Provato IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad

In volo sopra i cieli di Stalingrado

Provato IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad
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  • Pc
  • Nato dalla collaborazione tra 1C (Cliff of Dover) e 777 Studios (Rise of Flight), Battle of Stalingrad è l'ultima incarnazione dell'acclamata serie di simulatori aerei IL 2. Questa volta a costituire lo scenario bellico saranno di nuovo i cieli di Stalingrado e gli sviluppatori hanno promesso un'accuratezza storica senza precedenti, attingendo direttamente a documenti dell'epoca recentemente desecretati.
    Dopo la prova del nostro Andrea Porta, che ha viaggiato fino a Praga per raccontarci la sua esperienza di volo, abbiamo potuto mettere le mani sulla versione early access del titolo direttamente in redazione: ecco le nostre impressioni.

    LA CLOCHE, QUESTA SCONOSCIUTA

    I simulatori di volo di arcade come World of Warplanes e War Thunder hanno indubbiamente contribuito ad avvicinare una grande fetta di utenza alle gioie dell'aviazione bellica videoludica, ma sicuramente non sono titoli in grado di farci capire quanto fosse complicato volare e combattere a bordo di aerei da guerra. Battle of Stalingrad è un combat flight simulator e, come tale, non esiste tastiera o mouse che regga: per poterlo giocare al meglio sarà obbligatorio possedere un Joystick. In secondo luogo sarà fondamentale conoscere il proprio apparecchio, soppesandone i punti di forza e le ovvie limitazioni, perché in combattimento queste nozioni saranno indispensabili per portare la pellaccia a terra. Il titolo vanta un'approfondita gestione del motore, fedelmente riprodotto per ogni velivolo. Proprio per questo anche i piloti virtuali di Battle of Stalingrad dovranno prestare molta attenzione nel gestire la mistura di carburante, aprire i radiatore e tenere costantemente un occhio sugli indicatori di temperatura, per evitare di fondere il motore nelle procedure pre-decollo. Fortunatamente gli sviluppatori hanno ben pensato di rendere la difficoltà del proprio titolo scalabile, e già nella versione early access in nostro possesso ci sono due livelli di realismo: uno per utenti meno esperti ed uno per quelli più navigati. Fondamentalmente la differenza ruota tutta intorno alla gestione del proprio mezzo. Al livello più semplice tutte le procedure sopraelencate saranno gestite interamente dall'IA di gioco, permettendovi di accendere e decollare senza troppi pensieri. Il livello più avanzato vi obbligherà a smanettare non poco con i comandi ed attendere qualche minuto per il warm up del motore prima di dare gas. Ad ogni modo, una volta in volo Battle of Stalingrad non fa sconti a nessuno e gli aerei saranno soggetti a turbolenze, stalli e accelerazioni in entrambe le difficoltà.

    Proprio quando si pensa di conoscere ogni singolo bullone del proprio aereo arrivano le dogfight tra i cieli di Stalingrado. Durante i combattimenti il sangue e freddo e l'abilità del pilota saranno fondamentali per mettere a segno le letali raffiche che sgorgano dalle mitragliatrici. Bisogna stare attenti però alle performance del caccia, onde evitare di finire in stallo o in una “vite” che per colpa di una virata troppo azzardata ci farà sbattere inevitabilmente con il muso al suolo. Nonostante ciò, cabrate e virate non saranno l'ultimo dei nostri pensieri, visto che il motore grafico di Battle of Stalingrad è una versione modificata di quella per Rise of Flight e vanta un dettagliato sistema di danni che andrà a ripercuotersi sulla manovrabilità del nostro aereo. In base al tipo di proiettili ed alla blindatura della carena le ali si possono danneggiare, e se pensate che perdere un alettone sia un grosso problema, dovrete pregare che un colpo non vada a segno sulle munizioni di bordo, causando una spettacolare esplosione. Inoltre, se colpito, il motore può andare in fiamme, gripparsi o spruzzare olio sul nostro parabrezza, rendendo quasi impossibile vedere al di là del nostro naso. Più di una volta ci è capitato di vedere la strumentazione della nostra cabina andare in tilt mostrando vistosi fori di proiettile, vedere il nostro parabrezza spezzato o il nostro mitragliere di coda giacere esanime dopo una raffica.
    Insomma già in questa versione early access, Battle of Stalingrad si è dimostrato già un titolo solido, con meccaniche di volo avanzate che sicuramente farà felice chi cerca fedeltà e simulazione storica.

    LA SITUAZIONE SUI CIELI DI STALINGRADO

    Al momento attuale, un'icona sul menù di gioco ci spiega che il titolo è al 61% del suo sviluppo e nella voce single player è presente solo una missione in singolo. Tuttavia, al momento della sua uscita (prevista per fine 2014) avremo la possibilità di disputare una campagna suddivisa in quattro fasi dinamiche a bordo di dieci apparecchi: cinque sovietici e cinque della Luftwaffe. Sappiamo poco della campagna, a parte il fatto che il teatro di scontro sarà ambientato tra il 1942 ed il 1943, in una mappa di 360 km in larghezza e 230 km di altezza che raffigura la città di Stanligrado e i suoi dintorni nei minimi particolari. Molta attenzione sarà dedicata all'accuratezza storica: ogni aeroporto situato nel territorio sarà posizionato in base ai rilievi effettuati sui documenti storici dell'epoca, e pure le missioni saranno ispirate ad eventi di guerra, così come i movimenti di truppe a terra. Ad esempio gli sviluppatori ci fanno sapere che a bordo di un bombardiere tedesco sarà più probabile che il nostro obiettivo sia uno sgancio di rifornimenti per le truppe che combattono a terra, piuttosto che quello di radere al suolo un'installazione dell'esercito sovietico.
    Nella versione da noi provata, disponibile anche per chi ha deciso di supportare il titolo come backer, è possibile accedere anche ad un semplice ma approfondito editor che con pochi clic del mouse permette di costruire una missione da zero e sperimentare così tutte le sfaccettature di quello che è stato realizzato sinora.
    Al momento è stata rilasciata anche una parte di quella che sarà la modalità multiplayer del titolo. Purtroppo non si possono ancora disputare né creare missioni cooperative, tuttavia è possibile sfidarsi nei cieli in una sorta di team deatmatch competitivo molto simile a quello disponibile anche in Rise of Flight. Dalle nostre prove abbiamo già appurato che in questa fase di sviluppo il netcode risulta molto solido e non neghiamo il fatto di esserci divertiti a svolazzare e prenderle da qualche asso dei cieli virtuali. E' anche possibile montare a bordo di un veicolo appartenente ad un altro giocatore purché quest'ultimo disponga di una o più postazioni da mitragliere. Il ruolo di quest'ultimo sarà quello di godersi il panorama, avvistare i caccia nemici e sparargli evitando di distruggere la coda del proprio aereo.

    Dal punto di vista grafico, come anticipato, Battle of Stalingrad si presenta con una versione modificata del motore di Rise of Flight. Già a due terzi dello sviluppo l'impatto visivo è davvero notevole. La modellazione degli aerei è molto dettagliata sia per ciò che concerne gli interni che per gli esterni, ed a questo si deve aggiungere un sistema dei danni molto accurato. Basti solo pensare all'elica degli apparecchi a seguito di uno schianto si potrebbe deformare o spezzare a seconda che sia costruita di metallo o di legno. Anche la propagazione del fuoco è resa in maniera eccellente: le fiamme divampano dal e avvolgono gradualmente l'intera carena.
    L'interno dei cockpit è stato realizzato nei minimi particolari e permette una lettura precisa della strumentazione di bordo; peccato solo che non vi si possa interagire con il mouse, costringendo così il giocatore a memorizzare una moltitudine di comandi sulla tastiera.
    Parlando dello scenario, la città di Stalingrado è stata realizzata studiando le fotografie dell'epoca e vi si possono scorgere piazze, monumenti e stazioni man mano che vi si avvicina al terreno. Ma anche la realizzazione della neve che avvolgeva l'intera Madre Russia all'epoca del conflitto è stata effettuata con una cura a dir poco maniacale, tanto che si deforma sotto le ruote degli apparecchi in rullaggio sulla pista. A contornare il tutto ci sono realistiche nubi volumetriche ed effetti di luce davvero notevoli, come quello del sole che abbaglia gli occhi del pilota e può essere sfruttato a proprio vantaggio in combattimento.
    Dal canto suo il weather system ci permette di simulare turbolenze e tempeste di neve che andranno ad influire direttamente sulle performance dei nostri velivoli, rendendo ancor più ardua l'impresa di sopravvivere alle furiose battaglie dei cieli.

    QUEL MALEDETTO BLINDOVETRO

    Gli sviluppatori di Battle of Stalingrad si avvalgono anche del completo supporto dei suoi backer, accogliendo suggerimenti sulla fedeltà storica degli apparecchi o sulle veridicità simulative. Si tratta del resto di giocatori in genere è molto ferrati e documentati sugli argomenti in questione. Per farvi capire quanto a volte può essere meticolosa la ricerca storica di alcuni utenti, abbiamo trovato sul forum ufficiale del titolo diverse accese discussioni inerenti al blindovetro del Bf 109, uno dei più preformanti e amati caccia della Luftwaffe. Molti utenti muovevano accese critiche agli sviluppatori, mostrando fotografie e progetti dell'epoca a supporto della tesi che la riproduzione del parabrezza fosse inesatta. Al momento i ragazzi di 1C hanno tentato di correre ai ripari con qualche modifica minore, anche se il malumore serpeggia ancora tra le pagine del forum, tanto che c'è chi parla addirittura di boicottare il progetto o vendere l'account. Forse per i giocatori meno intransigenti tutto questo potrebbe sembrare assurdo.

    IL-2 Sturmovik: Battle of Stalingrad Battle of Stalingrad potrebbe davvero risollevare le sorti di IL2 dopo lo scivolone della serie con lo sfortunato Cliffs of Dover. Sebbene sia arrivato poco oltre il 60% dello sviluppo, questa flight combat sim propone un modello di volo solido con un sistema di danni e gestione del motore curato sin nei minimi particolari. Oltretutto, già in questa fase dello sviluppo il titolo graficamente si difende molto bene e sfoggia la minuziosa ricerca per i particolari storici. Nonostante manchi quasi completamente la componente single player, la porzione di multiplayer giocabile permette di affrontare scontri contro gli assi del volo simulato grazie anche alla possibilità di scalare il livello di realismo. Il titolo attualmente è previsto per la fine del 2014; in previsione della data di uscita noi ci ritiriamo a studiare la dinamica di volo, perché non vogliamo più fare brutte figure!

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