The Surge: Provato il nuovo gioco degli autori di Lords of the Fallen

Gli autori di Lords of the Fallen stanno terminando i lavori su The Surge, in arrivo a maggio: lo abbiamo provato.

The Surge
Anteprima: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • In un futuro tanto vicino quanto terribilmente credibile, i continui sforzi autodistruttivi dell'umanità hanno trasformato la Terra in un'infinita distesa di panorami brulli e desolati, soffocati dalla morsa d'acciaio di colossali complessi industriali, sotto l'egida di mega-corporazioni senza scrupoli. La premessa distopica di The Surge non sarà certo la più originale tra quelle che confluiscono nel ricco panorama della narrativa sci-fi "apocalittica" (qualcuno ha visto Elysium di Neill Blomkamp?), ma rappresenta senza dubbio un'intrigante novità per il sempre più inflazionato catalogo dei cosiddetti soulslike. Una definizione che porta con sé paragoni senza dubbio difficili, specialmente per un team con alle spalle un esordio di genere interessante ma non particolarmente incisivo. Non si fatica a capire perché Jan Klose, creative director di Deck13, abbia ribadito a più riprese di non essere un grande fan dei confronti videoludici, specialmente quando la pietra di paragone è una serie che, negli anni, è riuscita a crearsi un seguito praticamente settario. Con The Surge sembra però che il team tedesco abbia finalmente trovato una dimensione stilistica meno derivativa, con un'individualità piacevolmente originale. Identità che non abbiamo faticato a percepire distintamente durante la preview offertaci da Deck 13, che ci ha permesso di confermare come l'action rpg non sia soltanto il titolo più ambizioso mai messo sviluppato dal team, ma anche il più promettente.

    Ti strappo le braccia e ti ci meno

    Il nuovo titolo di Deck 13 ci cala nei panni, involontariamente tecno-potenziati, di un dipendente della mega-corporazione CREO, risvegliatosi nel complesso industriale della compagnia a seguito di un misterioso incidente, avvenuto a margine di un progetto finalizzato a "salvare il mondo".
    Tre parole che, ormai lo sappiamo, raramente delineano piacevoli prospettive.
    La trama di The Surge, come nella migliore tradizione di genere, viene rivelata poco a poco e non sempre in maniera ortodossa: seppur lontana dai sibillini cripticismi dell'opera di Miyazaki, la narrativa del gioco appare sin da subito legata a doppio filo al gameplay e alle cupe ambientazioni che ne sono il teatro. Senza dubbio un punto a favore per l'opera dei ragazzi di Deck 13, che sembrano essere riusciti a comporre un setting sci-fi intrigante, meravigliosamente in linea con quel canone di spietata disperazione che è proprio dei soulslike. La prima mezz'ora di The Surge catapulta impietosamente il giocatore in un labirinto industriale in rovina, colmo di nemici pronti a punire ogni imprudenza esplorativa con letale fermezza. Nessuna missione di salvataggio in arrivo, nessuna reale indicazione, solo una selva di minacce tecno-organiche pronte a liberarci dal peso delle nostre appendici meccanizzate. Tra i rottami rugginosi e gli impianti ormai in disuso del complesso industriale si annidano robot assassini e relitti umani imprigionati in voluminosi esoscheletri d'acciaio, simili a quello indossato dal protagonista. E qui entra in ballo uno degli elementi più caratterizzanti del disegno ludico del team teutonico. Accanto alla classica divisione degli sforzi battaglieri in attacchi leggeri e pesanti (il gioco li descrive come orizzontali e verticali, ma il succo è quello), The Surge introduce meccaniche di looting vincolate a un sistema di mira che permette al giocatore di focalizzare i propri assalti su specifiche aree anatomiche. Accumulando energia con ogni attacco andato a segno potremo, una volta indebolito a sufficienza l'avversario, attivare una mossa finale - rigorosamente in slow motion - che ci permetterà di festeggiare spettacolarmente la vittoria portandoci a casa un pezzo del nemico. Strappando via un arto, ad esempio, potremo ottenere l'arma impugnata dalla minaccia del momento, oppure ricavare, dai rottami lasciati a terra, il progetto di una parte d'armatura. Si tratta di una dinamica interessante che non solo premia il giocatore con istantanee di brutale appagamento, ma aggiunge al combattimento un inatteso spessore tattico. Alcune parti del corpo dei nemici potrebbero essere sprovviste di armatura e quindi più vulnerabili ai nostri attacchi, ma concludendo lo scontro puntando solo alle zone "molli" rischieremo di perdere la possibilità di droppare qualche pezzo raro con il quale potenziare la nostra build. L'efficacia combattiva del protagonista dipende infatti esclusivamente dall'equipaggiamento utilizzato, e il gioco si dimostra immediatamente generoso in termini di tipologie di armi e armature.

    Optando per una dotazione pesante, potremo aumentare la nostra stabilità e l'efficacia di determinati attacchi, sacrificando però la velocità d'esecuzione. Viceversa, armi e armature più leggere garantiranno al nostro "eroe" una maggiore rapidità e manovrabilità, a scapito di difesa e resistenza agli atterramenti. In questo senso, The Surge è un continuo invito alla sperimentazione, alla ricerca delle migliori combinazioni di esoscheletri (ogni sezione del corpo può essere equipaggiata con un diverso componente) e di strumenti offensivi. Per craftare e potenziare il nostro arsenale potremo utilizzare i Centri di assemblaggio presenti nelle Medbay in giro per le ambientazioni (punti di salvataggio e ristoro con la medesima funzione dei falò dei Souls), sfruttando gli scarti tecnologici accumulati facendo strage di nemici. Questi oggetti rappresentano la valuta universale di The Surge, e vengono utilizzati anche per aumentare il livello di Energia nucleare del personaggio.
    Ovviamente, in linea con lo standard imprecatorio del genere, ogni morte coincide con la perdita di tutti gli scarti raccolti (a meno che non li si abbia depositati presso la Medbay), e un secondo decesso sulla strada per il recupero del maltolto comporta la perdita totale del tesoretto accumulato. The Surge aggiunge però a questa crudele tradizione una variabile originale. Avremo infatti solo due minuti e mezzo per raggiungere il luogo del nostro trapasso, e ogni uccisione effettuata strada facendo ci garantirà qualche secondo di respiro in più. Sebbene il sistema di progressione non comporti un incremento diretto dell'efficienza battagliera del protagonista, raggiungere livelli via via più alti ci permetterà di assemblarci addosso equipaggiamenti sempre più potenti, e di aumentare il numero e la quantità degli "impianti" tecnologici in dotazione al protagonista.

    Questi elementi, concettualmente vicini ai Chip di NieR: Automata, offrono un'ampia gamma di abilità e bonus marziali, che spaziano da una riduzione della resistenza consumata ad ogni attacco, al numero di oggetti curativi utilizzabili, fino alla capacità di visualizzare la barra della salute degli avversari. L'impressione è che, pur in assenza di un classico sistema di variazioni incrementali per le statistiche, il sistema di progressione di The Surge offra ai giocatori uno spettro decisamente ricco di opzioni di personalizzazione, con conseguenze chiare e riconoscibili sull'efficacia guerresca del personaggio. A tal proposito, non abbiamo potuto fare a meno di notare - e apprezzare - l'ottimo lavoro di revisione operato dallo sviluppatore tedesco per il combat system del loro nuovo soulslike. I combattimenti di The Surge ci sono sembrati leggermente più lenti e ponderati rispetto a quelli della saga di From Software, ma senza alcuna traccia della farraginosità vista in Lords of the Fallen.
    Portare a casa la pelle è un'impresa che richiede un attento studio dei pattern d'attacco dei nemici, nonché una gestione oculata della stamina consumata ad ogni attacco. Combinare assalti leggeri e pesanti in poderose combo, da alternare a schivate, parate (a tre diverse altezze) e scivolate "di potenza", si fa naturale già nel giro di una manciata di minuti, sebbene riuscire a padroneggiare a dovere ogni risorsa battagliera in dotazione al protagonista richieda una buona dose di impegno e dedizione. Sforzi che vi permetteranno di affrontare ogni scontro con crescente dinamicità, compatibilmente con il peso del vostro equipaggiamento. In generale, la curva d'apprendimento ci è sembrata eccellente, grazie anche a un livello di sfida consistente ma mai eccessivo, almeno nelle fasi iniziali. Anche il massiccio robot militare che rappresentava il boss finale della nostra preview ha dovuto cedere le armi in tempi ragionevoli, dopo una manciata di tentativi infruttuosi che ci hanno però permesso di individuarne i punti deboli.

    Un'ottimizzazione promettente

    L'antipasto offerto da Deck 13 ci ha permesso di immergerci in un universo dark sci-fi convincente e coeso, caratterizzato da ambientazioni ricche di dettagli e magistralmente interconnesse. Al momento abbiamo pochi dubbi sul fatto che la direzione artistica del team tedesco saprà deliziarci con un mondo di gioco cupo e affascinante, piacevolmente divergente dallo standard dark fantasy del genere di riferimento.

    Sebbene l'insieme sia senza dubbio d'effetto, si nota ancora qualche incertezza sul fronte delle texture e dei modelli poligonali, in particolar modo quelli dei nemici. Anche le animazioni ci sono sembrate un po' più legnose del dovuto, sebbene la pesantezza degli esoscheletri del protagonista e dei suoi avversari contribuiscano a fornire una giustificazione "concettuale" ad alcune di queste carenze. Abbiamo notato anche qualche piccolo problema per quanto riguarda la gestione delle collisioni, unita a una certa macchinosità del sistema di puntamento. Decisamente promettente, invece, l'ottimizzazione generale del motore di gioco, leggero e performante. Durante i nostri test su PC, il gioco non è mai sceso sotto i 60 fps con tutti i dettagli al massimo, senza problemi di frame pacing rilevabili. Un buon lavoro che fa ben sperare sulla buona riuscita delle versioni console. Vi ricordiamo che lo sviluppatore ha confermato che The Surge girerà a 30 fps su PS4 e Xbox One, e a 60 fps su PlayStation 4 PRO.

    The Surge L’action rpg di Deck 13 promette di offrire agli appassionati dei soulslike un titolo in grado di ampliare il panorama di genere in maniera originale, tanto dal punto di vista delle tematiche, quanto da quello delle meccaniche di gioco. La formula di The Surge unisce un combat system tattico e appagante a un sistema di progressione profondo, in grado di garantire ai giocatori ampi margini di personalizzazione. Se il fascino dell’ambientazione sci-fi è già assodato, anche la sceneggiatura messa in piedi dal team teutonico ci è sembrata piuttosto intrigante. Per esprimerci in maniera definitiva su tutti gli aspetti del gioco dovremo però aspettare il prossimo 16 maggio, data d’esordio di The Surge su PC, Xbox One e PS4. Onestamente? Non vediamo l’ora.

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