F1 2017: Provato il nuovo corsistico di Codemasters

A pochi giorni dall'arrivo nei negozi abbiamo provato il nuovo gioco di Formula 1 degli inglesi di Codemasters: queste sono le nostre impressioni.

F1 2017: Provato il nuovo corsistico di Codemasters
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo l'esordio non molto convincente di F1 2015 sulle console di nuova generazione, Codemasters ha saputo raccogliere feedback e critiche confezionando un prodotto migliorato e rifinito sotto ogni punto di vista, proponendo agli appassionati dello sport con le monoposto un capitolo 2016 davvero degno di nota. Sebbene non fosse molto difficile migliorare un prodotto come quello di due stagioni fa, proporre un episodio capace di migliorare un'ottima intelaiatura di partenza si rivela sicuramente più complesso. Eppure, F1 2017, nuovo titolo in arrivo per il 25 di agosto su Pc e console, nell'abbondante ora di prova concessaci da Koch Media nei suoi uffici milanesi, ci ha dato l'impressione di essere, rispetto al suo predecessore, un capitolo ulteriormente raffinato e ampliato nel suo insieme, sia per quanto riguarda i contenuti proposti, sia per l'esperienza che l'opera Codemasters costruisce per immergere il giocatore nei panni, seppur virtuali, di un pilota di Formula 1.

    Vita nel paddock

    Preso possesso della postazione di gioco Thrustmaster utilizzata per la prova dell'ultimo titolo del team inglese, abbiamo deciso di sfruttare il tempo a disposizione cimentandoci in un classico weekend di gara, affrontando prove libere, qualifiche e Gran Premio nella prima delle tappe del mondiale, l'Australia. Dopo aver deciso di prendere le sembianze di Sebastian Vettel al volante della Ferrari, aver settato le opzioni disponibili in merito alla lunghezza della gara, alla difficoltà dell'intelligenza artificiale e agli aiuti alla guida, ci siamo ritrovati nei box, all'interno della nostra monoposto, pronti ad uscire in pista per le prime prove libere.

    Già in questo frangente F1 2017 dimostra di aver messo ulteriormente l'accento sull'immedesimazione, ricreando un'esperienza di gioco molto vicina alla realtà, fatta di vita nel paddock, settaggi alla macchina e strategie da attuare nel Gran Premio, tra cui spicca, oltretutto, anche il sistema che regola l'utilizzo delle gomme durante la gara: con una gestione moderata si resterà nella media del compromesso tra prestazioni e usura dello pneumatico mentre, al contrario, con una gestione più rischiosa, si opterà per aumentare le prestazioni sul giro a scapito della prestanza delle gomme stesse, che si usureranno molto più velocemente, costringendoci a una sosta ulteriore ai box che, in termini di tempo, può decisamente fare la differenza durante il Gran Premio. È chiaro che queste componenti non rappresentano una vera e propria novità nel gioco di corse di Codemasters, ma la loro padronanza aiuta ad aumentare l'anima strategica e simulativa di F1 2017. Non solo: il nuovo videogioco dedicato alle monoposto di Formula 1 presenta, collateralmente, anche tutte quelle attività legate allo spettacolo che ruota attorno al circus.

    Ritroviamo quindi con piacere il commento di Carlo Vanzini che ci racconterà le caratteristiche del circuito su cui sfrecceremo con le nostre vetture o, più semplicemente, il giro di formazione prima della partenza della gara. Tutti elementi che contribuiscono a donare un feeling prettamente "realistico" al gioco, da cui viene slegato comunque il modello di guida, il quale resta accessibile e, grazie alla nuova aggiunta dell'usura dei componenti delle power unit, ancora più profondo e stratificato.
    D'altronde, F1 2017 è un titolo sviluppato anche per un pubblico casual, ed è ovvio che ci siano delle semplificazioni nel sistema di guida: questi bolidi raggiungono velocità molto alte, e replicare il loro vero comportamento su pista potrebbe risultare oggettivamente difficile da padroneggiare a fondo. Pertanto è apprezzabile che Codemasters abbia deciso di rendere il gioco fruibile per un pubblico molto più ampio, invece di indirizzarsi unicamente al fanatico di Formula 1. Questa scelta non ha però impedito al team di sviluppo dall'inserire elementi delle vetture più vicini alla loro controparte reale, con reazioni in linea con la potenza dei motori delle monoposto. Chiaramente, ogni giudizio in merito alla bontà di queste aggiunte è da rimandare alla recensione, dove verranno testate in maniera molto più approfondita. In ogni caso già da ora tutti questi perfezionamenti sembrano molto godibili ed interessanti, capaci di aumentare il livello di sfida del titolo Codemasters e di dare l'impressione che gli sviluppatori inglesi siano riusciti a migliorare ulteriormente un prodotto come F1 2016, che partiva da basi più che solide.

    La potenza è nulla senza il controllo

    Chiudiamo la nostra anteprima parlando anche dell'aspetto tecnico del titolo. F1 2017 si basa sul motore di gioco proprietario di Codemasters, l'EGO Engine che, se da una parte presenta modelli delle vetture incredibilmente fedeli e ricchi di dettagli, dall'altra mostra qualche problemino con la realizzazione dei personaggi comprimari. Per intenderci: Vettel, Raikkonen, Hamilton, lo stesso Maurizio Arrivabene, sono stati sviluppati e modellati ad hoc, e sono riconoscibilissimi nella loro versione digitalizzata. La stessa cosa, però, non si può dire degli ingegneri e delle ragazze ombrello, che sembrano leggermente inferiori in termini di qualità.

    Nulla da eccepire, invece, sulle condizioni atmosferiche dinamiche, che aggiungono persino una sana dose di pianificazione sulla scelta delle strategie di gara. Gli unici dubbi che rimangono riguardano la reale utilità delle safety car all'interno del gioco, e le novità introdotte nella modalità Carriera, che sembra essere stata comunque perfezionata rispetto al passato e integrata con nuove zone, come l'hospitality ed il paddock. Non ci resta che darvi appuntamento a fine agosto, quindi, per capire definitivamente se F1 2017 sarà in grado di regalare ore e ore di divertimento a tutti gli appassionati del mondo della Formula 1, riuscendo al contempo nel compito di migliorare il suo ottimo predecessore.

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