Provato Dark Souls 2 - Crown of the Ivory King

A Tokyo, proviamo in anteprima il terzo DLC dell'Action RPG di From Software

Provato Dark Souls 2 - Crown of the Ivory King
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Uccidendo i guardiani alla fine di ognuno dei DLC di Dark Souls 2, il giocatore recupera le corone che un tempo Vendrick aveva posto sulla testa dei suoi alleati, per concedergli il controllo sulle terre ai margini di Lordran. Riportando al Re Pazzo le corone dei sovrani ormai deposti, succederà qualcosa di molto speciale”. Così ci dice Yui Tanimura, game director dell'action RPG di From Software, nel corso di un breve incontro organizzato nella sede di Bandai-Namco poco prima del TGS.
    Basta questo per farci fremere d'impazienza, desiderando ardentemente di mettere le mani sull'ultimo degli Add-On della “trilogia delle corone”. Non dovrà passare troppo tempo, prima che possiamo soddisfare la nostra curiosità, dal momento che “Crown of the Ivory King” uscirà la prossima settimana su PC, PS3 e Xbox 360. Ma intanto, giusto per aumentare l'appetito, qui a Tokyo lo abbiamo provato in anteprima.

    Panorami gelati

    La statua che permette di accedere alla zona inedita di questo DLC si materializzerà non più in una camera degli antichi, ma nel bel mezzo del Santuario dell'Inverno, lungo la strada che porta al castello di Lordran. Una volta giunti nella nuova area sarà impossibile non restare ammaliati dal colpo d'occhio: la fortezza ghiacciata di Elyum Loyce estende le sue mura a perdita d'occhio, rompendo con questo grigiore titanico distese innevate che sembrano smisurate. La tempesta di neve che riduce la visibilità, le intricate dita di ghiaccio che avvolgono il portone principale, e poi le sagome brinate dei cavalieri a guardia della cittadella trasmettono un senso di profonda desolazione, molto più di quanto non lo abbia fatto il precedente add-on.
    Mentre ci addentriamo all'interno di Elyum Loyce cominciamo subito a capire che il “sapore” di questo DLC sarà nuovamente diverso rispetto a quello dei precedenti: il team torna infatti a giocare con le architetture e con il level design, cercando di regalare al giocatore non solo scorci di sicura atmosfera, ma anche qualche variazione interessante rispetto alla gamma di situazioni offerte dall'avventura principale.
    La fortezza di Eluym Loyce, ad esempio, sembra smisurata e labirintica. Ci sono, di tanto in tanto, delle zone interne da esplorare con attenzione, stanze e corridoi in cui si nascondono squallidi maghi gelati, ma buona parte della progressione si svolge nei cortili aperti della roccaforte, pieni di strade secondarie, vicoli ciechi, anfratti da esplorare. Si capisce insomma che From Software ha voluto allargare -e non di poco- i confini delle ambientazioni di questo DLC, cercando di spingere il giocatore ad esplorare con più curiosità l'area di gioco.
    Anche perchè, ci dice Tanimura-San, in questa zona si nascondono alcuni NPC che sarà importantissimo reclutare: si tratta delle vecchie guardie del Re, che una volta arruolate alla causa del giocatore lo aiuteranno in una estenuante battaglia che si svolge subito prima dell'incontro con il boss finale. E' proprio in questo frangente che ci siamo arenati nel corso del nostro Playtest, dopo un paio d'ore di gioco: purtroppo non avevamo reclutato un numero sufficiente di alleati, e siamo stati sovrastati dalle guardie nere che giungevano copiose l'enorme arena chiama “il grande caos”. Sarebbe stato molto bello riuscire a portare a termine quella che il team descrive come una “vera e propria battaglia campale”, in cui il piccolo esercito messo in piedi dal giocatore lotta strenuamente contro le forze del male. Ma d'altra parte, abbiamo preferito così, anche per lasciarci l'effetto sorpresa.

    Che l'area di gioco sia più vasta rispetto a quella dei precedenti DLC, ce lo conferma anche la presenza di 5 falò, nonché di zone segrete inizialmente bloccate da una spessa coltre di ghiaccio, che si apriranno dopo aver sconfitto il primo boss, titanico “gatto da guardia” del sovrano di cui non vogliamo raccontarvi di più.
    Vi diciamo invece che i nemici disseminati fra le mura di Elyum Loyce sono coriacei e cattivi, sebbene sia abbastanza facile isolarli e sconfiggerli uno ad uno. Si tratta di lancieri terribili armati si scudo, maghi che ci scagliano contro lance gelide, strane creature magiche che materializzano enormi mazze fatte di ghiaccio.
    Come sempre i boss che dovremo affrontare saranno 3 (uno dei quali opzionale), mentre in termini di oggetti dobbiamo aspettarci “non solo nuove magie e miracoli, ma anche qualche arma che sblocca moveset molto particolari, e si diverte insomma a sconvolgere le convenzioni di Dark Souls 2 giocando con le animazioni come nessun'altra arma ha fatto finora”.

    Dark Souls 2 Crown of The Ivory King ci sembra un contenuto in grado di chiudere in bellezza questa riuscita trilogia di DLC che From Software ha costruito per il suo Dark Souls 2. Sperando che stavolta le dinamiche di tutti e tre i boss siano inedite e che non ci sia quindi il “riciclo” visto nell'espansione precedente, possiamo confermare che le atmosfere della nuova zona sono riuscite e convincenti, grazie a anche ad un level design molto più vasto e “dispersivo”. La promessa di un'area tutta da esplorare e di un backtracking ben dosato, assieme alle routine dei nuovi nemici (temibili soprattutto quelli magici), ci lasciano incuriositi, anche se ad oggi è difficile valutare bene il livello di difficoltà (il personaggio costruito per l'occasione era davvero troppo potente perchè il DLC potesse metterci davvero alla prova). In ogni caso non vediamo l'ora di sapere cosa succederà quando riporteremo le tre corone della trilogia al legittimo proprietario: lo scopriremo fra una settimana, se il “grande caos” ce lo permetterà.

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