Downward: arrivano una nuova area e il doppiaggio in italiano curato da ThePruld

Il platform in prima persona del team romano Caracal Games si aggiorna con un'inedita area esplorabile e un doppiaggio in italiano nuovo di zecca.

Downward: arrivano una nuova area e il doppiaggio in italiano curato da ThePruld
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  • I mesi passano con solerzia e Downward, primo lavoro dei ragazzi romani di Caracal Games, avanza a spron battuto verso il giorno della sua full release, non ancora annunciato ufficialmente ma, a sensazione, ormai non troppo lontano dall'istante in cui stiamo scrivendo. Di questo intrigante "first-person platform" a sfondo fantasy, nato dall'impegno iniziale di tre soli sviluppatori, vi avevamo già raccontato qualcosa all'inizio dell'anno, ai tempi dei suoi primi, fragorosi vagiti nell'Accesso Anticipato di Steam. Ora però che il progetto è cresciuto, sorretto da una community che non ha tardato a segnalare ai dev tutto ciò che di tecnico fosse migliorabile, vale forse la pena tornare ad esplorarne i contenuti - prenderemo in esame l'attuale Beta in versione 0.80 - per soppesare quanto in effetti sia stato fatto, e quanto invece ci si possa augurare venga migliorato da qui al futuro debutto.

    E poi ancora in alto, con un grande salto

    Per chi fosse totalmente all'oscuro di tutto, ricordiamo velocemente i contorni di Downward, che, per la verità, risultano da subito piuttosto definiti. In buona sostanza, il videogiocatore veste i panni di un avventuriero senza nome, il quale, risvegliatosi in un luogo mistico sospeso nel bel mezzo dell'oceano, viene guidato da una misteriosa voce femminile verso una strana isola indorata dai raggi di un sole battente e cosparsa dei resti di una civiltà sconosciuta dai tratti vagamente medievaleggianti. Tra le sabbie di quello che pare essere a tutti gli effetti un deserto verticale, il Nostro ha il dovere di raggiungere gli obiettivi di volta in volta indicati dal software per mezzo di meccaniche largamente ispirate al parkour, che alternano cioè i classici salti tra piattaforme alla necessità di aggrapparsi alle sporgenze e di eseguire corse e varie altre acrobazie sui muri. Accennavamo però alla vena fantastica dell'opera, per cui aspettatevi anche una serie di abilità decisamente meno convenzionali, molte delle quali basate sullo sfruttamento del Focus, ovvero la capacità di concentrarsi per adoperare rampini magici, rimbalzi a mezz'aria e via discorrendo. Ancor più decisiva è la possibilità di "marcare" una posizione raggiunta affinché ci si possa far ritorno all'istante, alla semplice pressione di un tasto; la dote, molto utile a scansare le conseguenze dei balzi mal calcolati, ha oltretutto la funzione strategica di permettere all'utente di creare da sé dei check point temporanei, gestibili a sua totale discrezione cosicché possa raggiungere i punti di salvataggio ordinari in maniera più agevole e sicura. La ricetta ludica è insomma legata a doppio filo all'esplorazione dello scenario, che man mano si arricchisce di altre zone dalle evidenti connotazioni ambientali, ciascuna a rappresentare un affascinante dedalo di architetture di varia conformazione, scorciatoie e aree segrete raggiungibili soltanto col giusto talento od oggetto. I collezionabili, per altro, rappresentano uno dei tasselli fondamentali di Downward. Anche in questo caso ce ne sono di foggia differente, alcuni dal valore portentoso - dei cubetti magici utili ad "aprire" certe barriere celesti -, altri dalle forme più tradizionali, vecchi cimeli barattabili con un anziano venditore in cambio di sfere luminescenti, a loro volta indispensabili per migliorare i talenti del personaggio.

    A proposito dell'inquietante vendor, segnaliamo che la nuova build gli dedica uno spazio sotterraneo tutto suo, vero e proprio negozio customizzabile che può anche fungere, alla bisogna, da hub di gioco dedicato ad alcune azioni specifiche quali le gestione dello skill tree e la Meditazione - abbiamo scritto di entrambe nella nostra precedente anteprima di Downward. Soprattutto, un'altra aggiunta apprezzabile rispetto al nostro ultimo hands-on è relativa all'introduzione di una macro-area tutta nuova, il Deep Crater, che mescola i sapori esotici della spiaggia principale alle pozze di lava tipiche dei setting vulcanici. Oltre a ospitare un NPC gargantuesco, una tartaruga dal guscio pietroso e dalla parlantina suadente, l'ambientazione ci ha messo a confronto con una tipologia di avversari inedita, degli scheletri malvagi che vanno quindi ad affiancarsi ai golem già presenti nelle precedenti build. Ad oggi il combattimento contro i mostri è l'aspetto di Downward che meno ci convince, vincolato a solamente due azioni - la schivata e l'interazione per estrarne i cubi incastonati nel corpo - che rendono queste fasi poco stimolanti, seppur evidentemente marginali nella generale economia del sistema di gioco. Dell'update 0.80 vanno infine segnalati almeno due altri aspetti. Quello che ci soddisfa appieno è inerente alla forma tecnica del prodotto, resa molto più piacevole da una serie di interventi al framerate che sta pian piano - ma concretamente - dando tutti i suoi frutti.

    Sebbene parte dell'utenza lamenti qua e là la presenza di piccoli bug, dobbiamo dire invece che, per fortuna, non ci siamo imbattuti in nulla di rilevante, a dire che anche in quanto a polishing generale i Caracal stanno lavorando davvero bene. Dopodiché, la nuova versione del titolo porta in dote anche un inedito doppiaggio in italiano, curato nientemeno che da Paride Cardinali, creatore del noto canale YouTube "ThePruld". Cuffie alle orecchie, l'impressione è che sia stato fatto un buon lavoro sull'interpretazione del misterioso protagonista e della voce celestiale che lo accompagna nella sua corsa. Siamo invece più dubbiosi sulla resa degli altri personaggi non giocanti, caratterizzati in modo un po' troppo esagerato e macchiettistico rispetto al loro look poligonale e ai toni enigmatici e riflessivi che contraddistinguono la narrazione. Da questo - o per lo meno dal nostro - punto di vista, il voice acting in lingua inglese rimane tutto sommato più centrato, benché l'adattamento nostrano abbia il merito di rendere il racconto assolutamente fruibile a tutti. Il che, come sempre, è un fatto da non sottovalutare.

    Downward Non limitandoci ad elencare tutto ciò che di più o meno consistente è stato implementato nell’ultima versione di Downward - non abbiamo citato, per esempio, la neonata nominazione delle diverse zone del mondo di gioco -, dobbiamo rilevare come il progetto, dalla sua prima comparsa su Steam, sia cresciuto con una costanza encomiabile. La valutazione, ovviamente incompleta, esula dalle considerazioni legate alla natura indie del titolo, al numero ridotto dei membri del team di sviluppo, o al mero campanilismo. Il platformer di Caracal Games, semplicemente, chiede di farsi scoprire con un richiamo sempre più insistente, così incantevole nelle sue sembianze tecnico-estetiche e talmente seducente nei contorni della sua storia post-apocalittica d’afflato fantasy da renderci impazienti di poter approfondire il tutto nella sua forma finita. L’impressione, comunque, è che non dovremo attendere poi così tanto.

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