Provato Tomb Raider: Definitive Edition

Qualche ora in compagnia di Lara Croft: stavolta in versione Next-Gen

Provato Tomb Raider: Definitive Edition
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS4
  • Xbox One
  • Stadia
  • E' la prima volta che comandiamo gli agili movimenti di Lara Croft con un joypad di nuova generazione, ma il feeling che il DualShock 4 tra le nostre mani ci regala è di quelli ben conosciuti: l'archeologa più affascinante di tutti i tempi, infatti, si muove con la stessa destrezza sovrumana di sempre, oltrepassando gli ostacoli sul suo cammino come dopo un corso passato a pieni voti alla scuola di Nathan Drake. E' la stessa Lara che, con il suo reboot della saga, Crystal Dynamics ci ha fatto conoscere agli inizi dello scorso anno: inesperta, affannata ed impaurita, ma allo stesso tempo nella fase di crescita più importante della sua vita. Tuttavia, è anche una nuova Lara, caratterizzata da un livello ed una cura del dettaglio fino ad ora sconosciuti; né a lei né al mondo che la circonda era infatti mai stata concessa tanta magnificenza grafica che, anche se è vero che l'accompagnerà lungo un viaggio già conosciuto, lo farà senza ombra di dubbio nel modo più attraente possibile.
    Seguiteci quindi nella nostra prima prova di Tomb Raider: Definitive Edition su PlayStation 4.

    Una Lara Mozzafiato

    Il primo dei tanti nuovi dettagli, per quanto secondario in termini di gameplay, è anche quello con cui più spesso la nostra visuale avrà a che fare: il rinnovato modello poligonale della protagonista. La maggiore potenza di calcolo delle console di nuove generazioni ha infatti permesso agli sviluppatori di includere in questa Definitive Edition feature grafiche inedite o precedentemente appannaggio esclusivo della versione PC. Tra queste ultime, quella a colpire immediatamente l'occhio del giocatore, è sicuramente quella garantita dall'utilizzo della tecnologia TRESS FX, in grado di governare la folta chioma di Lara in modo più realistico che mai: gettatevi da una sporgenza all'altra mentre ciondolate da un dirupo, e la coda castana della bella archeologa si dividerà in un mare di ciocche ondeggianti tra collo e schiena, con ogni ulteriore movimento seguito da quello che realisticamente ci aspetteremmo di veder riprodotto dai capelli della nostra eroina. Ridefinita anche l'illuminazione, ora in grado di ricreare fedelmente sudore, sangue, fango ed altri effetti speciali sul modello poligonale di Lara, proponendola, nell'insieme, come la sua versione certamente più realistica.

    La nostra protagonista, comunque, non è stata l'unica beneficiaria delle attenzioni degli sviluppatori, come ci ha dimostrato il maggior dettaglio con cui anche le ambientazioni sembrano essere state ricostruite: la definizione a 1080p nativa, infatti, ben si sposa con l'inedita illuminazione fisica, tirando a lucido le ottime ambientazioni conosciute nella precedente versione del titolo Crystal Dynamics. I già ottimi effetti particellari, quindi, rivivono ora sotto una nuova luce in tutte le diverse condizioni ambientali affrontabili, con esplosioni e propagazione delle fiamme annoverabili ancora più fermamente tra le migliori della categoria. Sempre in quest'ottica di miglioramento, sembrano risolti (quantomeno nella breve sezione di gioco da noi provata) anche i leggeri problemi di compenetrazione poligonale che affliggevano la prima edizione del gioco, aspetto che fa ben sperare riguardo ad un loro totale superamento all'interno della versione finale. Nonostante i recenti annunci riguardo al supporto delle funzionalità vocali di Xbox One e PS4 (nel caso di quest'ultima, anche del touchpad integrato nel suo joypad), il sistema di controllo sembra sempre rimanere l'esatto concentrato di immediatezza e accessibilità conosciuto nella versione standard del gioco: l'esplorazione e l'avanzamento lungo le due sezioni mostrateci per questo hands-on si confermavano quindi come la stessa, e ben riuscita, alternanza tra enigmi ambientali, prove di agilità e Quick Time Event.

    Avendo visto e testato il gioco in una fase estremamente iniziale del suo percorso, non abbiamo avuto modo partecipare a scontri a fuoco o combattimenti che potessero testare in pieno la nuova distruttibilità ambientale promessa dagli sviluppatori ma, nonostante ciò, la componente emotiva del titolo sembra già quella destinata a trarre maggior beneficio dagli upgrade tecnici apportati per questa Definitive Edition. Il rinnovato grado di realismo visivo raggiunto dalle fasi scriptate, infatti, permetterà a chi volesse viverle per la prima volta, di farlo in modo ancora più intenso rispetto ai già fortissimi momenti presenti nella precedente versione. Per gli stessi motivi di tempistiche legati alla nostra prova con mano, rimangono ancora da testare i miglioramenti apportati ad uno degli aspetti forse meno riusciti della struttura di gioco del titolo originale, ovvero l'IA nemica: salvo che per cibarci della carne di un daino o per liberarci da un poco gradevole inseguitore tramite rapidi QTE, infatti, non abbiamo mai avuto occasione di ricorrere alle maniere forti, impegnati in una fase esplorativa che ci ha permesso comunque di ammirare ulteriori pregevoli dettagli visivi, come le nuove routine di movimento per fogliame e stoffe. Per chiunque non avesse ancora affrontato le ultime avventure di Lara Croft, insomma, questa Definitive Edition sembra già presentarsi come il modo più adatto per farlo, nella loro forma migliore e con la possibilità di espandere la già notevole longevità del titolo originale grazie all'inclusione di tutti i DLC finora rilasciati. Alta è l'appetibilità di questa versione anche per i più sfegatati collezionisti della saga, vista l'inclusione al suo interno dell'edizione digitale del comic book di Dark Horse (dedicato proprio alle avventure di questa nuova reincarnazione dell'erede di Casa Croft), un art-book contenente una concept art finora inedita e tutti gli episodi del documentario web 'The Final Hours', nel quale gli sviluppatori illustrano tutte le varie fasi dello sviluppo del gioco, dalla creazione della colonna sonora alla tensione del day one.

    Tomb Raider: Definitive Edition In attesa di una prova più approfondita, Tomb Raider: Definitive Edition sembra confermare in pieno le attese, autoproclamandosi per distacco come la migliore versione delle nuove avventure di Lara Croft attualmente disponibile su console. Proprio chi non ha mai vissuto le emozioni del primissimo viaggio della giovane archeologa inglese, alla scoperta di un futuro in grado di entrare di diritto nella Storia del Videogame, sembra infatti poter essere il principale beneficiario di questa sua nuova escursione sulle piattaforme di nuovissima generazione. I veterani del titolo, infatti, potrebbero trovare il significativo upgrade tecnico (vero cuore pulsante di questa Definitive Edition) non sufficiente a giustificarne un ritorno tra relazioni già approfondite e sequenze di gioco già affrontate. Detto ciò, pur con una IA nemica ed una rinnovata fisicità degli ambienti ancora da testare, il fascino sprigionato da questo nuovo inizio della la saga è tuttora innegabile, perfettamente incastonato tra una regia spettacolare ed un sistema di gioco efficace ed intuitivo: se questi due elementi, sotto la guida di Crystal Dynamics e Square Enix, hanno già saputo far risplendere nuovamente la stella di Lara Croft nei piani alti del panorama videoludico mondiale, questa Definitive Edition ne sembra consacrare a tutti gli effetti l'iconico splendore.

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