Recensione 300 - March to Glory

"Spartani, su che console combattete??"

Recensione 300 - March to Glory
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  • Soldi facili...

    300, il film tratto dalla Graphic Novel scritta e disegnata da Frank Miller, è la classica opera cinematografica nata per essere convertita con successo in videogame. Trama coinvolgente e ricca di valori eroici, protagonisti carismatici (e fisicamente imponenti) lanciati a capofitto in alcune delle più memorabili scene di combattimento che si siano viste negli ultimi anni sul grande schermo, fronteggiando un nemico perverso mosso da una sete di potere ed una crudeltà ingiustificabili da qualunque spettatore. Sono o non semplici ma ottime basi per un action game di successo?
    Sorprendentemente la sorte videoludica di 300 è stata ben differente da quanto ci si poteva aspettare da un gioco dedicato ad uno dei sicuri blockbuster della stagione cinematografica 2006-2007; chiunque fosse rassegnato a vedere il muscoloso petto di Re Leonida impresso sulle copertine di un gioco dedicato a tutti gli hardware da gioco possibili ed immaginabili sarà sicuramente rimasto a bocca aperta nello scoprire che “300 - March to Glory” è un titolo esclusivo di Playstation Portable, una console che, nonostante l'innegabile ripresa nelle vendite avvenuta negli ultimi mesi, non si può proprio definire come una “piattaforma sicura”, capace di garantire rientri economici di grande rilievo.
    Ciononostante “300 - March to Glory” è giunto anche in Italia in contemporanea alla pellicola diretta da Zack Snyder e, udite udite, è un gioco tutto sommato gradevole...

    La tattica vincente: sorprendere

    300 - March to Glory narra le vicende di Re Leonida e la sua scorta personale in marcia verso il passo delle Termopili, presso cui intendono opporsi all'invasione dell'Imperatore persiano Serse sbarcato in Grecia con un esercito composto da milioni di schiavi e guerrieri spaventosi. A differenza della pellicola, però, il gioco prende in esame più momenti della storia, anche antecedenti all'incontro con l'esercito avversario ed ai tre giorni di combattimento conseguenti; in ciascuno di questi atti del dramma il giocatore è chiamato ad impersonare l'impavido Re ed il suo manipolo di spartani e ad eliminare tutti i servi dell'imperatore Serse che gli sbarrano il cammino.
    300 - March to Glory è ovviamente uno slash'em up tridimensionale, un gioco decisamente canonico nella struttura di base: il giocatore comanda il guerriero spartano ed ha a disposizione tre tipi di attacchi base, leggero, potente e “di scudo” attivati da altrettanti tasti del Pad di PSP. Le ripetute pressioni di uno solo o di più di questi pulsanti genera differenti combo che aumentano di numero e potenza man mano che si procede nel gioco. Inoltre avremo a in dotazione differenti armi, ciascuna delle quali offre un particolare approccio allo scontro.
    Due invece sono gli elementi che differenziano 300 - March to Glory dalla moltitudine di picchiaduro apparsi finora sia su Playstation Portable che su altre console. Il primo è senz'altro il fortissimo legame che intercorre tra armi, attacchi e tipologie di nemici da sconfiggere. Durante ogni battaglia saremo chiamati ad affrontare differenti guerrieri molti dei quali, per essere abbattuti, vanno attaccati in un preciso modo: ci sono persiani dotati di scudo che raramente escono dalla loro difesa e per questo devono essere prima privati del loro poderoso equipaggiamento ed altri corazzati al punto che soltanto scaraventandoli al suolo mostreranno un punto debole delle loro armature su cui infierire. A complicare ulteriormente la situazione interviene la varietà di avversari contemporaneamente presenti sullo schermo, che obbliga il giocatore a valutare l'ordine migliore in cui affrontarli, le armi migliori e le combo da effetturare per avere ragione di loro. Difficilmente ci si trova a ripetere la stessa sequenza di per molti minuti come accade per esempio in un qualsiasi Dynasty Warriors ma spesso si viene messi in difficoltà da una squadra di nemici che, magari non sono si dimostrano particolarmente intelligenti, ma di sicuro non si fanno mettere al tappeto con facilità. Fortunatamente l'arsenale a disposizione di Leonida si può espandere in modo davvero notevole: ciascuna delle tre tipologie di armi che si raccoglie durante l'avventura ha un suo utilizzo peculiare (spada e scudo sono ottimi per tramortire o atterrare, la lancia è utilissima per penetrare le difese e le doppie spade rendono più agevoli gli spostamenti) e può essere potenziata. Al pari delle lame anche l'apprendimento delle combo è demandato al loro acquisto in un negozio a cui si accede dal menu di pausa; la moneta di scambio per gli acquisti è il Kletos, ovvero l'onore del guerriero, che si guadagna abbattendo più avversari possibili. Armi e combo non sono gli unici extra acquistabili in questo negozio: spendendo una modica quantità di “onore” potremo migliorare anche la nostra difesa (comprando un'armatura dalla copertura superiore) e, dulcis in fundo, avremo modo di migliorare le prestazioni dei quattro poteri di cui è dotato Leonida. Come per le armi anche queste facoltà speciali si rendono disponibili automaticamente raggiungendo certi punti della storia e per poterle sfruttare dovremo uccidere un certo numero di avversari e raccoglierne il sangue in una barra energetica. Con esse il prode Re può rigenerare la propria energia vitale, accelerare per qualche secondo le proprie azioni, potenziare i propri attacchi e la difesa.

    Altri nemici, mio Re!

    Il secondo elemento peculiare di “300” è la varietà di situazioni in cui il giocatore è calato: sebbene tutto il gameplay ruoti attorno al combattimento questa attività è spesso interrotta da situazioni alternative: durante le battaglie campali in più occasioni il cielo si oscurerà all'improvviso ed un corno annuncerà l'imminente “pioggia di frecce” scoccate dagli arceri di Serse. Per difendersi da questo letale attacco il giocatore dovrà premere insieme i tasti dorsali L ed R così da far assumere a Leonida la classica posa di difesa che gli permetterà di superare incolume il letale attacco. Non mancano poi le fasi in cui controllare l'intera “Falange” spartana all'assalto di truppe, immortali ed elefanti da guerra, così come abbondano gli stages di esplorazione di campi nemici, gli scontri con arceri ed alabardieri e, per finire, le battaglie con i boss. Non è tanto la varietà delle situazioni proposte a lasciare positivamente sorpresi, quanto il ritmo con cui queste cambiano e, in molti casi, la qualità dei contenuti proposti. I boss, per esempio, difficilmente possono essere sconfitti con gli attacchi e le combo standard ed a loro volta i corposi avversari sono dotati di alcuni colpi imparabili o velenosi (che si distinguono per il colore assunto dalla lama).
    Il risultato finale che si ottiene mescolando questi due elementi è un gameplay piuttosto coinvolgente, non rivoluzionario ma gradevole, impegnativo e longevo... I limiti della struttura permangono, il senso di deja-vu è comunque presente e la monotonia è ad un passo in ogni momento, solo che le nuove feature scacciano il pericolo dell'abbandono prematuro per qualche ora in più rispetto alla concorrenza. La rigiocabilità è demandata ai tre livelli di difficoltà e ad un buon numero di extra che si sbloccano scovando le “Lambda”, icone nascoste negli stages che, una volta raccolte, permettono la visualizzazione di un buon numero di gallerie artwork e filmati.

    Il tallone di Leonida

    Il punto più debole di “300” risiede nel comparto video: ambientazioni, modelli poligonali, animazioni ed effetti speciali sono tutti di qualità che supera di poco la sufficienza e gli unici veri meriti vanno all astabilità del framerate (sebbene questo valore non superi i trenta frames al seconodo) ed alle cut scene, realizzate con artwork animati presi direttamente dalla Graphic Novel. Ottimo invece il comparto sonoro, composto dalla soundtrack originale del film e da un buon numero di clip audio che accompagnano gli intermezzi tra uno stage ed il successivo.

    300 - March to Glory 300 - March to GloryVersione Analizzata PSP300 - March to Glory è un prodotto interessante ma non fa parte dei giochi irrinunciabili di Playstation Portable: il sistema di combattimento è sicuramente superiore a quello dello slash'em up medio ed anche la quantità e la qualità delle situaizoni di gioco è sicuramente un punto a favore di questa produzione. Purtroppo il genere a cui 300 appartiene è ormai esausto e le piccole innovazioni, per quanto brillanti, vengono metabolizzate rapidamente dal giocatore medio e tutto ciò che inizialmente sembra accattivante inevitabilmente dopo un po' di tempo si ridimensiona lasciando esposti tutti gli acciacchi di questo anziano gameplay. Ad abbassare il giudizio contribuisce un comparto video tutt'altro che brillante, difficilmente paragonabile agli utlimi prodotti per Playstation Portable. I fan della pellicola troveranno in 300 - March to Glory un'adeguata trasposizione del loro amato film ed un gioco piacevolmente superioriore alle aspettative.

    6.5

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