Intervista Lone Wolf

Un'intervista a Joe Dever riguardo al gioco di Lupo Solitario

Intervista Lone Wolf
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  • Forge Reply, nuova realtà milanese che racchiude al suo interno un team di sviluppo e un publisher, ha approfittato del Gamescom per annunciare l’acquisizione della licenza legata a Lupo Solitario, storica saga fantasy che affonda le proprie radici negli Librogame.
    Per celebrare l’evento e per sottolinearne la portata Joe Dever è volato fino a Colonia per parlare del gioco e del futuro del brand Lone Wolf.

    Joe Dever

    Everyeye: E’ un piacere incontrarti ad una fiera di videogiochi e vedere che se in ottima forma.
    Joe Dever: Il piacere è mio.

    Everyeye: Cominciamo dal passato: cosa puoi dirci di Lone Wolf nell’era Librogame?
    Joe Dever: Lupo Solitario (detto letteralmente, in italiano - ndr) nasce a metà degli anni ’80, vedendo la luce proprio con i Librogame. Il successo fu immediato e in Italia arrivò l’anno successivo rispetto all’Inghilterra, grazie all’editore Elle, vendendo subito molto bene e formando rapidamente un gruppo di appassionati che lo porta nel cuore ancora oggi.
    Gli anni sono passati e ora quelle persone sono trentenni, spesso con figli, e tendono a tramandare ai ragazzi quella passione, consigliandone la lettura e, in questo modo, facendo rivivere quella magia.
    Per questo Lone Wolf è diventata una saga senza tempo, che non invecchia e che sta avendo l’incredibile pregio di unire genitori e figli.

    Everyeye: Passiamo quindi al gioco. Che piani avete in mente?
    Joe Dever: Come avrai avuto modo di vedere dagli artwork già pubblicati lo stile è tutto nuovo, molto più dark.
    Attualmente ci troviamo in una fase di pre produzione ma abbiamo già le idee abbastanza chiare: il gioco andrà a collocarsi nella timeline esistente della saga, con più precisione tra il quarto e il quinto capitolo. Poiché tra i due passano alcuni mesi ci è sembrato naturale inserire quanto narrato nel videogioco in quel punto della serie, in modo da riempire un vuoto e approfondire meglio il personaggio e l’universo narrativo.
    Il videogioco è un media differente rispetto al libro quindi abbiamo delle immense potenzialità da sfruttare.

    Everyeye: Come mai avete optato per questo stile così oscuro?
    Joe Dever: E’ una scelta in parte dettata da noi e in parte dal mercato: negli ultimi anni sono molte le opere che hanno avuto una decisa sterzata verso uno stile più dark: basti pensare ai film di Nolan dedicati a Batman, molto più oscuri rispetto al passato ma non per questo meno interessanti.
    Vorrei sottolineare, però, che il nuovo approccio non cambia ciò che ho creato in passato: Lupo Solitario è ancora un paladino del bene, un personaggio positivo, incarnato però in un mondo che ai miei occhi è cambiato.
    Abbiamo quindi deciso di avvicinarci allo sviluppo del gioco in modo da renderlo più moderno e in linea con la produzione mondiale attuale: sicuramente è un cambio che i lettori più affezionati noteranno e accetteranno mentre le nuove leve si ritroveranno subito a proprio agio.

    Everyeye: Cosa puoi dirci della produzione fantasy attuale?
    Joe Dever: Gli scrittori inglesi sono sempre stati in grado di scrivere e pubblicare racconti, romanzi e serie di grandissimo valore e successo, come può testimoniare il fascino e l’amore dei lettori per Harry Potter negli ultimi anni.
    La produzione attuale continua ad essere fervida e sono molto fiero di far parte dei classici autori fantasy britannici.
    Con Lupo Solitario posso dire di essere capitato nel posto giusto al momento giusto, fattore di primaria importanza che come sempre fa la differenza: ho creato un universo fantasy che è subito entrato nel cuore degli appassionati che ancora oggi lo ricordano e ne tengono alto il nome.

    Everyeye: Nella tua produzione c’è però anche spazio per la fantascienza. Qual’è il tuo rapporto con il genere?
    Joe Dever: Si, esatto: rimanendo nell’ambito dei Librogame ha scritto la serie Freeway Warrior (Guerrieri della Strada in Italia - ndr), composta da quattro volumi e ambientata negli Stati Uniti dopo un’esplosione nucleare, un’ambientazione simile a quanto portato al cinema da Mad Max.
    Ho una grande passione per la fantascienza anche se il mio retaggio è comunque nel fantasy classico.

    Everyeye: Cosa ci puoi dire dei videogiochi? Sei un gamer?
    Joe Dever: Gioco molto ma spesso a titoli fantasy del passato, riaffrontandoli più e più volte per spolparli fino all’osso.
    Per quanto riguarda la produzione più recente ho apprezzato moltissimo Far Cry e continuo a seguire con passione ogni episodio di Assassin’s Creed.
    Quello a cui proprio non riesco ad appassionarmi sono i giochi online, in particolare gli MMO poiché non ho mai abbastanza tempo libero e richiedono invece una dedizione costante per riuscire a dare il meglio.

    Everyeye: E dell’ascesa delle serie televisive cosa ne pensi?
    Joe Dever: Effettivamente le serie televisive hanno guadagnato parecchio terreno negli ultimi anni, affiancando il cinema per successo e numero di spettatori.
    Ho molto apprezzato Games of Thrones e la sua rappresentazione così dark, riallacciandoci al discorso che abbiamo fatto prima. E’ una scelta di coraggio che ha pagato in quanto a successo ed ascolti.
    Credo che anche Lone Wolf, prima o poi, percorrerà la strada delle serie televisive, è inevitabile.
    Inoltre è interessante notare come il fantasy stia ottenendo il successo che merita anche sul piccolo schermo, segno che molta della produzione letteraria del passato è in realtà senza tempo e che non dà segni di invecchiamento con il passare degli anni.

    Everyeye: Grazie per il tempo che ci hai dedicato.
    Joe Dever: Grazie a voi per l’interesse che ancora dimostrate per Lupo Solitario. Stiamo lavorando ad un videogioco molto interessante e faremo degli annunci importanti a riguardo. Continuate a seguirci.

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