Provato Wind Waker HD

Lo Zelda più particolare di sempre, nella sua edizione migliore

Provato Wind Waker HD
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii U
  • La leggenda narra di un eroe che un tempo lontano sconfisse il male. Sulle pergamene sbiadite conservate come reperti archeologici, si legge poi della recrudescenza degli spiriti oscuri, con cui Ganondorf tornò mille anni dopo a tormentare il regno di Hyrule. Fu per depurare un mondo ormai corrotto che le divinità annegarono tutte le terre con un diluvio universale.
    La Hyrule di Wind Waker è un relitto. I resti delle civiltà antiche, i ricordi di Ocarina of Time, affiorano come scogli, isole e atolli, macchiando qua e là la distesa abbacinante dell'oceano.
    C'è qualcosa di pacifico, di “puro”, nell'enormità azzurra di questo mare onnipresente. Forse è il cell shading così espressivo che amplifica questa sensazione, forse il character design fanciullesco, che sembra esibire i tratti di quell'età mitologica che è l'infanzia.
    Fatto sta che Wind Waker è ancora oggi, Alta Definizione a parte, uno degli episodi più forti della saga Nintendo. Questa sua risoluta diversità, con cui si allontana sia dai capitoli precedenti che dal successivo Twilight Princess, lo emargina a tal punto dall'iconografia classica da renderlo fresco, sognante, quasi evanescente.
    Non tutti i fan più risoluti e gli affezionatissimi degli episodi su Nintendo64 hanno apprezzato le scelte visive, ludiche e concettuali, preferendo poi le avventure in compagnia di Midna. Chi scrive, di contro, è convinto che Wind Waker avesse una sua intima poesia solo raramente raggiunta da altri capitoli della serie. Rarefatto e delicato, il viaggio di questo Link navigante raccontava tutti passaggi della formazione dell'eroe, e metteva il giocatore in contatto, più che con il personaggio, con sé stesso. Quella di Wind Waker era una storia fatta di solitudini e silenzi: l'epopea invisibile di un eroe dimesso: eppure determinato, costante, stoico. Lo stesso finale, misterioso e lontano dal classico “happy ending”, metteva in chiaro che quello di Link era un viaggio di formazione, senza approdi visibili: alla fine ci attende una nuova partenza, non un arrivo.
    Mentre spulciamo i ricordi ancora vividi di quando l'abbiamo giocato su Gamecube, Wind Waker HD si avvia su WiiU. D'un tratto, è come essere trascinati in un ambiente familiare eppure nuovo, più bello persino di come lo ricordavamo. Ripescando il capitolo più controverso e più particolare della saga, Nintendo fa un regalo ai fan e corteggia i nuovi avventori, e si prepara a lanciare uno di quei remake imperdibili.
    Troppo conservatorismo? Per ciò che ha significato questo episodio, invece, tirarlo a lucido ci sembra una scelta decisa e coraggiosa.

    Navigando fra i ricordi

    Wind Waker HD compie fin dai primi momenti un piccolo miracolo: ci consegna il gioco esattamente come ce lo ricordavamo.
    Non è una conquista semplice: perchè i ricordi -si sa- non sono astratti e immobili, ma vivi. I ricordi evolvono. E quando oggi cerchiamo di immaginarci il Wind Waker che fu, non possiamo far altro che penarlo con la meraviglia tutta moderna dei colori vividi e sparati al massimo. E' naturale: lo stesso incanto che abbiamo provato all'epoca, lo “trasliamo” nella realtà quotidiana.
    Forse è per questo che fin dal momento dell'annuncio Nintendo ha sempre insistito sulle prove comparative, prima nei trailer ufficiali e poi nel booth dell'E3: per dimostrare che Wind Waker, su Gamecube, non era bello come ce lo ricordiamo.
    Ecco: la versione HD è invece perfetta. Smussati leggermente gli spigoli, i cromatismi delle terre di Hyrule esplodono in tutta la loro magnificenza, esagerano, saturi come quelli dei televisori in esposizione. Sembrano quasi superare i contorni stessi delle figure che ricoprono, come se brillassero.
    La pulizia della risoluzione Full HD, gli shader ed il lavoro sulle ombre, che adesso si proiettano nettissime sul manto erboso delle isole, rendono merito ad una direzione artistica snella (la mole poligonale non è certo esorbitante) ma ricercatissima, che resta oggi come allora letteralmente meravigliosa.

    I primi momenti passati in compagnia di Wind Waker HD ci riportano su lidi conosciuti, e poi su Forsaken Island, fino all'incontro con Re Drakar (adattamento che non rende merito all'originale King of Red Lions). Le sensazioni sono sempre le stesse, anche se forse i ritmi delle combo di Link e degli attacchi nemici sono leggermente più rapidi. Croce e delizia dell'intera avventura, le traversate a bordo dell'imbarcazione parlante restano sempre centrali nell'economia del gioco: ciò che in molti hanno criticato come momenti troppo spenti, sono in verità un sistema per trasmettere emozioni non comuni, preziose. I silenzi delle lunghe tratte spiegano moltissimo del mondo di gioco, e lo caratterizzano con un onnipresente tono funereo, una sensazione di sgomento ed abbandono a cui Link si oppone con fierezza. In questa riedizione, comunque, il team voluto accontentare proprio tutti, inserendo delle vele speciali che permettono di spostarsi per mare ad elevate velocità. Presto sapremo come questo aspetto influirà sui ritmi di gioco.
    Risaltano ovviamente le soluzioni del level design: già il primo dungeon mette in chiaro quali sono i dettami della progressione, basata su esplorazione, puzzle solving e sequenze di combattimento in cui sfoggiare una buona prontezza di riflessi.

    Ottime le novità legata al GamePad: l’inventario sarà sempre disponibile sullo schermo del controller, a patto di non giocare in modalità off-screen, e basterà trascinare un oggetto su uno degli slot disponibili per equipaggiarlo, minimizzando quindi i tempi morti. Inoltre alcuni item si potranno utilizzare direttamente muovendo il GamePad nello spazio, come ad esempio l'arco che si troverà più avanti nell'avventura. Incoccando la freccia è addirittura possibile muoversi con una insolita visuale in prima persona, che sparisce non appena si estrae la spada.
    L'edizione WiiU vanta anche una forte integrazione con il Miiverse: sarà possibile scrivere dei messaggi, sia testuali che contenenti immagini e disegni, per poi inserirli in una bottiglia e abbandonarli in mare, decidendo se a poterli trovare saranno solamente gli utenti presenti nella propria lista amici oppure tutti i giocatori di Wind Waker. Ovviamente verranno supportate tutte le funzionalità avanzate offerte dal Miiverse, come la possibilità di filtrare i messaggi che contengono spoiler, in modo da ricevere solamente richieste di aiuto relative a sezioni di gioco che abbiamo già superato con successo.
    L'ultima novità, che ci riserviamo di testare più approfonditamente in occasione della review di fine mese, è l'introduzione di un Hero Mode. Questa opzione, che può essere attivata e disattivata al momento del caricamento di un salvataggio, rende l'avanzamento molto complesso. I nemici ci infliggeranno danni doppi, e nei dungeon non troveremo nessun cuore per rimpinguare la Life-Bar (fate scorta di pozioni, quindi). Un modo per stuzzicare anche i più temerari e per focalizzarsi un po' di più sull'aspetto action, ottimamente implementato, con nemici da studiare e approcciare nel modo giusto. Avere l'occasione di “spegnere” questa modalità e tornare alla progressione normale permette anche agli insicuri di provarla senza patemi.

    The Legend of Zelda: The Wind Waker HD La scelta di recuperare dal catalogo “degli Zelda” proprio questo Wind Waker HD è, lo ripetiamo, insolita ma interessante. Capitolo dalla ricezione non semplice, l'episodio per Gamecube è sicuramente uno dei più riusciti a livello stilistico, e questa versione in alta definizione lo ribadisce con piglio risoluto. Anche le tematiche, e soprattutto la fortissima presenza dell'eredità dei precedenti capitoli (usata a più riprese per caratterizzare personaggi e mondo di gioco), rappresentano uno dei caratteri più curiosi di una produzione che meritava davvero di essere riscoperta e valorizzata.

    Che voto dai a: The Legend of Zelda: The Wind Waker HD

    Media Voto Utenti
    Voti: 38
    8.4
    nd