Paladins, le nostre impressioni dalla open beta!

Dall'open beta di Paladins arrivano feedback interessanti. Il titolo non è un mero clone di Overwatch, ma anzi propone qualche nuova idea.

Paladins
Anteprima: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • La prima impressione, spesso, non è quella più giusta. Guardando di fretta Paladins: Champions of the Realm si potrebbe pensare che sia un clone spudorato di Overwatch (e in alcuni aspetti -come vedremo- qualche plagio c'è). Ma scavando sotto la superficie si scopre un titolo che potrebbe ritagliarsi uno spazio ben preciso nel panorama degli shooter competitivi, conquistando una nicchia pronta a togliere un po' di luce dai riflettori dello sparatutto Blizzard. I due titoli hanno indubbiamente alcune cose in comune, soprattutto nel design dei personaggi, ma Paladins racchiude anche alcune novità interessanti. A ben pensarci non c'è poi molto da stupirsi, visto che dietro a questo nuovo sparatutto si nasconde niente meno che Hi-Rez Studios, quegli stessi sviluppatori che rivoluzionarono il mondo di intendere i MOBA con il loro Smite.

    Ehi ma quello l'ho già visto!

    Nota dolente di Paladins è il roster. I personaggi esteticamente ricordano molto da vicino quelli di Battleborn, e mutuano tante, addirittura troppe, skill dagli eroi di Overwatch. È un gran mischione di cose già viste e spunti poco originali, che lascia il giocatore abbastanza interdetto. Tra i sedici personaggi al momento disponibili non ve ce n'è nemmeno uno capace di elevarsi dagli standard già proposti dai competitor, finendo quindi per dare ai player un manipolo di combattenti scialbi, che difficilmente potranno diventare iconici come Reaper, Winston o Tracer. Un punto di partenza deludente per un titolo come questo, ma non di fondamentale importanza visto il taglio competitivo che rappresenta il pilastro del prodotto. Nei prossimi mesi vedremo per altro arrivare decine di nuovi personaggi, e con gran probabilità la situazione potrà migliorare. Per ora dobbiamo accontentarci di un cavaliere in armatura pesante che erige uno scudo energetico (come Reinhardt), o di un tartarugone tank che lancia la sua ancora per agganciare i bersagli e si rifugia nella sua corazza per assorbire danno (ma non era Roadhog?). Ma abbiamo anche una cecchina con un fucile/mitragliatore (Widowmaker anyone?) e pure un drago dotato di jetpack e razzi che si muove e spara esattamente come Pharah, e via di questo passo. Al di là del chara design poco riuscito, insomma, dal lato della giocabilità ci si ritrova per le mani eroi di cui conosciamo già le movenze. Tastiera e mouse in pugno riuscirete quindi a destreggiarvi egregiamente, e nonostante le sole due mappe e le pochissime modalità di gioco disponibili, la voglia di partecipare a un nuovo match appena terminato quello precedente sarà molto forte.

    Tante nuove cose

    Un tasto per fare fuoco, uno per lo sparo secondario, due abilità supplementari assegnate ai tasti Q ed F e una ultimate che si ricarica con il passare del tempo e con il completamento di alcuni compiti specifici. Il gameplay è tutto qui, con una modalità payload a fare da sfondo agli scontri in arena.

    Invece di avere però due squadre che difendono ed attaccano a turni alternati, Paladins ci propone un'idea nuova, che personalmente ci è piaciuta particolarmente. Le due squadre, in mappe simmetriche, inizieranno la loro partita con l'obiettivo di catturare un punto di controllo al centro dell'area di gioco, dal quale poi uscirà il payload da scortare fino all'arrivo. In questo modo non esistono tattiche di attacco e difesa preventive, e l'impossibilità di cambiare personaggio durante la partita diventa un valore aggiunto alla comunicazione pre-match. I ruoli sono quelli classici degli ultimi shooter arena, ma una volta in-game non potrete più sopperire ad eventuali mancanze del vostro team, quindi scegliete con attenzione. Per ogni uccisione compiuta e per il tempo passato vicino al payload, verrete inoltre ricompensati con dei crediti che potranno essere spesi nella zona iniziale per comprare potenziamenti passivi, un po' come se si trattasse di equipaggiare il vostro personaggio con gli oggetti di un MOBA. Potrete causare più danno, inibire le cure agli avversari o ancora ridurre i danni e aumentare i vostri poteri benefici sugli alleati. Ogni skill potrà poi essere ulteriormente potenziata per specializzare il vostro eroe in un compito preciso, spendendo crediti in maniera esponenziale. I quattro slot a disposizione servono a dar maggior possibilità di scelta e il sistema, nel suo insieme, ci ha convinto. Ad aggiungersi a questi elementi c'è poi un set di carte che potrà essere personalizzato per ogni eroe prima di entrare in partita, modificando in maniera sostanziale le sue abilità attive. Un vero e proprio loadut fatto di carte collezionabili, che premia i più fortunati ma anche chi gioca da più tempo, dato che tutte queste opzioni saranno disponibili per l'acquisto, con la valuta ottenuta in-game. Dal negozio potrete altresì comprare campioni e skin, oppure acquistare il Founder's Pack per poco meno di 20 euro, che vi garantisce tutti i personaggi disponibili, attuali e futuri.nLe carte potrete ottenerle invece anche salendo di livello, con i consueti box dalle ricompense casuali. Niente skin questa volta: quelle restano disponibili solo con i crediti e la valuta in-game.

    Molto più veloce

    Paladins ci propone un gameplay dai ritmi davvero intensi, letteralmente senza tempi morti. Dopo ogni morte verrete messi in sella a un destriero, che vi consentirà di muovevi velocemente verso l'obiettivo e rientrare nel vivo dell'azione nel più breve tempo possibile: una scelta che piacerà sicuramente a chi odia le lunghe corse verso il payload dello shooter Blizzard. Paladins decide anche di abbracciare un pubblico meno esigente e meno competitivo, con skillshot e abilità molto più facili da mettere a segno, e persino hitbox dei colpi più generose, così da facilitare le uccisioni e poter gongolare guardando le statistiche finali.

    Resta da vedere in futuro quanto il gioco prenderà piede e quanto spazio verrà dato da Hi-Rez al lato competitivo di Paladins, ma da questo punto di vista, secondo noi, si può stare sereni. Ad Atlanta a gennaio inizieranno già con il primo Invitational, affiancato ovviamente dai mondiali di Smite: segnale che non può che far ben sperare per la rapida crescita della community di questo nuovo FPS competitivo.

    Paladins Non fermatevi all'apparenza. Paladins: Champions of the Realm ha sicuramente qualcosa di diverso da offrire rispetto ad Overwatch. Ad eccezion fatta per la pessima parantesi sul design dei personaggi, mere scopiazzature di altri eroi visti nei diretti concorrenti, il nuovo shooter Hi-Rez mette in mostra diverse idee azzeccate, tutte di valore e utili a far compiere un ulteriore passo avanti agli arena shooter, come la nuova gestione del payload, o delle build basate su carte collezionabili. La gratuità del titolo e la recente apertura della open beta vi danno l'occasione di provare gratuitamente il gioco e, se volete il nostro consiglio, almeno un salto fatecelo, potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa.

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