Recensione 3D Fantasy Zone Opa-Opa Bros

Decolla nuovamente su 3DS l'astronave Sega dalle zampe palmate

Recensione 3D Fantasy Zone Opa-Opa Bros
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  • 3DS
  • Ehi tu, proprio tu che hai abbattuto il muro del suono in Afterburner, scorrazzato giovani bionde in Outrun e sconfitto teste dell'Isola di Pasqua in Space Harrier, che dici di imbarcarti in una nuova avventura? Un'avventura spaziale, su pianeti dai nomi francesi e solcati da F-35. Tutto in stereoscopia naturalmente! Benvenuti nel mondo lisergico e giapponese di 3D Fantasy Zone Opa-Opa Bros, uno shooter bidimensionale che Sega rilasciò nel 1986. È l'anno di Outrun e del "Grande Real", l'anno in cui Sega rilasciava cabinati impensabili sia dal punto di vista grafico che in termini di esperienza. AM2 e Yu Suzuki erano questo, ma c'era anche chi si indirizzava verso strade totalmente differenti, meno sensazionali e connotate da un umorismo assolutamente giapponese. Era l'anno appunto di Fantasy Zone e dei non meglio precisati fratelli Opa Opa.

    Un videogioco senza senso

    Fantasy Zone Opa Opa Bros è in tutti i sensi un videogioco senza senso. Rispetto ad un R-Type o un Gradius lo scorrimento non è forzatamente da sinistra verso destra, ma l'astronave può muoversi in qualunque direzione all'interno di uno scenario ciclico. Ciò stravolge il gameplay classico fino ad un certo punto: anziché schivare ed abbattere ogni possibile minaccia, si deve concentrare il fuoco verso alcune basi color senape dalle quali fuoriescono i nemici. Solo dopo aver ripulito il pianeta può comparire il boss di fine livello, sempre e comunque un mostrone volante dall'iconografia incerta.
    Allo sparo tradizionale ed a bombe che piombano sugli stormi nemici sottostante con parabola y=..., si aggiunge uno Shop che di quando in quando svolazza sullo schermo: qui è possibile scambiare le monete ottenute dalle carcasse degli alieni abbattuti con un paio di alette più veloci, qualche laser che coprono tutto lo schermo e delle bombe gemelle. Sono armi che fanno comodo, anche perché il gioco offre un solo credito per avere ragione del livello e del suo boss. Vista l'anzianità del titolino e quindi la difficoltà maggiore di Wii Fit, la nostra strategia per progredire è stata barattare alcuni Game Over in cambio di un buon numero di crediti per trasformare uno shooter tutto sommato convenzionale in un Super Time Force ante litteram. Funziona, appaga e da un impulso alla rigiocabilità.

    Fantasy Zone è un gioco senza senso anche perché è completamente fuori di testa. Già solo per il fatto che l'astronave appena si avvicina al suolo non si schianta, ma estrae un paio di zampette palmare e cammina come se nulla fosse sulla crosta planetaria. E poi ci sono dei nemici dal design ancora più folle dei viaggi mentali di Space Harrier, pianeti ora dai colori pastello ora acidi all'inverosimile. È un bel vedere che si riesce a godere anche sullo schermo di un 3DS in versione non XL, merito anche di un lavoro pulito e senza sbavature ad opera di M2, il team che collabora con Sega per qualsiasi affare che riguardi remake e conversioni. Se l'azione su schermo è resa con la dovuta dignità, purtroppo il confezionamento del remake è essenzialmente scarno: nessun flyer d'annata, nessuna wiki interna, né uno straccio di libreria audio. Arriva qualche modalità extra, anche se giustamente soltanto alla fine del gioco. Un po' un peccato visto che la stereoscopia produce qualche effettino nei menù e nella schermata del titolo, ma si rivela perfettamente inutile per uno shooter a scorrimento orizzontale.

    3D Fantasy Zone Opa-Opa Bros 3D Fantasy Zone Opa-Opa BrosVersione Analizzata Nintendo 3DSSenza il ricordo di un Outrun od il clamore di Space Harrier, Fantasy Zone Opa-Opa Bros è alla sua maniera un classico Sega. Che merita di essere incluso nella 3D collection per il due schermi Nintendo, anche se in questo caso l'effetto stereoscopico è futile data la natura del gameplay, uno shooter a scorrimento orizzontale con giusto un paio di livelli di parallasse. Fantasy Zone Opa Opa Bros è intriso di quell'umorismo alquanto demenziale che è tipicamente giapponese e contraddistingue quel filone di produzioni Sega sfigate agli occhi occidentali, che abbraccia Wonder Boy, Rent a Hero, Segagaga e chi più ne ha più ne metta. Se vi mancano tantissimo gli sparatutto bidimensionali e desiderate qualcosa di stupido, ma divertente, Fantasy Zone può essere il bene equamente scambiato con la vostra banconota (digitale) da 5 euro.

    7.3

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