Recensione Ace Combat Assault Horizon Legacy

Ace Combat Assault Horizon Legacy debutta su Nintendo 3DS portando con se l'azione frenetica tipica della serie, unita a un comparto grafico che sfrutta le potenzialità 3D della console.

Recensione Ace Combat Assault Horizon Legacy
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  • 3DS
  • Il nuovo Ace Combat

    Ace Combat ha da poco subito una sorta di reboot. Assault Horizon, pubblicato su Xbox 360 e PS3 circa due mesi fa, ha introdotto alcune novità che hanno alterato l'ormai classico feeling del brand. Non solo la trama ha abbandonato continenti e personaggi inventati, per ricondursi a un setting più realistico, ma anche il gameplay ha conosciuto qualche modifica come l'introduzione degli elicotteri e una resa più hollywoodiana ed esplosiva dei dogfight. Per quanto la formula sia risultata funzionante, mostrava chiaramente il fianco a qualche lacuna, senza contare che molti aficionado sono rimasti piuttosto freddi nei confronti della nuova direzione intrapresa da Project Aces.
    Con simili premesse, avvicinandoci a Ace Combat: Assault Horizon Legacy, eravamo pronti a vedere riproposta la nuova filosofia rimpicciolita al contesto portatile e potenziata dal 3D del piccolo di casa Nintendo.
    A sorpresa le cose non stanno esattamente così.

    Più arcade che realismo

    Nonostante il titolo possiamo tranquillamente parlare di un Ace Combat piuttosto classico, galvanizzato (o penalizzato come vedremo) da una singola feature che idealmente lo avvicina al collega pubblicato sulle console HD. Memore dei buoni Skies Of Deception e Joint Assault, entrambi proposti su PSP, Namco-Bandai ha infatti optato per la strada della tradizione, consapevole di essere ancora lontana, in campo portatile, dell'inflazione raggiunta dal brand tra le mura domestiche.
    Come in passato quindi, vi ritroverete tra le mani un simulatore di combattimenti aerei dall'anima fortemente arcade. Sebbene i velivoli seguiranno un comportamento a grandi linee credibile, potrete contare su un'irreale quantità di missili a bordo e sfoderare alcuni movimenti che contraddirebbero più di una legge della termodinamica. Il compromesso raggiunto è ancora una volta soddisfacente e saprà farsi apprezzare sia da coloro che cercano il realismo a tutti i costi, sia chi al contrario è attratto da qualcosa di più leggero e di facile lettura.
    Come facilmente ipotizzabile, nemmeno Assault Horizon Legacy riesce ad eliminare il difetto più grande e ormai congenito della saga: la relativa ripetitività delle missioni, problema riscontrabile soprattutto dai fan di vecchia data. Purtroppo sarebbe ingiusto e impossibile chiedere ai designer di inventarsi qualcosa di nuovo, che se non altro non dimenticano di inserire ogni missione classica di Ace Combat proposta negli anni. Dal raid in cui non bisogna superare una certa quota a quella combattuta a migliaia di piedi d'altezza, dove basta poco per finire in stallo, passando per i classici bombardamenti di basi e difesa di convogli alleati, pur nella ripetitività della saga, la varietà non manca di certo, nonostante il netto dominio degli scontri aria-aria.
    Sempre inerentemente ai livelli, va sottolineata la loro relativa brevità. Se nell'originale Assault Horizon si erano viste missioni lunghe anche mezz'ora, qui la durata massima è di dieci minuti, con picchi di un quarto d'ora se proprio si vuole abbattere ogni cosa che si muove sullo schermo. La decisione dei designer di Namco-Bandai va applaudita, in quanto viene incontro e interpreta perfettamente le esigenze del gioco portatile, dove l'eccessiva durata di alcune sessioni avrebbe inutilmente tediato l'utente.
    Tuttavia questa maggior velocità con cui si scivola da un livello all'altro, non è solo dovuto a missioni dal respiro meno ampio e scenari più contenuti in cui si consuma l'azione. Il ritmo in generale ha subito un netto aumento, rendendo ogni battaglia estremamente più frenetica che in passato. Ad acutizzare il tutto ci pensa poi la nuova feature, derivata dal capitolo per Xbox 360 e PS3, a cui accennavamo poco sopra.
    Fondamentalmente, ogni qual volta vi avvicinerete sufficientemente ad un avversario, una barra inizierà a riempirsi. Completato il processo e premuto un pulsante, il vostro velivolo si presenterà automaticamente in coda al nemico, dove potrete più facilmente abbatterlo a suon di missili auto-guidati o vomitandogli addosso chili di piombo grazie al potente mitragliatore in dotazione.
    C'è da fare una piccola postilla, circa la semplificazione che questo sistema porta con sé. Sfruttando questo vero e proprio potere magico, infatti, molti dei dogfight perderanno buona parte dell'antico fascino fatto di potenti decelerazioni e virate al limite della fisica. Molto spesso infatti, anche non volendolo, entrerete nell'aria d'azione di un caccia nemico, offrendovi la possibilità di attaccarlo a corta distanza, anche non avendolo ingaggiato direttamente.
    Questo bonus, un po' casuale, un po' fin troppo benefico, farà sicuramente storcere il naso ai puristi del genere, dato che sposta un po' troppo la bilancia nei pressi dell'arcade. Tuttavia, come anticipato, ha l'indubbio vantaggio di rendere più frenetica l'azione. Abbattere decine di caccia diventa un frenetico susseguirsi di esplosioni e brevi inseguimenti, mentre i boss fight acquistano spessore dotando gli avversari di aerei molto resistenti e capaci di manovre ancor più spettacolari delle vostre.
    Esiste inoltre una feature simile in fase di difesa. In questi casi si tratterà di combinare un pulsante a una direzione, in modo da evitare, anche qui grazie a un movimento fisicamente impossibile, i missili in avvicinamento.
    A conti fatti insomma, il sistema funziona regalando un sapore particolare a questo Ace Combat. Come accaduto al collega in HD, qualcuno potrà non gradire questa nuova rotta della saga, ma è innegabile la bontà del gameplay.

    Raid fin troppo rapidi e solitari

    C'è un'ulteriore caratteristica da considerare, quando si parla di Ace Combat in versione portatile. A differenza di quanto accade con il joystick, dove tramite i dorsali è possibile controllare l'imbardata rispetto al rollio, su 3DS, così come su PSP, è praticamente impossibile il rollio del velivolo, visto che con l'analogico, al di là del beccheggio lungo l'asse verticale, si controlla l'imbardata. Niente avvitamenti, per intenderci.
    Nonostante questa limitazione, il sistema di controllo si rivela sufficientemente articolato e appagante da non far sentire la mancanza di un pad. Anzi: questo sistema incarna ancor di più l'anima volutamente arcade e portatile della produzione.
    Come in tutti gli altri capitoli della serie, anche Assault Horizon Legacy propone una Modalità Storia. Anche in questo caso però si distacca dalla controparte casalinga, in quanto torna a presentare un setting di fantasia. Nei panni dell'anonimo Phoenix, dovrete scongiurare una rivolta militare, ma plot e cast hanno la profondità di una pozzanghera e non è detto che, già dopo le prime missioni, avrete voglia di leggere le poche righe che compongono la trama tra una missione e l'altra. Al di là dell'intreccio, questa si compone di circa una trentina di missioni, che vi garantiranno almeno sei ore di gioco.
    Ad affiancare questa modalità principale ci pensa la Modalità Sfida. Si tratta fondamentalmente di alcune missioni che, ispirandosi a quelle già affrontate nella storia, vi imporranno condizioni lievemente differenti e in genere un livello di sfida più alto.
    Naturalmente a contornare il tutto ci penseranno le decine di velivoli, potenziamenti e medaglie che sbloccherete via via in rapporto alle vostre prestazioni sul campo di battaglia. In questi termini il materiale è davvero parecchio e vi darà più di un motivo per giocare una seconda volta la storia e completare con il massimo del punteggio ogni sfida.
    Purtroppo assente il multiplayer, sia per quanto concerne l'on-line che il locale.
    Tirando le somme sulla longevità, è innegabile che Ace Combat: Assault Horizon Legacy abbia un po' il fiato corto. A meno che non abbiate la smania dei punteggi e degli sbloccabili, una decina di ore sono più che sufficienti per vedere ciò che principalmente il gioco ha da offrire. La qualità del tempo è innegabile, ma sotto questo punto di vista non si va oltre una sufficienza risicata.
    Molto meglio fa il comparto grafico-sonoro. Come sempre le texture del suolo rappresentano l'aspetto peggiore, ma modelli poligonali ed effetti speciali rendono giustizia alle potenzialità del 3DS. Purtroppo va segnalato anche un frame rate a volte ballerino: si tratta fortunatamente di rarissimi casi in cui lo schermo si riempie di velivoli in movimento.
    Splendido il sonoro. Nonostante il rumore del motore del vostro aereo non riesca a convincere a fondo, fin troppo monotono e mal campionato, tutti gli altri effetti e una meravigliosa colonna sonora sfruttano a fondo il chip audio della consolina Nintendo.
    Prima di concludere una piccolissima nota sull'uso del 3D. Purtroppo l'effetto non ci ha convinti appieno. Dove ci saremmo aspettati un aiuto nel determinare le distanze tra il nostro velivolo e il resto dello scenario, non abbiamo riscontrato alcun bonus. Se è vero che l'HUD si aggetta elegantemente ed efficacemente alla visuale vera e propria, per il resto il 3D non rappresenta un reale valore aggiunto, tanto più che vuoi per l'alta velocità di spostamento, vuoi per l'ovvia lontananza con altri elementi dello scenario e nemici, l'effetto di profondità risulta piuttosto modesto.

    Ace Combat Assault Horizon Legacy Ace Combat Assault Horizon LegacyVersione Analizzata Nintendo 3DSAce Combat: Assault Horizon Legacy è una buona declinazione portatile della nota saga di Namco-Bandai. Purtroppo un longevità non eccelsa e un gameplay più votato all’arcade del solito potrebbero scoraggiare persino alcuni fan dall’acquisto. Innegabilmente si tratta comunque di un buon Ace Combat che, forse proprio grazie al suo restogusto atipico, potrebbe rappresentare un ideale punto di partenza per neofiti, oltre che una lieve variazione sul tema per gli affezionati.

    7.5

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