Provato Uncharted 3 - Multiplayer

Testata la prima fase della Closed Beta

Provato Uncharted 3 - Multiplayer
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  • PS3
  • Dopo gli eventi di presentazione ufficiali ed il debutto in occasione dell'E3, il comparto multiplayer di Uncharted 3 è finalmente pronto per mostrarsi ad un pubblico più esteso. La Beta Ufficiale è cominciata infatti ieri, mercoledì 28 Giugno, ed anche se in questa prima settimana gli accessi saranno limitati, per dieci giorni -ovvero dal 4 al 14 Luglio- tutti gli utenti potranno saggiare la bontà dell'Online competitivo e cooperativo della terza avventura di Nathand Drake.

    Fasi

    La Beta Multiplayer si articola in tre fasi distinte, in cui Naughty Dog metterà a disposizione degli utenti diverse modalità e mappe.
    Fino al 3 Luglio la Closed Beta permetterà di giocare le due mappe che già abbiamo testato approfonditamente nel corso dell'E3, ovvero Airstrip e Chateau. Le modalità che potremo testare, oltre alle classiche Deathmatch e Deathmatch a Squadre, sono l'inedita Hardcore (in cui non sono disponibili aiuti e Perks acquistabili pre-partita) e il Deathmatch a Tre Squadre. La modalità cooperativa invece garantisce al momento l'accesso ad Arena, una sorta di modalità “Orde” variegata di tanto in tanto da qualche obiettivo particolare.
    Come vedremo, già da questa prima prova il multiplayer di Uncharted 3 appare molto divertente e vario, ma sicuramente non vediamo l'ora di scoprire i contenuti riservati alle due tranche successive della Beta. Dal 4 al 9 Luglio, infatti, il team sbloccherà l'accesso alla modalità cooperativa Hunters, in cui si fronteggeranno due squadre di affiatati avventurieri che tenteranno di recuperare più rapidamente possibile i tesori sparsi nella mappa. Dal 10 al 14 Luglio, invece, verrà presentata finalmente una terza mappa, denominata Yemen.
    Restate quindi su Everyeye per tutti gli aggiornamenti del caso.

    Co-Op Arena

    La modalità cooperativa di Uncharted 3 si divide in due settori. Da una parte Hunters è una sorta di caccia al tesoro, in cui si fronteggiano due squadre che si alternano al controllo degli “eroi” e dei “nemici”. Dall'altra troviamo invece “Arena”, testata approfonditamente in questa prima fase (ancora Chiusa al pubblico) della Beta. Accedendo ad arena, dopo un veloce matchmaking, veniamo catapultati in una delle due mappe a disposizione, mentre comincia un lungo conto alla rovescia di 20 minuti. L'obiettivo è, ovviamente, quello di sopravvivere. Dieci sono i “respawn” a disposizione della squadra, quindi è meglio non prendere alla leggera il compito. Passa appena qualche secondo, infatti, che i nemici cominciano ad arrivare da ogni lato, investendo il piccolo team di tre persone di una pioggia di proiettili. L'IA degli avversari è piuttosto agguerrita, e gli spawn point dinamici, che si assiepano attorno alla posizione dei giocatori, rendono le partite discretamente serrate.
    La modalità cooperativa ancor più del multiplayer competitivo mette in luce l'estrema varietà concettuale del gameplay di Uncharted 3. Mentre veniamo assaltati dai manipoli avversari possiamo arrampicarci sulle pareti cadenti del castello (Chateau) o fra i container dell'Hangar (Airstrip), alla ricerca di una posizione vantaggiosa. Le partite vengono inoltre rese più interessanti nel momento in cui si attivano particolari obiettivi, che il gruppo può portare a termine per guadagnare qualche dollaro extra. Ad esempio, quando comparirà in sovrimpressione la scritta “Corsa all'Oro”, all'interno della mappa si materializzerà un tesoro, che potrà essere raccolto da uno degli avventurieri e trascinato fino al forziere più vicino. “Assedio”, invece, costringerà il gruppo a rimanere confinato in uno spazio piuttosto angusto, assaltato davvero da ogni parte: il gioco di squadra, in queste occasioni, sarà fondamentale: considerato che gli spazi si restringono, ogni giocatore deve difendere il proprio lato, evitando di sovrapporsi ai compagni col rischio di colpirli inavvertitamente (il fuoco amico è sempre attivo).
    Arena, dunque, diverte ed appassiona fin da subito, anche grazie alle trovate che stimolano efficacemente la cooperazione. Oltre alla possibilità di curare i propri compagni in difficoltà, troveremo quella di liberarli dalla “presa sleale” di qualche nemico che, arrivato alle spalle del nostro “team mate”, lo immobilizzerà afferrandolo da dietro.
    Già nella modalità Arena si farà poi la conoscenza del sistema di Perks e Booster. In un apposito menù potremo infatti personalizzare la dotazione del protagonista. Tutti i potenziamenti acquistati saranno indipendenti per le due modalità -Cooperativa e Competitiva. Spendendo i quattrini che si accumulano nel corso delle partite sarà così possibile comprare sia dei potenziamenti “passivi”, che miglioreranno le prestazioni con le armi, il recupero dell'energia, o ridurranno il tempo di respawn, sia i cosiddetti “Medal Kickback”. Si tratta di bonus da attivare spendendo le medaglie guadagnate in partita: questi riconoscimenti si ottengono eseguendo azioni particolari: colpi alla testa, uccisioni multiple, kill in corpo a corpo. Accumulato il numero opportuno è possibile attivare le azioni speciali. Se nel caso del multiplayer competitivo questi bonus riguardano soprattutto l'aumento dell'efficacia della propria dotazione bellica, in Co-Op troviamo qualche interessante variazione su tema, che facilità le uccisioni anche ai compagni vicini o cura istantaneamente tutto il team.
    Nonostante ci sia da valutare la qualità di Hunters ed il numero di mappe messe a disposizione per la modalità cooperativa, Arena conquista fin da subito, rappresentando un valore aggiunto notevole per la produzione.

    Deathmatch

    Le mappe per il Deathmatch e tutte le sue variazioni sono le stesse provate all'E3 qualche settimana fa. In attesa che si sveli l'ultima mappa prevista per la Beta (Yemen), restano dunque valide le nostre considerazioni. Chateau è sempre la più piacevole da affrontare, bellissima da vedere (opportune le scelte cromatiche) e decisamente intricata. Offre una notevole alternanza di spazi aperti e chiusi, ma che sia una stanza o un camminamento soprelevato è impossibile per un giocatore sentirsi totalmente al sicuro. Le brecce nelle mura del castello permettono infatti assalti a sorpresa da ogni lato, mentre il fatto che la mappa sia modellata sulla base di uno dei livelli di gioco fa sì che di tanto in tanto l'utente possa esibirsi in qualche scalata fuori programma.
    Airstrip è interessante soprattutto per la sua “duplicità”: lo scontro comincia infatti sulla pista di partenza dell'aeroporto, in cui un cargo in partenza è seguito da un manipolo di camionette. I due team si sparano mentre i giocatori saltano dal ventre dell'aereo ai veicoli in movimento, per un'azione davvero spettacolare. Anche giunti nei pressi dell'hangar Airstrip non è avara di soddisfazioni, sebbene i suoi cromatismi acidi e il design generale la collochino al di sotto dei risultati ottenuti con Chateau. Il grosso edificio centrale, che può essere esplorato il lungo ed in largo, fino a raggiungere il tetto, è attorniato da un labirinto di container, mentre qualche postazione di fuoco fissa permette di avere il controllo degli angoli della mappa, molto insidiosi per questo motivo ma anche ricchissimi di ripari.
    Il Multiplayer competitivo di Uncharted 3 mostra fin da subito l'estrema vivacità che già si è riscontrata nella modalità Arena. Oltre a Booster e Medal Kickback (sempre da acquistare e equipaggiare a priori, e dopo aver raggiunto il grado necessario per sbloccarli), prima di ogni partita si può comprare un Perks aggiuntivo, sia esso un aumento dell'efficacia delle esplosioni o un mini-radar che segnala la posizione dei nemici più vicini. Soprattutto nel “tutti contro tutti” la scelta può rivelarsi risolutiva: nella frenesia dello scontro, anche l'utilizzo oculato dei Medal Kickback diventa fondamentale.
    Giocando il deathmatch a squadre (sempre una delle opzioni più piacevoli), è possibile incappare inoltre nei cosiddetti “Power Event”, occasioni di riscatto per il team in svantaggio. La loro implementazione risulta opportuna e poco invasiva: un'opportunità strategica da cogliere al volo: il team sotto col punteggio dovrà ad esempio cercare di uccidere un VIP designato in meno di un minuto, per accorciare le distanze. Complessivamente le partite, grazie a questi fugaci obiettivi che compaiono di tanto in tanto, si fanno più dinamiche e meno monotone, e non si ha mai l'idea che questi eventi sbilancino l'andamento dello scontro, rendendolo anzi più interessante.
    Ma capiamo che non tutti i giocatori apprezzeranno: per questo Naughty Dog ha già messo le mani avanti, garantendo l'accesso alla modalità Hardcore. In questo opportuno Game Mode saranno disabilitati tutti i Perks acquistati, e pure i “Power Play” e i Medal Kickbacks dovranno essere dimenticati. Unica possibilità di volgere lo scontro a proprio favore, l'abilità pura del videoplayer e le modifiche delle armi: oltre al personaggio, anche ogni bocca da fuoco potrà essere personalizzata infatti con due upgrade, che riguarderanno comunque la capienza del caricatore, la precisione, la riduzione del rinculo. L'esperienza di gioco in questo caso diventa dunque molto più classica, e senza ombra di dubbio Hardcore rappresenta un'occasione per misurarsi con gli altri giocatori “ad armi pari”.
    Citiamo infine l'inedito “Deathmatch a Tre Squadre”. In questo strano Game Mode tre team di due persone si affronteranno in una sfida all'ultima Kill. La possibilità di effettuare il respawn subito dietro al proprio compagno sottolinea la necessità di agire in maniera coordinata, rapida e pulita. Senz'ombra di dubbio questa modalità è perfetta per le coppie di giocatori più affiatate, magari per due utenti che accedono al multiplayer dalla stessa console, ed hanno occasione di coordinarsi nel migliore dei modi. Diversamente, cercando un compagno nei meandri della rete, i risultati non sono poi così soddisfacenti, tanto che il matchmaking è abbastanza lento, considerato lo scarso numero di utenti che preferiscono il “Three Team” alle opzioni più classiche.

    In definitiva...

    Complessivamente questa prima fase della Beta ci ha soddisfatto appieno. Le impressioni positive avute in quel di Los Angeles sono da riconfermare, anche adesso che abbiamo potuto esplorare con più attenzione i funzionali menù di gioco, e che abbiamo testato qualche modalità in più. Soprattutto l'opzione cooperativa ci ha lasciati soddisfatti oltre le aspettative, mentre il dinamismo delle modalità competitive, affiancato però da opzioni più classiche che “bypassano” le nuove introduzioni, accontenterà di certo ogni tipologia di giocatore.
    La Beta conferma anche l'eccellenza tecnica e artistica di un titolo esaltante. L'ottimizzazione di un Netcode sempre stabile fa il paio con un colpo d'occhio che anche sui popolosi server online supera moltissime delle produzioni attuali. Pulizia visiva, attenzione per il dettaglio, animazioni realistiche e fluide ed effetti speciali all'avanguardia sono il biglietto da visita di Uncharted 3.
    Unico aspetto da rivedere, il Matchmaking, attualmente molto lento. Non sempre va a buon fine, costringendo spesso ad uscire dalla Lobby e ritentare. Non sappiamo se il problema sia legato al numero di giocatori attualmente presente sui server, di sicuro le settimane in cui la Beta diventerà aperta al pubblico potremo saggiare questa funzionalità "a pieno regime".
    Il menù di gioco permette poi di apprezzare l'ottima qualità dei brani d'accompagnamento: certo, nella confusione dello scontro la musica passa in secondo piano (ma non la pulizia delle campionature e la varietà dei sample audio), ma i momenti salienti dell'avventura principale verranno sicuramente sottolineati dalla maestosa selezione di brani orchestrati.

    Uncharted 3 Uncharted 3 sarà con tutta probabilità una delle migliori produzioni videoludiche dell'anno. Se le presentazioni nel corso degli eventi ed il ricordo di un secondo capitolo davvero esplosivo dal punto di vista narrativo ci hanno convinto riguardo la qualità dell'avventura principale, questa Beta fa intravedere il profilo di un multiplayer cooperativo e competitivo davvero mastodontico. L'appuntamento con le ultime impressioni è per metà luglio: per allora avremo provato le nuove modalità e la nuova mappa, e potremo tirare le somme sull'esperienza online di Uncharted 3.

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