Le avventure di Nathan Drake sono finite. Lo sanno bene tutti gli appassionati della saga esotica di Naughty Dog, così come gli stessi cagnacci californiani, che con il quarto, sontuoso capitolo ci hanno regalato un epilogo assolutamente all'altezza della fama del loro coraggioso avventuriero. I Naughty non hanno però intenzione di abbandonare l'universo di Uncharted. Quello che, esattamente dieci anni fa, ha spianato la strada verso la definitiva consacrazione del team che ha dato i natali a Crash Bandicoot. Quello che ne ha sancito la piena maturazione, chiamata nuovamente a salire sul banco degli imputati il prossimo anno con la release di The Last of Us Part II su PlayStation 4.
Per riportare in vita il brand esotico, la software house californiana ha quindi deciso di far scendere in campo due volti già noti ai veterani di Uncharted, confezionando un'espansione standalone per il quarto episodio regolare, Uncharted: L'Eredità Perduta. Quello che è nato come un DLC, si è poi evoluto in qualcosa di molto più grande. Non è solo la conferma dello stato di salute dell'intero brand action adventure, ma anche e soprattutto un primo, timido esperimento che possa guidare Uncharted in un futuro senza il suo illustre protagonista. A cambiare, in Uncharted: L'Eredità Perduta, sono sì i personaggi principali, ma anche gli uomini che ne reggono e giostrano le fila. Rimane però invariato il canonico equilibrio di esplorazione, arrampicate, dialoghi e sparatorie, elementi che ci hanno fatto prima apprezzare e poi innamorare delle peripezie del nostro archeologo di fiducia.
La Triforza di Sony
E sono proprio loro, Shaun Escayg e Kurt Margenau, rispettivamente creative director e game director dell'ultima produzione di Naughty Dog e Sony, a condurci tra le lussureggianti ambientazioni dell'India virtuale di Uncharted: L'Eredità Perduta a Milano, durante l'ultima tappa del Press Tour dedicato. I due volti di punta del progetto ci hanno ri-presentato le antieroine che andremo a controllare in quello che è a tutti gli effetti un ''nuovo'' Uncharted. Chloe Frazer e Nadine Ross sono il cuore pulsante dell'avventura, così come lo è il loro rapporto, sempre in bilico tra la sfiducia e la necessità di aggrapparsi ad una spalla familiare per sopravvivere.
Archiviati Nathan e suo fratello Sam, i momenti di coesione e di conflitto delle due donne irrompono sulla scena e la conquistano, nel tentativo di mettere le mani su un antico manufatto, la Zanna dorata di Ganesh, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Lo stesso Shaun Escayg giustifica l'evoluzione de L'Eredità Perduta da banale DLC ad espansione standalone - durerà circa 8 ore - proprio con la voglia del team di raccontare la storia di Chloe, guidata dalle scoperte del padre e dalla sua intrinseca natura di ladra. Anche noi giocatori, di riflesso, conosceremo più da vicino l'astuta truffatrice che aveva rubato il cuore di Drake in Uncharted 2, ed è ancora Escayg a prometterci che ne rimarremo completamente ammaliati. Così come seducente sarà inquadrare nelle sue origini la collaborazione di comodo tra la donna e l'ex leader della Shoreline.
Nell'India selvaggia, ricca di vita e coloratissima della prossima incarnazione di Uncharted, il rapporto a due tra Miss Frazer e Miss Nadine si trasformerà però ben presto in uno scomodo triangolo. Se è vero che le protagoniste sono sulle tracce della misteriosa reliquia, lo stesso si può dire di Asav, un signore della guerra locale deciso a prendere il potere nell'area. Queste tre personalità tanto diverse, ma ugualmente forti e tormentate, reggono dunque l'intero impianto narrativo, che per il momento pare del tutto in linea con la preziosa tradizione della serie a marchio Sony. Se Nadine è sulle tracce della zanna per riprendere il controllo della Shoreline, Chloe la desidera come primo, eccellente trofeo della sua nuova attività. Asav, d'altro canto, è accecato dalla sua sete di potere, dalla voglia di governare l'intera regione e il leggendario regno di Hoysala.
Questione di feeling
Nei 40 minuti di prova messi a disposizione da Naughty Dog durante l'evento milanese ci siamo subito resi conto quanto il feeling del precedente Uncharted 4 sia rimasto sostanzialmete invariato in questa attesa espansione. D'altronde la sua stessa natura ''obbliga'' L'Eredità Perduta a consegnarsi nelle mani degli appassionati senza stravolgere nulla di quanto già visto in passato, ricalibrando il tutto nel rispetto delle inclinazioni e abilità peculiari delle due nuove protagoniste.
Una volta impugnato il pad, la città meneghina si è allora immediatamente trasformata in quella che i Naughty hanno già definito come l'area aperta più vasta mai creata in un loro titolo.
Un'area che ricorda - troppo - da vicino il Madagascar di Unacharted 4, che fa da sorta di hub centrale per l'avanzamento dell'avventura. La nostra prova è partita in quella che dovrebbe essere la sequenza mediana dell'intera storia - dal quarto capitolo, ''I Ghati Occidentali'' -, con le due improbabili alleate in sella ad un 4x4 praticamente indentico a quello su cui abbiamo già girovagato nei panni dei fratelli Drake, e sulle tracce di tre armi, l'ascia, l'arco e la lancia di Parashurama, utilissime per localizzare la stessa zanna. La vastità dell'ambientazione si accompagna poi ad una certa varietà di situazioni. Già dai primi minuti abbiamo potuto scegliere se puntare dritti verso l'obiettivo principale, se dirigerci all'ombra di una torre abbandonata, se attaccare frontalmente i nemici o se eliminarli con un approccio stealth, marchio di fabbrica della bella Chloe. O ancora se cimentarci in alcuni puzzle, ora molto più incisivi che nelle altre declinazioni della saga.
Al fianco di Chloe e Nadine, pantere dal manto color ebano ora libere di cacciare, abbiamo sparato agli uomini di Asov, scalato mura, chiacchierato e utilizzato il nostro rampino per governare rocce e pareti, esattamente come accadeva in La Fine di un Ladro. Allo stesso modo, ci siamo ritrovati ad ammirare una vegetazione decisamente più rigogliosa del capitolo originale, così come ad utilizzare il caro gancio della jeep nelle circostanze più difficili, senza dimenticare la raccolta di tesorucoli di un certo valore. Ritorna, insomma, quel feeling di cui dicevamo prima, fatto di situazioni e sensazioni tutte bellissime e in qualche modo prevedibili.
Io sono... Uncharted
I fan di Uncharted impiegheranno solo alcuni secondi per mettersi a loro agio ne L'Eredità Perduta, necessari a familiarizzare con il nuovo sistema di scasso - un semplice minigame che permette a Chloe di aprire casse e guadagnare armi altrimenti impossibili da collezionare proseguendo con la storia del gioco - e con una mappa e un telefono. Scompare il classico diario di Nathan Drake, in favore di situazioni in cui studiare l'approccio migliore per avanzare si fa ancora più importante.
Per l'azione pura faremo affidamento su Nadine, che sfrutterà attacchi melee e un buon armamentario per sbarazzarsi degli avversari. Le due protagoniste fanno sfoggio di abilità e personalità ben spiccate e sensibilmente diverse tra loro, destinate a creare tensioni in quello che già nasce come un rapporto complicato. Gli scontri si sono rivelati in generale mediamente impegnativi, soprattutto per la presenza massiccia di soldati sulla mappa di gioco. Uno degli aspetti più appaganti dell'intera esperienza rimane, per chi vi scrive, riuscire a marchiare i nemici avanzando in silenzio tra i dettagliatissimi fili d'erba, per poi avere il tempo di analizzare la situazione e trovarsi, quasi inaspettatamente, in una posizione di vantaggio. E far finalmente piombare una pioggia di piombo sui malcapitati e inconsapevoli mercenari!
Non c'è dunque da rimanere sorpresi nel ritrovare in Uncharted: L'Eredità Perduta tutto quello che ci era già piaciuto - e non piaciuto - nel suo illustre ''genitore''. Non serviva che l'espansione stravolgesse una formula di gioco già collaudata: l'ultima prova di Naughty Dog è un Uncharted in tutto e per tutto, ne condivide la faccia, le meccaniche cardine e le impreziosisce con una storia del tutto inedita. Spostando maggiormente gli equilibri su azione ed esplorazione. Ne riprende anche il multiplayer, che nel DLC standalone tornerà con tutte le modalità del quarto episodio, compresa la più recente Sopravvivenza. Insomma, le sorprese all'orizzonte sul fronte squisitamete ludico dovrebbero essere poche. Quello che sarà interessante scoprire è se Chloe e Nadine riusciranno a non farci rimpiangere, narrativamente parlando, l'indiscutibile spessore del nostro Nathan.