Provato Final Fantasy Type-0 HD

Ad un mese dall'uscita abbiamo provato nuovamente il porting next-gen del JRPG uscito inizialmente su PSP

Provato Final Fantasy Type-0 HD
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Psp
  • Si annebbiano tra le pieghe del tempo i ricordi che abbiamo di Final Fantasy Type-0 HD, di quando si chiamava Agito XIII ed era destinato ai cellulari, di quando poi è apparso nella sua forma definitiva su PSP con un cambio di nome, ma solo in Giappone.
    Con una mossa a sorpresa lo scorso anno Square Enix ha annunciato un porting del titolo su Playstation 4 e Xbox One, promettendo un lavorone non tanto sul fronte dei contenuti quanto su quello grafico-tecnico. E' la scusa di lusso per regalare ancora un assaggio di Final Fantasy XV, prossimo episodio principale a cui sta lavorando Hajime Tabata, proprio il director di Final Fantasy Type-0.
    Ma il capitolo originario su PSP ha di per sé un valore elevatissimo, che merita di essere scoperto da parte di tutti i fan della serie Square, sopratutto in un edizione che dalla nostra ultimissima prova ci è sembrata ben confezionata ed adeguata agli standard attuali su next gen.

    Le tre ore del destino

    Sicuramente Square Enix iniziò a lavorare ad un porting in HD da destinare alla console portatile Playstation Vita. In seguito, però, quando Tabata fu coinvolto come director su Final Fantasy XV (un redivivo Versus XIII), forse la voglia di sperimentare con i nuovi hardware next-gen e forse l'intenzione fin da subito di rilasciare una demo a pagamento della prossima Fantasia Finale, ha reso possibile lo sviluppo di questo porting. Un modo eccellente per rendere dignità ad un titolo dalle buone idee, compresse però nella dimensione portatile.
    Su Playstation 4, invece, il buon lavoro di Hexadrive (gli stessi del porting in HD di Wind Waker) hanno limato molti elementi, rifacendone altri daccapo. Il risultato complessivo è veramente interessante, paragonabile per complessità poligonale e qualità delle texture grossomodo a Final Fantasy XIV A Realm Reborn, un risultato di tutto rispetto dato l'hardware di partenza. Le location sono molto grandi, ricche di elementi architettonici e sviluppate in verticale, come l'Akademeia, l'hub di gioco centrale, mentre purtroppo diventano assai più spoglie e minimali quando si tratta di esplorare città devastate dalla guerra o aree selvagge come grotte e pianure.
    Promossi a pieno titolo i modelli poligonali dei personaggi, il cui risultato è tanto strabiliante da tradire un rifacimento senz'altro da zero; altrettanto d'impatto sono le illuminazioni e gli effetti particellari, che aiutano a ravvivare l'immagine sopratutto quando si tratta delle cut-scene che utilizzando l'engine in-game sono ben lontani dalla strepitosa CG cui Square Enix ci ha abituato in anni recenti.
    Il lavoro svolto sulla confezione grafica è fortunatamente accompagnato da una colonna sonora altrettanto di impatto. Composta quasi esclusivamente da Takeharu Ishimoto (Crisis Core, The World Ends with You), essa presenta diverse anime: per metà rock/elettronica, per metà orchestrale, ma sempre sorretta da un coro via via più impetuoso. E' un bene che Final Fantasy Type-0 HD dedichi elevata considerazione all'aspetto sonoro, riarrangiando in certi punti le tracce (oltre che aggiungere un ben fatto doppiaggio inglese) per raggiungere una elevata fedeltà sonora giocando al titolo con un impianto stereo di tutto rispetto contrapposto alla cassa singola di PSP!

    Confronto tra la versione PSP (a sinistra) e quella Playstation 4 (a destra)

    Final Fantasy Type-0 HD è un videogioco che parla di guerra e lo fa in maniera cupa, senza sconti a nessuno: mentre Final Fantasy XIII è stato immediatamente connotato da un aspetto patinato, Type-0 non si fa problemi a mostrare nella scena iniziale la morte di molti giovani virgulti.
    Controlliamo sul campo di battaglia un manipolo di tre eroi appartenenti alla Classe Zero, reparto di cadetti che difende Rubrum, una terra martoriata da un conflitto interminabile, dall'esito incerto tanto quanto la magia insita nei Cristalli che potenziano le diverse forze in campo. La Classe Zero è un vero proprio corso dell'Akademeia frequentato da studenti particolarmente portati nelle magie esoteriche: guidati da un docente inflessibile nei modi, questa giovanissima unità di elité si renderà protagonista di molteplici azioni, guadagnando il rispetto degli altri studenti e anche delle alte gerarchie dell'esercito.
    E se il contesto scolastico vi fa pensare a Persona, avete colto nel segno. Il gioco, infatti, si suddivide tra i cosiddetti Giorni Operativi in cui andare sul campo di battaglia e periodi di 12 ore in-game in cui scorrazzare liberamente per una sorta di Hogwarts in versione Final Fantasy e svolgere missioni secondarie. Ci sembra un buon modo per spezzare la monotonia di gioco ed offrire un minimo di varietà all'interno di un JRPG il cui monte ore sarà ben maggiore di quello di The Order... Ehr...

    Sarebbe stato un autentico peccato non vedere mai Final Fantasy Type-0 in Europa sopratutto per via del suo sistema di combattimento, che ci è parso molto originale e sopratutto ben realizzato.
    Prima di ciascuna missione dovremmo stilare una lista di cadetti ed ausiliari da portare con noi, per poi selezionare un party di 3 eroi con cui debuttare sul campo di battaglia. Ma occhio perchè se questi muoiono, saranno sì prontamente rimpiazzati, ma non prenderanno ulteriori punti esperienza, con tutte le conseguenze del caso sull'evoluzione dei personaggi e l'inevitabile grinding.
    Ognuno dei nostri personaggi avrà un'arma principale (da mischia o a distanza, come il protagonista Ace che combatte con un mazzo di carte), con cui potrà eseguire mosse che, per complessità, sembrano uscite quasi da un episodio di Tales Of. In verità qui le combo sono più corte e i ritmi meno veloci, ed anche la coordinazione con gli altri membri del team passa in secondo piano.
    Molto più importante è invece il tempismo nelle schivate e negli attacchi. É fondamentale evitare i colpi dei nemici, ma soprattutto colpirli nel momento esatto in cui mostrano i loro punti deboli: un apposito indicatore ci informa della possibilità di assestare un colpo critico (Break Sight) o addirittura letale (Kill Sight), così che interiorizzare i pattern d'attacco dei nemici è la chiave del successo. Ogni nemico presenta una maggiore o minore frequenza di apparizione dei due indicatori, così come una durata elevata per i soldati ordinari e di pochi centesimi per i boss. Esatto perchè anche gli stessi boss possono essere abbattuti con un singolo colpo, basta saper aspettare il momento giusto ed essere tempestivi nell'attacco.
    Un simile sistema di combattimento riesce contemporaneamente ad essere dinamico e votato all'azione (niente turni per intenderci), ma anche essendo basato sul tempismo richiede attesa e studio dei pattern nemici.

    Final Fantasy Type-0 HD Final Fantasy Type-0 HD si presenta ad un mese dalla data di uscita con belle speranze e molte frecce nel suo arco. Rispetto alle precedenti prove abbiamo notato un sensibile miglioramento sopratutto sul fronte grafico e tecnico, capace quindi di distaccarsi dall'originale su PSP per avvicinarsi maggiormente agli standard grafici/tecnologici odierni. Nonostante alcune location un po' spoglie e una telecamera veramente difficile da gestire (questa sì è l'eredità più gravosa della versione portatile), il JRPG Square Enix si mostra in grandissima forma e consente ai giocatori d'oggi di godersi un gioco con alcuni anni sul groppone, ma dalla sceneggiatura cupa e ben scritta, dal sistema di combattimento ben realizzato ed una longevità di tutto rispetto. Come sarebbe stato veramente un peccato dimenticare questo Final Fantasy sulle sponde giapponesi, sarebbe un autentico peccato acquistare il gioco per la demo di Final Fantasy XV e poi lasciarlo nel dimenticatoio!

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