Bravo Team per PlayStation VR Provato

Bravo Team è il nuovo progetto di Supermassive Games (autori di Until Dawn), un FPS pensato per sfruttare le potrenzialità di PlayStation VR.

Bravo Team per PlayStation VR Provato
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  • PS4
  • PS4 Pro
  • Il trailer con cui Bravo Team è stato presentato durante la conferenza Sony ci aveva fatto tutt'altro che una bella impressione. Sviluppato dai ragazzi di Supermassive (gli stessi di Until Dawn e del suo spin-off in VR The Inpatient), il gioco ci era sembrato uno sparatutto abbastanza triviale, tecnicamente poco brillante e con un immaginario militaresco davvero troppo generico.
    Sebbene alcune di queste riserve non siano state sciolte dalla prova diretta, quando abbiamo impugnato il PlayStation AIM per testare con mano una delle prime missioni del gioco ci siamo imbattuti in un arcade interessante, che punta molto sulla dimensione cooperativa e vuole recuperare ritmi e situazioni tipiche degli on-rail shooter da sala. A differenza di quanto succede nel recente Farpoint, in Bravo Team il movimento non è infatti libero: possiamo solamente indicare verso quale riparo vogliamo spostarci, e vedere il nostro soldato avanzare in direzione della zona sicura.
    Durante le "transizioni" la telecamera inquadra il protagonista in terza persona, ma una volta che avrà raggiunta la copertura la prospettiva torna in prima. In questi frangenti il sistema di tracciamento del caschetto e del controller permette di muoversi fisicamente per sfruttare gli elementi di scena, facendo capolino con la testa oltre i ripari, sporgendosi dietro gli angoli per avere una visuale libera, o addirittura alzando le braccia per sollevare il fucile sopra la copertura e sparare qualche proiettile alla cieca.

    Il meccanismo è una diretta evoluzione di quello visto in Time Crisis e compagni: invece di premere un pedale come facevamo nelle "fumosissime" sale giochi dell'infanzia, qui ci si muove come tarantolati, con la medesima foga registrata durante la brevissima esperienza The London Heist, inclusa nel seminale PlayStation VR Worlds e finalmente presa come spunto per creare un concept più elaborato.
    L'operazione di rimozione selettiva dei soldati avversari, portata avanti con partecipe animosità, è estremamente piacevole anche grazie alla periferica lasciata qualche mese fa da Sony: il PlayStation AIM si rivela un add-on veramente perfetto per gli shooter in VR, come dimostrano non solo il già citato Farpoint, ma anche Arizona Sunshine e Archangel. Sparare, in Bravo Team, è un'esperienza immersiva perché l'arma assume una sua fisicità; perché possiamo muoverla nello spazio, allontanarla dalla testa per mirare meglio, inclinarla lungo l'asse per cercare di allineare il mirino con la punta della canna. Per riuscire a portare a casa la pelle, per altro, bisognerà dimostrare solide doti da tiratore, dal momento che i nemici sembrano piuttosto agguerriti e le munizioni non particolarmente abbondanti (per rimpinguare le scorte è necessario raggiungere le casse posizionate nei pressi di determinate coperture).

    Bravo Team, insomma, presenta anche qualche spunto più tattico, che si nota soprattutto giocando in coppia. Sebbene l'intera campagna possa essere affrontata da soli, è proprio la modalità co-op a rappresentare il fiore all'occhiello della produzione. Avanzando in compagnia di un amico sarà necessario decidere quali zone coprire, e magari adottare strategie avanzate per aggirare i nemici più coriacei. Grazie alle varie armi secondarie è possibile definire il proprio ruolo, prediligendo ad esempio la potenza di un fragoroso fucile a pompa (e quindi spostandosi molto spesso per accorciare le distanze), oppure la precisione clinica di uno sniper rifle (che ci impone però di restare nelle retrovie).
    Al netto di queste ottime trovate, dobbiamo ammettere che Bravo Team non ha saputo stupirci né sul fronte tecnico (sopratutto per i modelli poligonali non proprio eccezionali e le animazioni legnose dei nemici), né per quanto riguarda la gamma di situazioni, tutte già abbondantemente sondate da un gran numero di shooter ad ambientazione moderna. Fra elicotteri di guerra ed agguati, la missione è scivolata via senza nessun momento memorabile, e pure le atmosfere della città (sebbene fossero rese abbastanza avvolgenti da un eccezionale utilizzo delle fonti di luce) sembrano rifarsi ad un canone abusatissimo. La verve creativa e l'originalità, insomma, non saranno probabilmente il punto forte della produzione, che tuttavia promette -stando alle parole del team di sviluppo- una trama appassionante: il racconto seguirà le vicende di un gruppo di soldati che, a seguito di un'imboscata, si trova bloccato in territorio ostile, obbligato quindi ad attraversare tutta la città alla ricerca di una via di fuga. Supermassive informa che la narrazione sarà cruda e serrata, ma a dirla tutta noi preferiamo che Bravo Team si concentri sulla varietà di situazioni, sul level design e sull'intensità degli scontri a fuoco, riportandoci con la mente ai tempi di Silent Scope e Ghost Squad.

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