-shading più dolce tale da rendere meno spigolosi i poligonali dell'avventura DS, adatta in maniera impensata il titolo agli standard grafici dei primi mesi di Playstation Vita. Ci sarà spazio negli anni a venire per una resa migliore e un comparto tecnico più prossimo alle sfumature di Tales of Xillia su Playstation 3, ma rispetto all'originale del 2007 c'è un abisso dal punto di vista grafico.
    La parte narrativa guadagna una nuova opening realizzata da Production IG e un nuovo brano cantato New Day, New Life di Kokia la cui voce ci aveva già deliziato sul due schermi con Follow the Nightningale; al cast precedente vi saranno alcune aggiunte che di certo ispessiranno la trama e le interazioni tra membri del party e infine al termine dell'avventura sarà presente un inedito dungeon. Di pari passo il battle system è stato rivisto ed i cambiamenti - come vedremo - sono tutt'altro che irrisori. Chiudono il cerchio una modalità bonus in stile simulatore d'appuntamento e una gustosa app pensata appositamente per Playstation Vita.

    Riepiloghiamo anzitutto la trama dell'avventura. L'Impero gode attualmente di un periodo di pace, raggiunto a seguito di una lunga e sanguinosa guerra. L'apparizione di persone dotate di "poteri speciali" reincarnazioni di antichi eroi mette in agitazione il popolo, che teme più di ogni altra cosa il ritorno delle ostilità. Le autorità politiche, pertanto, non sapendo come contenere il problema scelgono di bandire ogni individuo con superpoteri e spiccano mandati d'arresto a destra e a manca. Il protagonista di nome Ruca è proprio tra coloro che realizzano di possedere "poteri speciali": a quel punto il figlio del mercante, cercherà un modo per passare inosservato, ma sarà davvero difficile sin dal momento in cui salva la giovane Iria dalla folla che intende linciarla. Viaggia con uno strano coniglietto di nome Coda e si destreggia in combattimento con un paio di pistole, mentre Ruca è più abile nella mischia grazie alla fida spada a due mani.
    Al loro fianco troveremo un cast nutrito e ben congegnato nella caratterizzazione psicologica aventi in comune una dura lotta contro il potente Asura: c'è spazio per mercenari spadaccini (Ricardo), nostalgici samurai armati di katana (Spada), fragili sacerdotesse (Ange) e ragazze dai capelli rosa esperte in arti marziali (Hermana).
    A buon punto della trama le vite dei personaggi e degli antagonisti (Mathias, la leader dell'Arca e reincarnazione di Asura) cominceranno ad intrecciarsi con quelle delle rispettive vite precedenti dando forma ad un complesso narrativo affascinante e duale.
    Tales of Innocence R aggiunge alcuni personaggi all'originale, i quali prenderanno ben presto parte alla lunga avventura: Kyu Kyu è una ragazza sbarazzina che sogna un futuro da archeologa e proviene da un'altra dimensione, poi c'è la misteriosa QQ Selesneva, invece Konwai Tao è una maga dai capelli corvini e dal lungo abito rosa incapace di separarsi dal libro degli incantesimi e infine Milla la quale ritorna sotto forma di cameo da Tales of Xillia.

    Battaglie tattili?

    In Tales of Innocence su Nintendo DS gli sviluppatori avevano compensato i pregi del Flex Range Linear Motion Battle System di Tales of the Abyss con quelli dell'Aerial Linear Battle System di Tales of Destiny per definire infine il Dimension Stride Linear Motion Battle System. Basandosi su quest'ultimo il rifacimento su Playstation Vita aggiunge tutta una serie di cambiamenti anche tattili così da approdare ad un nuovo sistema di combattimento denominato Direct Interaction Linear Motion Battle System.
    Nomenclatura a parte, la versione Sony presenta alcune novità che ci piacerebbe ritrovare anche in altri JRPG futuri destinati all'handheld.
    I ritratti dei quattro combattenti oltre a indicare gli HP e presentare la barra del Mana sono tattili, ovverosia il giocatore può premere direttamente per ordinare loro l'esecuzione di un attacco o un incantesimo precedentemente impostato. La forza del gruppo è corroborata da un settore circolare posto in alto a sinistra del 5" di Playstation Vita denominato Rave System. Suddiviso in quattro livelli, tale barra circolare cresce all'atto di uccisione di un nemico o all'esecuzione (inintenzionale) di una combo con la CPU, mentre decresce con notevole velocità nel momento in cui un nostro compagno è ferito o colpito a morte. Per ciascun livello è possibile assegnare un'Abilità speciale, precedentemente acquistata all'interno di un apposito negozio. Le abilità sono le più svariate: alcune incrementano la forza degli attacchi, altre ripristinano in parte l'energia, e così via. L'ultimo livello scatena la potenza del gruppo in una super dall'elevato fattore distruttivo!
    Fuori dal combattimento lo Style System determina le potenzialità di ciascun componente del party: i punti abilità guadagnati in battaglia rendono disponibili nuovi percorsi e potenziamenti all'interno di un apposito menù ad albero. Tuttavia le abilità acquisite in questo modo non sostituiscono le Arti tipiche della saga e indispensabili per avere ragione in combattimento, piuttosto sono potenziamenti passivi che influenzano la costituzione e la robustezza del personaggio.

    Extra: app & drama

    L'esordio di Tales of su Playstation Vita si impreziosisce ulteriormente di alcune sottomodalità e applicazioni pensate appositamente per la reimmaginazione di Tales of Innocence. Nell'avventura principale è stata inserita una meccanica che misura il grado di connessione tra due personaggi, derivante tanto dall'attitudine mostrata in combattimento quanto dalle risposte fornite durante i dialoghi; al raggiungimento di un elevato livello di empatia il giocatore potrà accedere a determinati eventi e scenette.
    Tale novità è ulteriormente approfondita all'interno di un'avventura testuale a sé stante: proposta sotto forma di drama e interamente doppiata, la sequenza bonus prevede una fitta discussione tra Ruca e altri eroi appartenenti anche a precedenti Tales of (tra l'altro tutte le guest star manifestano il desiderio di vedere una propria avventura su Playstation Vita. Altro remake in arrivo?). A seconda delle risposte fornite dal giocatore si potrà approdare ad uno dei finali proposti.
    Totalmente accessori e privi di un qualsivoglia valore ludico sono l'Innocence R Fortune Clock scaricabile gratuitamente dal Playstation Store (un allarme e una sorta di oroscopo coloreranno la schermata principale di Playstation Vita) e l'Innocence R Music Player presente su App Store per dispositivi iOS (otto brani della colonna sonora, le schede di otto personaggi e un minigioco musicale).
    Infine non potevano certo mancare alcuni contenuti scaricabili venduti a qualche centinaio di yen. Sulla pagina dello Store dedicata a Tales of Innocence R trovate già alcuni set di costumi (una divisa scolastica, nuove acconciature, ecc...) e una manciata di carte che sbloccano piccoli regali all'interno del gioco. Nulla per cui strapparsi i capelli, anche se all'orizzonte non si profilano contenuti di maggiore interesse come personaggi bonus o quest inedite.

    Tales of Innocence R Namco Bandai sonda il terreno di Playstation Vita con un remake di Tales of Innocence, uscito solo in Giappone nel 2007. Il processo di "reimmaginazione" dell'originale tasta le potenzialità dell'hardware in maniera marginale ma convincente: c'è un accenno all'utilizzo del touch screen, ci sono nuovi combattenti, c'è un convincente rifacimento grafico sia nell'estensione dell'immagine alla maggiori dimensioni dello schermo, c'è un ripensamento del combattimento (Rave System), della gestione delle abilità (Style System) e dei dialoghi tra personaggi. Tales of Innocence R non è certo il migliore dei remake, né l'episodio più innovativo della saga, ma a noi basterebbe una pubblicazione europea in tempi più o meno onesti. Namco Bandai Europe, sei in linea?

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