Recensione AiRace Speed

In astronavi futuristiche, lanciati a ottocento chilometri all’ora in claustrofobici tunnel

Recensione AiRace Speed
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Disponibile per
  • 3DS
  • Terzogenito di una saga nata sul pensionato Nintendo DS, AiRace Speed ha tutte le carte in regola per attirare le attenzioni dei fan e degli orfani (come lo è chi vi scrive) dell'indimenticabile F-Zero. Scaricabile esclusivamente via e-Shop, ad appannaggio all'attuale e fortunatissimo portatile della Grande N, lo si potrebbe definire in modo sbrigativo come un gioco di corse arcade. Tuttavia, volendo essere più precisi, sarebbe più giusto e utile inquadrarlo nella moderna corrente dei tunnel race: genere così di moda tra i flash game che impazzano sul web.
    Agghindato di un gameplay ridotto all'osso ma estremamente funzionale, la piccola creatura di QuibicGames rispetta i canoni già espressi dai predecessori senza evidenti evoluzioni nel concept. Grazie a un buon uso del 3D e al rispetto dei principi fondamentali della portabilità, AiRace Speed si rivela un gioco più che discreto e indicato per chi cerca un passatempo adrenalinico e immediato, ideale per brevi pause tra una commissione e l'altra.

    Un tunnel e tanta velocità

    L'idea alla base di AiRace Speed è molto semplice e facile da descrivere. Ai comandi di una navicella spaziale, dovrete guidare attraverso tunnel claustrofobici, preservando l'integrità del mezzo e tentando di completare il tracciato nel più breve lasso di tempo possibile. Nessun avversario da battere, né tanto meno alieni contro cui direzionare improbabili cannoni laser: solo l'utente in una costante lotta contro i secondi.
    La somiglianza con F-Zero è dovuta sia all'ambientazione fantascientifica, per quanto fin troppo anonima e asettica nel prodotto di QuibicGames, sia all'incredibile senso di velocità sprigionato da ogni singola partita. Tutto è per lo più affidato ai riflessi dell'utente che, sviluppando una coordinazione cervello-mano da guinness e imparando progressivamente la conformazione dei circuiti, potrà fare affidamento su un control scheme (giustamente) limitatissimo: stick (o croce direzionale) per manovrare la navicella, dorsali per aiutarsi nelle curve più strette, un pulsante per l'aerofreno e uno per il turbo, utile per aumentare ulteriormente la già sostenuta velocità del mezzo. Volendo si potrebbe anche utilizzare il touch-screen per muovere l'astronave, ma noi sconsigliamo caldamente di utilizzare questa configurazione, visto l'alto tasso di precisione richiesto e necessaro in un gioco del genere. Affidandosi ai comandi analogici tutto fila alla perfezione, senza la minima incertezza. Complice un frame-rate granitico e ancorato ai 60 fotogrammi per secondo, schiantarsi sarà sempre frutto dell'imprecisione o della scarsa abilità del pilota. L'unica criticità che si potrebbe evidenziare è relativa alle collisioni: concentrate a limitate alla parte centrale del velivolo. Una scelta che farà storcere il naso ai perfezionisti non appena si vedranno sparire le ali oltre le pareti del tunnel, ma che rientra perfettamente nella logica di un gioco che vuole sì essere impegnativo, ma senza scadere nella frustrazione.
    Per quanto concerne il design delle piste, siamo di fronte a un racing game che vive più dell'adrenalina fomentata dalla velocità, che di soluzioni degne di nota. Muri, ostacoli semoventi, raggi laser e grate faranno di tutto per rendervi la vita difficile, ma senza mai ambire a chissà quali traguardi in termini di level design. Non mancano inoltre biforcazioni utili a regalare un minimo di replay value, ma chi è abituato ai tracciati del già citato F-Zero o di un qualsiasi WipeOut troverà il tutto piuttosto scontato e molto elementare.
    Fortunatamente la foga di accaparrarsi l'ambita medaglia d'oro, premio che spetta a chi completa il livello entro un certo limite di tempo, e l'avvolgente senso di velocità, riescono da soli ad invogliare il videogiocatore di turno a tentare una volta di più a battere il proprio record, non fosse altro per la soddisfazione di ottenere un buon piazzamento nella classifica online: unica "modalità multiplayer" prevista.

    Un'altro punto forte della produzione è l'utilizzo del 3D. Se è vero che alla lunga l'occhio si stanca, giocare AiRace Speed senza l'effetto attivo impoverisce (seppur non eccessivamente) il gameplay: evitare paratie e calcolare con esattezza le distanze diventa più difficile a tutto svantaggio dei risultati ottenibili.
    Difficile insomma parlare del gioco come di un capolavoro del genere o della specifica declinazione dei tunnel race. Manca qualcosa nel design delle piste e in termini di profondità. Ciononostante il gameplay si difende piuttosto bene, regalando brividi di pura tensione quando ci si ritrova sparati ad ottocento chilometri all'ora in tunnel che hanno il brutto vizio di restringersi in continuazione. Uscire illesi da settori particolarmente impegnativi vi regalerà immense soddisfazioni e vi farà sentire degli eccellenti piloti di navicelle spaziali.
    Come già anticipato, purtroppo AiRace Speed non brilla in termini di art design. Le grigie ambientazioni sono piuttosto anonime e anche tecnicamente è evidente il sacrificio in termini estetici per garantire un frame-rate solidissimo. A metterci una pezza ci pensano texture sufficientemente definite ed un aliasing non troppo evidente, ma non aspettatevi un videogioco da mostrare agli amici per comprovare la bontà dell'hardware 3DS.
    Anonimo il sonoro, sebbene abbia il pregio di presentarsi con tracce tecno ben inserite nel contesto.
    Buona, ma non eccelsa la longevità. I tracciati disponibili sono appena 18 e un paio di pomeriggi sono più che sufficienti per completarli tutti con successo. Ciononostante, se vorrete guadagnare le medaglie d'oro e competere nelle classifiche online, preparatevi a sacrificare molte ore del vostro tempo libero.

    AiRace Speed AiRace SpeedVersione Analizzata Nintendo 3DSAiRace Speed tiene fede alle buone qualità già presenti nei predecessori e si conferma come un intrigante e divertente tunnel race. Ben lontano dall’innovare il genere o dal rappresentarne una punta di diamante, si difende proponendosi con un ottimo senso di velocità, un frame-rate granitico e un control system preciso e affidabile. Si tratta quindi di un gioco consigliato solo a un certo tipo di pubblico, amante di passatempi mordi e fuggi e per nulla scoraggiato dall’idea di ripetere innumerevoli volte lo stesso livello per strappare un highscore, ma che grazie a un prezzo piuttosto competitivo (4,99 €) potrebbe incuriosire anche qualche profano.

    7

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