Yakuza 6 The Song of Life: la nuova avventura di Kazuma provata alla Gamescom

Deep Silver ha portato Yakuza 6 The Song of Life alla Gamescom: ecco le prime impressioni sulla demo provata in fiera.

Yakuza 6 The Song of Life
Anteprima: PlayStation 4
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Xbox Series X
  • Uscito in Giappone lo scorso dicembre e pronto a debuttare anche in occidente il prossimo 20 marzo, Yakuza 6 è un capitolo importante, per la serie targata SEGA. Questo episodio, del resto, ha il compito di chiudere definitivamente l'arco narrativo concentrato su Kazuma Kiryu (che avrà semmai il compito di designare un erede pronto a portare avanti le avventure di Ryu Ga Gotoku).
    The Song of Life (adattato in italiano come "La Poesia della Vita", molto più vicino al sottotitolo originale giapponese) deve anche presentarsi come il lascito definitivo della saga, capace di sublimare il gameplay classico del franchise senza però rinnegare le proprie radici.
    Il titolo affronta entrambi questi oneri con discreta determinazione, come abbiamo potuto constatare grazie ad una demo approntata per la Gamescom di Colonia. Narrativamente parlando, il gioco si colloca immediatamente dopo il capitolo precedente, con il nostro protagonista che è costretto a scontare altri tre anni di galera (dopo quelli già spesi nel primo, storico episodio, recentemente riadattato per PS4 grazie al remake Yakuza Kiwami). Uscito di prigione, Kazuma scopre che la giovane Haruka è sparita dalla circolazione: deciso a trovarla, finirà nella cittadina storica di Onomichi, una delle ambientazioni che si affiancheranno alla storica Kamurocho.
    La demo, ovviamente, non ci ha permesso di farci un'idea approfondita della qualità del racconto (in cui avranno parte un misterioso incidente che ha lasciato Haruka in coma, e il figlio della nostra protetta, Haruto). Tuttavia possiamo già confermare che a livello di recitazione, regia e dialoghi Yakuza 6 si mantiene molto fedele ai vecchi capitoli, con ritmi molto compassati, dialoghi molto estesi, e quello stile squisitamente vicino alle grandi produzioni nipponiche dei tardi anni '90.

    Ad essere molto più moderno è invece tutto l'impianto ludico, a partire dal combat system per arrivare ai meccanismi di sviluppo del personaggio.
    I combattimenti nel quartiere di Kamurocho, anzitutto, si svolgono senza soluzione di continuità rispetto alle fasi esplorative. Non ci sono schermate di caricamento o presentazione da sorbirsi prima di iniziare a menare le mani, prendendo a pugni tutti i tronfi gangster del quartiere. La transizione è ancora più morbida e immediata rispetto a quelle di Yakuza 5, e l'azione scorre fluidissima e senza interruzioni.
    Il sistema di combattimento abbandona l'alternanza fra quattro stili di combattimento vista negli episodi del franchise che per ultimi hanno raggiunto il mercato (il già citato Kiwami e Yakuza Zero), e cerca invece di tornare alle origini. Le varie combinazioni si eseguono alternando attacchi rapidi o potenti, le prese ci permettono di scagliare un nemico contro gli altri avversari, mentre parate e schivate risultano risorse importanti soprattutto quando si affrontano nemici di alto rango o "boss fight". L'utilizzo di armi improprie, recuperate nelle ambientazioni, è seriamente incentivato, e ovviamente è possibile focalizzare la rabbia di Kazuma attivando l'ormai famosa Heat Mode.

    Le azioni contestuali con cui colpire gli avversari, i quick time event e le mosse distruttive (spesso letali per i nemici di basso rango) sono molto più varie e spettacolari che in passato, ma sono soprattutto la fluidità ed il ritmo dell'azione a lasciare di stucco. Gli scontri, grazie agli opportuni interventi di "regia", sono molto più coreografati, trascinanti, intensi e viscerali. I miglioramenti del comparto tecnico, legati soprattutto ad animazioni ottimamente caratterizzate, ci fanno percepire il peso e la forza di ogni colpo. Modifiche importanti anche al sistema di sviluppo di Kazuma. Ogni attività a cui ci dedicheremo, che sia una scazzottata o un lauto pranzetto, una sessione di karaoke oppure un'ammiccante videochiamata con qualche avvenente signorina, ci permetterà di guadagnare punti in cinque diversi settori (muscolatura, agilità, istinto, tecnica, charme). Grazie all'esperienza accumulata potremo poi sbloccare e potenziare diverse abilità, che potrebbero servirci sia in combattimento (tra nuovi attacchi e speciali Heat Moves) che durante l'interazione con gli NPC.
    Avrete capito, da questa descrizione, che uno dei pilastri di Yakuza 6 tornerà ad essere tutta quella serie di attività secondarie disseminate per le strade di Kamurocho, l'iconico quartiere simbolo della saga ispirato al distretto a luci rosse di Tokyo. Come sempre Kamurocho rappresenta uno spaccato della vita e della cultura della capitale giapponese, e avere l'occasione di inquadrarlo grazie ad una telecamera completamente libera, e di vederlo vivo, trafficato e vibrante come mai prima d'ora riempirà di gioia i vecchi fan della saga.
    Tra le attività collaterali, in ogni caso, si contano vecchi ritorni (come il già citato karaoke) e apprezzate "new entry" (tra il baseball, le live chat, e persino la pesca subacquea, disponibile ovviamente nel quartiere storico di Onomichi). Immancabili persino le Sale Giochi, in cui sarà possibile metter mano ad un discreto numero di classici, da Out Run a Puyo Puyo, e persino al cabinato di Virtua Fighter 5 Final Showdown. Insomma, chi vorrà lasciarsi catturare dall'interminabile vortice di mansioni secondarie, avrà come sempre di che divertirsi.

    In Yakuza 6, inoltre, Kazuma dovrà dar forma ad una gang con cui espandere il suo controllo sul territorio, ma nella build della Gamescom non era presente questo aspetto, che speriamo di poter testare attentamente in un futuro incontro.
    Venendo al comparto tecnico, la demo soffriva di evidenti problemi di tearing ed il framerate non era sempre stabile, ma sul fronte della modellazione poligonale, della quantità di dettagli e della texturizzazione, finalmente, Yakuza 6 si allinea ai risultati qualitativi degli action moderni, migliorando di gran lunga la resa dei personaggi, degli ambienti e delle atmosfere.
    Dopo aver recentemente riscoperto le origini della saga, in ogni caso, non vediamo l'ora di giocarne il capitolo conclusivo (nella speranza che il "trattamento Kiwami" venga presto applicato anche a qualche altro capitolo). L'appuntamento con Yakuza 6 è fissato per la prossima primavera, restate su queste pagine per tutti gli aggiornamenti.

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