Recensione Academy of Champions

Una accademia gestita da Pelé ci mostra come sia fantasioso il gioco del calcio

Recensione Academy of Champions
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  • Wii
  • L'approccio videoludico al gioco del calcio si è sempre diviso in due branche: se una grossa fetta di attenzioni e plausi è presa da titoli che rasentano la perfezione di tecnica, grafica e giocabilità - ovviamente parliamo di Fifa e PES - l'altra faccia della medaglia, ovvero titoli dal taglio nettamente più arcade che adottano un approccio molto più semplice ma altrettanto divertente, ha sempre faticato ad emergere. Su Nintendo Wii, abbiamo un titolo di peso come Mario Strikers Charged Football, e Ubisoft aggiunge da parte sua Academy of Champions, un titolo che con un campo, due porte, una squadra di cinque elementi capaci di creare acrobatiche azioni, e una star come Pelé a gestire il tutto, cerca di proporre una sua visione del calcio non strettamente canonica.

    Scuola Calcio

    La Brightfield Accademy, una nuova istituzione per chi voglia intraprendere la carriera del calciatore, ha appena inaugurato il suo primo anno accademico. Tu, un ragazzo (o una ragazza) pieno di sogni, ricevi l'invito a far parte dell'accademia e parti subito per affrontare questa nuova esperienza. All'accademia troverai niente di meno che Pelé, il più grande giocatore di tutti i tempi, il presidente più adatto per l'accademia, che ti introdurrà alle attività e ai campionati organizzati per l'anno accademico.

    Una volta selezionata la modalità storia e scelto se giocare come ragazzo o come ragazza, entreremo nel pieno delle attività dell'accademia che seguiranno un calendario diviso per 4 trimestri. Ogni trimestre è composto da diverse giornate in cui si svolgeranno diverse attività. Oltre infatti alle classiche partite contro una squadra avversaria, le giornate saranno impegnate anche da allenamenti - minigiochi focalizzati su alcune azioni di gioco come tiri, schivate e dribbling - ed altri incarichi che danno la possibilità di ingaggiare nuovi giocatori, migliorarne le prestazioni utilizzando punti esperienza, o aumentarne l'abilità comprando accessori che potenziano il tiro, la velocità e così via, utilizzando le monete che raccoglieremo durante il gioco. Sul calendario poi saranno segnate delle giornate in rosso: in quel caso per poter proseguire è necessario vincere la partita. All'ultima giornata del trimestre è poi organizzato un torneo finale, che ci vede impegnati in più partite dove un risultato vincente sarà l'obiettivo per accedere al trimestre successivo.

    Per i giocatori che non si vogliono perdere tra dialoghi e attività extra-partita, c'è la possibilità di intraprendere partite veloci dove una volta selezionate le squadre sarete pronti a scendere in campo, oppure se amate destreggiarvi con la palla, potete rigiocare i minigiochi proposti nella modalità storia, nella sezione apposita.

    Guest Star

    Il titolo offre alcuni cameo di alcune "Star" Ubisoft, simpatici personaggi da vede in azione sul campo. Potranno giocare nella nostra squadra ad esempio i pazzi Rabbids di Rayman, oppure incontreremo Sam Fisher da Splinter Cell, o addirittura il Principe di Persia. Simpatiche apparizioni che rallegreranno le nostre partite.

    Gestione della palla

    Una volta scesi sul campo, la nostra formazione dovrà vedersela di volta in volta con una differente squadra, in partite della durata breve, dai 5 ai 10 minuti di gioco.
    I controlli si dividono in normali - utilizzando Wiimote e Nunchuck - e semplici, se utilizzeremo il solo Wiimote tenuto in orizzontale.
    Con i controlli normali, utilizzando il control Stick muoveremo il calciatore, e a seconda se saremo in possesso o no della palla, i pulsanti saranno utilizzati per diverse azioni.
    Se saremo in attacco, il pulsante A servirà a passare la palla ad un altro calciatore, con B effettueremo i tiri, mentre con il pulsante Z potremo effettuare una mossa evasiva per evitare che l'avversario ci rubi la palla.
    Se invece dovremo difenderci dall'attacco avversario, ecco che il pulsante A diventerà utile per effettuare scivolate e riconquistare la palla, con il pulsante C del nunchuck selezioneremo un diverso giocatore da controllare, mentre il pulsante Z sarà utilizzato per effettuare uno scatto in velocità, utile per raggiungere un avversario lontano.
    I controlli con il pulsante Z sia in attacco che in difesa utilizzeranno l'energia accumulata in una barra talento, posizionata nella parte superiore dello schermo. La barra talento si riempirà ogni qual volta effettueremo un passaggio o ruberemo la palla agli avversari, e la sua energia può essere utilizzata per eseguire i comandi prima descritti, oppure una volta che sarà riempita completamente, effettuare una mossa talento, che varia da calciatore a calciatore, e che può essere di tipo offensivo o difensivo. Per attivare questa mossa basterà scuotere il Wiimote.
    Durante la partita, se si passa la palla ad un compagno marcato, si entrerà in una speciale modalità in cui si deve premere in tempo i simboli dei tasti o delle direzioni che compaiono sullo schermo per riempire un indicatore, e rubare la palla all'avversario. Un evento simile accadrà se qualcuno crossa la palla davanti alla porta: in questo caso bisognerà premere velocemente il pulsante A per riempire la barra, per raggiungere la palla prima dell'avversario.

    Una nota a parte richiede la descrizione dell'utilizzo del Wii Motion Plus e della Wii Balance Board. Come ricordato dalla copertina del gioco, il titolo supporta entrambe le periferiche, ma sembra che il tutto sia stato aggiunto all'ultimo momento. Se avremo il Wii Motion Plus inserito nel telecomando, ai controlli verranno aggiunti dei comandi da effettuare posizionando il Wiimote con diverse angolazioni. Tenendo il Wiimote puntato verso l'alto e premendo A effettueremo un passaggio alto, mentre se premiamo B effettueremo un pallonetto. Il dribbling potrà essere effettuato muovendo il Wiimote a destra o sinistra. Il supporto del Wii Motion plus però in termini di gioco non solo risulta poco sfruttato e francamente poco utile nelle dinamiche, ma alcuni comandi entrano in conflitto con altri. Per esempio il dribbling utilizzando lo scuotimento orizzontale del Wiimote, molto spesso verrà frainteso con quello verticale che invece attiva l'attacco talento. Ed anche effettuare passaggi o tiri alti risulterà poco intuitivo, poiché richiede al giocatore di controllare la posizione del Wiimote in mano, distraendolo dalla azione di gioco. Giudizio conclusivo: se possedete il Wii Motion Plus, non collegatelo al Wiimote, e i comandi di gioco ringrazieranno sicuramente.
    Il supporto della Wii Balance Board è invece utilizzato solo in un minigioco, che consiste nel mantenere l'equilibrio del calciatore mentre effettueremo tricks con la palla. Il peso del nostro corpo, spostato verso destra o sinistra, in avanti o in dietro, farà muovere il calciatore e la palla, e guadagneremo punti per ogni trick perfettamente eseguito. Col il Wiimote e Nunchuk potremo eseguire altri giochi di equilibrio, ma il minigioco alla fine risulta molto semplice e basilare, quindi nulla di trascendentale per l'esperienza globale.

    Il valore sul campo

    Academy of Champions propone delle dinamiche molto basilari. Una volta in possesso della palla, alla base del nostro giocatore viene visualizzato un cerchio rosso dotato di frecce che indicano la posizione degli altri nostri compagni. Il campo, come nella tradizione di questi titoli, è ridotto in dimensioni, quindi basteranno un paio di passaggi per raggiungere l'area avversaria e prepararci a sferrare il colpo che si spera arrivi a valicare la porta. L'intelligenza dei portieri è ben calibrata, e soprattutto dopo un po' di partite, il solo puntare alla porta non porterà necessariamente al gol. Gli attacchi speciali sono poco invasivi durante il gioco, e si limitano ad tiri speciali, a momenti di invincibilità contro l'offensiva avversaria, oppure azioni che permettono di ottenere il possesso della palla.
    Le azioni, sia dalla nostra parte che da quella avversaria, si alternano quindi in maniera abbastanza veloce e dinamica.
    Una pecca della giocabilità è data dalla visuale, decisamente poco opportuna. Il campo da gioco sarà visualizzato verticalmente, e la posizione della telecamera non permette di controllare tutta la sua larghezza, facendo molto spesso sbagliare un passaggio solo perché non si può controllare se un nostro compagno sia marcato o meno. La stessa difficoltà di visone avviene nei momenti difensivi, dove la gestione dei giocatori nelle retrovie risulta ostica, se non dopo che l'avversario si sia già piazzato davanti alla nostra porta. Una migliore gestione visiva del campo avrebbe decisamente ridotto questi problemi, che anche se non demoliscono completamente il gameplay, ne compromettono sicuramente l'efficienza.

    L'arte delle proporzioni mancate

    La prima cosa che salta all'occhio mentre si gioca ad Academy of Champions è la scelta stilistica degli sviluppatori.
    Pur ammettendo che tutti i calciatori possiedono una buona animazione sia di movimento che nelle espressioni facciali, quello che fa storcere il naso sono le proporzioni del corpo. In tutto il gioco ogni calciatore che incontreremo o sarà estremamente basso, o darà l'impressione di aver mangiato troppo a pranzo, oppure semplicemente avrà una faccia da schiaffi. Tutti adottano proporzioni corporali esagerate, passando dall'estremo di copri filiformi, ma con gambine troppo corte, a veri e propri armadi a quattro ante. Anche i campi da gioco sono leggermente"disturbanti": gli sfondi degli stadi sono riempiti da riquadri sospesi in aria, in cui, a seconda dell'arena di gioco, troveremo differenti immagini "a tema", anche se molto spesso ci domanderemo perché ci sia un unicorno su un piedistallo, o un paio di scoiattoli che giocano a pallone.
    Insomma, qualsiasi altro stile che Ubisoft avrebbe potuto adottare per questo titolo sarebbe stato migliore rispetto a quello che ci tocca vedere durante le nostre partite.
    Tralasciando questo aspetto, il gioco si presenta comunque in maniera discreta, con diversi filmati in CG, e l'utilizzo di sfondi e ambientazioni ricche di colori vivaci. I menù sono intuitivi nella loro navigazione ed anche i dialoghi utilizzati per informarci sui vari aspetti del gioco sono ben realizzati.
    Il comparto sonoro è discretamente vario, con soddisfacenti musiche d'accompagnamento durante le partite e nella nostra giornata nell'accademia.

    Academy of Champions Academy of ChampionsVersione Analizzata Nintendo WiiAcademy of Champions raggiunge una sufficienza solo grazie alla cura riposta in alcuni aspetti del gioco, come il potenziamento dei calciatori, e per un gameplay - sebbene minato da alcune disattenzioni - che risulta essere discretamente efficace ai fini ludici. Di certo molti aspetti potevano essere gestiti meglio, sia sotto l'aspetto stilistico e tecnico, che per quanto riguarda i controlli, ben strutturati a patto che non si utilizzi il Wii Motion Plus. Un gioco che non accontenterà tutti, ma che potrà soddisfare molti giocatori appartenenti ad una fascia d'età medio-bassa.

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