Provato Hotline Miami 2

Il violentissimo indie di Dennaton Games mostra il suo editor di livelli

Provato Hotline Miami 2
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Disponibile per
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • PS4
  • Uno schizzo di pomodoro sul cranio maciullato di uno spacciatore. Questo è Hotline Miami 2. Caricate le tracce minimal trance e dub e armatevi di maschera e di un'arma improvvisata, perchè l'indie game più veloce e violento di sempre sta per tornare. Al recente E3, nello spazio allestito fuori dalla fiera da Cosmocover, abbiamo assistito a una presentazione dei due ragazzi di Dennaton, che ci aspettavamo di conoscere come due geni pazzoidi che trattengono a stento gli istinti omicidi. Non è così: sono due ragazzi normalissimi e ipertatuati che ci han mostrato l'editor di livelli in-game della loro nuova creatura.

    Architetti del pulp

    Come abbiamo già detto dopo le nostre precedenti prove, più che ad un seguito, sembra di trovarsi di fronte a uno di quei vecchi mission pack che furoreggiavano negli anni novanta aggiungendo missioni, nuove armi e nuovi scenari ad un gioco di successo. Ed è proprio in quegli anni che è ambientato Hotline Miami 2: il gameplay frenetico, semplice ma al contempo strategico nella serie perfetta di colpi da sferrare per uccidere le orde di nemici che corrono verso di noi è rimasto immutato. Ma non è affatto un male, in questo caso. Il blocco WASD per muoversi e il mouse per mirare e cliccare al momento giusto per sferrare il colpo o sparare. Punto. Non serve altro al protagonista per dare sfogo alle sue voglie più oscure.
    Il primo titolo, come questo seguito, teneva attanagliati i giocatori grazie a un mix unico tra shooting velocissimo e pause di riflessione in cui dovevamo trattenere i nostri impulsi omicidi per non morire. Bastava un solo colpo ed eravamo carne morta, esattamente come gli scagnozzi che maciullavamo senza sosta. Torna quindi quell'imperfetta sequenzialità tra scontri serratissimi al limite dell'adrenalina che può sopportare il nostro cervello e l'improvviso bisogno di tirare il fiato e riflettere sul momento e sull'arma giusta da brandire per affrontare la stanza seguente. Qualche piccola introduzione e la sensazione che i due programmatori responsabili dello sviluppo vogliano esagerare ancora di più nei contenuti sembrano le uniche novità, ma chi ha giocato al primo Hotline Miami sa che anche la schizzata trama giocava un ruolo centrale, così come l'incredibile colonna sonora che anche in questo seguito promette scintille.

    E' quindi naturale chiedere al team: "ci potete dire qualcosa in più sul vostro nuovo titolo?"
    La risposta è laconica e tremenda: "No. Sarebbe uno spoiler. Odio gli spoiler".
    Lapidario, il più barbuto dei due passa quindi ad illustrarci le funzionalità del tool di costruzione dei livelli, presentato per la prima volta proprio a Los Angeles.
    Hotline Miami 2 avrà un editor di livelli dettagliatissimo, tramite il quale ogni giocatore potrà assemblare da zero arene di morte, sfruttando tutti gli oltre mille asset del gioco (cambiandone semmai la colorazione). Il tutto si svolge su una una griglia in cui aprire stanze al semplice passaggio del mouse: l'immediatezza è di casa.
    Persino la musica può essere scelta e il progetto è quello di permettere a tutti di inserire i propri asset (musiche incluse), per creare vere e proprie avventure da zero, con la complicità di Steam Workshop e del nuovo motore di gioco.
    Tutto molto bello, ma noi volevamo il sangue e abbiamo chiesto più dettagli: ci sarà la co-op tanto vociferata? "No. I fan hanno male interpretato il pezzo di un video che mostra una sezione in cui dovrete controllare due personaggi contemporaneamente". Che sia una trollata gigante? Ne andremmo fieri.
    Il massacro è previsto entro l'anno su PC, Ps4 e PS Vita; intanto vi riproponiamo le nostre impressioni dall'ultimo hands-on.

    Wrong Number

    L'ultima volta che abbiamo messo le mani su Hotline Miami 2, abbiamo avuto modo di giocare i primi due livelli e l'introduzione di Wrong Number. Tra le scenette testuali con orribili facce che parlano di argomenti apparentemente senza senso e le crudissime uccisioni istantanee, abbiamo assistito nuovamente al vero pulp fatto videogame. Il tutto inizia con Pig (l'identità del protagonista quando indossa la maschera da maiale) che entra in un appartamento e, grazie al tutorial, ci spiega come far fuori la famigliola al suo interno. I genitori stanno consumando selvaggiamente il loro amore quando sfondiamo la porta mandando a terra marito e moglie. Due calci in faccia e sono da seppellire: ma perchè negarsi un bell'amplesso? Tutto scorre a schermo con una brutale eloquenza, grazie alla particolare sensazione di chiarezza derivata dal pixel, a metà tra il descrittivo e l'immaginario. A tutto c'è un limite: "Taglia, taglia, taglia!!!". La scena necrofila viene per fortuna interrotta quasi subito da una voce fuori campo: è un regista. Siamo su un set cinematografico?

    Oltre a Pig, nei due livelli successivi potevamo selezionare Zebra e Tiger, due maschere che hanno cambiato funzione dal primo Hotline: la prima rende velocissimi e la seconda garantisce pugni che sfondano porte, muri e corpi, ma non permette l'uso di alcuna arma. I due stage della demo erano le primissime scene di gioco e dunque ci abbiamo messo molto poco a completarle, ma già così non vediamo l'ora di tornare a scorrazzare per Miami con i ritmi questa volta trip-hop nelle orecchie, come si addice all'ambientazione early nineties. Wrong Number ci è sembrato meno paranoide e schizzato del predecessore, ma decisamente più violento e crudo già dalle primissime battute. Ma conoscendo i Dennaton possiamo aspettarci molte gradite (o sgradite?) sorprese.

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