Secret of Mana: provati i primi minuti del remake

Un classico dei JRPG a 16-bit si appresta a tornare con un remake: siamo stati negli uffici milanesi di Koch Media per provare il nuovo Secret of Mana.

Secret of Mana: provati i primi minuti del remake
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  • Pc
  • PS4
  • Dopo il successo di operazioni come NES e SNES Mini e l'annuncio del ritorno del C64, sembra stia prendendo sempre più piede la tendenza di riportare nuova linfa vitale ai classici del passato, siano essi sistemi hardware leggendari o videogiochi i cui titoli sono scolpiti nella pietra miliare del medium.
    Basti pensare alle due collection di Megaman, ad esempio, oppure, per non andare troppo indietro nel tempo, all'ottima N.Sane Trilogy di Crash Bandicoot. Tutte operazioni che pongono l'accento sul piacere della riscoperta dei grandi classici, in grado di radicarsi profondamente anche nel cuore dei nuovi giocatori. Non c'è quindi da stupirsi se anche Square Enix abbia deciso di intraprendere questa strada, annunciando il remake in alta definizione di Secret of Mana, uno dei JRPG con combattimenti in tempo reale più belli di sempre. Il titolo approda sui Super Nintendo della terra del Sol Levante nel lontano 1993, per poi arrivare, un anno dopo, anche nel vecchio continente. Oggi, dopo oltre vent'anni e qualche sporadica visita su sistemi mobile e console come Wii e WiiU, è pronto a tornare con una rinnovata veste grafica, deciso a farsi scoprire (e riscoprire) da tutti gli appassionati del genere.

    Long ago...

    L'opera narra la storia di un gruppo di ragazzi e del loro viaggio alla ricerca del potere "Mana". Grazie a quest'ultimo, in passato, la civiltà conobbe un incredibile sviluppo, tanto che venne anche utilizzato per costruire l'arma definitiva: la Fortezza Mana. Gli dèi però non furono molto contenti di un simile gesto, e scatenarono i loro mostri sulla terra con l'obiettivo di distruggere la Fortezza, facendo scoppiare, così, una tremenda guerra i cui esiti furono quelli di far svanire il potere Mana dal mondo.

    Almeno fino a quando Randi, il nostro protagonista, non entra in contatto con la Mana Sword, un'antica spada capace di controllarne il potere. Randi si ritroverà così nelle scomode vesti di custode della lama sacra, che lo porterà addirittura ad essere bandito dal proprio villaggio, perché identificato come portatore di sventura. Ed è così che inizia la nostra avventura nel mondo di Secret of Mana: invitati nella sede milanese di Koch Media, abbiamo avuto quindi la possibilità di giocare i primi minuti della produzione, e possiamo confermarvi che le sensazioni iniziali sono generalmente positive, soprattutto per quanto concerne il discorso giocabilità, che sembra mantenere tutta la magia e le peculiarità della versione originale. C'è però da segnalare che, durante la nostra prova, ci siamo imbattuti in qualche bug di troppo, figli di una build provvisoria che presentava più di qualche problemino, anche a livello grafico, con texture non propriamente definite e piuttosto slavate. Anche la risposta delle hitbox dei nemici incontrati sembrava avere un certo ritardo nella visualizzazione del danno effettuato, con la conseguenza che gli avversari potevano sfruttare la perdita di questo frame per contrattaccare e ferirci. Fortunatamente, tutti questi fastidiosi problemi riscontrati non saranno probabilmente presenti nella versione finale: nel corso del test era presente, infatti, anche un'altra postazione, dove lo stesso Secret of Mana, in una build molto più recente e visibilmente più ottimizzata, sembrava privo di tutte le suddette mancanze.

    Chiaroscuri tecnici

    Tralasciando questi aspetti, l'insieme sembra catturare alla perfezione lo spirito dell'originale, con i suoi colori, la sua visuale a volo d'uccello e la sua giocabilità, capace di mescolare le dinamiche di un action con quelle di un gioco di ruolo. Il combat system, in aggiunta, ritorna completamente rinnovato: in Secret of Mana dovremo inoltre valutare accuratamente l'area dove combatteremo. Ogni attacco consuma infatti una percentuale di quella che potremmo a tutti gli effetti definire la stamina del personaggio: dopo ciascun colpo inferto vedremo diminuire la forza dell'impatto, con la conseguenza di causare minor danno al nemico qualora lo colpissimo con poca energia.
    Vien da sé che questa feature apre ad una serie di trovate di gameplay che ancora oggi non sembrano aver subito l'inesorabile scorrere del tempo, obbligando i giocatori a ponderare attentamente la concatenazione di attacchi al fine di massimizzare i danni.

    Altra caratteristica dell'originale era la possibilità di giocare in multiplayer locale tramite l'utilizzo di un accessorio chiamato multitap, che aumentava il numero di ingressi dei controller collegabili, permettendo così il gioco in cooperativa. Secret of Mana, infatti, poteva essere giocato in compagnia di due persone, visto che il party era formato da un massimo di tre membri, e non è difficile pensare che questa feature sarà presente anche nel remake in arrivo il prossimo febbraio.
    Quello su cui secondo noi si dovrebbe intervenire maggiormente è nella rappresentazione dei personaggi. I modelli, infatti, non ci sono sembrati propriamente eccezionali e, pur essendo comunque coerenti col tipo di grafica proposta, a volte si ha l'impressione di avere a che fare con le versioni in alta definizione dei "super deformed" di Final Fantasy VII. E tutto questo, in fin dei conti, risulta pienamente coerente col piglio nostalgico della produzione.

    Secret of Mana Remake Il remake in alta definizione di uno dei grandi classici dei videogiochi, Secret of Mana, si avvicina a grandi passi al giorno d’uscita, fissato per il prossimo 15 febbraio. La veloce prova effettuata negli studi di Koch Media a Milano ha evidenziato la qualità di un gameplay che, al netto di alcuni problemini riscontrati e figli di una build provvisoria, sembra essere invecchiato molto bene. Benché sia prematuro sbilanciarsi in giudizi definitivi, visto che mancano ancora circa quattro mesi all’uscita, è molto probabile che l’operazione messa in atto da Square Enix stuzzicherà la vena nostalgica di ogni appassionato senza correre il rischio di sembrare anacronistica e fine a se stessa. Non ci resta che attendere ancora un po' di tempo, dunque, in modo tale da capire quale sarà il verdetto finale per il remake di Secret of Mana.

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