The Technomancer Anteprima: il team Spiders ci porta su Marte

Dopo Mars: Wars Logs, il team di sviluppo Spiders ci riporta sul pianeta rosso, con un action-rpg promettente ma ancora imperfetto.

The Technomancer Anteprima: il team Spiders ci porta su Marte
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Ambientato nello stesso universo di Mars: Wars Logs, il nuovo titolo Spiders ne riprende a piene mani persino le meccaniche di gioco, per concentrarsi sul futuro prossimo di questo universo che attinge da Mass Effect e Riddick in un colpo solo. I protagonisti di Technomancer muovono i loro passi su suolo marziano, colonia umana ormai alla deriva dopo un cataclisma che ha reso mutanti gran parte degli intrepidi abitanti. Chi è sopravvissuto ha sviluppato un campo elettrico corporeo molto al di sopra di quello normale, ed è in grado di incanalarlo in poteri elettrici folgoranti: serve però un equipaggiamento apposito, che ne catalizza la carica per poi rilasciarla sotto diverse forme. La lotta intestina tra i sopravvissuti si estende alle tre grandi corporazioni che dominano Marte, mantenendo il possesso della risorsa che più serve allo sviluppo della vita: l'acqua. Con queste premesse abbiamo assistito a una prova giocata del titolo Focus Home che mira molto in alto e, se tutto andrà secondo i piani, potrebbe ritagliarsi una fetta del pubblico assetato di sci-fi e action RPG.

    Scelte aliene e repressione

    Tra i coloni, chi è sopravvissuto sviluppando la mutazione non è affatto ben visto. Temuti, ma segregati, questi nuovi umani vengono usati principalmente dalle corporazioni per tenere a bada gli avversari, in una lotta territoriale senza pietà. E' così che inizia Technomancer, con il protagonista che viene promosso a ufficiale di sorveglianza di Abundance, una delle tre entità dominanti, ma sembra soffrire del clima austero e dittatoriale a cui deve sottostare. La sua prima missione sarà quella di cercare sei artefatti in grado di cambiare le carte in tavolo sullo scacchiere politico di Marte, ciascuno custodito da una fazione (incluse ovviamente le tre corporazioni). Il gioco si presenta piuttosto blando dal punto di vista grafico, ma con molto succo ludico a supportarlo. Saremo messi davanti a scelte che altereranno il corso del gioco, in una struttura non lineare alla ricerca dei sei artefatti, anche se è lecito aspettarsi colpi di scena a profusione prima che si possa terminare il compito. Quel che colpisce, oltre all'interessante incipit, sono la cura e la passione che quelli di Spiders stanno mettendo nel confezionare il loro opus magnum. La città da cui partiva la demo era piuttosto vasta, in un panorama molto cupo e opprimente, dal cielo grigio con sfumature viola e pochi pallidi abitanti evidentemente troppo stanchi e atterriti per interessarsi di tutta la questione geopolitica. Il protagonista (dal nome per ora ignoto) è ovviamente un mutante e starà a noi sviluppare i poteri secondo cinque skill tree su aree differenti. Quattro di essi si rifanno direttamente al combattimento: avremo le arti brutali da corpo a corpo, quelle più sottili che ricorrono a stealth e agilità, un albero dedicato alla resistenza -o tanking- e infine quello dei Technomancer, tutto scudi e fulmini dalle mani. Ci siamo subito chiesti se, visto che è quello che dà il nome al gioco, non fosse un po' azzardata la scelta di non espandersi in quest'ultimo albero, ma ci è stato risposto che non sarà assolutamente necessario e i giocatori potranno attingere da ogni skill tree come preferiranno, sottostando ai limiti consueti di esperienza e punti da spendere. L'ultimo albero è invece dedicato a tutte le abilità non inerenti il combattimento, come i dialoghi e il carattere stesso del nostro baldo ufficiale; i punti da spendere in questo settore sono completamente separati dagli altri. La demo, priva di dialoghi, proseguiva a mostrarci una serie di scontri in quello che sembrava il nido di orribili insetti mutanti. L'estrema personalizzazione del personaggio si è invero ridotta a una lotta, dobbiamo ammetterlo, priva di quel carisma che dovrebbe caratterizzare un RPG cinematico di questo tipo, ma ci è stato garantito che le animazioni e gli effetti erano temporanei (per fortuna) e che manca ancora parecchio alla pubblicazione del prodotto finale (ci chiediamo perché allora mostrarlo così nel dettaglio).

    Tralasciando le questioni puramente estetiche, i sistemi di gioco sembrano convergere bene verso un tipo di combattimento action più ragionato che in altri titoli, con la forte impressione di trovarsi di fronte a un Mass Effect senza pausa tattica. Durante i nostri viaggi potremo anche radunare un manipolo di compagni, anche se solo uno potrà unirsi a noi quando intraprenderemo una quest. I vari comprimari potranno essere controllati anche dal giocatore, o lasciati in mano all'IA, e saranno dotati di una loro personalità e di loro personali questioni da dirimere su Marte. Potrà anche verificarsi il caso che qualcuno non approverà le nostre scelte e ci abbandoni, magari passando al nemico o mettendoci i bastoni tra le ruote in altre maniere: come se non bastassero gli alieni giganti sputa-acido che, nel mentre, compaiono a schermo a frotte. Al termine di un altro combattimento, abbiamo assistito ad una boss-fight piuttosto tamarra, in cui la regina di questi esseri marziani non aveva preso molto bene alla strage da noi appena compiuta, scagliandosi addosso al protagonista con tutta la sua potenza ed enormità entomologica. Chiudendosi bruscamente, non abbiamo ben capito come si svolgeranno gli scontri più impegnativi, ma supponiamo che riserveranno qualche sorpresa, sperando che integrino anche le scelte multiple del giocatore, per generare esiti o interazioni differenti.

    The Technomancer L'uscita di Technomancer è ancora lontana, e il team ha tutto il tempo di limare i difetti che purtroppo abbiamo riscontrato in questa presentazione. I ragazzi di Spiders puntano tutto sull'immersione e sulla storia, che varierà in modo dinamico lungo tutta l'avventura. E' molto difficile quindi dare un primo giudizio sul titolo, perchè l'ambientazione è sì affascinante, ma manca di quel carattere che ha reso famosi titoli più celebri. Quel che è certo è che il sistema di progressione sarà molto dettagliato e se gli sviluppatori riusciranno a mantenere almeno parte le promesse riguardanti il lore e la storia, saremo di fronte a un'ottima alternativa nel campo degli RPG sci-fi. Gli altri due grandi nomi, che in parte esulano dal confronto a causa di budget differenti, ma che ci sentiamo comunque di citare, sono Elex e -soprattutto- Mankind Divided, entrambi in arrivo il prossimo anno. Technomancer, anche se di origini molto più modeste, ha diverse frecce al suo arco elettrificato. Speriamo vivamente che riesca a scagliarle, mirando dritto al cuore di ciò che ogni appassionato si aspetta da un RPG di questo tipo: una storyline e dei personaggi forti e di spessore, supportati da quello che sembra già essere un combat system ben pensato. Queste mutazioni in corrente alternata, arriveranno da qualche parte nel 2016 inoltrato.

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