Snipperclips per Nintendo Switch Provato

Il puzzle game cooperativo di SFB Games torna a mostrarsi al Nintendo Switch Showcase di Milano, in tutta la sua adorabile e travolgente genuinità.

Snipperclips per Nintendo Switch Provato
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  • Chissà se Nintendo è consapevole fino in fondo dell'enorme potenziale ricreativo che bolle tra i pixel di Snipperclips. Sarà che il focus, tra i progetti di foggia più "casual" chiamati a delineare i primi mesi di Switch, è fino ad ora ricaduto in prevalenza su 1-2-Switch, ma siamo comunque stupiti di come questo progetto rompicapo, cosviluppato assieme al team inglese SFB Games, stia vegetando tra le nuove proposte griffate Grande N in sostanziale silenzio. È un vero peccato, sebbene, di questo potenziale, comprendiamo non sia possibile rendersi conto appieno fintanto che non ci si sieda davanti allo schermo con un amico, s'impugni uno dei due Joy-Con e si dia inizio a una nuova partita. Che è poi quello che abbiamo fatto noi di Everyeye una volta raggiunto il Nintendo Switch Showcase a Milano, luogo adibito alla presentazione di tutti i prodotti pensati per supportare il lancio della nuova console di cui tutti, nel bene o nel male, stanno ormai parlando da settimane. La prova, come leggerete, ci ha accompagnato con tanti, inaspettati sorrisi stampati sulle labbra. Il che, per un test che è comunque soltanto preliminare, è di sicuro un ottimo punto di partenza.

    Ti spunto la punta

    In due seduti spalla a spalla, con Switch in assetto da tavolo, cioè tablet poggiato in verticale sul proprio cavalletto e un Joy-Con per giocatore, Snipperclips mostra il suo valore di svago cooperativo fin dai primi istanti di tutorial. Ciascun utente veste i panni di una piccola sagoma di carta colorata a forma di mezza capsula, la quale può spostarsi lateralmente, saltare, piegare ed allungare gli esilissimi arti inferiori e ruotare il proprio corpo a trecentosessanta gradi, sia a destra che a sinistra, tramite pressione dei rispettivi tasti dorsali. La struttura di gioco è un succedersi di quadri separati dove è necessario portare a termine compiti specifici dettati dal software, tutti basati sul saper coordinare le mosse dei due cartoncini sgambettanti. Inizialmente si tratta di completare incarichi molto basilari, come il reciproco sovrapporsi seguendo certe linee guida tratteggiate sullo sfondo al fine di ricreare forme più o meno usuali, tra cui quella di un cuoricino, la cui correttezza è infine misurata da un tachimetro. Una maggiore complessità emerge invece nelle schermate subito successive, quando cioè viene introdotta la meccanica cardine dell'intera esperienza di gioco: il ritaglio. In altre parole, è possibile coprire parte della silhouette del compagno con la propria e poi eseguire su di esso un taglio netto, così da donargli nuove e creative fattezze. La pratica è ovviamente legata a doppio filo al puzzle solving, che naturalmente tende a farsi man mano più articolato. Ad esempio, per pigiare un interruttore posto tra due bordi particolarmente ravvicinati sarà utile tagliuzzare uno dei due personaggi a forma di bastoncino per poi sospingerlo all'interno della strettoia; in un setting contraddistinto da un canestro e da una palla da basket, verrà invece naturale assumere una conformazione concava per sollevare l'oggetto e poi, usando la testa piatta del compare come piattaforma mobile, avvicinarsi al succitato anello metallico e conquistare il punto, proprio come si confà a un provetto pivot. Va detto che i cut non sono irreversibili, ed è sempre possibile far ritorno ai propri lineamenti originari grazie a un comodo comando di undo. Immediato, ai limiti dell'elementare, il gameplay di Snipperclips punta dunque tutto sul ragionamento di coppia, sui riflessi corrisposti e, insomma, su un incedere perfettamente sincronizzato. La demo a tempo che Nintendo ha messo a nostra disposizione durante l'evento era per la verità piuttosto breve, ma il risultato dell'hands-on è stato comunque esilarante. Spuntate malriuscite, capitomboli degni di una slapstick comedy, difficoltà nel mettere in pratica correttamente le istruzioni del collega, e poi l'esultanza per aver superato l'ennesima sfida che poteva apparire sciocca sulle prime ma che, una volta entrati in azione, ha saputo dimostrarsi tutt'altro che tale.

    Ad oggi non ci sono molte altre considerazioni da fare, ed è evidente che tanti interrogativi rimangono in attesa di trovare risposte nel titolo finito, specie in relazione all'effettiva varietà del puzzle design. C'è anche quel po' di curiosità per l'annunciata -ma ancora segreta- modalità per singolo giocatore, ma è verosimile che quasi tutto l'appeal del progetto, anche all'atto della release, sarà dato dalla disponibilità o meno a condividere l'esperienza in un contesto locale. Un tipo di condivisione vecchio stampo, dove il dialogo divertito tra le persone è costante e la spremitura di meningi collettiva si fa pretesto per trascorrere momenti di sana e spontanea leggerezza. Un modo d'intendere il multiplayer che, in quest'era di gaming globale e perenne competizione, siamo certi farà la felicità di chi ricorda bene i tempi in cui incontrarsi davanti a uno schermo comune era la regola, non l'eccezione. Snipperclips, signori: per ulteriori dettagli, l'appuntamento è fissato per il prossimo mese di marzo.

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